Oscar chiuse gli occhi e strinse la mano di André in una delle sue poggiando l'altra sul suo petto, là dove il suo cuore batteva, forte come il proprio.
**Il disegno, o meglio lo splendido racconto in immagine alla fine del primo capitolo è di Sabre, che ringrazio.**

Liberamente ispirato al Manga e Anime Versailles No bara è il punto di partenza di una sceneggiatura per una fiction televisiva, un'esperienza non solo letteraria quindi ma anche visiva e musicale...potete vedere i personaggi come li vedo io e magari accompagnare la lettura ascoltando via Internet il tema musicale consigliato e immaginare le scene davanti ai vostri occhi...PROVARE PER CREDERE...Non vi fermate alla prima puntata, il meglio viene dopo!!!Grazie a tutti voi che vi avventurerete con me in questa mia fanfiction sperimentale ATTENZIONE tutte le immagini presenti sono tratte dai film maria antonietta del 1938, maria antonietta del 2005, lady oscar, la duchessa, le relazioni pericolose, angelica e dal sito photobuket. si tratta di immagini puramente dimostrative e inserite senza alcuno scopo di lucro

I tuoi occhi scintillano
verde bosco contro blu zaffiro
e le tue mani giocano
al gioco dell'amore.

Amami, rendimi libero, io, schiavo in catene, divento re.

Una riflessione estemporanea di Oscar, sulla vita e i suoi flutti. Dedicata a amiche e non, dal testo : " Ingoio un altro sorso,
respiro,
sono il mare,
immensità..
di nuovo silenzio.
Prima dell’amore.
E rossi riflessi danzano sull’orizzonte,
noi siamo figli di un sogno-
sempre torneremo, combattendo e
vivendo la nostra vita,
senza fallo.

E se, dopo la famosa notte del ballo, Oscar decidesse di abbandonare il comando delle guardie reali? Quali sarebbero le conseguenze? Io ho immaginato un matrimonio imposto: da chi? Con chi? Questa è una sorpresa!
E' una storia a più capitoli, scritta alternando i pensieri di Oscar in un capitolo e quelli di Andrè in quello successivo.
Con questo, spero di aver stuzzicato, almeno un po', la vostra curiosità!
Buona lettura a tutti :)

Senza pretese o altro, una piccola poesia per un grande personaggio, André, nel giorno del suo compleanno. Baci e buona lettura.

" Ascoltatemi bene! Il suo nome è Oscar ed è mio figlio!" è con queste parole che il generale Jarjayes presenta il suo erede. L'anima è divisa in due e starà a lei riuscire a far convivere la donna che è con l'uomo che le è stato insegnato ad essere. Ci riuscirà?

"Luce. Brutale, tagliente, mi ferisce gli occhi. Li schiudo, strizzo, sfrego. Risollevo le palpebre ed è un’altra ferita, accecante e fredda, una smorfia che mi deforma il viso. Mi sottraggo. Una mano a debole difesa.
I contorni emergono dal bagliore spietato. Letto gualcito, poltrona a terra, carcasse di stoffa sparse, legno lucido… il campo di battaglia. La fiamma di un riflesso. Le tende pesanti, una singola lama le fende, lacera il buio, mi offende il viso.
Dolore, gli occhi. Sordo, la testa. Infilo le dita tra i capelli. Stringo, per strapparlo via. Premo la fronte. Pulsa, le tempie. Per il troppo alcool, ancora, come la bocca. Impastata. Deglutisco. Lecco le labbra, le succhio, gonfie. Non per il troppo alcool… ancora."
Da un'idea abbozzata più di un anno fa e rimaneggiata di recente...
Aggiunta fanart.

Riflessioni dinanzi al mare, dal testo: "Una breve pausa venata di azzurro, le onde del mare si infrangono a riva, recando frammenti di conchiglie e sussurri ..
Di Melusina, dea delle acque sorgive, insieme donna e pesce, una cantatrice di storie e abissi , malie e canti, una fata, uno spirito .."

Maria Antonietta è morta e il conte Fersen è caduto nella più cupa disperazione, tanto da non riuscire a risollevarsi e tornare alla realtà. Il cuore di Fersen è morto, con la regina. "Ti sentirai come vetro rotto, esposto alle raffiche del vento, potenti, distruttive."

“[…] Avanzo verso di lui con eterna lentezza e compostezza, quando qualcuno circonda la mia vita, all’improvviso. Senza pormi alcun invito, né attendere il mio consenso, mi attira a sé. Stringe la mia mano nella sua, guidando l’altra all’altezza della sua spalla. L’eleganza di una maschera di piume, cela in parte, i lineamenti del suo viso. Silenzioso, mi conduce nelle danze con un sorriso che ha qualcosa di irreale.
I suoi capelli d’uva nera, il suo respiro quiete, il suo sguardo mite come un abbraccio fraterno.
I nostri occhi si cercano, si fermano.
André?!
Trattengo le parole nell’incredulità.”

Una breve raccolta su Jeanne Valois, che dalla povertà cercava riscatto e una vita migliore, a ogni prezzo. Dal primo capitolo. "I minuscoli e preziosi oggetti sulla mia toilette testimoniano la crescita della mia prosperità..in modo netto, preciso, ineludibile.
Quando ero una ragazzina, avevo a malapena un pettine, una brocca sbreccata e questo era quanto, per guardare il viso, i folti capelli scuri e i grandi occhi dovevo ricorrere alle pozzanghere o all’acqua del pozzo, a rischio e pericolo di essere brontolata che troppo mi ero trattenuta.."

“Avanti piccolina, vieni tra la braccia di papà!”
Sorrisi, risate, tenerissimi baci e abbracci. Stringi la tua bambina, è davvero bella, sai André? Ha i tuoi stessi capelli. Allunghi divertito le braccia verso di lei, è ancora molto piccola, ma è già tenace, irrequieta e determinata a mantenersi da sola in equilibrio sul verde prato della vostra casa. Il sole accarezza le vostre figure dal cielo. L’attiri a te, la sollevi dapprima in aria, poi la stringi dolcemente contro il tuo petto. Baci ridendo, i suoi capelli, buffamente scarmigliati. Sei un padre meraviglioso, André.
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One-shot senza pretese.

Sono proprio io quel lupo.
André Grandier… al vostro servizio.
Non è forse l’uomo la creatura più subdola e terribile di questo mondo?
Com’è successo che io arrivassi a tanto?
Sorrido malignamente, seduto al tavolino. Cerco di tenermi a bada, ma stanotte sarà difficile.
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WARNING: Leggete le Note ad inizio capitolo. Storia dai contenuti forti. André pesantemente OOC.
Leggete gli avvertimenti!