Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/07/20, ore 14:10

Buon pomeriggio.
Oddio, ma che orrore... addirittura perdere così tanto il senno da giungere a cercare di uccidere pure i compagni... pur di uccidere qualcuno, appunto! Questa cosa non l'avrei mai nemmeno immaginata, mi sembra il culmine dell'orrore.
Intanto la guerra prosegue, inesorabile. Ogni ragazzo ha le sue paure e i suoi scheletri nell'armadio.

Recensore Master
25/07/20, ore 14:34

Ciao carissima Star ^^

È stato un capitolo dolce e amaro allo stesso tempo, ma come sempre una lettura molto piacevole. Passo ai dettagli, come di consueto ho preso tantissimi appunti :).

Finalmente trovano Finn grazie alla tregua che Foley riesce a conquistare; per quanto la pace possa essere volubile in guerra, l'intervento di William è stato senza dubbio una benedizione dal cielo, sta aiutando tutti loro e sta salvando loro la vita. Foley ai miei occhi guadagna sempre più rispetto e apprezzamento ^^.
Finn ovviamente non può fare a meno di preoccuparsi per Richard (la guerriglia li ha separati fisicamente, ma le loro anime continuano ad essere saldamente connesse), ma riceve l'ennesimo pugno nello stomaco; l'incertezza sulle sorti dell'amato fa crollare ancor più la speranza di Finn, ma l'attenente non dichiara la resa, come si dice, il suo cuore vacilla ma non molla.
Apprezzo sempre tantissimo le ambientazioni che ricrei, ci riporti in modo molto efficace indietro nel tempo ad un passato che non abbiamo vissuto, ma che grazie a te esperiamo sulla pelle. In questo caso specifico mi sto riferendo allo scenario dell'ospedale che rende molto bene la drammaticità che si consuma al suo interno.
Come ho già accennato nella scorsa recensione, la storia di Dawber mi ha molto colpita e allo stesso modo il rapporto che hai creato tra lui e Hugh; quest'ultimo è dedito al compagno, non sa se può ritenersi suo amico, è incerto sul loro rapporto, ma tiene a lui, tra loro c'è un legame innegabile dal momento che Dawber ha messo a repentaglio la sua vita pur di salvare Hugh. Il trascorso di Dawber non è affatto passato di mente a Hugh, gli è rimasto nel cuore, esattamente come a noi lettori; si sente in colpa per la vita di Dawber, l'ha rischiata per salvare lui, nota la differenza tra loro, Hugh ha qualcosa per cui vivere in Inghilterra. Che bel pensiero che ha Hugh verso la famiglia di Dawber e Dawber stesso, desidera sdebitarsi per avergli salvato la vita. Preso dal conflitto non si è mai reso conto che Dawber si è sempre preoccupato per lui e lo ha fatto a modo suo, con "freddezza", ma anche con sincerità.
Mi è piaciuto molto l'appunto sulla giovane infermeria, sono quei particolari che danno spessore alla narrazione; anche il viso di chi soccorre è segnato dalla guerra ed ora è lei il soggetto che prendi in considerazione, al pari dei giovani soldati che vivono sulla pelle gli orrori, ma non perde il tatto per tranquillizzare chi è vicino agli infermi (al pari del dottor Jones).
Richard sta bene ^^, solo un po' debole, ma vivo e in guerra è ciò che conta. Ovviamente pensa subito a Finn, alla loro relazione e al sentimento che si sovrappone spesso alla razionalità; pensa che i sentimenti che prova per lui possano avere addirittura impedito di aiutarlo, coinvolgendolo troppo, fino ad impedirgli di essere lucido sul da farsi.
Se non sbaglio non avevi ancora rivelato la relazione tra Richard e Davis o forse ricordo solo un piccolo accenno, ma correggimi se sbaglio, ho un vuoto su questo aspetto.
Povero Richard, fa male vederlo così imprigionato dai suoi stessi sentimenti, l'amore non chiede il permesso per entrare, per fortuna è circondato da persone sensibili che senza essere troppo esplicito sulla relazione con Finn riescono a capire e ad accettarla.
Forse Richard pensa di essersi avvicinato a Finn come ai tempi aveva fatto con Davis vedendo in lui un'àncora di salvezza, ma ora capisce di aver dato voce ai sentimenti (sicuramente sinceri per Finn), non solo al bisogno di una salvezza per l'anima; non può fare a meno di pensare al fatto di aver nuovamente trasgredito ad una promessa fatta a se stesso e alle conseguenze che potrebbero derivarne.
È stato bello e commovente il chiarimento tra Richard e William. Per William il valore della promessa fatta all'amico vince sul rancore; a questo punto è pronto a riconsegnare l'orologio, dal momento che tiene vivo il ricordo di Albert mantenendo fede alla promessa che gli ha fatto. William condivide il suo dolore con Richard e il cuore si alleggerisce.
Avevi già accennato in passato al processo di Randall, ora lo hai approfondito rivelando l'uomo per quello che è: un mostro; Albert era un uomo di buon cuore, esattamente come lo è suo fratello, sono certa che Richard cercherà giustizia.

Il lettore si affeziona sempre più ai tuoi personaggi, grazie alla tua abilità di renderli sempre più reali e autentici. Bravissima ❤

Alla prossima!
Un abbraccio grande
-Vale

Recensore Master
25/07/20, ore 12:40

Carissima,
sono davvero contenta di aver letto del chiarimento tra Richard e Foley. Il passaggio dell'orologio di Albert dall'uno all'altro è significativo. Foley libera la coscienza dal rancore, sebbene affermi di non essere in grado di perdonare completamente il suo collega, ma se non altro gli riconosce il vero fine dell'apparente atto omicida.
Richard riceve il prezioso pegno e insieme assume la risoluzione di indagare sul presunto suicidio del fratello. Il racconto in flashback di Foley contribuisce a far cadere sulla morte del giovane un velo di complotto.
Randall appare nei pensieri di tutti come un individuo privo di sanità mentale e compassione. Chiaro che non sopportasse l'onestà morale di Albert.
Hugh fa i conti con se stesso e con i propri sentimenti davanti al capezzale di Dawber. Piange per lui ma anche per tutti i Dawber del mondo, compreso anche il prigioniero tedesco dal futuro incerto.
Fin attende. Mi pare tanto la Penelope omerica, fedele e fiduciosa nella sua solitudine.
Spes ultima dea.
Molto bello anche questo capitolo. Un bacione! ^^
A presto!

Recensore Junior
21/07/20, ore 20:48

Ciao Molto piacevole questa storia. Devo dire che la scena fra i due mi è piaciuta moltissimo. Dolce e passionale. Complimenti, sei esperta di questo periodo e si vede!

Recensore Master
20/07/20, ore 11:36

Ciao^^
Il dottor Jones è riuscito ad affrontare con molta delicatezza un argomento che per l'epoca era più dirompente di una granata a frammentazione. Del resto, mi pare un acuto osservatore, un conoscitore della mente e del carattere degli uomini che cura, per cui non mi stupisce che abbia capito.
Green sta giocando col fuoco: per ora chi lo ha capito ha anche elegantemente fatto finta di nulla perché comprendeva il valore di quel rapporto, ma se lo intuisse la persona sbagliata?
A parte ciò, come sempre ci mostri emozioni e sentimenti sullo sfondo della guerra, senza mai scadere nel lagnoso e nel piagnisteo.
C'è chi muore e chi resta, e coloro che rimangono devono portare il peso dei comagni caduti, oltre al peso della disillusione.
Come sempre bravissima, a presto!^^

Recensore Master
19/07/20, ore 17:49

Buona sera.
Uno scontro all'ultimo sangue, senza pietà, esiste solo l'avanzare a ogni costo...
A volte mi chiedo cosa sia servito tutto questo.
In realtà a una cosa sì... alla consapevolezza... ma non so che sia stato recepito da tutti.
Green era stato avvisato...
La situazione è complicatissima, si muore come mosche, tutto è assolutamente in bilico...

Recensore Master
18/07/20, ore 15:29

Carissima,
in questo capitolo c'è un avvicendarsi di situazioni belliche incalzanti: da quelle fisiche, fatte di pallottole ed esplosioni, a quelle interiori, fatte di pensieri e speranze.
Anche i ragionamenti dei personaggi sono armi pronte a sparare: c'è chi si gioca il tutto per tutto, chi sceglie l'onore, chi si lascia andare alla disperazione e chi non si rende più conto di nulla.
È esemplificativa la conversazione tra Green e Jones che oscillano tra cuore e ragione.
Il medico comprende le ragioni più segrete del tenente, forse non le approva, ma riesce comunque a condividerne i valore. In fondo, sentirsi responsabili di una morte non impedita equivale a non vivere più.
Finn resta in statica attesa, diviso tra paura e speranza. Intorno regnano morte e distruzione, pare un inferno schierato in terra. Sei molto brava a rendere il buio, la paura, l'angoscia di non sapere chi si sta avvicinando.
Il finale, dedicato a Richard che perde i sensi, ci fa capire che forse è giunto Foley e che esiste ancora una via di fuga.
Attendo il seguito con trepidazione, come sempre!
Un bacio e a presto! ^^

Recensore Master
18/07/20, ore 15:23

Rieccomi qui!
Un altro capitolo molto drammatico, nel quale però emergono i sentimenti più profondi che legano le varie figure della tua storia.
I tuoi personaggi sono sempre profondi e veri, i dilemmi con cui si scontrano sono tangibili ed è impossibile non immedesimarsi in loro.
Qui la figura che emerge è quella del dottor Jones: è un uomo consapevole della crudezza della guerra, che non si fa illusioni, ma che comunque cerca di anteporre il suo dovere - che per lui è quasi una vocazione - agli egoismi personali, disposto a tutto pur di poter salvare i propri uomini. Ma è anche ben conscio dei propri limiti quando viene posto di fronte all'ineluttabile, come nel caso della morte del povero McCall.
Anche nelle situazioni più crude, però, tu riesci comunque a mantenere la delicatezza che contraddistingue il tuo modo di narrare.
Richard e Finn non se la passano meglio: il tenente sa che qualunque scelta egli farà comporterà un duro prezzo da pagare, ma sa assumersene le responsabilità. Anche Finn si è reso conto di essere cambiato, perché il rapporto con Richard l'ha fortificato, ma anche la guerra ha dato il suo contributo, e nell'acquisire coraggio ha dovuto rinunciare alla propria innocenza.
La vista delle iridi verdi mi lascia ben sperare...
Complimenti come sempre, alla prossima! :)

Recensore Master
18/07/20, ore 14:53

Ciao, scusa se arrivo soltanto adesso!
Un capitolo molto introspettivo e drammatico, in cui ti prendi tempo per esplorare anche le relazioni tra i personaggi secondari. Dawber è un personaggio singolare, praticamente l'opposto di Hugh, ma la relazione che si è andata a instaurare tra loro in quelle atroci circostanze sembra proprio voler confermare che le differenze tra i soldati, posti dinanzi alle stesse difficoltà, vanno appianandosi fino a diventare quasi inconsistenti.
Nel frattempo, la situazione dei nostri è ancora sospesa: molti sono disillusi, ma Finn continua a credere - a sperare - nell'intervento risolutivo del suo compagno e superiore.
A tra poco per il prossimo capitolo!

Recensore Master
18/07/20, ore 02:42

Ciao carissima Star ^^

Adoro come accosti il sentimento più puro alle crude azioni di guerra. Richard si trova in mezzo a due poli: dovere per i suoi uomini e amore per Finn; io però non riesco a dimenticare che Finn non sta lottando da solo per la vita, c'è Speller con lui e Finn stesso è un soldato, quindi il tenente non sta comunque mettendo a rischio la vita del suo seguito per intraprendere una "missione personale".
Ho anch'io un po' il sospetto che il dottor Jones sia anche uno psicologo, è abile a penetrare nella psiche umana ^^. È stato profondissimo il dialogo tra il tenente e il dottore; Jones sottolinea la determinazione di Richard e lo stima per la sua tempra, nell'anima prima ancora che nel corpo. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che i loro doveri siano affini, entrambi si fanno carico della responsabilità di vite umane in un contesto in cui la vita mostra il massimo della sua fragilità. La forza di questi uomini deve essere davvero immensa per sopportare tutto questo, sia che essi siano soldati sia che essi siano soccorritori. Gli incubi rappresentano il loro lato umano, ma dalle debolezze che l'anima macina costantemente loro si rialzano e pensano al prossimo, frapponendolo alla loro stessa vita. Anche Jones si è accorto quanto il tenente tenga a Finn (mi pare sia il secondo ad avere intuito quanto i due siano legati). Ormai i due innamorati non hanno più segreti, i loro sentimenti sono alla portata di tutti per quanto sono intensi (mi farai sapere, ne sono certa, se una loro aperta rivelazione potrà portare conseguenze positive o negative).
Il fatto che Finn si dispiaccia per la sua anima corrotta dalla guerra è un pensiero estremamente puro; io sono certa che la guerra non modifichi le radici del nostro essere, può far crescere/maturare, ma se ci sono buone basi è difficile che vengano sradicate del tutto; Richard ne è la prova ed ora anche Finn.
Se non sbaglio non avevi ancora descritto l'agonia e la morte di un soldato così da vicino e in presenza di commilitoni e di amici, è stato molto toccante; i dettagli hanno reso tutta la drammaticità del momento: le ultime parole del ferito, il suo attaccamento alla vita, il corpo riverso nella neve, l'espressione ancora fanciullesca, ma anche il momento di rispetto e contemplazione che ne è seguito. In parallelo descrivi l'impotenza di fronte alla morte più crudele di Jones e Richard, il quale anch'egli sta vivendo la morte di alcuni suoi uomini, per i quali non può fare più nulla.
Sto sperando in tutte le lingue che sia Finn a soccorrere il tenente, il fatto che Richard venga attirato dagli occhi, in singolo dettaglio, in un momento di intenso dolore mi infonde speranza significa che è un volto amico e molto familiare a lui. 🤞🏻
Non farci aspettare troppo, mi raccomando. Io ho il brutto vizio di divorarmi i capitoli subito e di dover poi aspettare XD. Questo ti dimostra quanto io adori te e la tua storia, a tal punto da consigliarla a chiunque ❤. Temevi di non saper rendere al meglio queste operazioni militari e invece sei stata divina ❤.

A presto, cara!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre tua fan)

Recensore Master
13/07/20, ore 22:38

Ciao^^
la storia di Hugh mi ha ricordato quell'episodio di "All'ovest niente di nuovo" quando il protagonista si carica in spalla Kat ferito e lo porta fino al posto di medicazione per poi accorgersi che una pallottola vagante l'aveva ucciso mentre lui lo stava portando verso l'ospedale da campo.
Anche il tuo soldato sta facendo di tutto per salvare l'amico ferito, un amico ruvido, quasi scontroso, col quale è entrato in confidenza poco a poco, e come sempre succede in questi casi, la loro amicizia si è cementata in modo indissolubile.
Come sempre, la vera protagonista della tua storia è l'umanità, è quel barlume di sentimenti che continua a brillare debolmente anche nelle tenebre della guerra e della distruzione.
La guerra spoglia tutti dei loro fronzoli e fa emergere nel bene e nel male la vera essenza di ognuno, e tu ci mostri letteralmente l'anima dei tuoi protagonisti, facendoci entrare in unìempatia profonda con loro.
Come sempre complimenti, alla prossima!

Recensore Master
12/07/20, ore 14:19

Buongiorno.
Tra speranze, desideri e consapevolezze, si continua a vivere e a combattere per portare a casa la pelle.
Scoprire proprio in questo momento che... si diventerà padre, be', oddio... è la notizia più bella del mondo, ma calata nel fuoco dell'inferno.
Spero solo che tutte queste speranze, molteplici e diverse, non restino deluse!
Finn è davvero un personaggio dolcissimo.

Recensore Master
12/07/20, ore 10:48

Carissima,
Foley sta tenendo fede al proprio impegno e trova in Redmond un uomo altrettanto determinato. Entrambi stimano Richard e non vogliono rinunciare all'estremo tentativo di salvarlo. Tifo per loro! :)
In mezzo alla bufera che non lascia scampo, solo la sofferenza non riesce a raffreddarsi, così come i pensieri dei soldati che affrontano la battaglia in quelle ardue condizioni.
Hugh si lascia andare ai ricordi, assistendo il povero Dawber in quelli che probabilmente sono i suoi ultimi momenti. Molto intenso il flashback con cui ci riveli il passato del soldato. Una vita difficile, stentata, che lo costringe a compiere scelte sbagliate.
Ultima, la guerra come sola alternativa. Anch'io penso che la famiglia di Dawber lo rivoglia a casa nonostante tutto.
Hugh è molto sensibile, cerca di prendersi cura di tutti: probabilmente perché spera che qualcuno lo stia a sua volta facendo con i suoi cari lontani e con suo figlio.
Non ci sono notizie di Richard e le opinioni sul suo agire sono controverse: certamente Finn ha fiducia infinita in lui e non può nemmeno pensare che l'uomo che ama decida di lasciare i suoi in balia del nemico.
Spero che Foley giunga deus ex machina in questo momento davvero estenuante e drammatico.
Un capitolo fatto di emozioni e vite vissute. Ti faccio i miei complimenti.
Un bacio e a presto! ^^

Recensore Master
12/07/20, ore 02:15

Ciao carissima Star ^^

Quanta umanità in questo capitolo!
L'ho diviso nella mia mente in tre macroaree, ma collegate tutte dal cameratismo, dall'altruismo e dell'empatia.
Parto da William. Dal suo ingresso in scena ci hai aiutati capitolo dopo capitolo ad entrare nel cuore di questo personaggio, ce lo hai fatto conoscere nel presente e nel passato, hai messo a nudo la sua anima. Ora sembra essere arrivato pienamente alla consapevolezza che Richard sia degno di protezione in nome dell'amico scomparso. Se oggi, giunta fin qui, penso a William mi vengono in mente solo parole di apprezzamento, quindi ti faccio i miei complimenti per il modo in cui ha presentato questo personaggio, per gradi e lasciando sempre un alone di mistero intorno a lui.
Per quanto riguarda Hugh e Dawber. Ho il sentore che in qualche modo volessi stendere i tuoi lettori ^^". Lo credo bene che Hugh nel capitolo precedente sia stato protetto così strenuamente da Dawber, tanto da rischiare la propria vita, Hugh ha una famiglia che lo aspetta e ciò dimostra quanto Dawber tenga ancora alla sua, si dispiaccia di averla perduta e dia valore agli affetti familiari.
Dawber ha una faghissima familiarità con Oliver Twist e la cosa mi piace molto; la storia di quest'uomo mi ha commossa, ho avvertito tutta la sua umanità e le conferme alle ipotesi di Hugh sono arrivate dalla voce del diretto interessato. Ora però sappi che al ritorno dalla guerra voglio leggere il ritorno di Dawber dalla famiglia (sono certa che lui vivrà), idem per Hugh; non puoi lasciare in sospeso queste storie di vita così profonde.
La terza parte riguarda Finn e la fede incondizionata che nutre per Richard. Il ragazzo ha fede negli ideali di cameratismo che Richard ha sempre mostrando, ma ovvio che alla base ci sia anche una forte fiducia nell'amore che Richard nutre per Finn.

In conclusione, ci tengo a dirti quanto mi sia piaciuto il passaggio nella trattazione dei personaggi, specie quando passi da William a Hugh facendoli incontrare, è stato come un passaggio di consegne nella narrazione. È stato come guardare un film :).

Bravissima come sempre, speravo aggiornassi stasera, ti ho tenuta d'occhio ❤

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
07/07/20, ore 09:25

Ciao carissima,
sullo sfondo di una prima guerra mondiale mirabilmente descritta, ci mostri l'intecciarsi di vicende delle più umane, come del resto succede ed è successo in tutte le guerre dall'alba dei tempi a oggi.
È come se con questa storia tu volessi ricordarci che sì, esistono le guerre descritte nei libri, ma esse sono fatte da uomini, da persone che hanno amato, odiato, sperato, avuto paura, provato gioia e dolore.
Ogni personaggio ha la sua evoluzione, si confronta con i grandi temi dell'amicizia, dell'amore, della fedeltà e del coraggio, si tempra nella battaglia, abbandonando man mano i fronzoli rassicuranti della vita civile per presentarsi metaforicamente nudo, e mostrarci così la sua vera essenza.
Vediamo quindi i coraggiosi, i nobili d'animo, e quelli che al momento della verità sono stati pusillanimi, e ora devono fare i conti con la loro codardia.
Come sempre una bellissima storia, complimenti!^^