Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/08/20, ore 17:17

Ciao carissima Star ^^

Mi sono dovuta riprendere un istante dalla lettura di questo capitolo davvero burrascoso. In realtà, ho notato -in base ai tuoi canoni- che sei stata molto meno cruenta sulle descrizione di morti e ferimenti, hai giocato molto sul cambio di prospettiva tra i due schieramenti, sulle loro ambizioni, tattiche e a tratti un umano sconforto.
È sempre piacevole leggere del rapporto profondo e complicato tra Finn e Richard, lo rendi sempre molto realistico, specie nell'ambito della Prima Guerra Mondiale; Richard vuole mantenere le apparenze davanti ad occhi indiscreti e questo è comprensibile, ne va della vita di entrambi.
Finn "si sta facendo le ossa" al fronte, c'è una sorta di assuefazione in quel mondo così truce.
In questa storia l'angst non muore mai ed è sempre accostato alla profonda interpretazione dei sentimenti dei personaggi. C'è un nuovo imminente attacco e
Richard è preoccupato, pensa all'efferatezza dell'ennesimo scontro mosso dai tedeschi e al sangue che sarà versato. I gesti d'affetto tra Finn e Richard calmano l'anima di entrambi, loro due non hanno bisogno di parole; la dimostrazione di affetto reciproca è un'àncora per sopravvivere alle ore prima della battaglia e noi sappiamo -grazie a te- quanto siano tormentate.
Per la prima volta ci mostri la prospettiva dell'esercito tedesco in azione con i suoi ufficiali e tutta la sua determinazione. La presentazione delle risorse e delle armi letali dell'esercito tedesco è precisa e puntuale; vengono quasi i brividi pensando a ciò che dovrà subire il nostro amato esercito inglese. C'è un'aura solenne intorno a questa battaglia, sembra quasi una battaglia finale, una resa di conti quasi personale.
C'è un continuo e incalzante cambio di prospettiva in questo capitolo; di per sé questa scelta narrativa è stata molto suggestiva e utile per approfondire in modo realistico la guerra da entrambi gli schieramenti, ma sulla conclusione chiudi il cerchio e ci fai comprendere quanto fosse propedeutica all'incontro tra i due ufficiali.
Gli stessi Richard e Finn, pur appartenendo allo stesso schieramento, nel momento dell'attacco hanno una prospettiva diversa; sottolinei molto bene le differenze nei loro ruolo formali. Richard, benché intorno a lui stia venendo giù il cielo, si concentra sulla tattica, cerca di mettersi in collegamento con il resto dell'esercito; Finn invece resta nascosto, vive di speranza, nonostante le condizioni cerca di sopravvivere nel corpo, nella mente e nello spirito.
Rimarchi la spietatezza dei tedeschi, animati dall'adrenalina della guerra, ma non manchi di citare anche la loro umanità; offri ai lettori in ogni occasione la prova che tutti i soldati hanno un cuore e un'anima che vada oltre la nazionalità. I compagni d'armi sono importanti per ogni soldato, la perdita ferisce nell'anima indipendentemente dalla lingua che si parla; dopo il dolore subentra l'euforia per lo scontro, sembra quasi la norma in battaglia, la resa viene contemplata solo in casi veramente disperati. Anche tra le fila inglesi c'è un po' di pessimismo, ma mai resa.
Finn ha in mente Richard e sa di poterlo aiutare solo adempiendo al suo compito di messaggero.
Richard è nelle mani del nemico ... ma io sono fiduciosa, perché c'è rispetto da parte dell'ufficiale tedesco, non ho avvertito troppo astio nelle sue parole.

Mi hai lasciato decisamente tantissima suspance ed ora non vedo l'ora di scoprire quali siano le sorti di Richard, con ogni buona speranza. Bravissima, cara, in ogni risvolto questa storia è impeccabile ❤

Alla prossima!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
22/08/20, ore 16:40

Carissima,
la quiete iniziale del capitolo è solo un momento illusorio, che termina con l'abbraccio struggente tra Richard e Finn.
Immediatamente ci precipiti nel caos e nell'orrore dell'assalto, mostrando al lettore un doppio punto di vista.
Alterni lo stato d'animo degli assaliti a quello dei tedeschi capitanati dal sergente Spengler, che è chiaramente in cerca di riscatto e di ragioni d'orgoglio.
Subito dopo è un inferno di gas, proiettili e bombe in cui nessuno pare destinato a salvarsi. Sei molto brava a descrivere lo scenario devastato dalle esplosioni e soprattutto i pensieri dei soldati dei due schieramenti.
Finn è terrorizzato e pensa a Richard anche quando riceve l'incarico importante di staffetta, sperando di salvarlo.
A sua volta, Green lotta stoicamente. Viene catturato e preso prigioniero e ora si trova a tu per tu con quello che pare un degno avversario.
Suppongo vorranno interrogarlo per sapere le intenzioni degli inglesi. Una posizione molto scomoda, intuendo il carattere leale del protagonista.
Mi hai tenuta inchiodata allo schermo fino all'ultima parola! :)
Se posso permettermi (scusami in anticipo perché sono seccante ^^'), è corretta la forma "tentando di non lasciarsi sopraffare DALLE proprie paure e DAI pensieri sempre più opprimenti". "Delle" e "dei" sono errati. :)
Un bacione e a presto! ^^

Recensore Master
17/08/20, ore 21:56

Ciao carissima^^
hai presente quando in "niente di nuovo sul fronte occidentale" trovano il magazzino di viveri abbandonato? Ecco, questo capitolo mi ha ricordato un po' il clima di quell'episodio.
I soldati sono avvezzi ad avere la morte accanto in ogni momento e quando sono finalmente lontani dal fronte vivono tutto con un'intensità che per noi spesso è incomprensibile. Tutto diventa bellissimo, una bottiglia di whiskey da disputarsi, un pollo comprato da uno scontroso contadino francese, le gazzarre serali, e in definitiva la sensazione di essere ancora vivi e più o meno incolumi.
Il tenente Green invece è lontano dalla spontanea vitalità dei soldati. Del resto è logico: gli ufficiali idealmente sono dei "genitori" che devono avere cura dei soldati come si farebbe con dei "bambini", devono educarli e far fare loro cose.
Green quindi non può abbandonarsi completamente al riposo nelle retrovie, esattamente come un genitore, quando il figlio gioca spensierato, è vigile e attento.
Green del resto è uno che ha preso quel ruolo molto seriamente, l'ha dimostrato più volte e anche in questo capitolo ce lo fa capire.
Come sempre, leggerti è un piacere, attendo il prossimo capitolo!^^

Recensore Master
12/08/20, ore 16:06

Ciao carissima^^
Questo capitolo "di transizione" per quanto riguarda le azioni di guerra è in realtà fondamentale per comprendere l'evoluzione dei personaggi.
Finn si sta calando sempre di più nelle vesti del soldato, ma è ancora lontano dal trovare un equilibrio tra la prontezza durante le azioni militari e la gestione dell'impulsività (come quando, ubriaco, si avventa sul commilitone per reagire a un'offesa). È ancora in una fase di maturazione, ma spero che la guida di Richard possa riuscire a indirizzarlo per il meglio.
Il tenente invece si trova a fronteggiare problemi ben peggiori per quanto riguarda la faccenda del prigioniero, ma la situazione sembra aver raggiunto un punto d'equilibrio. La coscienza l'ha posto in una posizione scomoda nei confronti del dovere, e dopo questo ammonimento mi chiedo che cosa potrebbe succedere se il dilemma si ripresentasse: il fatto che sia disposto a qualsiasi sacrificio pur di proteggere Finn mi dà da pensare.
Inoltre, veniamo a sapere che ha rifiutato una promozione per restare accanto ai suoi uomini, rinunciando a quell'avanzamento di carriera che per molti altri sarebbe stato l'obiettivo primario. In questo caso ho fiducia: anche se dovesse succedere qualcosa (perché io penso sempre al peggio XD) i suoi soldati saranno sempre dalla sua parte.
Non mi resta che farti i complimenti per un altro bellissimo capitolo.
Alla prossima!^^

Recensore Master
12/08/20, ore 15:35

Ciao carissima Star ^^

Richard e Finn sono nuovamente lontani, ciò è molto triste, ma io trovo in questa tua scelta narrativa anche una nota molto positiva; riducendo i loro incontri in un clima di guerra riesci ad intensificarli, li rendi più preziosi. Questo è bellissimo, gli scarsi incontri rappresentano i pochi momenti dedicati a loro, lontani da occhi indiscreti in rari momenti di pausa dal campo di battaglia. A questo proposito acquistano tantissimo valore i ricordi che Finn conserva nel cuore, acquista valore anche la voglia di Richard di rivedere l'amato, essergli accanto sempre e comunque, strappare nuovi momenti andando oltre il lecito, proteggere il bene più prezioso che lui abbia e che risollevi la sua anima (scusa mi sono lasciata prendere dall'interpretazione, tu correggimi sempre se sbaglio ^^").
Ti soffermi sempre sull'ambientazione invernale come se volessi mostrare la doppia "faccia" di un paesaggio innevato, gelo da una parte e silenzio/morbidezza della neve. Questa scelta descrittiva mi piace sempre tanto.
L'esercitazione tra soldati è un valido stimolo a non mollare, a mantenere alta la competitività e la determinazione. Sei stata davvero molto brava a ricreare tutto ciò che concerne storicamente l'esercito, ciò che riguarda i soldati dalla preparazione, il rafforzamento della tempra ed infine lo scontro sul campo. Finn è un ottimo esempio che concretizza questi passaggi; il ragazzo aveva iniziato il suo percorso con valore (con troppa illusione), la guerra lo sta rafforzando nel corpo e nello spirito, lo stesso Finn sente la necessità di mostrare quanto vale ai suoi compagni. Finn vive ancora in un dualismo, per quanto la guerra possa essere difficile da sopportare, non ha perso ciò che è stato in passato; credo sia uno dei motivi che lo trasforma in un'àncora di salvezza per Richard, in quel ragazzo scorge normalità, serenità, il modo migliore per poter essere se stesso senza giudizi.
I soldati cercano di riscoprire insieme una grande forza d'animo, anche se purtroppo dalla prima linea giungono pessime notizie che minano la speranza.
Mi piace tanto il rapporto che hai creato tra Hugh e Finn, si danno man forte fisica e morale.
È assolutamente comprensibile la reazione di Finn di fronte a quel commilitone così irriverente, si è sentito punto nell'orgoglio, ha alluso ad un rapporto stretto sminuendolo. Al ragazzo manca Green, la guerra separa in modo crudele, la vita che scorre in loro però resta l'unica speranza per loro e per una loro ricongiunzione.
Richard svolge il suo dovere, ma lascia sempre il cuore dove si trova il suo plotone, sicuramente per Finn ma anche per tutti i suoi uomini con i quali ha stretto un rapporto di sincera fiducia; rinunciare ad una promozione e a privilegi in guerra è una grandissima prova della nobiltà d'animo di Richard, un trasferimento avrebbe contemplato troppi addii. Ovunque vada Green riesce a conquistare la fiducia dei soldati che guida e addestra, è sicuramente una carta vincente per l'esercito inglese, ogni superiore con cui si interfaccia mantiene questa opinione su di lui e trovo abbiano tutti ragione. La coscienza di Richard si divide inevitabilmente tra doti combattive e cuore; in guerra non c'è spazio per la pietà, eppure lui è consapevole delle conseguenze a cui le sue azioni sarebbero andate incontro.
Richard è un cavallerizzo intraprendente, ci mostri un altro lato dell'uomo che era prima della guerra.
Uno degli aspetti più belli di questa storia riguarda proprio il modo in cui stai gestendo la personalità dei soldati delineate sempre molto bene e distintamente, sia tra gli ufficiali che tra i soldati semplici. Ogni personaggio a qualsiasi livello all'interno della narrazione possiede una propria profondità, per quando riguarda sia i lati positivi che quelli più negativi.

Adoro ogni risvolto di questa storia, ogni singolo passaggio, dai più sereni ai più crudi, tutto ha un senso profondo. ❤

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale

PS volo a rispondere alla tua stupenda recensione ❤

Recensore Master
12/08/20, ore 11:16

Carissima,
ci siamo spostati sull'ultimo anno di guerra, con l'ingresso statunitense e un graduale vantaggio per gli inglesi e i loro alleati, che condurrà alla fine del conflitto.
La scena di questo capitolo si apre con un'esplosione della natura colta dal punto di vista di Finn: prima la neve e il freddo intenso della fine dell'inverno e poi i ricordi del ragazzo degli addestramenti nel bosco. Hai descritto molto bene il paesaggio, compreso quello interiore del soldato, ti faccio i miei complimenti. ^^
Da quanto leggo, egli ha stretto amicizia con Hugh e, nonostante le baruffe occasionali dovute alla noia e all'antipatia di qualche compagno, la situazione pare tranquilla. Addirittura noiosa, ma temo sia solo un apostrofo tra i proiettili ancora da sparare.
Richard, attualmente separato dall'amato, mantiene fede alla propria integrità morale, rifiutando una promozione. È commovente leggere come pensi ai suoi uomini (in primis a Finn, di cui avverte la mancanza) più che a se stesso e alla cosiddetta carriera militare. Le priorità per lui restano quelle legate alla sua umanità.
Veniamo a sapere che il prigioniero tedesco è ancora vivo, ma che il prezzo del suo essere al mondo è stato pagato da Green. È come se camminasse sulle uova, il suo superiore non ha certo contribuito alla sua tranquillità mentale.
Sono curiosissima di vedere come ci farai trascorrere questi ultimi mesi di guerra. Spero che i due protagonisti portino a casa sani e salvi corpo e anima. ^^
Un bacio e a presto! :)

Recensore Master
12/08/20, ore 05:55

Buongiorno.
Un capitolo in cui Finn è quasi stato il protagonista indiscusso! Un raro e prezioso momento di svago può tramutarsi in qualcosa di molto pericoloso, in situazioni come queste.
Per ora tutto calmo, oserei dire.
Anche il prigioniero pare essersi salvato.

Recensore Master
05/08/20, ore 10:07
Cap. 24:

Ciao^^
ogni esperienza ci cambia. A maggior ragione lo fa un'esperienza totalizzante come la guerra. Vi si entra in un modo, perlopiù giovani, ingenui ed entusiasti, e se ne esece completamente diversi. Cresciuti, se non invecchiati, anche se anagraficamente si è sempre giovani, induriti, temprati, nel bene e nel male.
Come giustamente dice il tenente, un soldato deve imparare a convivere con i propri fantasmi, che non sono soltanto i nemici che ha ucciso, ma anche la consapevolezza di quanto e in che modo la guerra lo ha cambiato per sempre. Ognuno sa che non vedrà più nulla con gli stessi occhi innocenti che aveva quando è partito, alcuni sopportano meglio, altri ne sono più o meno sopraffatti.
Come sempre complimenti, alla prossima!

Recensore Master
04/08/20, ore 02:36
Cap. 24:

Ciao^^
In questo capitolo la tregua momentanea sembra soltanto una vana illusione: è un Natale "grigio", spento, con lo spettro della guerra che continua a incombere sullo sfondo come qualcosa che turba la tranquillità quotidiana e impedisce ai personaggi di godersi quei pochi attimi di raccoglimento che sono stati loro concessi. È sempre più chiaro quanto la guerra abbia scavato a fondo nelle loro anime, cambiandoli in maniera forse irreversibile, e nessuno di loro - neanche Finn - è riuscito a scampare a questa dolorosa metamorfosi.
Non posso fare a meno di chiedermi cosa succederà nei prossimi capitoli, in quest'ultimo anno di guerra, e non vedo l'ora di scoprirlo.
Alla prossima!^^

Recensore Master
03/08/20, ore 14:25
Cap. 24:

Buon pomeriggio.
Ci possiamo ''gustare'' un momento di raccoglimento, ma la fine della guerra è ancora lontana... non lontanissima però, per fortuna.

Recensore Junior
02/08/20, ore 21:06

Eh, vabbè, è partita la ship fra Green e Foley, che posso farci, non sono normale XD Mi piace come ragiona: razionalmente sa che Richard non poteva fare altro, ma il cuore non potrà mai smettere di soffrire Ma è stato comunque molto maturo a mettere da parte il suo rancore e a soccorrerlo(Anche se credo l'abbia fatto soprattutto per Albert) E questo Randall?Farà ancora danni?Sono curiosa di saperlo!

Recensore Master
02/08/20, ore 20:37
Cap. 24:

Carissima,
in questo capitolo concedi a tutti una pausa decisiva, ma i pensieri dei vari personaggi vanno come oltre, paiono non voler approfittare delle licenze o dalla lontananza dal fronte: non possono fare a meno di pensare a quella momentanea tranquillità come a un miraggio.
L'esempio forse più emblematico è quello di Hugh: anche tra le braccia della moglie e nel vedere i figli resta ancorato come da un'opprimente catena alla guerra e alla sua violenza.
Tutto è cambiato ai suoi occhi, ma la diversità che coglie è insita nel suo animo turbato dalla morte lenta della trincea.
Richard spende parole di elogio per Foley e pare che per lui l'incresciosa questione delle accuse di assassinio sia chiusa. Non così per Finn, forse meno maturo e tutto teso a difendere il suo amato.
Per fortuna, i due giovani riescono a trascorrere insieme il Natale.
Chissà cosa succederà nell'anno che farai trascorrere per portarci al prossimo capitolo. Sono curiosissima.
Un bacione e a presto! ^^

Recensore Master
02/08/20, ore 16:57
Cap. 24:

Ciao carissima Star ^^

Ho visto il tuo aggiornamento stanotte, ma a malincuore non mi sono potuta fermare, avevo la sveglia prestissimo per un viaggio ed ora finalmente ho trovato il momento buono per poter proseguire questa storia che adoro e per recensirla ❤.

A Richard spetta il compito di risollevare l'anima ai suoi uomini dopo quello che hanno passato in questo duro attacco, nel quale si sono salvati davvero per un soffio e solo grazie all'intervento di Foley.
Mi è piaciuto tantissimo l'incontro tra Finn e Richard, si comunicano affetto e apprensione attraverso gli sguardi. Richard nota qualcosa di diverso in Finn, sicuramente lo sguardo attento del tenente coglie l'angoscia per l'ombra dell'omicidio di cui il ragazzo si è reso protagonista.
Richard comprende Walsh, lui sa cosa voglia dire perdere un amico in modo tragico, ce lo hai raccontato più volte. Gli dice che non deve affrontare il dolore da solo, è inutile non condividere una tribolazione dell'anima così grande, la maggior parte di loro può capirli; l'ufficiale sa che ciò che il soldato prova nel cuore riguarda emozioni incancellabili dal cuore, ma sa anche che di più non si può fare, rimarranno sempre indelebili.
Ho tirato un sospiro insieme a Foley per l'arrivo delle truppe scozzesi, è davvero un miracolo che prelude ad un Natale un po' più quieto.
La licenza di Hugh non è per il soldato del tutto lieta, pensa già a quando la licenza scadrà e dovrà tornare al fronte. Pensa inoltre di dover lasciare Dawber che non sta bene e non ha altre dimostrazioni di vicinanza se non la sua; l'infermeria però sarà accanto a Dawber, non lo lascerà solo, lei e molte figure come lei sono sempre un conforto per l'anima; la ragazza conforta nell'anima anche un soldato che teme il confronto con la famiglia; lui si nasconde dietro al fatto che i suoi figli potrebbero non riconoscerlo, io invece leggo dietro alla delusione e alla paura di non riconoscerlo il fatto che possa essere cambiato in guerra e sembra lo sappia anche lei, quindi gli suggerisce semplicemente di affidarsi all'affetto reciproco e naturale che può scaturire da un legame paterno, non ha dubbi su questo visto che al capezzale di Dawber ha avuto modo di conoscere il suo buon cuore.

È suggestivo il viaggio di ritorno di Hugh, sembra un po' spaesato, è stato tanto tempo lontano e ha vissuto molte vicissitudini dall'ultima volta che ha visto quelle terre. La calorosa accoglienza dei civili al suo arrivo lo tramortisce, ha bisogno di tornare alla lontana realtà/normalità in solitudine, di rivivere la sua infanzia, di non accogliere applausi ma sorrisi genuini e puri di bambini con il cuore libero dal peso della guerra.
È dolce l'incontro tra Hugh e la moglie, malinconico quello con figli che lui non vede crescere. In generale aleggia su di loro l'incombenza della guerra e di una nuova separazione. Nonostante Hugh non riconosca il suo riflesso, l'abbraccio e il calore di sua moglie lo riporta del tutto al presente facendogli dimenticare per un istante il resto, portandolo indietro ad uno stato di quiete che appartiene al passato; tutto ciò però svanisce nell'istante in cui insieme trattano della guerra e Hugh sa quanto sia ben peggiore di quello che viene raccontato ai civili, è normale che Hugh non riesca a non pensare a tutto ciò che ha lasciato al fronte e che presto dovrà rivivere.
L'attenzione viene spostata nuovamente su Richard ed è stato davvero molto interessante l'affondo sulla famiglia dell'ufficiale; inquadri Richard ed Albert in un contesto lontano dal fronte. Ci sono più motivi che spingono il tenente a restare: da una parte un padre non semplice con cui rapportarsi che gli butta addosso aspettative che Richard non sente proprie; dall'altra parte sono certa ci sia anche il pensiero di Finn a trattenerlo, non vuole allontanarsi da lui ed in fondo, da come ci dipingi la famiglia del tenente, sembra che non sarebbe intenzionata ad accettare questa relazione. Inoltre è una famiglia dilaniata dal dolore che la guerra ha provocato, è morto il figlio che li rendeva orgogliosi ed ora ripongono in Richard il loro orgoglio, forse per colmare anche il dolore della perdita del primogenito.
Al pari di Hugh, anche Richard non riesce a riscoprire la giusta serenità a Natale, la malinconia della battaglia continua ad incombere sui soldati nonostante una tregua sempre ben accetta.
Richard "rincuora" Finn sul loro dovere di soldati, gli vuole dire che sono le circostanze a costringerli ad uccidere.
Finn non si fida di Foley, non credo che questo possa infondere dubbi su William per noi lettori, ma sicuramente sottolinea l'istinto protettivo del ragazzo verso l'amato. Finn è disposto a rischiare pur di non perdere Richard, non vuole nel modo più assoluto interrompere la loro relazione.

La dolcezza e la malinconia di questo capitolo sono stati palpabili e piacevoli. Bravissima, ci vuole ogni tanto un capitolo più introspettivo che ci dia la possibilità di conoscere sempre più le vite dei personaggi (al fronte e a casa) e di immedesimarci in loro ❤.

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale

Recensore Master
28/07/20, ore 07:42

Ciao!
Come sempre, la guerra spoglia l'uomo di ogni orpello e fa emergere la parte più vera e profonda di ognuno, nel bene e nel male.
La pausa nelle operazioni belli che lascia finalmente il tempo per pensare e tutti si abbandonano alle riflessioni, comprendendo la vera essenza di tante cose. La guerra, del resto, costringendo al confronto continuo con l'Assoluto, porta anche le riflessioni di ognuno a spogliarsi degli orpelli inutili.
Hugh comprende qualcosa di più del suo commilitone e amico Dawber, Foley abbandona il rancore in favore della comprensione, perché c'è qualcosa che è al di sopra di tutti ed è il dovere, che non è interpretabile e non è aggirabile.
Randall invece ci dimostra quanto prima esposto: in guerra emergono gli spiriti adamantini, ma anche le anime nere, che sfruttano il conflitto per sfogare loro personali frustrazioni.
Vedremo come continuerà questa appassionante vicenda. Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Master
27/07/20, ore 16:54

Ciao^^
La battaglia si concede un attimo di tregua, ma come ogni momento di quiete offre spazio per le riflessioni, che in questo caso si traducono in sospetti e sensi di colpa. Quella che descrivi è una guerra combattuta "su due fronti": non solo quello esteriore, in cui i pericoli concreti sono proiettili e granate, ma anche quello interiore, dell'animo umano, che non è un campo di battaglia meno cruento.
Abbiamo Hugh che si trova a riflettere al capezzale di Dawber sul loro legame, rendendosi conto (forse troppo tardi) che il suo scontroso commilitone l'ha sempre protetto senza chiedere nulla in cambio, e Foley che finalmente confessa a Richard i suoi sospetti sulla morte di Albert. Molto significativo il gesto del "passaggio di consegne" con l'orologio di Albert: Foley è disposto a fare un passo avanti, a comprendere pur non avendo del tutto perdonato, ma ha bisogno di Richard per liberarsi dei demoni che lo attanagliano da troppo tempo. Randall è il tipico esempio di persona violenta e sregolata che, una volta dato libero sfogo al suo lato occulto, si lascia sopraffare da esso... spero che prima o poi i due ufficiali riescano a fare giustizia, anche se temo che sarà molto difficile.
Nel frattempo, Richard si trova anche a dover riflettere sul suo rapporto con Finn: non è per nulla facile conciliare il dovere coi sentimenti, soprattutto con una guerra in corso, e non oso immaginare cosa succederebbe se a un certo punto si trovassero a dover scegliere tra l'uno e gli altri.
Come sempre, un bellissimo capitolo.
Alla prossima! :)