Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/10/20, ore 06:56

Buongiorno.
Un capitolo tutto cuoricini, in un certo senso... emotivamente coinvolgente, una storia di una vita, dalle prime esperienze fino a questo punto; è ovvio che sì, Finn è cambiato, fa parte dell'essere umano e della vita stessa adattarsi alle situazioni. Nel bene o nel male, ma in lui per fortuna non noto niente di malvagio.
Il finale è stato commovente.

Recensore Master
23/10/20, ore 16:22

Carissima,
un punto di vista interiore e necessario quello di Finn, assoluto protagonista di questo capitolo a sfondo riflessivo.
Può davvero esistere un "buon" soldato? Questa la domanda legittima del ragazzo, che si è trovato catapultato in un'esperienza bellica a sfondo mondiale più crudele e nociva tra tutte quelle sino ad allora trascorse.
Interessante il suo ripercorrere gli eventi con una sorta di senno di poi, mai tuttavia freddo e distaccato.
La lunga riflessione ci concede di conoscere indirettamente la sua famiglia e i rapporti che lo legano ad essa: l'affetto per la sorella, il rapporto altalenante con il padre, la rottura con il fratello. Per certi versi, l'atmosfera mi ha ricordato quella di "Billy Elliot", sebbene qui il contesto sia estremamente differente.
Finn non si riconosce del tutto come soldato modello, anche se ha ormai letto negli sguardi dei compagni uno status riconosciuto, perché si comporta come deve e non come vuole. O vorrebbe. La guerra lo impedisce.
Molto toccante l'abbraccio finale tra lui e Richard, che finalmente segna il ricongiungimento dei due amanti e la promessa mantenuta dal tenente.
Questo non cancella né gli irrisolti né il senso di tragica incombenza di cui è velato tutto il racconto. ^^
Spero di poter leggere presto il tuo aggiornamento! :)
Un bacione!

P.S. Suggerisco la dicitura "battesimo DEL fuoco", è quella corretta.

Recensore Master
22/10/20, ore 19:09

Ma vedi che fondello ha avuto questo Brown! Ha riportato a casa la pellaccia e un poco di gloria ... anche se, quest'ultima, non tanta quanta quella del Barone, che ad oggi è ricordato molto più di lui. Ma che al momento del suo abbattimento, appare ai nemici come non più che l'ennesimo ragazzo morto in guerra.
Intanto Dawber è ancora vivo, anche se non è molto contento della cosa. In effetti adrsso riallacciare i contatti con la sua famiglia sarà un bel casino ... ma non impossibile.
Pe Finn invece la situazione pare mettersi male. Qui o qualcuno arriva a salvargli le terga a mo' di miracolo, o Green avrà una gran brutta sorpresa quando tornerà tra l'esercito inglese.
Altro capitolo molto interessante, complimenti!

Recensore Master
19/10/20, ore 19:05

Rieccomi da te^^
Prima di tutto, molto bella e avvincente la tua ricostruzione dell'ultima battaglia di von Richthofen, vista dal punto di vista (scusa il gioco di parole) del nemico. La guerra aerea ha sempre esercitato una sorta di fascino eroico e romantico, ma quando l'aviatore abbattuto si schianta al suolo si mostra all'osservatore esterno in tutta la sua prosaica realtà.
Qui ci offri vari punti di vista, vari modi di vivere la guerra e l'idea di morire in battaglia: c'è chi ricerca la gloria, chi la rivalsa, chi la sopravvivenza, chi si sacrifica per i propri commilitoni, chi sceglie la morte per cancellare i propri traumi e chi, posto dinanzi alla possibilità di subire danni irreversibili, si ritrova a fare i conti coi propri rimorsi.
Complimenti anche per questo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
18/10/20, ore 23:55

Ciao carissima^^
Eccomi di nuovo qui.
Ancora una volta Spengler si dimostra una persona retta e onorevole, e mi è venuto inevitabile fare un parallelo tra lui e Richard: ed effettivamente anche Richard se ne è accorto, rivedendo nella posizione del suo avversario lo stesso ruolo che ha avuto lui con Friedhelm.
Molto suggestiva l'idea del sogno metaforico, che aiuta il tenente a razionalizzare su ciò che durante la veglia non riusciva a realizzare con chiarezza: effettivamente lui, sempre pronto a tutto per i suoi uomini, vede la sconfitta come un suo fallimento personale, imperdonabile nella scala di valori che lo contraddistingue, ma nel profondo della sua coscienza trova la risposta ai suoi dilemmi irrisolti.
Bella anche l'idea di dare a questa "coscienza" le sembianze di Albert, la figura benevola su cui Richard ha sempre contato. Ma ora l'infanzia è finita, Albert non può più "proteggerlo", ed è giunto per lui il momento di andare avanti senza dimenticare ciò che il fratello gli ha lasciato.
Complimenti per un altro bellissimo capitolo, a presto!^^
(Recensione modificata il 19/10/2020 - 12:04 am)

Recensore Master
18/10/20, ore 20:39

A prescindere dalle simpatie personali, ovviamente Spengler deve cacciare informazioni da Richard. Il quale però ha il powerup del conforto fraterno via sogno ... tanta fortuna, tedesco.
Davvero adorabile il momento tra Speller e Finn! Il ragazzo ha bisogno di tutto il supporto possibile, data la situazione che sta per affrontare.
Altro capitolo interessante, complimenti!

Recensore Master
17/10/20, ore 16:58

Ciao cara^^
Come già presentivo dal capitolo precedente, è stato molto bello e molto umano il confronto tra i due ufficiali. Pur trovandosi su due fronti opposti, hanno dimostrato di essere molto più simili di quanto non sembrassero a prima vista, mettendo in luce le rispettive ragioni per unirsi al conflitto.
E anche se nessuno dei due è disposto a cedere alle argomentazioni dell'altro, nondimeno si rispettano, e non c'è spazio per il rancore e le recriminazioni nella loro conversazione. Perfino la lieve diffidenza iniziale dell'inglese viene mitigata dal comportamento "cavalleresco" del tedesco, che a propria volta riconosce il valore del suo sacrificio.
Ancora una volta, ci mostri diversi volti della guerra, ma quella che emerge è sempre una visione "universale", incentrata sugli individui e l'umanità piuttosto che sugli schieramenti.
Come sempre bravissima, questa storia è sempre più bella!
A prestissimo :)

Recensore Master
17/10/20, ore 16:19

Ciao, carissima^^
Eccomi qui, col capo cosparso di cenere per scusarmi del ritardo criminale.
Ho continuato a seguire la tua storia, e adesso spero di poter riprendere a commentare con più costanza.
Questo è un capitolo di svolta, molto intenso e significativo, che ancora una volta pone i tuoi personaggi di fronte alle efferatezze della guerra: non c'è più tempo per pensare e interrogarsi, si può solo agire. Agire, per aver salva la propria vita ma soprattutto quella dei propri commilitoni, che è sempre la prima motivazione a guidare le scelte dei tuoi personaggi.
E così adesso Richard è costretto alla resa, ma lo fa a testa alta, sapendo di non avere altra scelta.
Mi è piaciuta molto anche l'idea di introdurre il punto di vista del nemico, che offre una visione più ampia del conflitto: adesso sono curiosa di vedere il tenente Spengler "confrontarsi" con Green.
Complimenti per un altro bellissimo capitolo, e a presto!^^

Recensore Master
16/10/20, ore 21:57

Ciao mia carissima Star ^^

È stato un capitolo emotivamente ad impatto in più punti; in alcune parti ho riscoperto la dolcezza dell'amore e dell'affetto umano, in altre ti sei concentrata sulla crudezza della guerra e sui suoi risvolti psicologici.
L'incipit del capitolo è intriso di angst per la situazione in cui si trova Richard; è immerso in un ansioso spaesamento, inoltre il lettore viene catapultato fin da subito in questo climax ascendente (ora tiro fuori anche i paroloni, spero non siano fuori luogo^^"). Nella medesima scena iniziale però ho riscoperto anche tanta dolcezza per l'attenzione umana che il tenente rivolge a questo fedele e disciplinato destriero; per me tutto ciò è emblematico e non scontato nel mezzo di una carneficina perenne, anzi credo sia una goccia nel mare. Hai provocato tantissima palpitazione per l'attacco mosso ai danni di Richard e le palpitazioni non sono mancate nemmeno a quest'ultimo: il cuore di Richard non si abituerà mai agli assidui spari. Il tenente perde il controllo della situazione, per un uomo determinato al pari di lui è un evento strano, eppure la guerra gli provava spesso una sensazione di impotenza, è una prova dura per chiunque.
La tensione si scioglie quando finalmente si imbatte negli alleati, una luce all'orizzonte, inoltre alleati freschi equivalgono a rinforzi contro il nemico, è certamente un buon auspicio.
Ti concentri spesso sui segni che rimarranno ai soldati nell'anima anche dopo la fine del conflitto (gli stessi protagonisti di questa guerra rubano tempo allo scontro per rifletterci e confrontarsi sul loro disagio), in parte frutto delle menomazioni fisiche. La guerra sconvolge, cambia, frantuma le aspettative; Waddington è palesemente cambiato dopo l'esperienza della guerra.
Recupero questa frase: «La guerra è come la pioggia: imparziale». Non vorrei fare figuracce, metto le mani avanti, è una tua citazione o l'hai recuperata dalle tue numerose ricerche dell'epoca? in ogni caso è una metafora molto profonda, mi è piaciuta tantissimo e l'ho trovata calzante: la pioggia come segno di sventura non sceglie su chi cadere, bagna indistintamente. Ribadisco ciò che ti dissi tempo fa, il nostro caro medico Jones cura i corpi e anche le anime.
Torna sempre il tema della speranza per ogni soldato ed è realistico perché prendi in considerazione ogni eventualità: c'è chi ha la sua speranza che lo tiene in vita, ma anche chi l'ha persa e preferisce la morte, per fortuna il secondo caso nella tua storia è più raro, i tuoi soldato hanno sempre un affetto, un ricordo o una missione che li tiene in vita e fa sperare in un futuro migliore ricco di pace.
Per Waddington invece si palesa un'eventualità inedita per questa storia, cerca una via di fuga, oso, forse nella droga (?). Spera di dimenticare, l'idea all'inizio non lo alletta, ma poi la sofferenza psichica e la voglia di liberarsene hanno la meglio, trova in questa via di fuga la soluzione che fa per lui.
La morale di William è in mezzo a due "fronti", da un lato l'onore di un soldato che ripudia la diserzione e la vigliaccheria e dall'altra il dolore e l'amore per un fratello perduto.Troppe perdite per lui lo hanno fatto scivolare nel rancore verso Richard e la negazione del senso di colpa (a detta sua, anche se io non vedo colpa in lui nei confronti del fratello).
È bellissimo e rivelatore il dialogo tra William e Jackson, è quest'ultimo ad aprire gli occhi all'altro sulla necessità di non arrendersi al passato, è lui a spronare William con la sua onestà.
Credo di aver già sottolineato la mia ammirazione per Redmond; quest'ultimo è diventato un dolce ambasciatore tra i due innamorati.
Il dialogo tra Richard e il colonnello mi sembra recuperi un po' l'idea di Jackson sulla corruzione dell'esercito britannico, la cui apparenza di gloria sembra tutta facciata. Richard gode di un grandissimo onore, il non voler accettare l'onorificenza in ricordo dei compagni caduti nell'operazione lo rende un grande uomo.

I tuoi capitoli mi lasciano sempre tantissime emozioni, lasciano un segno. Sei sempre bravissima e profonda, stai sviscerando le epoche di cui narri in modo profondo e affatto in modo scontato 💗
Ho visto anche la tua storia horror, arrivo anche lì, un po' più lunga ma arrivo💗💗

A presto, mia cara!
Un abbraccio grande
-Vale (la tua fan numero 1)

Recensore Master
16/10/20, ore 18:33

Carissima,
che bello vedere il tuo aggiornamento! ^^
Finalmente Richard riesce ricongiungersi con i suoi cari commilitoni e viene circondato un po' dall'affetto di tutti. Manca solo Finn e il lettore sente la mancanza del ragazzo tra le righe, manca l'abbraccio tra i due protagonisti a spezzare il distacco e la sensazione di lontananza reciproca.
Richard si preoccupano e, ormai, i più attenti tra i suoi compagni hanno compreso il rapporto che c'è tra lui e il giovane attendete. Perciò lo comprendono e stanno dalla sua parte, come Redmond.
Dall'altra parte, Foley fa i conti con la brutta storia del fratello e con la propria ingiustificata ira, ormai sopita, verso Richard. La sua decisione di indagare sulle male azioni di Randall viene agevolata dalla presenza di un importante testimone. Però nei fatti non emerge alcunché di nuovo: il suicidio pare suicidio e quel mostro rimane comunque un mostro.
Interessante e agghiacciante l'intermezzo tra Horace e il misterioso George. Sono certa che sarà utile a dipanare la vicenda, spero non nel modo peggiore.
Un bel capitolo, che stuzzica la curiosità e la voglia di continuare.
A presto! ^^

Recensore Master
16/10/20, ore 10:54

Ciao^^
esaminiamo, attraverso i tuoi personaggi, quelle che in termini tecnici sarebbero le stategie di coping. Come si viene a capo, in effetti, di una cosa come la guerra? Come si gestiscono i segni indelebili che essa lascia, le cicatrici, non solo fisiche ma anche e soprattutto morali?
C'è chi si rifugia nella morfina, chi nell'amicizia. Chi cerca di venire a capo di verità sepolte da tempo e chi nonostante tutto non riesce ad astrarsi dal fatto che la guerra uccide e distrugge, e rifiuta le decorazioni.
Come sempre un affresco complesso e preciso, che ci mostra tante sfaccettature di un fenomeno totalizzante, che pian piano cambia per sempre chi ci è passato attraverso.
Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Master
16/10/20, ore 07:13

Buongiorno,
ehm, credo che questo sia l'inizio di una triste dipendenza!
Io a dire il vero più leggevo e più temevo che alla fine si sarebbe tolto la vita. Invece... ha scelto la vita... ma...
Comunque dai tutto sommato le varie vicende proseguono bene, proprio perché nessuno dei nostri amici ci ha rimesso la pelle, almeno in questo capitolo.

Recensore Master
15/10/20, ore 20:35

Belle le riflessioni di un Richard imprigionato, che non può fare a meno di fare paragoni tra i suoi soldati e i nemici. Come dimostrato anche da Spengler, una vera e propria controparte tedesca di Green nel suo ruolo di ufficiale che cerca di mandare avanti con dignità i suoi uomini in quella che sembrava una grande avventura e invece si è rivelato un vero inferno.
E il finale è la degna conclusione: rispetto reciproco tra le due parti.
Complimenti per un altro capitolo molto interessante!

Recensore Master
12/10/20, ore 21:17

Niente da fare: questi due sono la reciproca ancora emotiva perenne!
E ne hanno bisogno, visto il macello che succede. Tra l'altro, interessante vedere per la prima volta il punto di vista di un combattente tedesco. Il quale, giusto per ribadire il futuro rilievo nella trama, si prende come ostaghio Green.
Altro capitolo davvero interessante, complimenti!

Recensore Master
11/10/20, ore 21:20

Quindi i piccioncini hanno finito per essere separati. Almeno sono in posti dove hanno la certezza di essere interi, al di fuori delle risse con commilitoni razzisti.
E i litigi con superiori omertosi. Ben reso il dilemma di Green, che si ritrova preso tra il desoderio di fare luce e giustizia sulla morte di suo fratello e la necessità di tenere i suoi uomini il più al sicuro possibile. Certo che la dive lunga su come sei messo se una relazione omosessuale all'epoca della guerra fredda non solo è il minore dei tuoi problemi ma amche l'unica cosa che ti dia serenità!
Altro bel capitolo, complimenti!