Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/05/20, ore 07:09

Buongiorno.
La lettura del diario ci ha fatto ricordare il dramma di chi è stato strappato dalla quotidianità per essere gettato nella guerra.
Mi ha piacevolmente colpito, perché mi ha ricordato un bellissimo telefilm... anche lì il protagonista inizia il suo viaggio dall'Egitto, per combattere il primo conflitto mondiale...
Altra cosa; i personaggi sono tutti uomini profondi, che riflettono... sarebbe bello se il mondo fosse composto da persone come loro...

Recensore Master
13/05/20, ore 22:04

Ciao, mia carissima Star^^

Stavolta non posso fare a meno, arrivata al termine di questo capitolo, di soffermarmi sul titolo che hai scelto, mi scuserai quindi se inizierò dalla conclusione.
Le parole che introducono questa parte della storia ("macerie e fantasmi") sono molto significative non solo dal punto di vista concreto e tangibile della guerra, ma anche per tutto ciò che riguarda la morte e la distruzione, ho personalmente interpretato le macerie come una metafora della sofferenza che la guerra provoca e in particolare dei segni che l'esperienza bellica lascia nel cuore dei soldati sopravvissuti. A questo proposito ho ritrovato un significato simile nelle confidenze che Richard condivide con Finn; si apre per la prima volta veramente e probabilmente è servito anche a Green per rielaborare un drammatico lutto che non era ancora riuscito a superare e che fino a quel momento aveva trovato più semplice negare. Finn è stato molto bravo e sensibile, il suo cuore gli ha suggerito le parole giuste per confortarlo.
Come ho evidenziato nella scorsa recensione, stai facendo un ottimo lavoro sull'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti, in questo capitolo hai esplicitato molto bene il loro legame emotivo che ha il suo culmine nella parte finale. All'interno di un contesto di guerra stai consentendo al loro amore di sbocciare in tutte le sue sfumature, in questa occasione hai messo l'accento sul valore della cura fisica e morale verso la persona che si ama.
Provo ora a dare un ordine ai pensieri in linea con il susseguirsi delle scene ^^". Anche questo capitolo è stato da palpitazione fin dal principio per quanto riguarda il fronte bellico, abbiamo seguito le azioni di guerra dal punto di vista di Finn, non poteva essere più appropriata come scelta. Per buona parte del capitolo è stato il tenente a lasciarsi guidare per ovvie ragioni da Finn con la certezza però di essere in buona mani. La tua narrazione è stata come sempre impeccabile nei minimi particolari, dalle condizioni climatiche alle ferite di Richard, sembra sempre di fare un salto nel tempo e di essere al loro fianco.
Oltre alla sorprendente dedizione di Finn verso Richard che hai mostrato dal salvataggio presso il fortino fino al ricovero in ospedale, ci sono due scene che secondo me sono state molto significative al fine di approfondire il tema generale e delicato che stai affrontando. Il primo riguarda l'inedito incontro tra Finn e i tedeschi. Come ci dice lo stesso ragazzo, non si è mai trovato al loro cospetto del nemico in simili circostanze, anche questa è stata un'occasione per trovarsi faccia a faccia con le fragilità umane dei tedeschi, anche per loro le sconfitte scottano in egual misura. Il secondo riguarda l'approfondimento sull'atmosfera che si respira in ospedale tra i superstiti e mutilati di guerra; mi ha sorpresa in particolarmente la tua abilità di mettere in risalto le diverse reazioni dei soldati e il diverso modo di reagire ai propri danni personali, psicologi e fisici.

Questa storia è ricca di tanti temi, è tutto tranne una banale storia di guerra 💜

A presto, mia cara!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
11/05/20, ore 21:03

Ciao, tesoro^^

Perdonami, ieri ho fatto una full immersion nel nuovo capitolo della mia storia per riuscire a pubblicare stanotte (a questo proposito, erigerei una statua per ringraziarti *.*) , ma ti posso garantire che mi sono addormentata sentendo la mancanza delle tue righe, purtroppo il lavoro non mi ha consentito di passare prima 💜
Però ora sono qui a gustarmi ogni singola emozione che ci regali.
Mi ha commossa il senso di solitudine di Finn; anche in mezzo ad altri compagni che gli offrono supporto morale non riesce a riscoprire la pace nel cuore, credo per due motivi: uno lo hai ben evidenziato, nessuno potrebbe comprendere ciò che lo lega a Richard (specie in quel periodo storico), il quale per lui mi pare ovvio non sia un semplice superiore, l'altro riguarda la paura che porta nel cuore fortemente influenzata dagli orrori di cui, nelle poche missioni o attacchi a cui preso parte, è stato testimone. È assolutamente comprensibile il suo pessimismo e il suo pianto liberatorio, il quale non è affatto sinonimo di debolezza, non tutti potrebbero comprenderlo, perciò è molto consona la scelta della solitudine in quel frangente.
Devo ammettere che Green abbia una fortuna sfacciata, non so in quanti avrebbero trovato soccorso, le probabilità non erano molte ed io sono strafelice che il nostro ufficiale abbia avuto modo di uscire da quella situazione difficile ^^. Mi fa davvero strano però vedere Richard smarrito nel suo ruolo, lui che è sempre stato una guida per il suo plotone si trova in panchina forzata; sarò sadica, ma a me piace quando mostri l'uomo dietro la divisa in tutte le sue fragilità fisiche, emotive e mentali.
È assolutamente adorabile il modo in cui i due innamorati si rivolgano un pensiero reciproco in pena per le sorti dell'altro; benché le sofferenze fisiche, Richard vorrebbe solo essere accanto a Finn e combattere al suo fianco, mentre il più giovane non demorde e la speranza di ritrovarlo vivo non si spegne nel suo cuore. A questo proposito vorrei condividere un pensiero che mi è sorto grazie agli ultimi capitoli che ho letto; credo tu abbia abilmente intrecciato la relazione tra i due con le vicende belliche, attacchi e offensive non avrebbero avuto il potere di far nascere sentimenti di apprensione così intensi se alle spalle loro non si portassero un forte coinvolgimento fisico ed emotivo. Complimenti davvero per l'intreccio di tematiche che stai affrontando e portando avanti in modo egregio :).
Per la prima volta Finn si trova davanti al nemico senza Green e ho apprezzato tantissimo il modo in cui rispolveri gli insegnamenti del suo tenente, è un giovane uomo che sta maturando con progressione, stai descrivendo benissimo la sua evoluzione in questa prima vera occasione di mostrarla.
È assolutamente meraviglioso il salvataggio in estremis di Green, i valori che troviamo alla base di queste righe colpiscono dritto il cuore del lettore.
A volte mi mancano le parole per descrivere quanto tu sia brava a trattare il tema della guerra con una tale profondità, ma come puoi ben vedere le parole mi tornano subito e per fortuna perché meriti un riconoscimento per ciò che scrivi e per il modo in cui lo scrivi💜

A presto, mia cara! (corro a rispondere alla tua gentile recensione!)
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
09/05/20, ore 12:21

Ciao, tesoro ^^

Oggi sono riuscita a ritagliarmi un po' di tranquillità per immergermi nuovamente in questa meraviglia!

Leggendo l'inizio di questo capitolo mi è parso che la fine dello scorso capitolo sia stato il preludio di qualcosa di nuovo; hai dato una ventata di aria nuova, a Green sono state date nuove mansioni ed anche la scenografia sembra inedita agli occhi dei lettori.
C'è una costante però nella tua storia, gli intervalli tra dolcezza e crudezza non mancano mai e ce li giustifichi sempre attraverso la prospettiva dei due innamorati: il loro legame è una certezza, un'àncora di salvezza dalla follia delle atrocità che vivono, un amore dal qualche ricavano la forza di combattere senza mai darsi per vinti.
Anche i ricordi più piacevoli vengono sfumati dagli orrori della guerra diventando malinconici; ho apprezzato molto quel piccolo intermezzo sul fratello di Richard e i ricordi di un lontano periodo di pace.
È molto suggestivo quando descrivi i momenti di quiete, non sono mai veri e propri attimi di pace, ma anche in quei frangenti doni tanto angst. È tutto assolutamente credibile!
Forse non ho mai sottolineato un punto che ho sempre ritrovato nei tuoi capitoli. In una situazione così drammatica, in cui tutti, nessuno escluso, sono esposti ad un terribile destino, ai corpi dei compagni caduti viene lasciata molta dignità; l'hai mostrato molto bene finora e qui lo hai evidenziato con i corpi dei caduti coperti dai teli dopo l'ultimo attacco via terra e aereo.
Sei bravissima anche a descrivere lo scontro nei cieli attraverso la prospettiva di Finn, è stato un susseguirsi di colpi e uno scontro molto avvincente.
La posizione che Richard ricopre in guerra è sempre più drammatica, ad iniziare dallo straziante saluto con cui lui e Finn si sono scambiati un addio. Sono certa che Green si salverà in qualche modo, ci regalerai qualche piacevole sorpresa, anche se conoscendo il mood di questa storia sono sicura che dovremo aspettare prima di tirare un sospiro di sollievo.

È troppo bella questa storia ed io non vedo l'ora di mettermi in pari con i capitoli che hai già pubblicato! 💜

Spero a presto
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
07/05/20, ore 13:13

Ciao, carissima ^^

Scusa, lo smart working mi ha dimezzato il tempo a disposizione tra video-call e progettazione ^^"

La tua descrizione dello scontro è sempre da palpitazione. I dettagli con cui descrivi gli attacchi non possono essere più verosimili di così, altro che angst, qui siamo anche ad un livello superiore!
Mi avevi anticipato che Green fosse giovane, ma non pensavo avesse la mia età, questo dettaglio è ancora più sorprendente e sicuramente in linea con i tempi di cui ci narri. Correggo leggermente la linea che ho mantenuto fino ad adesso, non parlo più di generazione a livello cronologico, ma a livello d'esperienza; questo è ancora più interessante, poiché evidenzia a pieno l'influenza della guerra sui soldati, infatti non credo sia un caso che Green mi sia sembrato più grande fino ad ora; come sostiene anche Redmond, la guerra ha rubato a Green gli anni della sua giovinezza, un'esperienza così crudele gli ha messo sulle spalle la vita di tanti suoi uomini e questo lo ha sobbarcato di responsabilità enormi.
È davvero molto interessante come hai reso la prospettiva del nemico attraverso gli occhi di Finn. Lo sguardo ancora ingenuo del ragazzo ad un primo impatto sembra vedere solo l'umanità dei tedeschi, sembra quasi stia iniziando ad essere disilluso dai propri ideali, umani come gli inglesi patiscono le stesse pene; è un pensiero che sembra lo abbia influenzato successivamente durante il suo primo incontro face-to-face con il nemico. Mi piacciono tantissimo questi intermezzi introspettivi tra un colpo e l'altro, smorzano un po' la crudezza senza perdere il mood drammatico generale. È assolutamente reale la descrizione di Richard e Finn come superstiti.
È dolcissimo il momento tra i due innamorati, si mettono a nudo nel corpo e nell'anima.

Anche questo capitolo è stupendo, mia cara, lascia un gusto dolce-amaro💜

Spero a presto!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
06/05/20, ore 00:08

Ciao, cara Star ^^

Il nostro comandante non si smentisce proprio mai, non conosco un altro modo in cui avresti potuto renderlo più adorabile! Oltre ad un'empatia sempre presente e molto composta, ha anche un ottimo self control ^^" Ha ragione quando sostiene che probabilmente un altro tenente sarebbe stato meno paziente per una simile impertinenza davanti all'ordine di un superiore.
Mi piace molto come stai sviluppando il personaggio di Finn, sta esprimendo tutto il desiderio di rendere un servizio alla patria, senza però perdere di vista i timori e l'inesperienza della sua giovane età. È dolce il senso di protezione che Richard infonde a Finn, il ragazzo ripone la piena fiducia in lui; specie dopo che gli ha salvato la vita lo vede come un eroe e un esempio da seguire. Ho trovato commovente e molto profondo il discorso che Richard fa a Finn; come lo stesso tenente ci dice, è inutile riempire il ragazzo di pensieri illusori sulla guerra, preferisce metterlo fin da subito davanti alla dura realtà per non trovarsi impreparato al possibile destino a cui potrebbe andare incontro. È interessante il tema della sorte e della casualità in guerra; infatti se ci soffermiamo su questa tematica, ci rendiamo conto che i soldati non hanno molto altro a cui affidarsi se non al destino. Dopo una consapevolezza così cruda, l'intervento poetico sulla speranza ha smorzato la crudezza della guerra e la tensione di quelle ore. La dolcezza di Finn addormentato sulla spalla di Richard è indescrivibile. I penseri successivi del tenente derivano proprio da quest'ultima scena; ci mostri come Finn stia ricoprendo sempre più spazio nella vita di Richard, lo descrive quasi come fosse una nuova ragione di vita per resistere a quella guerra, poiché vuole proteggere il ragazzo per il quale non ha più così tanta paura dell'amore che prova, teme di più di perderlo.
Stavolta il momento della battaglia ha avuto un sapore agrodolce; i pensieri e le premure di Richard sono stati diversi dalle missioni precedenti, i suoi sentimenti sembrano distrarlo un po' dal combattimento.
OMG, che ansia! Tu ci vuoi uccidere facendo scoppiare il nostro povero cuore, altroché i tedeschi ^^". Alla fine del capitolo non sapevo se sciogliermi per la dolcezza tra Finn e Richard oppure palpitare per un nuovo scontro, sei una maestra dei feels! 💜

A presto, cara!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
05/05/20, ore 08:02

Ciao^^
eh, al vecchio sergente non la si fa...
Come sempre complimenti, perché ci fai vedere la grande guerra con precisione, stigmatizzando ogni aspetto di essa, dal fango, al freddo, alle trincee allagate, al costante pericolo di morire in modo orrendo, ma lo fai senza patemi e senza geremiadi, senza quell'odioso proclamare ogni tre righe l'orrore della guerra e senza schieramenti ideologici. Certo, parli di inglesi e quindi ci mostri il loro punto di vista, ma ti mantieni sui toni equilibrati che rendono la narrazione una vicenda storica e non un susseguirsi di slogan. Quindi grazie, non è facile in questi tempi di correttezza politica e radical-chic trovare qualcosa di così obiettivo e super partes.
Il povero Finn è caduto malato. Speriamo che si salvi, all'epoca purtroppo non era scontato.
Complimenti come sempre, alla prossima!

Recensore Master
05/05/20, ore 06:48

Buongiorno.
Certo che se il clima era come ora i nostri amici non avrebbero fatto tutta questa fatica... qui non piove da novembre, sempre sole, e se fa due gocce poi si asciugano subito...
Però adesso loro hanno contro i nemici, il maltempo, l'artiglieria nemica, tutto quanto, e tutto è un'incognita a parte il desiderio di vittoria, per riuscire a tornare a casa prima o poi.

Recensore Master
05/05/20, ore 02:40

Ciao carissima^^
Come sempre plaudo alla tua accuratissima ricostruzione storica: non trascuri nessun dettaglio e riesci comunque a rendere la narrazione appetibile, evitando il tanto esecrato effetto "pedante manuale di Storia". Insomma, con te la Storia la si rivive, si percepisce l'apprensione dei soldati che attendono l'assalto del nemico rannicchiati nelle loro buche e la fatica delle marce con gli stivali affondati nel fango e la pioggia che picchiettava sugli elmetti.
Allo stesso tempo rendi molto bene il conflitto di Richard, che si sforza di comportarsi come il buon ufficiale che conosciamo anche se non sempre approva le decisioni dei suoi superiori: combatte in prima linea fianco a fianco coi suoi uomini, si preoccupa per loro, guida personalmente le squadre di esploratori. È un ottimo comandante, serio e responsabile, coi piedi per terra.
L'improvvisa malattia di Finn però lo fa giustamente andare in apprensione, a maggior ragione perché non potrà assisterlo durante la convalescenza, né gli è dato di sapere se sarà in grado di rimettersi.
Complimenti anche per questo capitolo, la storia è sempre appassionante!
Attendo dunque il prossimo^^
Alla prossima!

Recensore Master
04/05/20, ore 21:31

Ciao carissima^^
volevo commentarti prima che postassi il prossimo, ma mi hai preceduto^^
In ogni caso, sempre grandiosa la tua ricostruzione. Uno si immagina di guardare dall'alto un immenso diorama con uomini, mezzi e fortificazioni.
In questo scenario si inserisce la vicenda di Green, che si conferma un uomo buono, ma anche di carattere solido, che diventa un punto di riferimento per i suoi uomini, oltre ad esserlo, per altri motivi, per il giovane soldato Finn.
Come sempre è un piacere leggerti, alla prossima!

Recensore Master
04/05/20, ore 21:07

Ciao, mia cara ^^

Hai iniziato questo capitolo collegandoti alle ultime battute del capitolo precedente ed hai mostrato molto bene i sentimenti confusi del tenente. Già dal primo capitolo ci avevi fatto intuire la sua omosessualità e in questa occasione hai fatto un passo avanti, ci dici che Finn ha risvegliato in Green sentimenti assopiti che, a quanto sembra, ha sempre cercato di nascondere agli occhi degli altri. La guerra sta assumendo per il tenente un risvolto sempre più personale, caratterizzato senz’altro dalla perdita di amici, dolore e fatiche fisiche, ma anche da sentimenti intimi che lo hanno del tutto preso alla sprovvista, influenzando i suoi pensieri che dopo il bacio con Finn si perdono su mondi che non sono strettamente legati al suo ruolo di rilievo in battaglia.
Durante la breve conversazione con il colonnello ci mostri un altro lato di Richard, non è solo coraggioso, è anche estremamente leale con i suoi uomini e il rispetto che si è guadagnato sembra essere reciproco. Anche attraverso le parole del caporale Speller, dipingi in modo molto chiaro la personalità e la reputazione di Green tra i ranghi dell’esercito; da queste affermazioni ribadisci la sua umanità e la sua empatia verso il prossimo. Richard è uscito dal rifugio senza avvisare per non coinvolgere Finn in una missione così pericolosa, visto che è ancora debilitato dall’ultima ferita che ha ricevuto; anche in questa occasione si denota il suo buon cuore e per quanto lui tenti di sopprimere i sentimenti che prova verso quel giovane le sue azioni ne vengono fortemente influenzate, perciò ha preferito affidare a Finn un compito meno rischioso e più tranquillo.
Sei sempre molto puntuale per quanto riguarda i dettagli bellici, è tutto estremamente credibile (le tue letture e le tue numerose conoscenze sul tema ci stanno offrendo un lavoro molto ben strutturato dal punto di vista storico), ci immerge del tutto in quel clima di terrore, pericoli imminenti e ansia di dover essere pronti per difesa e attacco. Il genere angst è reso benissimo dall'atmosfera che crei, emblematica è la descrizione delle macerie fisiche che quella guerra crea.
Mi è piaciuto molto anche il breve confronto tra Finn è Speller sul passato di Green; in questo frangente hai reso bene ciò che ci hai fatto intuire già dal primo capitolo sulla differenza generazionale tra i soldati; è sempre più interessante come ci presenti questo tema ed è uno dei motivi per il quale risulta essere molto interessante il rapporto tra Finn e Richard, si incontrano due generazioni molto distanti, fatte di esperienze, ideali e maturità diverse. Finn per il momento sta acquisendo informazioni sul tenente da terzi, chissà se Green si aprirà prima o poi con lui, gli racconterà personalmente del suo passato o se la paura dei suoi sentimenti lo allontaneranno dal ragazzo in seguito.
Non è difficile credere che Green non abbia amici, come sostiene Speller, la guerra non consente di preservare affetti stabili, eppure resta in lui una grande profondità di spirito, probabilmente ha paura di affezionarsi a Finn per questo motivo, dall'altra parte però la sua umana vicinanza gli infonde un gran sollievo.

Questa storia infonde sempre tantissime emozioni, ti sono sempre più grata per avermi dato la possibilità di conoscere la tua storia 💜

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
03/05/20, ore 18:48

Ciao, mia cara ^^

Come mi hai dato la possibilità di intuire dal tuo componimento in poesia, sei bravissima ad infondere emozioni e questo si nota anche nel genere narrativo.
Già a partire dai primi capoversi ci proietti nel mondo bellico, i dettagli che ci offri consentono di inquadrare subito un periodo storico preciso; ci fai quindi viaggiare molto efficacemente nel tempo, gettando fin dal principio le basi e rivelandoci lo sfondo per tutto ciò che ci racconterai nell’arco della storia. Fai questa operazione con grande spontaneità; avevo notato la semplicità della tua narrazione già dalla poesia; non fraintendermi però, per me semplicità non è sinonimo di banalità o superficialità, per me semplicità è virtù, è sapere narrare qualcosa senza il bisogno di artifici narrativi complessi, scendere nel profondo della questione, toccare le corde essenziali e colpire l’anima del lettore.
Ho colto tutto ciò dal contesto che ci hai presentato, ma per quanto riguarda la prima parte mi piacerebbe spendere due parole anche sui personaggi. Credo che le frasi con cui hai descritto l’ufficiale Green, il ragazzo del rancio (che dà il titolo al capitolo e che prende sempre più importanza nell’arco della narrazione) o anche il maggiore Farrell siano perfette per presentarci a grandi linee la loro personalità e il loro ruolo in questa guerra, questo ci ha consentito di entrare fin da subito in sintonia con loro; io personalmente ho trovato molta sintonia con l’ufficiale Green, probabilmente perché in questo frangente hai dato molto spazio a lui, hai descritto spesso il conflitto dalla sua prospettiva e hai mostrato i lati più profondi e sensibili della sua personalità. La descrizione della psiche dei soldati ti riesce divinamente, rendi a pieno tutte le ferite dell’anima che le pressioni emotive hanno causato.
Un altro tema reale e tipico della guerra che affronti è il differente approccio al conflitto delle generazioni di combattenti. Contrapponi la maturità dell’esperienza segnata da scottanti sofferente (Richard è stato testimone dei pericoli mortali della guerra, ne è stato segnato personalmente) e la gioventù ricca di ideali, entusiasmo ed eroismo (due mondi che tu fai incontrare e accostare grazie ai personaggi di Finn e Richard, uno dei motivi per il quale il loro rapporto è molto interessante e incuriosisce lo sviluppo che avrà nell’arco della storia).
È un capitolo introduttivo davvero ricco di tutto quel passato e della storia umana che ci viene raccontata dietro i volti dei soldati.
La tua descrizione degli attacchi è davvero sorprendente, non avresti potuto descrivere quelle scene in modo più verosimile e credibile, mentre leggevo mi è passato sotto gli occhi uno di quei film in stile “Salvate il soldato Ryan”. Nulla da dire, da te c’è solo da imparare! Anzi devo ringraziarti immensamente per avermi dato la possibilità di conoscerti come autrice e di conoscere questo capolavoro dell’angst che sto leggendo :)
Oltre alle azioni armate (divinamente descritte, non mi stancherò mai di ribadirlo) stai anche descrivendo l’umanità più profonda e toccante dell’animo umano. Stai dando profondità ai personaggi con singole frasi senza immergere la narrazione in racconti immensi, ma concentrandoti solo sull’essenziale, un esempio che mi ha particolarmente colpita è questo: “Entrambi avevano sofferto profondamente a causa della guerra, ormai sapevano comunicare il proprio dolore senza dire una parola”, queste parole sono segno della maturità e della tempra dei reduci di guerra di cui ti accennavo prima; come anche il sentimento di pietà che Green prova è sinonimo della sua grande sensibilità, sicuramente innata, ma credo che buona parte dell’empatia l’abbia maturata lungo i numerosi anni al fronte; empatia che a quanto pare ha maturato anche verso i nemici. Questa storia è un mix di sentimento e crudezza, reso molto bene dalla prospettiva dello schieramento da cui ci narri la storia, anche se appunto, come dicevo, non può sfuggirmi attraverso gli occhi di Richard l’umanità anche verso il nemico come se combattesse per abitudine (emblematico il fatto che non festeggi più le vittorie da tempo, ormai rassegnato a quella realtà).
Hai gettato nell’arco del capitolo le basi per giungere al suggellamento del rapporto tra Finn e Richard (mostrandoci sempre più l’uomo dietro la divisa e gli ideali belligeranti, sotto ogni aspetto), non solo dal punto di vista narrativo (gli eventi che hanno favorito via via la loro vicinanza), ma i sentimenti che serbano nel cuore verso la guerra e verso l’altro; l’attrazione di Finn nei confronti del suo salvatore è una questione davvero affascinante!

Dopo averti inondata di parole ed essermi resa odiosa ^^’, ti mando un abbraccio e ci sentiamo presto al secondo capitolo di questo capolavoro! :)

-Vale

Recensore Master
26/04/20, ore 07:29

Buongiorno.
Credo che tutta questa resistenza fosse dovuta ai governi centrali, i cui capi non vivevano questo dramma... se questi soldati avessero avuto l'opportunità di tornare a casa e vivere in pace, secondo me avrebbero posato le armi e via, ciascuno a vivere... perché questa, appunto, non è vita... pubblicato nella giornata di ieri, dovrebbe far ricordare cosa era il mondo prima, prima della liberazione, prima dell'UE, prima di ciò che oggi diamo così tanto per scontato; la pace.

Recensore Master
25/04/20, ore 22:02

Ciao^^
È sempre bello leggere una storia così accurata e dettagliata dal punto di vista della ricostruzione storica, che contribuisce a calare nel contesto e porta a familiarizzare con l'ambiente delle trincee e delle gerarchie militari.
Ma soprattutto, è bello vedere che in situazioni così estreme i rapporti umani si mantengono genuini: gli uomini, anziché cedere agli egoismi, si sostengono l'un l'altro nelle difficoltà e fanno fronte comune contro le minacce che si trovano ad affrontare. E quei rari, transitori momenti di pace sono visti come un dono, qualcosa da godere fino in fondo senza sprecarlo, sia perché il contrasto con la durezza della guerra li induce ad apprezzare le piccole cose, sia perché consapevoli della precarietà della loro situazione.
Come sempre, un capitolo molto bello.
Complimenti e alla prossima! :)

Recensore Master
18/04/20, ore 18:14

Ciao carissima^^
Scusa il criminale ritardo con cui mi accosto al tuo nuovo aggiornamento.
Sono molto poetiche le immagini che evochi, dai papaveri che danzano tra le tombe, unico tocco di colore nel grigiore della landa desolata, al filo spinato che riflette i raggi lunari. Così vivide e realistiche che sembrava di averle davanti agli occhi, come le scene di battaglia che sembrano saltare fuori da un resoconto dell'epoca. Lo scenario è devastato, martoriato dalla guerra come le anime dei soldati, che cercano conforto nel cameratismo e gioiscono perfino di un residuo di carne nella zuppa del rancio. Non è una storia di ideali né di eroi indomiti, ma sprazzi di eroismo vi si ritrovano comunque, nei piccoli gesti, nella forza di resistere e di sostenersi l'un l'altro in una situazione così impietosa, come quella che ha segnato l'esperienza di Richard.
Un capitolo bellissimo, malinconico ma anche velato di una sottile speranza.
Come sempre complimenti, alla prossima!^^
(Recensione modificata il 18/04/2020 - 06:19 pm)