Recensioni per
Il buio più profondo
di afep

Questa storia ha ottenuto 238 recensioni.
Positive : 238
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/05/20, ore 22:39

Ma ciao Afep!
Anzitutto, una doverosa premessa: passo sempre quando posso ritagliarmi almeno un’ora e qualcosa di tempo per leggerti perché il capitolo è lungo e succoso e voglio coglierne appieno le sfumature, i non detti e i gli elementi di cui è composto. Ciò che amo di Claire è che ha forme burrose e molto femminili e nient’affatto stereotipate. Proponi il modello di una donna che non è un’esile fanciulla che potrebbe essere scambiata per un’elfa, ma una donna mediterranea nelle forme e non giovanissima, che pure riesce ad avere un numero cospicuo di amanti all’interno della storia e nel corso di un tempo piuttosto lungo. La sua unica stranezza è che non invecchi, ma per il resto è normale, discretamente piacente e soprattutto molto intelligente, cosa che le ha permesso di arrivare viva fin qua. Questo elemento è importantissimo per caratterizzarla e definirla. Anche nel caso del parto e di Mabel, Claire si trova a dover utilizzare l’astuzia per sopravvivere, oscillando tra realtà e rivelazioni. Ho apprezzato come hai narrato la gravidanza, mostrandone anche gli aspetti più sgradevoli come le caviglie gonfie e la schiena a pezzi e anche la necessità di proteggere quello che, ormai è chiaro a tutti tranne che a lei, sono due gemelli mezzi drow.

Il fatto è che Claire non può permettersi il lusso di raccontare la verità e neanche quello di ignorare l’amicizia e la protezione sui generis dei drow stessi o di Entreri, di cui però almeno sappiamo qualcosa in più in questo capitolo. La sua comparsa non è tanto importante per il messaggio in sé, che continuiamo a ignorare, ma per la premura con cui l’uomo vuole sapere del bambino e che potrebbe salvare Claire allontanandola per sempre dai drow che dubito le farebbero crescere uno o addirittura due mezzosangue.

Mi è piaciuta moltissimo anche la parte finale con Lirael e il cane – ho trovato avvincente il pezzo in cui lei smarrisce il senso del tempo, perdendosi. È bello ** e anche il cane è adorabile, semplicemente. Inoltre Lirael, nonostante sia senza il potere da veggente che le spetterebbe e che la rende la strana della situazione, mi risulta simpatica per la sua voglia di fare e di creare, per il modo in cui, negli scorsi capitoli, ci hai spiegato la sua voglia di andarsene in giro per la biblioteca per creare questo cucciolo di magia. Una storia – un capitolo più degli altri, al femminile che mi è piaciuto davvero molto per realismo e per i concetti utilizzati e per la splendida caratterizzazione di Claire che anche quando scrocca un passaggio sa essere irresistibile per il lettore perché ogni sua scelta è amara, forse cinica, ma ponderata tanto da spingerci a chiedere: ok, ma noi, al posto suo, cosa faremmo?
Un abbraccio e a presto e, come sempre, tanti complimenti :*
Shilyss

Recensore Junior
14/05/20, ore 17:10

Presente. Un salto temporale non indifferente da cui mi par di capire la storia si dipanerà con maggiore linearità, sebbene tutto quello accaduto prima fosse fondamentale per capire i presupposti di partenza, i trascorsi passati necessari a comprendere il presente.

Ci troviamo a Calimport, durante una notte qualunque. Ci dai modo, attraverso le descrizioni, di comprendere l'ambiente che si apre di fronte a noi, in particolare la locanda, teatro di una "relativa sicurezza" mentre sguardi brilli si poggiano su questo sconosciuto viandante, il bardo - che dopo scopriamo essere Claire - giunto in città solo di recente e che attirava l'attenzione in virtù della diversità della sua pelle e del suo essere.
"la donna che un tempo era stata Claire Pearch": questo modo di ripresentarcela mi è piaciuto tantissimo poiché lascia intuire molto sulla profondità del cambiamento che ha vissuto.
Conoscevamo una Claire, la conoscevamo poco, certo, ma pur sempre un briciolo; adesso, però, quella Claire Pearch ha lasciato spazio soltanto a Claire il Bardo. E da qui parte una breve, ma perfettamente necessaria e attinente descrizione della diversità del suo essere rispetto a quello che avevamo incontrato in precedenza.
Ormai esser stata l'insegnante al WIverly College non era che un lontano ricordo, così come lontano era anche il ricordo del suo mondo, della sua "vita precedente". Scopriamo che ormai ha perso quella forza, quella speranza che la abitava, venendo sostituite da malinconia, disincanto ("l suo cuore più pesante, il suo sguardo più disincantato").
Aveva smesso di vivere, al fine di sopravvivere, l'unica cosa divenuta importante.

Poi, giusto per ribadire quanto "relativa" fosse la sicurezza di quella locanda, una lama sulla gola ed una mano a coprirle la bocca, che altro non è, in realtà, che un "amico" di vecchia data, il quale asserisce che debba andarsene dalla città. Il loro rapporto, dunque, appare subito strano: se da una parte lui ha una premura nei suoi confronti ed un affetto tangibile li leghi, al contempo la minaccia che le pone è seria e questo lei lo sa bene. Un assassino è e pur sempre un assassino rimane.

Da quello che capisco, dunque, Claire è tornata in superficie, ma lì svolge un qualche compito per gli Elfi nella profondità che per tanto tempo l'avevano tenuta nella loro oscurità.

Ti segnalo questo passaggio, che non ho capito se sia consapevole o se sia effettivamente un refuso:
"“Ora garantisci anche per gli Elf... per gli stregoni?”
Il ghigno sul volto di Entreri si allargò, e Claire strinse le labbra.
Perché doveva essere sempre così difficile avere a che fare con quell'uomo?

“Ora garantisci anche per gli Elf... per gli stregoni?”
Il ghigno sul volto di Entreri si allargò, dando un'aria ancor più terribile al suo sguardo."

Da qui in poi ho letto tutto d'un fiato. Quello che ho potuto evincere è che Claire stia indagando su qualcosa che di per sè non è chiaro, per guadagnare i soldi che le consentano di farlo va in giro come la più tipica dei cantastorie ed è una cosa che ho apprezzato davvero molto. Ho pensato al gallo di Robin Hood che all'inizio del cartone animano narra delle loro vicende, ma ho anche pensato, molto più in generale - ai cantautori, italiani e non, ai girovaghi, alle persone che abitano il mondo e con una chitarra alla mano lo fanno abitare anche a coloro che non si sono mai mossi dalla loro città - o dalla loro casa. L'ho trovata proprio una bella immagine; anche perché dai alla musica un significato che condivido davvero profondamente.

Man a mano che si va avanti viene sempre più delineato il rapporto di Claire e Artemis e - giusto per confermare quanto ti auguravi nelle note - personalmente, come già accennato ho percepito, man a mano che andavo avanti, sempre più questo peculiare rapporto d'amicizia e affetto che li lega. E' particolare e bello e "invece che ricercare il calore del suo corpo l'assassino aveva preferito quello della sua presenza" questa affermazione mi ha senza dubbio strappato un sorriso. Il calore della sua presenza, immagine meravigliosa: è qualcosa che vorrei, nella più totale della sincerità, che le persone che ho intorno pensino rivolgendosi al rapporto che ci lega. Davvero davvero bella.

Per concludere, quindi, quanto preannunciato da Artemis è presto vero: i pericoli dei quali era stata avvertita non sono più solo nella voce di lui, ma sono reali, dinnanzi a lei e, ancora una volta, Claire viene rapita.
Per fortuna, nonostante i vari dubbi o disaccordi inerenti alle loro opinioni, Artemis di una cosa è certo: Claire non è certamente il tipo di persona che non mantiene la parola data. Farà di tutto pur di trovarla, anche se..... se solo lei lo avesse ascoltato anziché fare di testa sua..!

Ebbene, questo capitolo mi è piaciuto molto: entriamo appieno nella storia. Da adesso in poi si inizieranno a svelare gli arcani, ed io non vedo l'ora.

Bongi!

Recensore Master
14/05/20, ore 17:09

Questo capitolo è davvero bello.
Menzoberranzan è "casa" ed è stato bello immergermi nella sua atmosfera, immaginare il Narbondel a scandire il tempo nelle vie affollate. Persono il dettaglio del cuscino decorato con un motivo a ragnatela mi è sembrato del tutto familiare.
Mi è piaciuto tantissimo Jarlaxle, coi suoi sorrisi affascinanti e i modi un po' provocanti, così diverso da Kimmuriel, ombroso e imperativo.
Mi ha sorpreso il rapporto che Claire sembra essere riuscita a costruire con questi personaggi, per quanto, ne sono certa, loro non vedano in lei che un'utile pedina. Magari un animaletto esotico, ma dopo tanti anni è sicuramente la sua utilità che l'ha tenuta in vita.
Non molti umani ci sarebbero riusciti. In più c'è il mistero del suo aspetto che non cambia. Non azzardo ipotesi, ma questo argomento, dettato lì in mezzo a tutto il resto, come se fosse privo di importanza nel disegno generale, in realtà mi intriga molto.
Di tutta questa parte, che ho davvero adorato, l'unica cosa che non mi ha convinta del tutto è l'uso frequente del termine 'abbil' rivolto a Claire.
Dato il tipo, magari Jarlaxle lo farebbe davvero, eh, ma per come ho sempre inteso il termine, tradurlo con 'amico' mi sembra riduttivo. Un po' perché gli 'amici' sono merce rara tra i drow, un po' perché associo al termine un valore più profondo, qualcuno a cui ci si fiderebbe a dare le spalle, un altro sé.
Ero davvero soddistafatta dalla lettura della prima parte, tanto che un po' mi dispiaceva di passare alla parte dedicata a Sabriel, e invece sono rimasta ancora più colpita.
Mi ha affascinata la descrizione del rituale di evocazione. Ho trovato molto interessante un po' tutto, in realtà: dalla posizione della casa, difesa dalla corrente contro i non morti (a dire il vero ho pensato subito a Game of Throne, alla scena in cui gli estranei camminano sul fondale, facendomi restare malissimo, perché pensavo non avrebbero potuto attraversare), al rituale (l'uso della barchetta è davvero interessante). Come sai non conosco il romanzo originale, quindi non so se questi dettagli sono ripresi da lì o se sono tue aggiunte, ma l'ho trovato davvero notevole.
Mi è piaciuta anche l'evocazione del marito di Claire, la sua forma che si perde, i tratti che si fanno confusi, l'iniziale smarrimento... davvero un'ottima costruzione della scena. Credibile nel suo essere fantasiosa.
Mi ha convinta e anche coinvolta.

Prima di lasciarti ti segnalo tre frasi:
“Dovresti saperlo, non la sua confidente.” -> manca un 'sono'
"accarezzando il suo alto vanesio" -> penso volessi scrivere 'lato'
"costringeva il morto in questione a presentarsi spontaneamente," -> luso di 'costringeva' assieme a 'spontaneamente' non mi convince molto. Capisco il senso, ma comunque trovo l'espressione poco riuscita.

Alla prossima. ^^

Recensore Master
14/05/20, ore 10:08

Tornare su questa storia è sempre un immenso piacere.
Ho letteralmente divorato il capitolo, soprattutto perché ero davvero curiosa di sapere come sarebbe andato il parto di Claire, ero curiosa di vedere e conoscere questo bambino. In realtà lo sono da quando si è scoperto che lei fosse incinta. Quindi sei stata davvero crudelissima a concludere la parte di Claire con questo cliffhanger che mi ha lasciato addosso una grande curiosità e voglia di proseguire nella lettura per conoscere le sorti di questo piccolo, la cui sfortuna è essere mezzo drow.
Apprezzo sempre moltissimo la cura nei dettagli e il realismo che metti nel descrivere la gravidanza di Claire, nel parlare di una condizione tanto bella eppure tanto complessa, soprattutto per una persona che è costretta a viaggiare e si trova intralciata dalla gravidanza, dalla quale però riesce a trarre anche vantaggio, con quell'atteggiamento subdolo che ha imparato dai drow. Ogni occasione, per lei, è buona per ottenere qualcosa di positivo e vantaggioso, che sia una zuppa calda oppure un passaggio su una carovana per raggiungere Baldur's Gate (la mia mente non può che essere corsa all'omonimo, splendido videogioco). È comunque interessante notare come quando Claire si trova dinanzi a una persona che trova piacevole e deve/vuole ingannarla, viene assalita dai sensi di colpa: questo denota che, comunque, qualcosa della bontà della sua vita precedente rimane. Claire non è una persona malvagia, è solamente una donna che ha dovuto imparare a sopravvivere, che si è dovuta adattare a una realtà diversa e crudele e che ha adottato dei comportamenti necessari, seppur contro natura. Sospetto che, con il passare del tempo e con la protezione dell'imminente figlio, questa oscurità che si trova in Claire sarà destinata ad aumentare, a sopraffarla inevitabilmente, perché ormai la sua impostazione mentale è quella e, anche se non lo vuole razionalmente, il suo modo di agire è diventato simile a quello dei drow.
Mi è piaciuto il fatto che Claire non sapesse cosa fossero le doglie e quindi si sia sentita completamente impreparata a riguardo, anche se ritengo che per lei sia stato anche un bene, perché sarebbe stata colta da un panico ancora maggiore se si fosse resa conto che stava per partorire proprio nella carovana di quei mercanti. Proprio nell'ultimo posto in cui avrebbe voluto farlo. Il terrore di Claire è comprensibilissimo e condivisibile, ma Mabel e Arch mi sono sembrate delle persone per bene, quantomeno in grado di ragionare, quindi mi auguro che abbiano il buonsenso di non lasciarsi prendere dall'irrazionalità, quando vedranno il bambino, ma daranno la possibilità a Claire di spiegarsi, o quantomeno non si macchieranno di omicidio nei confronti di un infante, che di per sé non ha alcuna colpa.
Entreri è sempre meraviglioso: nonostante il suo comportamento strafottente e aggressivo, io continuo ad apprezzarlo tantissimo, soprattutto per quella velata sensibilità che dimostra ogni tanto, che è sepolta dentro di lui, ma che comunque esiste, c'è, e ci sono occasioni in cui riesce a vedere la luce, come in questo caso è la risposta che verga per Claire, ovvero di fargli sapere quando nascerà il bambino. Giustamente, la invita alla discrezione, perché i ladri hanno iniziato ad associarlo a Fershadal e potrebbe diventare davvero scomodo per lui se lo vedessero anche partire dopo un ennesimo messaggio della serpe.
Le informazioni su Drizzt sono arrivati nelle mani del nostro assassino e ammetto di essere davvero curiosa di sapere come riuscirà a trarne vantaggio. Le riflessioni di Entreri su Drizzt mi sono piaciute davvero molto, perché lasciano emergere come per l'assassino il suo lavoro è privo di stimoli, fatto quasi in maniera meccanica, perché non riesce a trovare sfide, qualcuno all'altezza, mentre con Drizzt non è così. Il drow è riuscito a tenergli testa, è riuscito a terminare in parità il loro scontro e tutto questo per Entreri è stimolante. Finalmente si è trovato davanti un degno avversario, che ha piacere di affrontare.
Questa parte su Lirael è stata davvero molto interessante. La creazione del Disonorevole Cane è stata descritta benissimo: è stato molto bello leggere le sensazioni della bambina nell'utilizzare la magia e cosa essa risveglia e come. interessantissimo è anche il concetto che un incantesimo, superata una certa soglia, non possa più essere interrotto, a sottolineare come l'incantatore controlla la magia ma solo fino a un certo punto.
Ciò che è successo durante il rituale mi ha fatto formulare un sacco d'ipotesi: il fatto che Lirael abbia contaminato la magia della Carta con la Libera Magia, senza neppure averlo fatto con intenzionalità, mi fa pensare che lei abbia una predisposizione naturale all'utilizzo della Libera Magia, forse anche collegata alle sue origini in parte avvolte nel mistero. Oppure, dato che la magia si è incanalata nella statuetta del cane, anziché nel fantoccio, potrebbe essere stata proprio la natura di quest'ultima ad alterare l'incantesimo e ad attrarlo su di sé. Di certo, sono convinta che il Disonorevole Cane non sia del tutto impregnato di magia della Carta, come pensa Lirael, perché già il suo nome la dice molto lunga (almeno è stato onesto) e in più quei segni della Libera Magia da qualche parte devono pur essere finiti. Credo che lui sia una creatura ibrida, a metà tra la Carta e la Libera Magia, forse con una preponderanza della prima, dato che l'incantesimo era comunque maggiormente composto da questa. Il suo status di ibrido spiegherebbe perché è in grado di sopportare entrambi i tipi di magia.
Un capitolo davvero succoso, che ho adorato e che mi ha lasciato tantissima voglia di proseguire con la lettura di questa piccola perla.
Complimenti e alla prossima ♥

Recensore Master
11/05/20, ore 12:45

Dolcissimi dialoghi con una buona visione sull'atmosfera sempre più cupa in cui i protagonisti si ritrovano.

Recensore Master
10/05/20, ore 20:22

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Claire passa da avere fortuna in tutto ad avere sfiga iincredibile il suo piano sta per andare in malora? Come reagiranno i mercanti alla vista del piccolo mezzo drow? Tutte cose che vedremo nel prossimo capitolo.
Il povero assassino comunque deve smetterla di mandargli quella biscia gigante XD ogni volta distrugge sta povera torre e ammazza poveri assassini che sia un modo per fargli avere più lavoro?
Bellissima la trasmutazione per ottenere questo cane e l'hai resa davvero con una grande descrizione pezzo dopo pezzo ora sono curioso di vedere questo cane in azione mi pare molto buono forse fin troppo...
Ciaoo e a presto.

Recensore Master
10/05/20, ore 15:43

Ci avrei giurato che la nascita del bambino sarebbe stata a dir poco disastrosa. Per tutta quella parte ho lento pensando che stava rischiando troppo di essere scoperta, prendendosi due settimane di viaggio su un carro. Tra sobbalzi e alzo non mi aspettavo altro.
Non c'è dubbio che i mercanti e Mabel siano brave persone, ma come spiega lei l'odio fa fare cose impossibili.
Da questo punto di vista credo che sia stata fortunata a non andare per mare, credo che i marinai che da sempre sono superstiziosi avrebbero gettato lei e il bimbo in mare nella convinzione che fosse un segno di sventura.
Non che nascere in mezza a una tempesta sia una presentazione migliore.
Entreri è sempre divertente da leggere e ho amato le sue osservazioni sulla serpe e le sue entrate ad effetto. Trovo interessante che un veterano come lui senta il brivido della sfida, anche se capisco che alla lunga uccidere sia per lui emozionante come fare la spesa. L'idea di compiere qualcosa che per lui è un'impresa non può che eccitarlo.
Devo dire che delle parole del cane non mi fido, troppe cose mi sembrano siano andate storte perchè l'incantesimo sia riuscito. Anche il fatto che si sia seduto sul manuale mi pare strano, era un modo per nascondere qualcosa? Mi pare di capire anche che l'animale sia molto più "materiale" del previsto. Spero che abbia qualche trucco per nascondersi o qualcuno potrebbe farsi delle domande e notare "il tanfo" della magia che potrà essere anche quella della Carta ma che credo si lasci dietro dei segni. Al momento non vedo come lei potrà nascondere cosa ha fatto.

Recensore Master
10/05/20, ore 12:25

Ho colto al balzo l’occasione di proseguire con questa fic, perché, come ti dicevo, già dal prologo mi aveva lasciato parecchio interessata e volevo scoprire un po’ di più sulla storia.
In questo capitolo tuttavia si va a ritroso e anche se inizialmente è difficile capire chi stia parlando, dove si trovi e perché, trovo che tu sia riuscita molto bene a dare il senso di inquietudine della protagonista e a trasmettere tutto il suo disorientamento in una situazione che a lei per prima non è chiara. Non sa se è stata torturata, eppure ricorda il dolore, ricorda che qualcuno l’ha sfamata e sa che ci sono occhi appartenenti a strane creature che la fissano.
E quando la prima voce fa la sua comparsa, il mio primo pensiero è stato “Elfico?”. Giusto perché non lo conosco, ma visto che ci hai costruito su intere frasi, ho immaginato che tu magari ne sapessi più di me. XD
Anche se più che elfi, sono drow. Anche meglio. *_*

Innanzitutto ti confermo che il divario di ambientazione tra questo capitolo e il prologo si sente eccome e che, come ho già detto, serve assolutamente allo scopo, perché non fa altro che spaesare di più il lettore e far entrare in sintonia con quelle che sono le emozioni della protagonista, ovvero di Claire. E su di lei mi sento di voler spendere qualche parolina in più. Ho letto che non sarà una storia a lieto fine (NOOOOoooooo! Questo mi turba tantissimo, sallo, io ho bisogno dei miei lieti fine ç_ç) e che questa non è la solita protagonista ed è esattamente quello che ho pensato mentre leggevo. Mi piace come tu le dia una connotazione che da una parte sembra assolutamente normale, dall’altra nasconde qualcosa di speciale che l’ha condotta sino alla terra degli Elfi Scuri (o ovunque si trovi), ma lei per prima non lo ricorda e non può quindi ancora utilizzare quelle capacità. E per quanto l’amnesia, che sia derivata da un trauma, da un incantesimo o quant’atro, non sia il più originale degli escamotage, che m’importa quanto finora in questo capitoletto sei riuscita a gestire il gioco così bene? Sei riuscita a darle valore senza renderla morbosa, senza appesantire il testo e la tua scrittura. Inoltre mi è piaciuto tantissimo la parte iniziale (ma che poi in realtà prosegue per tutto il testo) in cui Claire inizia a dubitare non soltanto di se stessa, ma anche del fatto di esistere, di essere reale in quel Buio Profondo.
Wow.
E a proposito della tua scrittura, ti ho già detto che mi piace per la facilità con cui riesci a raccontare storie che sono invece tanto complesse? Complimenti davvero.

Per concludere ti segnalo solo un paio di sviste che ti sono sfuggite: una è “trovava” al tempo di “trovasse” nella frase “Non sapeva da quanto tempo si trovava in quel luogo.”
E l’altro è nella frase “[..] Ho fiducia che l'incantesimo dell'Arcimago e non dubito che riuscirò a trarre [..]” o manca un pezzo dopo “che l’incantesimo dell’arcimago” o volevi scrivere “nell’incantesimo dell’Arcimago”

Oh e prima che mi dimentichi, quanto figa non è stata la frase finale a conclusione del capitoletto? Non so chi sia questo Jarlaxle, ma ha stile *wink wink*

Recensore Master
09/05/20, ore 12:44

Questo capitolo è molto bello e devo ritrattare quello che ho detto in passato: non esiste un tuo capitolo che sia troppo lungo. Penso che mi leggerai anche un capitolo di 60 pagine. Il problema più che altro è che non sarei in grado di lasciare una recensione soddisfacente, perché ci sarebbero così tante cose da commentare che mi perderei dei pezzi per strada. Ho letto il capitolo ieri sera una prima volta e l'ho riletto stamattina per fissarmi meglio alcuni punti e capire cosa scriverti nella recensione. Prima di tutto ammiro la perseveranza di Claire nel cercare un posto dove stare con il suo bambino. Non deve essere stato facile visto che probabilmente in molti posti l'hanno rimbalzata. Povera, Casien è assolutamente adorabile, ce ne vuole di fegato per chiudere la porta in faccia a un neonato. Mi è piaciuto molto vedere come questo piccolino sta crescendo: ormai ha 4 mesi quindi ha imparato a girarsi e a tenere su la testa, anche a stare sdraiato prono e sollevarsi sulle braccia. Mi ricordo che un paio d'anni fa avevo studiato gli stadi di sviluppo dei bambini piccoli per una storia che stavo scrivendo e mi ha fatto piacere vedere che sei stata coerente, anche considerando che naturalmente possono esserci bambini che si sviluppano prima oppure dopo. Ma lui non sta sviluppando solo le sue capacità fisiche come fanno tutti i bambini: sta cominciando anche a sviluppare diversi poteri mentali. È sempre stato capace di percepire le emozioni altrui e riesce anche a proiettare le proprie, quando era nella pancia riusciva già a opporre resistenza alle sonde mentali di suo padre, adesso si vede che inizia a manifestare anche un potere più visibile: spostare gli oggetti. Mamma mia che tenero frugoletto. Mi fa ridere il modo in cui Claire gli dà tanti piccoli soprannomi XD adoro tantissimo questo bambino. All'inizio avevo pensato anch'io che la ragazza bionda della taverna potesse stare complottando qualcosa, dimostrava molto interesse per il piccolo mezzo drow e in particolare per la sua rarità, avevo quasi paura che volesse rubarlo per venderlo e farci un po' di soldi. Probabilmente era solo paranoia perché alla fine si è dimostrata solo una ragazza prigioniera di uno s****** che era incuriosita dagli stili di vita diversi dal proprio, che probabilmente sognava la libertà. anche per questa ragione io approvo in toto la decisione di Claire di concedere il tenutario del bordello agli elfi scuri per il loro tiro al bersaglio. Quel tizio è veramente un rifiuto umano e non si merita nient'altro, e adesso le ragazze sono libere, senza più quel debito a pendere sulle loro teste e magari possono anche prendersi i guadagni del tizio prima di scappare.
Quando Claire è arrivata alla base di Bregan D'Aerthe mi sono chiesta perché l'abbiano fatta arrivare in un posto così lontano da dove doveva andare, insomma era giusto per il divertimento di far fare tutte quelle scale a una donna con i bagagli e un neonato? Oppure è perché all'interno di Bregan D'Aerthenon si possono aprire portali, almeno non nelle stanze principali? Comunque l'entusiasmo di Jarlaxle nel rivederla è come al solito troppo esagerato e quindi inquietante. Specialmente se si pensa che ha fatto tutti quei sorrisi e tutte quelle moine mentre si preparava a portarla da Vierna per scoprire se fosse lei la traditrice (se lo fosse stata avrebbe fatto una brutta fine immagino). Credo che lui abbia visto il simbolo della prima casata perché il bambino lo stava ciucciando, ma pensavo che sapesse già il modo in cui Claire l'aveva ottenuto, pensavo che sapesse del suo incontro con Dantrag (almeno che l'avesse scoperto a cose fatte, dopo che l'Arcimago di Sorcere gli è capitato in casa fra capo e collo). E poi seriamente come avrebbe fatto Claire a prendere contatti con Vierna? Claire che non sa neanche muoversi per la città se non è guidata da qualcuno? Inoltre credo che l'umana non contatterà ebbe mai una femmina drow, è già difficile gestire i maschi.
Devo dire che in questo capitolo ho veramente apprezzato Dinin: dice quello che pensa e forse è stato troppo abituato bene nella compagnia mercenaria perché si è dimenticato quanto sono pazze le femmine. Purtroppo sappiamo come andrà a finire per questo relativamente coraggioso e relativamente ribelle maschio drow. La sua fine è una cosa che nei libri mia veramente presa di sorpresa e rattristata perché era un personaggio che non odiavo, ma soprattutto perché mi ha reso inequivocabilmente chiaro che Vierna era perduta.
Qui diciamo che si capisce già benissimo che Vierna è perduta.
Mi aspettavo che le informazioni di Claire venissero usate contro Drizzt ma lei evidentemente non se lo aspettava, insomma non credo che tutte tutte tutte le informazioni che riporta vengano poi attivamente usate quindi ci sta che abbia pensato che non avrebbero agito direttamente contro il giovane ranger, che volessero magari sapere la sua posizione just in case. Mi è dispiaciuto che abbia dovuto prendere atto della realtà con tanta brutalità. Però mi fa piacere che sia ancora in grado di provare senso di colpa per questo. Comunque anche se lei è davvero parte di qualcosa di cui non avrebbe voluto far parte, penso che il suo ruolo sia finito e che comunque sia marginale. Poi io lo so che ha ragione Dinin: nessuno può prendere Drizzt.
Bdw mi sto chiedendo come se la stia cavando il drow è stato incaricato di badare al bambino, sono anche incuriosita dal fatto che sapesse come tenerlo. Boh magari un tempo ha dovuto occuparsi dei suoi fratellini? Comunque ho un po' timore che Casien cominci a spostare oggetti a caso davanti a lui.

La parte ambientata ad Ancelterra mi è piaciuta particolarmente, non tanto per quello che succede davvero (non succede molto a parte un approfondimento delle capacità del cane che è comunque interessante), ma perché ho imparato qualcosa di più su questa ambientazione. La parte in cui spieghi come funziona il potere dei veggenti è veramente da togliere il fiato. Mi piace il fatto che mettendosi tutti insieme riescono ad avere un'idea completa della situazione come i pezzi di un mosaico che si ricompongono. È veramente affascinante. questo comunque mi fa capire come mai ci sia soltanto un Abhorsen (chiedo scusa se l'ho scritto male): se è vero che il potere si frammenta in base a quante persone ce l'hanno, allora è assolutamente necessario che un potere come la necromanzia che ti mette davanti a nemici pericolosi sia intatto e indiviso. Non sapevo che però anche la famiglia reale avesse a che fare con la magia della carta, pensavo fosse solo una carica politica. Mi affascina veramente tanto che la ragazzina con il cane non sia percepita dalla Vista. Secondo me lei è stra speciale ma non lo sa.
Capitolo bellissimo come al solito e aspetto con ansia il prossimo. Non vedo l'ora che Kimmuriel veda suo figlio, e vorrei anche capire cos'è che i veggenti stanno cercando di vedere.

Recensore Master
07/05/20, ore 19:08

Cara Afep, eccomi qui!

Devo dire che mi è piaciuto moltissimo questo capitolo: Claire è effettivamente incinta di due bambini ed ecco perché è diventata così ingombrante, oltre al fatto che è bello vedere un personaggio che combatte contro il peso in gravidanza (ho amiche che hanno messo su anche venti chili, nella realtà a volte succede anche questo, basta con queste protagoniste fortunate che tornano più belle di prima. O anche, non mettiamo solamente loro). Anche Drizzit è semplicemente adorabile, ma Claire è comunque costretta a “tradirlo”: fa il suo lavoro ma non eccede. Noto come in verità Claire non metta mai in dubbio la necessità di tradire il giovane drow: non si pone mai il problema, è solo dispiaciuta come potrebbe essere dispiaciuta una persona che si è mangiata la carbonara e vede un porcellino festoso. Son carucci, ma sono anche buoni e utili. Effettivamente Claire deve temere più Kimmuriel, ma anche Kimmuriel temo che abbia sottovalutato una femmina umana: come si dice quando si vede un orsacchiotto nel bosco? Ah, già: di fare attenzione alla mamma.

Claire sa che portandoli nel sottosuolo esporrebbe i piccoli a una società che nella migliore delle ipotesi li tratterebbe con disprezzo, violenta e truce. Deve rimanere in superficie e non tornare, ma Kimmuriel così perderebbe il suo esperimento scientifico. Di Jarlaxle, non so: è inquietante e pericoloso, ma alla fine Claire gli è utile in quanto porta notizie. Se le notizie arrivano comunque a lui potrebbe non interessare. Mi chiedo anche che simbologia ci sia dietro il sogno perché so che non sono mai casuali e tu non metti dettagli che non abbiano uno specifico senso – come per esempio l’inserimento del punto di vista del serpente di fumo, che rispetta la sua padrona perché lei non lo obbliga o sforza eccessivamente: se potesse scegliere, forse rimarrebbe con lei e sappiamo che questo costrutto è bramato anche da altri.

La seconda parte del capitolo vede invece l’altra fazione della storia unirsi. Mi piace molto come stai gestendo Lirael: le manca la chiaroveggenza, al momento, ma non si sta perdendo d’animo e vuole sentirsi utile a qualche cosa, ma soprattutto ha avuto un primo contatto con Sabriel: questo incontro a metà (dato che Lirael osserva di nascosto) stuzzica (e di molto) la mia curiosità, perché mi chiedo cosa c’entri questo lago con Claire e quando i due filoni della storia si riuniranno e come. Perché quando si seguono due binari come questi è indubbio che prima o poi ci sarà una rimpatriata. Solo… chi troverà esattamente Sabriel? Un caro saluto e a prestissimo <3 Leggerti è sempre un piacere ^^
Shilyss

Recensore Master
07/05/20, ore 17:00

Buongiorno cara, eccomi qui per continuare a leggere la long. Non so se ho già avuto modo di dirtelo ma amo Jarlaxle, sul serio: il suo atteggiamento, i suoi modi di fare e parlare, il suo esporsi ed essere così pavone, ma attento ad ogni singola azione parola o pensiero attorno lo rendono tanto affascinante ai miei occhi. Mi ha colpita dalla prima volta di cui ho letto di lui ma qui l’ho proprio adorato. Claire dal canto suo ormai sa come muoversi bene in un mondo tanto diverso dal suo ma che ha imparato a conoscere; noto però che a parte coloro che sono presenti già da anni all’organizzazione, gli altri la detestano e non la desiderano, sono sconvolti e disgustati dalla sola presenza. A questo punto devo pensare che lei sia davvero preziosa per loro, altrimenti non farebbe avanti e indietro dal mondo della superficie al loro ogni anno, tutti gli anni.
Kimmuriel è un altro di quei personaggi affascinanti perché è proprio grazie a lui, a cosa dice e fa che riesco a comprendere quel mondo e quella gente: è così gentile con lei, così legato, anche se sonda la sua mente tentando di carpire il più possibile ogni volta di più. Ho la sensazione sia delicato e sinuoso, forte ed austero, e sicuramente possessivo e geloso visto ciò che ha fatto all’elfo che ha tentato di fare del male a Claire. Beh, il cofanetto è decisamente un modo pratico per dimostrare quanto lui tenga alla salute ed incolumità di lei. E ripensando alla sua prigionia iniziale, ora la vedo avere una stanza per sé e le dovute attenzioni di quello che è il suo compagno (?) lì: una sorta di salto di qualità, di status sociale potrei dire all’interno dell’organizzazione. Il rapporto che Claire ha con questo Kimmuriel è affascinante, sul serio, qualcosa che li porta a cercarsi, a parlarsi ma spesso a sondarsi e cercare di trovare un equilibrio fisico, ma penso la cosa fondamentale per lui sia quella di avere possesso sulla mente di lei, non tanto sul suo corpo. Il tutto così diverso dal capitano che dal canto suo più sembra gentile e solare – solare uno di loro? – più sembra poterti manipolare come soppesasse ogni singolo respiro di ogni istante di vita. Quello mi preoccupa, perché ho paura del momento in cui lui perderà realmente le staffe.
Ci sono momenti tranquilli, di tensione, momenti un filino di schifo e altri in cui la profondità di legame è palese quanto ambigua.
E si torna in superficie, a Sabriel, al mondo che deve proteggere e mandare avanti nonostante la difficoltà nel farlo, e sono rabbrividita quando ho visto che tramite un portale passa nel mondo dei morti per poter adempiere ad un dovere alquanto macabro e triste. Interrogare un trapassato attirandolo ma almeno la certezza della vita di Claire c’è, è palpabile. Questo ultimo passo mi ha dato tanta tenerezza davvero, che contrasta incredibilmente con il rapporto assurdo e insano della donna con l’elfo.
Leggo e mi restano domande, trovo una risposta e altri quesiti si affacciano: sai bene come centellinare le informazioni ed incuriosire ulteriormente il lettore, come sai gestire davvero bene personaggi profondi e caratterizzati in modo variegato e particolareggiato. Certi momenti sono molto evocativi ed interessanti, come le differenze abissali tra i comportamenti e le tradizioni di razze diverse che porti comunque a galla mano a mano. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
06/05/20, ore 20:46

Ciao! ^^
Ho amato davvero questo capitolo, fin'ora è assolutamente uno dei miei preferiti e l'ho letteralmente divorato.
Claire si è decisa a rimettersi in viaggio, dopo aver tergiversato più del dovuto e di quanto avesse preventivato presso i nani. Di certo, il suo comportamento non è da biasimare: finalmente, ha trovato un posto tranquillo, dove si sente accolta, compresa e accettata e dove non deve tenere sempre alta la guardia, stare attenta a quello che fa e a come lo fa, a quello che dice e a come lo dice. Ha trovato un luogo tranquillo, una parvenza di normalità, e non dubito che, se suo figlio non fosse mezzo-drow, sarebbe rimasta anche per il parto.
Claire mi ha fatto molta pena e tenerezza in questo capitolo. Il momento in cui può essere finalmente tranquilla e rilassata come non le capitava di essere da tanto tempo coincide anche con un grande dissidio interiore a causa di Drizzt. Lui è la creatura su cui deve raccogliere informazioni: all'apparenza, nulla di più semplice, nulla che non abbia già fatto innumerevoli volte, eppure il drow riesce a conquistare inaspettatamente la sua simpatia e a far riemergere quell'umanità che è rimasta sopita in tutti quegli anni costretta tra le grinfie crudeli dei drow.
Mi è piaciuto molto come Claire capisce che lui sia una brava persona, che sia un drow diverso da tutti quelli che ha conosciuto, che abbia un'animo puro e buono, tanto da muoverle dentro tenerezza e senso di colpa, ma al contempo come il suo istinto guidi il suo modo di porsi, facendola sentire inquieta quando Drizzt porta le armi o bloccando i suoi naturali gesti di affetto, ben conscia di sapere che cosa l'aspetterebbe se si trovasse di fronte a un drow crudele come è abituata a conoscerli.
Ho davvero adorato la dualità che l'accompagna in tutto il rapporto con Drizzt. Non provare simpatia nei suoi confronti è impossibile, dato che rasenta una perfezione che è quasi fastidiosa: ci ricordiamo, così, che lei è vissuta per dieci anni tra i drow, ha appreso il loro modo di vivere, si è adattata alla loro società e cultura, eppure non è una drow. Per quanto abbia imparato ad assumere degli atteggiamenti tipici di questa razza, per quanto l'inganno e la manipolazione siano divenuti per lei naturali, Claire non è una drow e mai lo sarà. E Drizzt risveglia quel suo lato squisitamente umano che ha dovuto imparare a imbrigliare. E parimenti lo fa quel suo figlio non ancora nato, a cui parla con una dolcezza che trovo sempre meravigliosa e pertinente.
Mi è piaciuta la parte del sogno di Claire. Il suo timore per Jarlaxle è talmente radico che il drow la perseguita anche nei sogni, anche in quei momenti in cui lei immagina il suo defunto Thomas. probabilmente il nostro variopinto amico sarebbe molto scontento di sentirmelo dire, ma sinceramente non riesco a comprendere fino in fondo questo suo profondo terrore. Certo, Jarlaxle è infido, subdolo, manipolatore, e comprendere le sue intenzioni nascoste dietro una maschera di artefatta affabilità è un'impresa ardua, eppure non lo trovo violento come molti altri suoi simili. Certo, è pur sempre un drow e questo non va dimenticato, ma lo ritengo più "affabile" di molti altri. Più di Rai'gy, ad esempio, che un po' mi piace e un po' odio. Come tutti i maghi, tende a darsi arie (anche a ragione, aggiungerei), ma lui riesce a esserlo in maniera maledettamente fastidiosa. Un po', lo ammetto, ho gongolato quando Jarlaxle gli ha lasciato intendere che sa che gli ha taciuto e cosa.
Ho amato anche la scena in cui compare Fershadal: le interazioni tra Claire e la serpe sono sempre molto dolci, soprattutto perché è evidente come la creatura d'ombra sia l'unico essere che Claire reputa davvero amico e con il quale si lascia andare liberamente a gesti d'affetto, come baciarlo sul muso. È sempre molto triste e doloroso notare come Claire sia profondamente sola e come tutto ciò che sta subendo la stia portando a corrompersi, a votarsi al male anche senza rendersene conto, per sopravvivenza, necessità e abitudine, quando invece di fondo il suo è un animo buono, che ancora sa provare simpatia, senso di colpa e che dopotutto agogna solo a tornare a casa.
Molto coraggiosa (e comprensibile) la sua decisione di crescere suo figlio (io scommetto che sia un maschio) lontano da Menzoberranzan, nella quale non vuole fare ritorno. Sono davvero curiosa di vedere come questo si intreccerà con gl'interessi di Jarlaxle e le pretese di Kimmuriel (e sinceramente mi preoccupa più il primo del secondo, ché se Claire continua a fargli bene il lavoro, a lui magari nemmeno frega nulla se rimane in Superficie).
Ad Ancelterra, abbiamo modo di approfondire la figura di Lirael, che non avrò la Vista, ma può di certo vantare un controllo della magia superiore anche a persone più adulte di lei. Questo suo talento va di pari passo con una curiosità anche troppo grande: la piccola non comprende il limite fino al quale è saggio spingersi, e certamente la sua giovane età non aiuta. La sua sete di conoscenza, di sapere è talmente grande da surclassare persino il buonsenso. Mi è piaciuto molto il meccanismo della biblioteca, con le stanze ad accesso limitato e con questo alone di mistero ad avvolgerla: è pericolosa persino per i bibliotecari che ci lavorano, tanto che hanno escogitato dei sistemi molto sofisticati per poter chiedere aiuto. Cosa si annida di così oscuro tra gli scaffali? Creature pericolose? Libri animati? Insomma, sono davvero curiosissima di scoprirli.
Intanto Lirael ha modo di "fare la conoscenza" di Sabriel e Petrus, che indagano sul misterioso pericolo che viene dall'Ovest e che sembra bene non sottovalutare, dato che neppure i veggenti sono riusciti a vedere di cosa si tratta. Certamente, se prima era qualcosa di cui essere preoccupati, ora inizia a diventare qualcosa da temere. Mi chiedo se Lirael avrà modo di incontrarsi di persona con Sabriel, che la ragazza ha acutamente riconosciuto come Negromante prima e Abhorsen poi: sicuramente, il suo aiuto potrebbe essere prezioso. La ragazza è giovane, ma molto arguta e potente. E ha un passato avvolto nel mistero, che stuzzica moltissimo la mia curiosità.
Un altro capitolo stupendo e godibilissimo, che ho amato e per cui non posso che farti tantissimi, meritati complimenti. Sono davvero trepidante di proseguire con la lettura.
Alla prossima ♥

Recensore Master
05/05/20, ore 00:17

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Claire ormai l'abbiamo persa saranno gli ormoni, il figlio in arrivo ma ormai ha preso il fratello di quello come un cucciolo da accudire per come lo trova adorabile ahaha. Ho trovato bello il modo in cui è riuscita, almeno in sti due capitoli, a essere in pace e con un'po d'umorismo accompagnata da questo strano drow che non sembra come gli altri. Dubito che quelle informazioni servano a una festa sicuramente ci sarà qualcosa sotto e per niente piacevole per lui.
Intanto vediamo quello che succede da tutt altra parte e che considero una delle parti più interessanti ma anche misteriose visto le forze in campo e anche questi personaggi che introduci piano piano nella storia.
Ciaoo e a presto.

Recensore Master
04/05/20, ore 23:52
Cap. 11:

Eccomi per lo scambio in ritardo poi recupero l altro.
Direi che mi è piaciuto il dualismo tra le città sotterane naniche drow fa capire al meglio le differenze fra i due popoli abituati a rimanere sottoterra.
XD Che lei non voglia sposarsi non mi pare una novita che è stata vedere che era umana e non nanica questo mi ha lasciato di stucco come vedere arrivare quest elfo così de botto lì mi sa che pure Claire c'e rimasta male.
Ho apprezzato anche i momenti nostalgici di lei rivolti al precedente matrimonio e anche alla sua vecchia vita che viveva prima davvero bella come cosa ^_^ passo subito a quello dopo.

Recensore Master
03/05/20, ore 16:17

Ho trovato divertente quando Claire si spaventa per l'improvvisa apparizione di Drizzit, mentre mi ha sorpreso la sua storia passata dato che ero convinto che lo cercassero per altri motivi. Però mi piace proprio come hai spiegato come appare agli occhi di Claire: un adorabile cucciolo.
Bisogna in effetti ammettere che si comporta da bravo ragazzo per tutto il tempo che è con lei, fa davvero strano che un simile individuo sia nato tra i Drow. L'incubo di Claire è decisamente angosciante, ci credo che non abbia ripreso sonno.
nel momento in cui ho letto che usava Fershadal per portare un messaggio a Jarlaxle ho pensato che fossimo a una svolta, ricordavo bene come certe doti del serpente fossero stati tenuti nascosti al capo mercenario. Usare Fershadal per quel compito significava svelare di avergli tenuto nascosto qualcosa. Tra l'altro è stato interessante leggere i pensieri del costrutto magico e vedere come si rapportano in una situazione civile.
Di Jarlaxle ho molto apprezzato come l'hai descritto, come ad esempio la contrazione degli occhi possa apparire minacciosa. Sono sempre stato dell'idea che non servono grandi gesti per mettere paura.
Lirael mi ha sorpreso, mi era sembrata una ragazza molto positiva la prima volta che ho letto di lei ma non credevo proprio avesse tutto questo coraggio. Mi aveva proprio dato l'impressione di essere più docile, ma direi che la sua reazione può essere comprensibile considerando quanto si senta frustata di non avere la vista. Ciò non toglie che rimanga un'azione sciocca.
Ma che diavolo c'è in quella libreria da rendere necessarie tutte quelle precauzioni?
Direi a Gleran di abbassare la cresta, non finisce mai bene quando si fanno certe affermazioni vanagloriose. Inoltre...vedono il futuro e non sanno che Lirael li spia? Scusa la battuta, ma al momento mi sembrano dei maghi alla Vanna Marchi.