Recensioni per
Il buio più profondo
di afep
Eccomi per lo scambio del giardino di EFP. |
Addirittura Artemis! ^^ |
Buonasera cara, eccomi per andare avanti con la lettura della tua long. Sicuramente non è granché buona la situazione qui per l’umana che si ritrova ora tra gli Elfi: l’odio che trapela da questi esseri è decisamente chiaro, cristallino oserei dire, e il concetto di libertà se si può mettere tra virgolette viene sempre seguito poi dal ritorno in cella tutte le notti. Insomma, a metà si potrebbe dire. Dinin poi non gliela da vinta tanto facile: il suo sentirsi superiore a lei è decisamente a svantaggio di Claire che sa che dovrà imparare in meno tempo possibile, altrimenti prevedo momenti molto difficili. Uhhhh ma ora ho capito bene allora, avevo intuito nel sentirlo parlare con il capo ma arrivato al magazzino, ha portato avanti quello che mi ero immaginata; li si tratta tanto con superiorità ma infine questi umani sanno essere interessanti agli occhi degli elfi, tanto da farseli amanti e senza pietà. Interessante questa cosa, non me l’aspettavo mi hai colta di sorpresa, come mi ha stupita il fatto che la donna abbia fatto tutto ponderatamente sapendo a cosa sarebbe andata incontro vivendo così; istinto di sopravvivenza sviluppato e imperante aggiungerei, assolutamente. Ha fatto ciò che una persona astuta avrebbe fatto, e penso, anzi sembra che non sia completamente disperata all’idea, ma una piccola parte di sé non ritenga di fare la cosa con immenso ribrezzo. Si ritrova in una realtà completamente diversa dal mondo a cui era abituata, un posto pericoloso dove è viva per miracolo, quindi l’equazione sesso=alleanza ci sta tutta. |
Ciao! |
È veramente bellissimo questa capitolo! Succedono molte cose interessanti ma prima di tutto volevo dirti un'altra cosa: mi scuso se ti ho fatta aspettare così tanto per la recensione ma la tua storia è spesso l'ultima che leggo quando ho una serie di storie da leggere, perché è una di quelle che mi piacciono di più e contemporaneamente è anche una di quelle più facili da leggere; ci sono altre storie belle ma mi richiedono una grande concentrazione mentale ed emotiva, leggere la tua storia invece è come tornare a casa. Non solo perché si svolge per la maggior parte in luoghi che mi sono familiari, ma anche per come è scritta e per i temi che tratta. Mi piace perché è impegnativa al punto giusto ed è sicuramente molto intrigante. |
Ciao^^ |
Allora, allora, allora! Eccomi qui. |
Ciao Afep! |
Carissima afep ** |
ma ciaooo eccomi per proseguire la tua storia. |
Ammetto che la cosa che maggiormente mi ha stupito è scoprire che Sabriel si è fatta una famiglia, confesso che non mi è mai sembrata tipo da dedicarci sopratutto visto il suo ruolo. |
Devo dire che mi hai sorpresa: l'idea di usare Piani diversi è ottima e per nulla scontata. |
Eccomi per lo scambio del giardino di EFP. |
Buonasera cara! Eccomi qui per continuare con la lettura del progetto che ho cominciato a conoscere la volta scorsa e che mi ha particolarmente incuriosita. Che gran differenza rispetto al prologo: qui mi trovo in una situazione molto difficile, dove la protagonista, età indefinita ma molto giovane si ritrova immagino svenuta o in stato di semincoscienza in un luogo sconosciuto, nel ricordo orrido di persone altrettanto orride, esseri che poi invece si mostrano colti conoscitori dell’universo e delle lingue che lo animano. Curiosi, cinici, delicati a parole e nei gesti ma con una tale ironia addosso che nel momento in cui hanno azzeccato l’idioma della protagonista, mi sono venuti i brividi. Hai giocato bene con la gestione dei dialoghi, mantenendo l’iniziale lingua straniera – da dove l’hai estrapolata? – senza traduzione, perché per me è stato un disagio andare avanti senza sapere cosa si stessero dicendo, figuriamoci lei che era lì, alla mercé di sconosciuti, completamente terrorizzata e che non capiva nulla. Hai creato una sensazione brutta a me come lettrice, che si dirada nel momento in cui comprendo, sensazione che poi peggiora ancora nel finale perché lui fa intendere che non saranno belle cose d’ora in poi. |
Cara Afep, |