Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/09/20, ore 17:13

Carissima,
molto bella la scena del duello aereo con il Barone Rosso. All'inizio non ho pensato che stessi descrivendo il suo ultimo volo, poi è stato intenso leggere il racconto dei testimoni (anche se, come spieghi, è romanzato).
Tutto il capitolo è costruito su una serie di flash davvero pietrificanti, nei quali ritroviamo i personaggi principali in bilico tra la vita e la morte. Che siano nel pieno dell'azione o impossibilitati a compiere qualsiasi atto, è la sospensione dovuta all'incertezza a pesare su di essi.
Richard è ancora prigioniero e riflette sulla propria condotta di ufficiale. Finn esagera e commette un'imprudenza, Foley è ferito, Dawber e Hugh non sono insieme, ma restano legati da un vincolo di amicizia imperituro. Redmond non riesce a far prevalere negli altri il buon senso e la battaglia infuria più caotica che mai.
Questo 1918 è l'apice della follia e dello spargimento di sangue.
I destini di tutti corrono sul filo del rasoio.
Sarò ripetitiva, ma non vedo l'ora di leggere il seguito! ^^
A presto! :*

Recensore Master
12/09/20, ore 17:00

Certo che questi due non fanno in tempo a limonare in un locus amoenus che subito salta in aria qualcosa!
Richard come al solito vede le peggio cose tirate fuori dai campi di battaglia, mentre Finn ha l' "onore" (che lo lascia sconvolto) di testimoniare il Barone Rosso in azione.
Come se questo non bastasse, giusto dopo il loro tenero addio Richard finisce in una grab brutta situazione. Speriamo solo che Finn non abbia colpi di testa quando verrà a saperlo!
Altro capitolo interessante, complimenti!

Recensore Master
11/09/20, ore 21:27

Finn si trova sempre più in mezzo alla vera guerra. Davvero inquietante la situazione di Richard: parli con uno senza vederlo, noti che non risponde, controlli e scopri che è morto.
Intanto il ragazzo deve maturare in fretta come a suo tempo ha fatto Richard, scoprire che il nemico non è un mostro ma un manipolo di tizi tali e quali a lui, e avere il suo primo incontro ravvicinato con la morte.
E la situazione non fa che legare ancora di più i due, spingendoli a mollare ogni reticenza. Tenera la confessione che Richard fa a Finn.
Complimenti per un altro bel capitolo!

Recensore Master
11/09/20, ore 10:40

Ciao!^^
Mi sembra che il tenente Spengler sia la versione tedesca di Green, in un certo senso. Un uomo retto, leale, più preoccupato del bene di chi è affidato a lui, siano i suoi uomini o un prigioniero, che del proprio.
È una persona che ha un fortissimo senso dell'onore e della lealtà, e di sicuro se ha dato la sua parola, anche a un ufficiale nemico, non la tradisce.
Il tenente Green incontra nel sogno non tanto il fratello, quanto l'immagine che a livello inconscio ha elaborato di lui: una figura saggia, consapevole, che però è destinata ad abbandonarlo, perché il mentore a un certo punto deve andarsene e noi dobbiamo imparare a fare da soli, per quanto difficile o doloroso sia.
Mi è piaciuta molto l'atmosfera sospesa che sei riuscita a dare al frammento, complimenti!
Come sempre bravissima, a presto!

Recensore Master
11/09/20, ore 09:25

Continua il legame tra Richard e Finn, tra scambi di esperienza personale e poesia.
Davvero forte la parte del soldato impazzito, la cosa è comprensibile dato il contesto. Il che ovviamente fa aumentare le preoccupazioni per i due piccioncini.
E infatti i due si ritrovano in un vero e proprio macello, ma la cosa finisce per avvicinarli ancora di più.
Altro capitolo carino, complimenti!

Recensore Master
10/09/20, ore 19:37

E ti pareva che le cose non potessero peggiorare? Questa missione mi preoccupa, se va storta Green non se lo perdonerebbe più.
Intanto Finn chiacchiera con questo petteg ... amichevole Speller, e viene a conti col fatto di sapere poco o niente del tizio con cui si è appena baciato. Una chiacchierata interessante.
Ecco, appunto. Quella pattuglia è stata proprio usata come carne da macello, ben farcita di begli ideali patriottici da gente che si è ben guardata dal dire loro cosa rischiavano. Ci credo che Green ne è uscito distrutto.
Complimenti per un altro bel capitolo!

Recensore Master
09/09/20, ore 22:58

Okay, un inizio promettente, con dei poveri disgraziati bloccati su un fronte tra pallottole e la compagnia di uno che racconta storie porno. Green fa già abbastanza simpatia, è chiaramente uno che ne ha passate tante nella vita.
Oltre a portare sfiga! Com'è che tutti quelli per cui l'ufficiale nutre un implicito interesse si beccano pallottole nelle gambe? Scherzi a parte, dev'essere stata una brutta rivisitazione del suo trauma.
Be', la situazione è degenerata in fretta. Che i due siano già entrati in una relazione o sia stata una limonata che cercheranno di dimenticare, avranno la loro buona dose di pensieri aggiuntivi all'essere su un campo di battaglia.
Un capitolo carino e interessante, complimenti!

Recensore Master
07/09/20, ore 12:29

Carissima,
è umano che Richard pensi al prigioniero tedesco e che spontaneamente raffronti le due situazioni, quella presente e quella forse conclusasi al meglio. Allo stesso modo confronta se stesso e il tenente Spengler, ricavandone un'impressione onorevole e retta.
Ma, come ha già avuto occasione di verificare, entrambi hanno dei superiori con obiettivi e interessi differenti, compagni e subordinati non altrettanto ligi alle regole, teste matte pronte alla rivalsa personale.
Effettivamente la sua situazione è classificabile con una bella "X" e la fortuna, nel senso etimologico del termine, gioca un ruolo primario. C'è da augurarsi che l'ufficiale tedesco riesca a mantenere tutti nei ranghi e non sia costretto a prendere decisioni estreme.
La parte dedicata alla visione (meglio così per me rispetto alla definizione sogno o incubo) mi è piaciuta davvero tanto. Esiste un mondo, che può essere quello dell'auto coscienza, dove ciascuno affronta i propri irrisolti e Richard ci trova il fratello. E' stato commovente vedere come Albert abbia mostrato affetto e benevolenza, nessun rancore e forse il solo rimpianto di non essere stato abbastanza presente.
Resta ancora in sospeso la losca vicenda della sua morte, sulla quale spero venga fatta luce.
Non so perché, ma ho la sensazione che sarà Finn a occuparsene e a rischiare forte in prima persona.
Il giovane soldato, senza il suo amato, si sente perso e cerca di focalizzarsi sui doveri di guerra. Ritengo non sarà semplice per un tipo emotivo come lui.
Questo capitolo mi è davvero piaciuto molto, complimenti. ^^
Un bacio e alla prossima! :)

Recensore Master
06/09/20, ore 03:56

Ciao carissima Star ^^

Ci riporti nella mente di Spengler e stavolta ci dai la possibilità di vedere come anche il nemico degli inglese si rispecchi nei loro occhi ritrovando familiari valore e ardore bellico. L'introspezione che stai portando avanti in questa storia sul tema torna tutta ed è completa da ogni punto di vista. È ostinato nell'interrogare Richard, però dall'altra parte lo comprende perché appunto, come dicevo nella scorsa recensione, hanno anime affini, sono due ufficiali che hanno un cuore simile e agiscono in battaglia con lo stesso onore e la stessa fedeltà verso il proprio esercito. Quindi credo che Spengler possa avere quasi un vantaggio, conosce bene il modo di pensare di Richard perché sono simili.
Anche Richard sottolinea come la sua sia una prigionia pacifica, i due ufficiali hanno chiacchierato, si sono scambiati opinioni, esperienze, modi di essere, di vedere e vivere la guerra.
Nell'arco della sua prigionia l'ufficiale inglese riflette su ciò che lo attenderà nelle mani del tedeschi, ma sopra ogni cosa soffre pensando ai suoi uomini, ha a cuore la loro incolumità. Realizza inoltre di non poter aiutare Finn in battaglia, proteggerlo per amore, mantenere la promessa fatta a lui, ma allo stesso tempo sa che soldato è diventato e si fida delle sue doti. Finn manca tanto a Richard (più avanti ci dici quanto sia reciproco): si scambiavano aiuti pratici e nel frattempo Richard riceveva sempre supporto per la sua anima tormentata.
Il sogno è stato molto commovente. La mente tormentata dell'ufficiale si consola con il ricordo del fratello, gli offre il sostegno e il coraggio che era solito offrirgli in vita e che nella situazione attuale anche Finn è impossibilitato a dargli. Ho letto nel sogno la determinazione di Richard a non arrendersi al pensiero dei suoi uomini, ma anche di persistere affinché la verità su Albert venga a galla. Insomma, attraverso il sogno sei stata bravissima ad interpretare l'inconscio dell'ufficiale.
Le condizioni cliniche di Richard (so che lo salverai, forse per i capelli, ma non lo farai morire ❤) infondono la giusta ansia al lettore; nel frattempo Spengler si prende una bella lavata di testa dal maggiore per aver dato confidenza a Richard. Mi piace moltissimo il ritratto di questo ufficiale tedesco, deve giocare due lati della sua personalità a seconda della circostanza in cui si trova: il suo ruolo di ufficiale fedele all'esercito tedesco e il lato umano.
Finn fa una tenerezza assurda, a partire dai sentimenti di impotenza, frustrazione e sconforto.
Il fatto che Redmond sia vivo è una bellissima notizia, come anche il fatto che metta al corrente Finn delle condizioni fisiche e di prigionia di Richard; la disperazione da parte di Finn è comprensibile, inoltre è preoccupato per le sorti dell'amato e non possono più combattere insieme, così decide di onorarlo e renderlo fiero di lui semplicemente combattendo, mettendo in pratica i suoi insegnamenti.


Se leggo la tua storia a notte fonda e mi tiene sveglia significa che vale davvero tanto. ❤ Mi astengo dal fare ipotesi sul futuro, ma sappi che ne ho tante e non sono tutte funeste ^^

Alla prossima!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
01/09/20, ore 11:15

Ciao^^
questo ufficiale tedesco, così romantico e algido, sembra uscito da un fumetto di Corto Maltese. Mi pare che tu abbia attinto a piene mani anche da Jünger per caratterizzarlo, cosa che suscita la mia più grande approvazione.
Green ne diffida all inizio, ovviamente, ma pian piano i due entrano più in confidenza, mantenendo le distanze ma comunque scoprendosi per tanti aspetti simili. Ognuno ha i suoi ricordi dolorosi, ognuno ha la sua personale galleria di persone care che la guerra gli ha sottratto. Un pezzo molto bello e molto umano, che ci mostra due combattenti onorevoli e corretti.
Come sempre complimenti per le tue competenze storiche!^^

Recensore Master
30/08/20, ore 18:13

Carissima,
Richard si trova prigioniero e umanamente si i interroga sulla propria sorte. Non è matematico essere risparmiati o scampare alla rabbia di qualcuno più rancoroso ed esaltato in quelle condizioni precarie. Mi sovviene inevitabilmente la sua preoccupazione per il prigioniero tedesco a parti invertite. Forse la speranza è quella di avere a che fare solo con dei nemici e non con dei carnefici.
Il flashback del suo ultimo incontro con Finn gli riempie il cuore di calore e contribuisce a tenere quieta la preoccupazione, sebbene risulti una consolazione molto fragile.
Spengler appare più giovane di quanto non lo facessi e si conferma, almeno in questo capitolo a lui dedicato, un uomo ligio e corretto.
Anche lui è stato inciso a fondo dall'esperienza bellica e si nota che il suo impegno di essere migliore di tanti altri ufficiali come lui.
L'excursus getta luce sulla personalità del tedesco, che penso sia un osso cortese ma duro.
Il faccia a faccia introdotto dal brindisi ai caduti è inevitabile. Mi chiedo quale tipo di rapporto verrà a crearsi tra i due e come si evolverà la vicenda. ^^
Un bacione e a presto!

Recensore Master
30/08/20, ore 15:04

Ciao carissima Star ^^

Ci ho messo qualche ora per mettere insieme i pensieri, ma alla fine eccomi qui ❤

È rincuorante vedere come Richard venga trattato con rispetto grazie alla sua posizione nell'esercito inglese. In queste prime battute del capitolo si pensa che il tenente venga trattato con rispetto solo per il suo ruolo nell'esercito, invece c'è una ragione più profonda dietro questa scelta ed è ciò che ci fai intuire attraverso l'interessante e profondo background di Spengler, su cui tornerò a breve; ci offri la prova tangibile che anche tra le fila tedesche ci sia onore.
Richard si lascia cullare dai ricordi, che risultano dolci ma anche dolorosi lontano dall'amato. L'ultima notte trascorsa tra le braccia di Finn è carica di gesti d'affetto e intensa malinconia. C'è malinconia nel cuore di Richard al pensierosa dell'unico luogo che può davvero definire casa accanto a Finn; se per gli altri soldati casa si trova altrove, il tenente l'ha riscoperta proprio al fronte e, come ci dicevi nei capitoli scorsi, il fronte è esattamente dove sente di dover essere, combattere accanto a Finn, proteggere la sua unica certezza e speranza in quell'inferno.
Nella tensione della rivalità Richard non diffida dell'onore di Spengler, mantiene solo alta una naturale guardia; in tenente inglese è un uomo empatico, comprende subito che nell'uomo che lo ha "ospitato" non vi è accanimento verso il nemico, ma da un punto di vista umano viene ritenuto un pari. Vi è la condivisione di un'esperienza comune, la guerra, la sofferenza e i sentimenti li rendono simili; il passato di Spengler è caratterizzato da sensazioni e vissuti non diversi da quelli di Richard.
Ho i brividi ogni volta che descrivi la crudezza della guerra, è tutto così tristemente vero e tutto così minuziosamente realistico. Il tuo affondo sulle strategie di guerra è sempre una scoperta per me che sono ignorante in questo ambito. Sul fronte nemico dilaga la stessa fragilità umana, le stesse difficoltà, le stesse perdite, gli stessi lutti, la stessa sofferenze, le Illusioni si spengono in egual misura.
Lungo il racconto del tedesco è stata questa la frase che mi ha colpita di più: "In quella posizione gli erano sembrati due vecchi amici che si erano addormentati dopo una nottata di baldoria." Questa metafora mi ha colpito, ha racchiuso il sé il messaggio che hai voluto trasmetterci sull'uguaglianza di questi uomini caduti con onore.
La dignità e il valore in battaglia non si spengono, l'adrenalina dello scontro spinge ad ignorare anche l'intenso dolore fisico. En passant hai menzionato i civili e tutto ciò rende la trama più completa e realistica; anch'essi sono uomini circondati dall'orrore, quasi inariditi nell'anima, distaccati nei confronti delle sofferenze altrui cercano di lasciare fuori dalla porta di casa l'orrore della guerra provando a negare aiuto a coloro che la combattono. Ci hai narrato il passato di un uomo vissuto tra malattia e sofferenza fisica e dell'anima, eppure la forza d'animo che lo caratterizza è davvero sorprendente; si aggrappa alla vita, si aggrappa al suo obiettivo, non si arrende neanche ad un'imminente ed evidente resa; probabilmente sono proprio questi uomini che hanno consentito alla guerra di protrarsi per così tanti anni in un continuo botta e risposta tra gli schieramenti, sono questi gli uomini che le nazioni avrebbero dovuto ringraziare per aver portato avanti il loro crudele gioco di potere.
Dopo l'affondo sul passato di Spengler attraverso aneddoti e l'esplicitazione dei pensieri che ha maturato nel corso della sua esperienza al fronte, ci fai capire il suo comportamento nei confronti di Richard, che rappresenta il nemico a tutti gli effetti. Ci mostri un uomo diplomatico e giusto che combatte il nemico con valore ma lo fa ad armi pari, non colpisce alle spalle. C'è sicuramente affinità con l'animo Richard; ciò che li unisce è la precarietà della vita, ciò che hanno esperito è simile, incontrano le loro anime su un terreno al quale entrambi appartengono, oltre ogni tipo di ideale politico, solo umano.

Non so dirti quale sia il mio capitolo preferito, li adoro tutti in egual misura, eppure sento che questo ha una piccolissima marcia in più, forse per il messaggio profondo, vero e non banale che trasmette. Sei lodevole, davvero. ❤

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
30/08/20, ore 05:46

Buongiorno.
Bene! Dunque adesso conosciamo anche una storia dell'altro schieramento, quello finora nemico.
Vediamo che questi fantomatici sanguinari sono uomini appunto, per fortuna al tenente non è ancora accaduto nulla di male, speriamo non lo mandino in qualche terribile campo di prigionia.

Recensore Master
24/08/20, ore 16:28

Ciao carissima^^
un altro magnifico capitolo di vicende belliche, che ci trasporta in un'atmospera degna di Ernst Jünger.
Peraltro apprezzo molto l'obiettività con cui ci mostri i due lati della linea del fronte. Sarebbe facile cadere nel cliché degli "unni cattivi", cosa che tu invece eviti elegantemente.
Ora il tenente Grren è per l'appunto sotto la custodia di un ufficiale che sembra uscito pari pari dalla matita di Hugo Pratt e sono proprio curioso di vedere cosa succederà.
Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Master
23/08/20, ore 05:42

Buongiorno.
Essere prigionieri di guerra è molto triste.
Speriamo bene.
La guerra di logoramento prosegue, si avanza poi si retrocede, la guerra come una maledizione costante.
Tutto davvero molto triste, in questo capitolo.