Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/07/20, ore 17:03

Ciao^^
E finalmente eccomi qui anch'io.
Il flashback è molto significativo per capire il legame tra Albert e Foley, e anche tutti i retroscena che l'hanno portato a riavvicinarsi a Richard. Un pegno di gratitudine, che però col tempo si è trasformato in un dono d'amicizia e in un ricordo imperituro. Sono questi i piccoli gesti ("piccoli" per modo di dire...) che testimoniano rapporti profondi, che vanno al di là delle parole.
Molto bella la parte di Finn: mi è piaciuta l'idea di riallacciarti al cliffhanger del capitolo precedente, che riletto alla luce di questa scoperta acquisisce un significato completamente nuovo. E così, anche lui ha avuto il suo battesimo di fuoco... hai reso bene le sue riflessioni, incisive ma brevi, data la situazione contingente.
Come sempre le scene di battaglia trasportano direttamente nel vivo dello scontro, ma non trascurano nemmeno quello che provano i personaggi: paura, dispiacere, preoccupazione, esaltazione... e anche i forti legami d'amicizia che li legano, che li rendono "compagni per la vita e per la morte". Mai definizione fu più azzeccata (e universale, visto che anche i tedeschi si definivano tali).
Un altro bellissimo capitolo, alla prossima^^

P.S.: Sai che Richard è davvero molto simile a come lo immaginavo io? Anche il volto che hai scelto per Finn è perfetto, però!

Recensore Master
05/07/20, ore 11:25

Carissima,
lo scorcio che la memoria di Foley ricrea di Albert è sicuramente la parte che ho preferito di questo capitolo. Attraverso il ricordo dell'uomo otteniamo un immagine chiara del fratello di Richard e possiamo capire come sia altrettanto leale e corretto. Viene fuori anche il rapporto di profonda amicizia tra i due e comprendiamo come Foley abbia avuto l'orologio che porta sempre con sé.
Attraverso le rimembranze, egli comprende di essere stato ingiusto nei confronti di Richard e di conseguenza aver mancato anche con Albert.
Sono certa che, in seguito a questa riflessione, non negherà più né la realtà dei fatti né il suo supporto prezioso al tenente.
Finn, invece, ha il suo battesimo di sangue e sono certa che l'azione estrema e difensiva che ha compiuto abbia cambiato qualcosa in lui. Penso che in questo si avvicinerà di più a Richard, comprendendo molte delle sue ragioni e dei suoi silenzi.
Il nostro protagonista, poi, è deciso a un'azione rischiosa e altruista. Spero che gli aiuti giungano al momento opportuno.
Sono curiosissima di sapere qualche dettaglio in più sulla prematura e strana dipartita di Albert.
Un bacio, a presto! :)

Recensore Master
05/07/20, ore 10:38

Buongiorno.
Devo dire la verità; Richard me l'ero immaginato con lineamenti più solcati e maturi, però l'espressione decisa è così come l'avevo in mente. Finn invece proprio così, non c'è immagine migliore per rappresentarlo! E temevo che sarebbe morto, però sono di quegli scontri in cui nessuno dei due vince, d'altronde il tedesco sarà stato così spaventato da potersi permettere di rischiare. Io credo che non avrei sopportato questo inferno...
Che guerra triste e dura, spero divulgherai questo racconto perché la gente deve capire, sapere, ricordare cosa è questo evento, il più funesto per l'umanità!

Recensore Master
05/07/20, ore 00:19

Ciao carissima Star ^^

Quella che hai intrapreso in questo capitolo è una narrazione di compagni d'armi tra passato e presente, un vero e proprio diario che vede più protagonisti, ma che non perde mai il filo della trama che stai costruendo nelle vite personali dei personaggi. È un viaggio per i lettori molto suggestivo nelle vicende dei diversi personaggi, sia protagonisti sia secondari.
È sempre molto commovente il ricordo di Albert attraverso la prospettiva di William. L'amicizia tra i due diventa protagonista nella prima parte del capitolo e ci racconti anche ciò che rappresenta per i due l'orologio, soprattutto per Foley. Metti totalmente a nudo l'anima di William; è stata la colpa a tenerlo lontano da Richard, si sente colpevole per non aver saputo proteggere Albert (eppure ci mostri quanto lui si sia prodigato per farlo), ma allo stesso tempo in questo modo non ha potuto nemmeno mantenere la promessa fatta all'amico circa la protezione di Richard. William, se solo trovasse il coraggio, potrebbe condividere con il tenente i sensi di colpa e alleggerirli; è restio inoltre a consegnare l'orologio al fratello dell'amico defunto, è l'unico ricordo che gli resta di lui ed è l'unica cosa che gli consente di tenerlo ancora in vita, non riesce a superare del tutto il lutto subìto e a lasciarlo andare per sempre.
Finn smette di essere una recluta e viene considerato dai superiori un soldato fatto e finito. Temo che l'evento possa rimanere a lungo nell'anima del ragazzo e tormentarlo, ma spero anche che Richard saprà confortarlo a riguardo (sono sicura che il tenente si salverà e si rivedranno presto), visto che in fondo è stata legittima difesa.
Le scene che vedono protagonisti Speller, Finn, Hugh e Dawber dipingono dei veri e propri soldati coraggiosi, soldati che oltre a difendere la patria, guardano le spalle ai commilitoni, spesso rischiando la vita a loro volta. Mi ha colpita particolarmente Speller, poiché rispetto a Finn è un superiore, oserei dire un buon ufficiale, che difende i suoi uomini. Ho sinceramente più speranza che si salvi Speller, vedo Dawber purtroppo in condizioni critiche.
Richard non delude mai, come il capitano di una nave scende per ultimo in caso di pericolo e non molla l'equipaggio al suo destino. Faccio sempre meno fatica a comprendere l'amore di Finn nei suoi confronti, sappilo, il tenente ha un cuore d'oro **.
Hai scelto delle foto davvero perfette! Se proprio proprio devo trovare una pecca, ma va a gusto personale e non riguarda nemmeno la descrizione dei tuoi personaggi, mi piacciono di più gli uomini con lineamenti più morbidi, come ad esempio Finn. Devo farti i miei più cari complimenti perché anche dalle foto che hai scelto si percepisce la differenza nell'esperienza vissuta tra Richard e Finn; sul volto del tenente traspare tutto l'orrore che ha visto, Finn invece conserva ancora l'innocenza della sua età. Dovrei imparare da te ^^.
Sono contenta di aver avuto l'occasione di leggere già stasera il tuo capitolo e no, tu e la tua storia non stancate per nulla, anzi credo di poter parlare a nome di tutti dicendoti che attendiamo sempre con ansia un tuo aggiornamento ❤. Bravissima, tesoro ❤.
Volo a rispondere alla tua rincuorante recensione, sono sempre in ritardo ^^" ❤.

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
04/07/20, ore 07:23

Buongiorno.
Ti immagini vivere una cosa del genere? Questi pesantissimi attacchi, bombe, fumo, aerei, mezzi di massacro d'ogni sorta... e cade di tutto, dal cielo, dalla terra...
sono rimasto senza parole leggendo quella parte, mi ha sempre fatto impressione immaginare queste atmosfere di orrore.
Non dirmi che Finn si è fatto uccidere così... non esistono regole in guerra, però...
Scusami per il ritardo, ma purtroppo non sono stato bene.

Recensore Master
01/07/20, ore 17:49

Carissima, rieccomi. Che dire, una ricostruzione storica perfetta, che fa rivivere al lettore tutte le caratteristiche della guerra di posizione, dalle sortite dalle trincee ai temibili attacchi con i gas, alle reazioni di chi sotto alla maschera antigas (ammesso che funzionasse) si sentiva ancor più soffocare e finiva per cedere alla tentazione di strapparsela via.
Poi ci sono quei rari e preziosi momenti di tregua, in cui si aprono squarci di luce grazie alla Poesia e al sentimento... la poesia, soprattutto, è ciò che mantiene in vita e quella lirica di Keats trasmette davvero qualcosa di soprannaturale.

Recensore Master
01/07/20, ore 08:09

Ciao carissima^^
chissà cosa dovevano essere i carri armati per chi non li aveva mai visti... Adesso ci sembrano poco più di scatole di sardine sgraziate (li puoi vedere dal vero all'Imperial War Museum), ma credo che per i soldati dell'epoca fossero qualcosa di formidabile.
Come sempre, ci dipingi un affresco cupo e solenne, descrivi la guerra in tutta la sua terribile bellezza (altro saggio che ti consiglio: "Un terribile amore per la guerra", di James Hillmann) e ci mostri il confronto degli uomini con l'Assoluto.
Richard è sempre fedele a se stesso e rappresenta il superiore che ognuno vorrebbe accanto quando le cose si mettono male. Ogni tanto Finn ha degli sbandamenti verso la fidanzatina, ma glieli perdoniamo perché è giovane.
Come sempre bravissima, a presto!

Recensore Master
29/06/20, ore 21:27

Ciao^^
Immaginavo che tra Finn e Richard non potesse durare a lungo il malinteso: sono legati da sentimenti molto forti e non credo possa bastare così poco per rovinare il loro rapporto. Finn perché ha trovato nel tenente qualcuno su cui appoggiarsi, un compagno e una guida, e Richard... perché ha bisogno di lui.
Molto d'impatto anche la scena di battaglia, con l'avanzata dei carri armati e l'inaspettata imboscata nel paesello in rovina... il doppio cliffhanger non solo mi fa sentire in ansia per il povero Finn (dimmi che non gli è successo niente! O meglio, non me lo dire, ma io ci spero...), ma anche per il plotone di Richard. Foley a quanto pare ha deciso di mettere da parte i propri rancori (ed ecco che ritorna l'orologio d'oro... sarà forse perché Richard gli ricorda Albert?) per cercare di salvarlo, anche se tra la neve e i nemici appostati ovunque temo che non sarà facile.
Aggiorna presto, mi raccomando!^^ Alla prossima!

Recensore Master
29/06/20, ore 19:02

Eccomi qui mia cara ^^

In una storia dove i guai sono ad ogni angolo, sapere che Friedhelm non venga ucciso a breve mi rincuora e non poco, nella risposta alla tua recensione ti ho scritto dove lo vedevo già ^^".
Io te l'ho detto, amo Richard, mi sono innamorata follemente di lui, è sufficiente che tu gli faccia pronunciare poche parole per renderlo un uomo meraviglioso **. Sono convinta che questo effetto così umano gli venga conferito dalla tua sensibilità femminile; per me lui non è un semplice eroe, hai espletato più volte le sue fragilità, è molto meglio, è un personaggio verosimile e proprio per i suoi tratti così autentici entra molto più nel cuore del lettore.
Benché io mi sia avvicinata da poco al contesto di guerra, come ben sai, mi mancava tanto la tua mano sulle operazioni di guerra. Sono sempre crude le descrizioni, ma molto coinvolgenti e reali. Hai focalizzato l'attenzione sui carri armati, un'arma letale, peccato che i tedeschi siano stati molto più ingegnosi. Ancora una volta la reazione di Finn davanti alle armi è quella di soldato inesperto che si scontra con nuove realtà e dinamiche di guerra. Anche se la situazione è precipitata, ho apprezzato l'istinto prudente di Richard. Non so cosa sia successo al povero Finn, ma sono certa che anche una ferita possa destabilizzare l'umore del tenente.
È stato molto bello l'alternarsi tra le operazioni di guerra e momenti di puro sentimento tra Finn e Richard; i due si sono riavvicinati (e sembrava fin troppo bello e strano per una storia ricca di angst ^^"), ora condividono le paure e la paura di perdersi vince su ogni passato discutibile. Stavolta è il turno di Finn confidarsi con il tenente ed è stato davvero commovente il paragone con il padre; le parole di Richard sono state davvero dolci e confortanti. Ho esaurito i polpastrelli a furia di dirti quanto sia meraviglioso il tenente ** XD.
La mia stima verso Foley si rinvigorisce ad ogni capitolo; ciò dimostra che una profonda amicizia lo lega a Richard e non sarà il passato a separarli.
Non ho motivo di odiarti, perché mi hai lasciato tantissima speranza sul futuro, sia per il destino di Finn, sia per il destino degli altri soldati coinvolti nell'attacco, sia nei rapporti umani che hai suggellato ^^.

Bravissima, sono sempre lieta di leggerti e mi sarei fatta viva prima se non mi avessero interrotta di continuo ^^" ❤.

Alla prossima!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
29/06/20, ore 17:51

Carissima! ^^
Ma nooooh, ci lasci così... senza dirci se Finn ha sparato o è stato colpito! Adesso devo tenermi l'ansia per la sua sorte!
Questo capitolo è un saliscendi di emozioni, che tu hai trasmesso davvero con bravura.
Prima l'incognita della sorte del prigioniero tedesco e l'amara disillusione di Hugh.
Poi il momento di passione tra Richard e il suo attendente, che sfocia in parole bellissime e in un rinnovo della loro promessa.
Dopo, la visione dei maestosi carri armati, che appaiono quasi invulnerabili e il successivo, inaspettato, riferimento di Finn al padre.
Infine il clamore dissonante della battaglia e la preoccupazione per la sorte del giovane soldato. Ma anche di Richard, che cade in una pessima trappola.
Alla fine, Foley che vuole compiere il proprio dovere. Può essere l'occasione di riscatto e perdono a lungo cercata, rappresentata dal suo stringere l'orologio di Albert.
Spero scelga di intervenire.
Spero che tu mi faccia scendere presto da queste (spettacolari) montagne russe! :)
Un bacione e a presto! ^^

Recensore Master
23/06/20, ore 19:35

buona sera.
Per fortuna la speranza nel tuo racconto non è mai, mai perduta!
E' difficile capire chi sia un assassino o meno durante una esecuzione. Di certo, l'assassino è chi ti obbliga a compiere il gesto... ma in un certo senso anche chi lo fa... ecco, è un discorso delicatissimo.
Speriamo ancora anche per questo povero prigioniero, la sua famiglia deve rivederlo, così come sarebbe giusto che tutti la rivedessero. La guerra è un lungo, ingiusto orrore.

Recensore Master
23/06/20, ore 17:12

Ciao^^
tutti alla fine sono attaccati alla vita, la loro o quella di qualcun altro. Come dice Deckhart del replicante di Blade Runner, "io non so perché mi salvò la vita. forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l'avesse mai amata. Non solo la sua vita: la vita di chiunque, la mia vita".
L'essere umano ama la vita, in qualsiasi condizione, anche nella guerra più sanguinosa, e fa di tutto per conservarla.
Nella tua storia ne vediamo tanti esempi commoventi, vediamo persone distrutte per aver dovuto decretare la morte di qualcuno e persone disposte a dare anche la vita per salvare qualcun altro.
I tuoi personaggi sono tutti molto umani, molto dolenti, sullo sfondo delle trincee insaguinate. Ognuno ha la sua croce, che porta con più o meno dignità, ma che non abbandona.
Finn però non può lasciare in bilico il perdono a Richard. L'ha detto lui stesso: non avrebbe potuto fare altro che decretare la morte del disertore.
Complimenti per un altro bellissimo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
23/06/20, ore 16:11

Ciao carissima^^
Non mi aspettavo che tu aggiornassi così presto, ma direi che ne sono molto felice.
Anche questo è un bel capitolo, davvero molto intenso: passato e presente hanno cominciato a intrecciarsi in maniera più serrata, ponendo i personaggi faccia a faccia con le loro questioni irrisolte.
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia deciso di "dare voce" anche al tenente Foley, che pian piano inizia a scendere a patti con la morte del fratello. Si rende conto che Richard, pur essendone l'esecutore materiale, non si può considerare colpevole di quel che è successo, e inizia a capire che entrambi portano sul cuore le medesime croci (molto significativo il dettaglio dell'orologio di Albert, tra l'altro!). A questo punto nemmeno io credo più che quello di Albert sia stato un suicidio, ci sono troppi indizi che portano a ipotizzare un coinvolgimento di Randall. Ad ogni modo, spero che si riesca a far luce su questo mistero...
In parallelo a questa vicenda, che riemerge dal passato, c'è quella di Friedhelm. È molto toccante il dialogo tra lui e Richard: il tedesco desidera sopravvivere per tornare dalla propria famiglia, alla propria vita, mentre quella di Richard è lì, sul campo di battaglia, insieme a Finn.
L'ultima frase è emblematica in questo senso: il loro è un sodalizio di guerrieri in cui nessuno dei due può più fare a meno dell'altro. Si potrebbe dire che la paura più grande del tenente non è tanto quella di morire, ma quella di perdere l'amato o di andarsene senza poter più combattere al suo fianco.
Un altro bellissimo capitolo. Complimenti e alla prossima!^^
(Recensione modificata il 23/06/2020 - 04:12 pm)
(Recensione modificata il 23/06/2020 - 04:15 pm)

Recensore Master
23/06/20, ore 12:31

Ciao carissima Star ^^

Finn ama troppo Richard per non comprendere lo stato d'animo dell'ufficiale, nei pensieri dell'attenente si è avvertito infatti rispetto per ciò che il compagno ha dovuto vivere, non si sente tradito dalla confessione dell'amato. Sono pienamente d'accordo con Finn, anche Richard è caduto vittima della guerra come tutti, molto più nell'anima che nel corpo, ma il punto di forza del tenente è la sua integrità d'animo. Nonostante l'ordine che è stato costretto ad eseguire non si è lasciato corrompere dall'omicidio, anzi sembra un uomo che vive nel rimorso e non condivide le scelte del se stesso del passato. Hai catturato ancora una volta la sfera umana, la sua fragilità, stavolta riflettendo su sentimenti molto complessi e spesso contorti nel cuore e nella mente dell'uomo; a mio parare sei stata bravissima, hai descritto in modo molto chiaro questi sentimenti, semplificandoli ma non snaturandoli, ne hai colto l'assenza. Ci hai consentito di immedesimarci sia in Finn che in Richard. Finn è un compagno fantastico di vita e in campo, ha dimostrato qui di essere non solo un buon amante, ma anche un valido amico, un compagno di vita alla resa. Questi due devono per forza coronare il loro sogno anche in Inghilterra, sono l'uno la salvezza dell'altro **.
È molto significativo quando Richard afferma di non essere stato in grado di proteggere Finn; è una protezione dell'anima più che del corpo, credeva di riuscire a proteggerlo dalle ingiustizie della guerra e invece secondo il parere di Richard lui stesso si è macchiato di quel peccato. Il loro amore vince su tutto, la fiducia non si è spenta, tra le braccia di Richard sente ancora di essere al sicuro dalla guerra. Il perdono forse sta già iniziando ad insinuarsi nella mente di Finn, per il momento lo affianca, lo aiuta a non crollare sotto il peso del suo passato, prende sulle spalle il dolore del compagno, convinto che il loro amore possa essere più forte di tutto. È stata una scena molto delicata, anche se tratta sentimenti forti.
La parte che mi ha commossa di più è stata quella del tenente Foley, a prova che non c'è chi abbia torto o ragione, in questa guerra si è tutto tranne colpevoli di qualcosa, ma solo vittime. Vedo un uomo intrappolato nella stretta morsa degli eventi; anche lui sta attraversando una sofferenza morale molto intensa. Richard soffre di più perché ha ucciso il fratello del migliore amico di Albert, William invece soffre perché a seguito degli ultimi eventi non riesce a mantenere totalmente fede alla promessa fatta all'amico e teme che tra le fila dei soldati Thomas meritasse quell'esecuzione (si sente in colpa inoltre per essere stato al suo fianco). Fatto che sta che stai scavando sempre nel profondo dell'animo umano e questa non è mai un'impresa semplice.
La morte di Albert resta molto sospetta e dimostra quanto il fratello di Richard fosse un uomo talmente giusto da trovare il coraggio di denunciare un tenente.
Stai intrecciando una trama complessa, esperienze di più uomini e le stai narrando in modo parallelo in modo chiaro. Impresa non facile, ma tu sei egregia in questo ^^.
Ricorre spesso il tema dei legami di sangue e mi piace molto come lo stai sviluppando. Il cuore di William trema forse anche di più del giovane fratello. Ci tengo a dirti che il modo in cui affronti temi universali del genere umano non è mai scontato, impieghi tra quelle righe cuore e ragione, dando ai personaggi e agli eventi profondità.
Ah, ecco chi aveva l'orologio di Albert ^^. Lo vedo come un segno di pace tra Richard e William; secondo me lo restituirà a Richard nel momento in cui condividerà con lui i sensi di colpa.
È stata commovente l'empatia che Hugh prova nei confronti del prigioniero. Sono convinta che Richard abbia la sua grande occasione per riscattarsi dal passato salvando quel soldato dal plotone di esecuzione. L'ultima battuta del tenente è stata molto significativa, denota il suo coraggio, ma anche il tuo tentativo di espiare colpe passate donando la sua vita.

È stato un capitolo ricco di introspezione, l'ho adorato. Anche in assenza di operazioni di guerra c'è grande intensità. Brava, non hai affatto perso il mood del conflitto❤.

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
23/06/20, ore 11:40

Carissima,
com'è commovente e intenso questo capitolo! Sei stata davvero eccellente nell'esprimere i pensieri di ciascuno dei protagonisti, alternando presente e passato, speranza e dolore. Unico fil rouge la crudele realtà della guerra, che travolge tutti.
Finn sta per cacciarsi nei guai, lo sento. ^^' E' ammirevole per come è riuscito a confutare tutti gli espressi e ragionevoli sensi di colpa di Richard per la morte di Thomas (riflessi certo in quella del fratello Albert, nei riguardi del quale crede di non avere dimostrato abbastanza affetto). Offre il suo amore: se pensa sia poco, si sbaglia di grosso. Finn è essenziale e penso che da questo momento in poi lo sarà ancora di più.
Foley si rivela essere una brava persona, ustionata dal dolore e dalla rabbia. Si rende conto di aver sfogato il suo odio sulla vittima (hai detto bene) sbagliata e ricorda con sofferenza il suo ultimo dialogo con Albert. Conserva il suo orologio come qualcosa di prezioso, forse non ha voluto privarsene o forse ha voluto privare Richard di quell'oggetto rappresentativo. Anche lui nutre dei sospetti sul presunto suicidio dell'amico e spero che voglia condividerli con Richard. Sono uniti dal medesimo dolore, anche se l'orgoglio e la collera sono pessimi compagni e ostacoli. Spero possa andare oltre.
Infine, Hugh cerca di stre accanto al prigioniero e anche Richard prova a dargli un conforto che sa non essere sufficiente. La tensione della mancata grazia mi fa desiderare di conoscere immediatamente il verdetto. Molto dolce il pezzo della fotografia.
Come direbbe Ungaretti, "nel mio cuore nessuna croce manca".
Davvero molto brava e toccante. Un bacio, mia cara! *_*
A presto!