Eccomi qua^^
Non mi ripeterò sulle scene di battaglia, come sempre precise e dinamiche.
Anche nella furia dello scontro, non tralasci mai gli esseri umani che si muovono nelle trincee e li animi di pensieri ed emozioni: abbiamo il tenente Green, giovane ma già provato dal dramma della guerra, che ritrova in Finn la volontà di combattere e di sopravvivere alla guerra, e poi Finn, che invece si ritrova per la prima volta catapultato nel groviglio della battaglia e rivede nel tedesco un ragazzo come lui, ma "con la divisa di un colore diverso". Perché qui non ci sono più schieramenti o bandiere, ma solo uomini, e questa è una delle tante verità trascurate della guerra.
Molto bella anche la riflessione sulla casualità della morte, che mi fa risalire alla mente la strofa di una marcia funebre tedesca: "Giunse fischiando una pallottola, è per me oppure per te?". A volte è questione di attimi perché si decidano le sorti di un uomo, amico o nemico che sia, e tu lo hai reso davvero bene con questa scena.
Dulcis in fundo, abbiamo il momento d'intimità tra i due protagonisti, passionale e delicato al tempo stesso. C'è una grande condivisione tra loro, che va sia al di là delle parole che dei contatti fisici: è come se ciascuno fosse indispensabile all'altro, per motivi ancora imperscrutabili, e ho come l'impressione che avrà un'importanza cruciale per i successivi svolgimenti della storia.
Ma vabbè, finisco di ammorbarti che sennò parto per la tangente^^
Bravissima come sempre: una cosa che mi piace delle tue storie è che sono una miniera di riflessioni. Alla prossima! :) |