Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/10/20, ore 20:12
Cap. 24:

E tra innamorati che si ritrovano più o meno interi e alleati in arrivo, per gli inglesi arriva anche qualche gioia natalizia.
Molto tenero il ritorno di Hugh dalla sua famiglia ... ammetto che mi è venuto da ridere quando ha pensato di non aver mentito dicendo che la situazione non è come la descrivono i giornali - è pure peggio.
Uh. Il padre che ha aspettative sui figli, che uno soddisfa e l'altro no ed è quindi trattato di melma, è un must, ma rende perfino più comprensibile perché Green non si prenda più licenze. Anzi, in barba ai matrimoni, questa se la passerà col suo ragazzo. In un'idilliaca villetta lontana dalle bombe, per giunta.
Complimenti per un altro bel capitolo!

Recensore Master
06/10/20, ore 18:23

Almeno Finn se l'è cavata, anche se con tutta l'apprensione del caso per le sorti del suo amato.
Intanto il povero Hugh si becca la classica fregatura del capire davvero una persona - e rendersi conto di averla trattata male - solo quando questa è fuori commissione, e a rischio di esserlo in modo permanente.
Intanto, interessante rivelazione sui trascorsi sentimentali di Green, mi sa che questo Davis sarà menzionato ancora. Comunque, finalmente lui e Foley si sono più o meno esplicitamente rappacificati. Troppo tardi per la verità su Albert, a quanto pare.
Altro capitolo interessante, complimenti!

Recensore Master
03/10/20, ore 14:20

Buon pomeriggio,
un'atmosfera ancor più gotica e cupa circonda i nostri amici... e questa è una vera lotta per la vita... si deve imparare da questo racconto...

Recensore Master
30/09/20, ore 21:13

Interessante la conversazione col medico: ha un ruolo diverso da tutti quelli visti finora, ma che lo stesso gli è costato i suoi ideali (e offre larisposta più semplice alla domanda sul come affrontare i propri demoni: non lo si fa, punto).
Intanto, Waddington e il gruppo di Finn stanno ugualmente messi male.
Diciamo che Jones vede il volto più patetico della guerra, e il meno eroico: ragazzini spediti al macello che se ne vanno piangendo tra le braccia dei compagni di scuola, urlando di non voler morire.
Green, intanto, vede quello più diretto, come testimoniato dal suo più recente buco nel braccio.
Altro bel capitolo, complimenti!

Recensore Master
30/09/20, ore 20:12

Ciao mia carissima Star ^^

È ricominciato il lavoro ed è ricominciata la frenesia ^^"
Ho letto questo capitolo stamattina prima di iniziare il lavoro e ho potuto solo ora farti sapere quanto questa storia continui tantissimo ad emozionarmi. ❤

Mi commuove sempre tanto la condizione di vita che si lasciano alle spalle i tuoi soldati al fronte. Hugh è uno di questi, è un esempio del dolore di ogni militare che divide il cuore tra la famiglia e la guerra; attraverso la dolce e accorata lettera della moglie ci mostri il dolore di una famiglia che sente la mancanza del padre, del marito, ma soprattutto di un pilastro per l'epoca (è risaputo quanto la famiglia e la società fosse patriarcale); eppure in quella donna leggo tantissima tenacia e autonomia. Dall'altra parte, come è giusto e normale che sia, Hugh soffre per la lontananza dalla sua famiglia, non gli basta avere l'appoggio e l'orgoglio dei suoi cari in quella guerra per affrontare con piena sicurezza un campo di battaglia insanguinato.
La tua descrizione del legame tra commilitoni, l'affetto talvolta velato che si scambiano è commovente. È stato perciò bello e amaro l'incontro tra Hugh e Dawber, è profondo come si cerchino e come anche un alito di vita sia un motivo per tornare a sperare; non importano le conseguenze, spesso pesanti nel fisico e nell'anima, che la guerra ha lasciato, ciò che resta, e che forse è fondamentale preservare, è la capacità di provare sentimenti sinceri dopo tutto l'orrore che hanno vissuto direttamente e indirettamente, sono i rapporti umani. L'istinto di Dawber a cedere è comprensibile, eppure mi è piaciuto il fatto che non abbia avuto il coraggio di togliersi la vita e mi piace pensare che questa scelta rispecchi nella pratica le parole di Hugh sull'effetto che Dawber e la famiglia provano ancora vicendevolmente.
I temi che affronti sono sempre molto emblematici, ma li cali in una situazione specifica, all'interno di storie personali; trasformi le vite dei personaggi in esempi, spesso tragici (ma d'altronde è la guerra), sono le conseguenze di un conflitto; fa male l'impotenza di Dawber davanti alla nuova situazione in cui è costretto a riversare fino al termine della sua vita, intrappolato in un corpo fonte di giudizio per gli altri. È in questi momenti di disperazione che l'amicizia e la riconoscenza trovano il loro posto.
La storia di Redmond è commovente, come lo è il fatto che riveda nei giovani soldati il figlio perduto; gli hai offerto un incentivo a non mollare, un incentivo che porta bene, affetto e riversa su questi giovani soldati tutto l'amore che purtroppo il sergente non ha potuto dare al suo ragazzo. L'apertura agli altri è una soluzione molto positiva per gestire un lutto così doloroso; questa tua scelta mi è piaciuta davvero molto, c'è un retroscena da parte dell'autrice molto empatico e sensibile, scivoli con delicatezza all'interno della psiche dei personaggi. Bravissima ❤
È comprensibile la frustrazione di William. Concordo con il tenente, è ambigua la decisione dei suoi superiori, Foley ha mangiato la foglia, non è ingenuo e questo colonnello si è palesemente tradito con le parole verso il giovane fratello defunto. Il cognome Foley a quanto pare resta un marchio scomodo e per quanto William sia valoroso e il fratello fosse solo uno spaurito ragazzo alle prime armi, la fama è dura a sparire.
Mi avevi un po' anticipato la scoperta di Richard e mi hai moralmente preparata. È terribile la sua scoperta e l'atmosfera di morte che respira; è significativo il fatto che Richard non si abitui mai a questo clima tetro, ma in ogni occasione resti turbato. Il tenente giunge ad una terribile consapevolezza: c'è un pericolo costante che incombe, gli agguati sono dietro l'angolo.

Sei bravissima ❤
Io nell'ombra consiglio la tua storia a tutti, adoro troppo ciò che scrivi e come lo scrivi ❤

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
30/09/20, ore 07:59

Ciao carissima^^
di nuovo un capitolo su quello che la guerra si lascia dietro. Ci sono persone che rimangono mutilate o sfigurate per sempre, ci sono famiglie distrutte, ci sono persone che muoiono o uccidono, e ne porteranno il peso per la vita.
Tutti, qui, fronteggiano danni permanenti o presunti tali: Dawber, poveretto, si rammarica giustamente di non essere morto, in quanto avrà davanti una vita da mutilato e sfregiato, e l'attaccaticcio di Hugh, che per qualche motivo ha deciso di essere il suo "angelo custode" non fa che esacerbarlo.
Finn fronteggia la possibilità che il gas gli abbia lasciato danni permanenti, e sappiamo purtroppo a quanta gente è successo.
Foley deve fare i conti con un fratello disertore, e per quanto dia un sacco di giustificazioni alla cosa, era giovane aveva paura, non voleva uccidere... alla fine non ne sembra poi così convinto nemmeno lui.
Green si trova nell'accampamento che ha subito un'imboscata. In guerra si combatte e ci si ammazza, se si riesce a farlo con meno rischio, vedi ad esempio l'imboscata, tanto meglio.
Come sempre, un grande affresco sulla guerra, che ce la mostra in tutti i suoi aspetti.
Ovviamente complimenti per la tua conoscenza della storia.

Recensore Master
29/09/20, ore 21:31

Carissima,
un capitolo molto intenso, che si chiude con Richard foriero di pessime notizie.
Spero che lui e il suo cavallo riescano a raggiungere il fronte e ad allertare chi di dovere.
Finn è fuori pericolo, ma ancora messo male. Suppongo che la cura più efficace per lui sarebbe la presenza di Green. Vorrei davvero che i due si riunissero presto.
La parte che ho preferito è stata quella dedicata a Hugh e Dawber. È dolcissimo che il primo, reduce dalla lettura amorevole di una missiva della moglie, si sia mosso apposta per andare a trovare l'amico. Il secondo invece dimostra di essere in sé, nonostante le previsioni dell'antipatica infermiera. È preda della disperazione, teme la solitudine, ma ha anche paura di essere inutile e di deludere chi gli sta intorno. Per fortuna Hugh non si rassegna e non si fa spaventare dal suo atteggiamento brusco. La stretta finale è veramente tutta di cuore. Si è creato un legame che la guerra non riuscirà a spezzare.
Molto bello questo scorcio di quiete e drammaticità che hai creato. Mi dispiace tantissimo anche per Foley. So che saprà riscattare il nome della sua famiglia.
A presto, cara! ^^

Recensore Master
25/09/20, ore 17:26

Bene, partiamo direttamente con Foley nei casini.
E così, ecco nuovi lati di Dawber. Una buona abilità nel confortare le persone, e un passato caotico che chissà come ritornerà dopo quello che gli è appena successo.
Intanto Finn si ritrova in mezzo ai sensi di colpa per il suo primo morto e gente che non ha in lui la stessa fiducia in Richard. Poveretto.
Altro capitolo interessante, complimenti!

Recensore Master
21/09/20, ore 13:05

Ciao^^
La guerra spesso è anche un susseguirsi di casualità, che da sole possono determinare il destino di una persona.
È un attimo infatti che una situazione possa passare da ottima a pessima, o viceversa , per un mero capriccio del destino.
Green si era già visto prigioniero, ma ecco che il treno su cui viaggiava viene colpito e fatto deragliare.
Ferito, esausto, incontra una ragazza francese che lo aiuta.
Finn intanto sta combattendo la sua personale battaglia contro gli effetti dei gas asfissianti. Chissà se riuscirà a riprendersi o porterà i segni dell'esperienza per sempre?
Come sempre ci mostri tutte le sfaccettature della guerra, il coraggio, il dolore, la volontà ma anche il mero caso, che spesso è la variabile che influsice maggiormente su tutto.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
20/09/20, ore 22:24

Ah, ecco perché Foley ha l'orologio di Albert, gliel'ha proprio dato lui. Sembra anche voler recuperare il tempo perduto, con quel salvataggio disperato.
Intanto Finn ha ammazzato un nemico per la prima volta. Il risultato è che adesso gli altri lo prendono molto più sul serio, proprio per la cosa che lo fa sentire uno schifo.
Uh, povero Dawber. Era un po' fastidioso, ma una fine così davvero non la meritava.
Complimenti per un altro bel capitolo!

Recensore Master
20/09/20, ore 11:55

Quindi al momento Friedhelm non verrà sforacchiato da un plotone di esecuzione. Finché c'è vita c'è speranza!
Intanto mi piace come Green cerchi di non dare false illusioni a Finn, preferendo confortarlo in altri modi. In quel contesto, è una bella prova di amore. E in genere sono molto dolci le scene in cui parlano delle rispettive famiglie.
Quindi: uno tra Finn e un tedesco è finito a terra, e Foley è almeno abbastanza competente da mettere da parte i rancori personali.
Altro capitolo molto interessante, complimenti!

Recensore Master
19/09/20, ore 20:59

Bene, e in questo Finn assume il ruolo di sostegno per Richard, che he sempre avuto una funzione di protettore nei suoi confronti.
Allora, il punto di vista di Foley porta due rivelazioni molto interessanti: che dietro la morte di Albert probabilmente c'è qualcosa di grosso, e che in realtà non ce l'ha tanto con Richard quanto vuole dare a vedere, cercava solo di non credere che suo fratello 'meritasse' davvero la pena, e di sfogare il suo dolore su un facile capro espiatorio.
Per il povero Friedhelm intanto si mette nera.
Complimenti per un altro capitolo davvero interessante!

Recensore Master
19/09/20, ore 19:58

Buona sera,
un capitolo spregiudicato, come la guerra stessa.
Adesso da un lato c'è l'atrocità, e dall'altro una sorta di rinnovata speranza, il nostro prigioniero è riuscito a fuggire, mentre c'è chi combatte ancora per sopravvivere...
Non so, potrebbe succedere di tutto! Sono vite appese a un filo!

Recensore Master
19/09/20, ore 15:41

Ciao mia carissima Star ^^

I dettagli medici che hai esposto nella prima parte del capitolo sono stati precisissimi, quindi molto reali e ansiogeni, come ogni volta che la vita di un paziente si trova appesa ad un filo (è la seconda volta che mi dai modo di pensare che tu sia una dottoressa o un'aspirante tale ❤).
Redmond rimane tra i miei preferiti; nei gesti, nelle intenzioni e nelle parole (come nei capitoli precedenti) riesce ad essere un uomo attento, affettuoso ma sempre in linea con il suo ruolo, profondo, perspicace, paterno. Lui sa esserci e anche quando umanamente fallisce (ad esempio, non riesce a risparmiare a Finn quell'agonia in tempo) rimane un'importante guida dell'anima. La consapevolezza di Redmond sul rapporto tra Finn e Richard è sempre più radicata; mi è piaciuta tantissimo la prospettiva di Redmond su Finn, è molto dolce e allo stesso tempo razionale, si immedesima nei sentimenti e nei pensieri del giovane soldato.
La posizione di Spengler resta duplice, è sempre combattuto, la personalità di Richard lo ha gettato in crisi nell'anima, anzi è contento se la fortuna deciderà di sollevarlo da quel compito. Il breve dialogo tra i due ufficiali sul treno è profondo, è davvero umano, nonostante Richard debba soccombere, volente o nolente, alla volontà del nemico. Nella battuta del tedesco ti sei giocata tantissime sfumature di significato inerenti ad un momento così delicato per il protagonista: Richard infatti coglie un pizzico di irriverenza nelle parole di Spengler, credo non ci sia in realtà e la percezione sia sempre influenzata dalle loro posizioni (confermando quindi le parole di Spengler). L'agguato al treno ti ha dato modo di concretizzare i pensieri di Spengler circa Richard; alla fine il tedesco è stato costretto a prendere una scelta definitiva che dimostra quanto sia un ottimo uomo prima di essere un soldato dell'esercito tedesco. Chissà se un giorno Richard avrà l'occasione di sdebitarsi, ritrovarsi (spero che Spengler non abbia ripercussioni per la sua scelta e guarisca), magari addirittura essere amici al termine della guerra che crea rivalità, i presupposti ci sono. Forse hai risparmiato al tenente la definitiva separazione dal suo amato (per un momento, ammetto, ho tenuto davvero il peggio). Il salvataggio di Richard da parte di poveri contadini mi è piaciuto molto, ci hai dimostrato che non tutti gli abitanti riescono a voltarsi dall'altra parte davanti alla sofferenza dei soldati che sono prima di tutto uomini che soffrono; aiutano probabilmente ignorando il colore della divisa, lo fanno con il cuore, l'istinto suggerisce loro di salvare una vita umana prima che essa, in un clima di morte (che i francesi vivono direttamente sulla loro pelle), possa spegnersi. Non credo di aver mai sottolineato il lavoro che stai facendo dal punto di vista linguistico; stai descrivendo lo scontro tra due popoli (rappresentati dell'esercito) su un territorio terzo; stai inoltre trattando con attenzione i diversi strati sociali. Il risultato è una storia che descrive i diversi strati dell'animo umano, ma anche della società.
Richard trova ancora una volta la forza nel pensiero di Finn per non arrendersi.
Ho trovato molto bello il fatto che stavolta Richard venga informato dalla testimonianza della civile sui progressi bellici del suo esercito. È assolutamente verosimile la situazione tragica che sta vivendo la popolazione ed è molto toccante la diversa prospettiva della ragazza e del tenente sulla guerra, in base alle loro posizioni nel conflitto; è il desiderio di pace ad accomunare i due. Richard riesce a confortarla, lei si affida alla parole di un ufficiale esperto che vive sulla propria pelle vittorie e amare sconfitte. Il tema del futuro ritorna; ci hai già dato modo di conoscere la resistenza di Richard a pensare al suo futuro, sulla base di ciò che sappiamo, mi è piaciuto tantissimo il confronto con la speranza innocente e ingenua della ragazza, la quale si aggrappa ad ogni persona e pensiero pur di uscire un giorno dalla costante paura, dal dramma e dalla devastazione che stanno vivendo.
Non mi dire che la Provvidenza finalmente gira a favore di Richard! Addirittura un cavallo inglese che -se non ci saranno imprevisti- lo scorterà dai suoi commilitoni. Che bello! Sarà un ritorno commovente, lo immagino già ^^

Inizio sempre la lettura del capitolo con la voracità di sapere cosa succederà, perché hai sempre questo meraviglioso modo di mostrarci e insegnarci qualcosa di nuovo sulla guerra e coloro che la vivono sulla pelle ❤

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
19/09/20, ore 15:29
Cap. 17:

Ehm, il flashback a inizio capitolo lascia con un bel 'merda'. Brutta, bruttissima situazione per Green ... adesso si ritrova a dover fucilare il fratello del suo amico?
Appunto, ecco la fucilazione di cui al capitolo precedente. Ci credo che Foley non gliel'abbia mai perdonata, del resto suo fratello era un ragazzino appena arrivato che aveva fatto una cazzata, ma la legge marziale era quella, e probabilmente Green non è riuscito a opporsi in alcun modo.
Davvero un capitolo interessante, complimenti!