Recensioni per
Dulce et decorum est
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 281 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/06/20, ore 13:24

Eccomi, cara.
L'inizio del capitolo mi ha fatto venire in mente una cosa che mi raccontava mia nonna. Lei era del 1922, quindi si è beccata tutta la Seconda Guerra Mondiale sulle spalle, nel paesino del Monferrato in cui abitava.
Dopo il 25 aprile, ha assistito alla ritirata dei tedeschi, gli stessi che avevano fucilato, rastrellato e rubato in zona per due anni. Tutti gli italiani erano schierati sulla strada e hanno iniziato a prenderli a sassate e a gridare contro di loro, lei compresa. Poi ha visto che quelli che stavano tornando a casa erano poco più che adolescenti, dei ragazzini di sedici anni addirittura, e se n'è andata perchè le hanno fatto molta compassione. Se ne vergognava ancora.
La guerra è così.
Green lo sa, cerca di essere di conforto ai compagni e di mantenere stretto il proprio lato cosciente, per non finire come il povero soldato Clifford o, anche, per non diventare come la sentinella arrabbiata delle prime righe.
Con lui c'è Finn e il loro legame sta diventando una sicurezza, un punto di calore un incrocio di due solitudini.
Il tuo è un vivo e drammatico scorcio sulla guerra.
Un bacione! ^^

Recensore Master
04/06/20, ore 11:07

Green. Verde, come la speranza, nel grigio orrore della guerra. nel rosso del sangue versato dagli esseri umani.
Hai fatto capire molto bene quali sono i sentimenti di richard quando viene messo a parte della missione suicida. Non condivide, ma obbedisce. Qualcosa in lui si ribella, entra in disaccordo, anche se il tono con cui parla ai suoi uomini non lascia trasparire nulla. Un bene, nel male, poiché lascia intuire che il suo cuore non si è raffreddato.
il suono delle armi e delle esplosioni è terrificante, così come quello delle urla strazianti dei feriti, dei gemiti d'agonia dei moribondi. Rendi in maniera profonda l'angoscia, la pena, la desolazione.
Green si abbandona al pianto tra le braccia di un altro essere umano. Gli consente di entrare nella sua sfera, di essere suo amico, suo fratello, di più... è difficile, perchè perdere un affetto è più duro che perdere un qualsiasi compagno. Richard compie questo passo, anche se lo sa bene.
Un capitolo molto commovente.
A presto, cara, non farmi piangere troppo! ^^

Recensore Master
03/06/20, ore 21:12

Ciao cara! ^^
Vengo anch'io a curiosare con piacere sulla tua pagina! Mi intendo poco di battaglie, ma il tuo scritto ci cala immediatamente all'immobilità congelata delle trincee. Congelata dalla guerra, dal clima e dalla paura.
Tutto pare grigio e terrigno nei pensieri di Green, che osserva inizialmente il fronte con lo sguardo disilluso di chi ha già visto abbastanza.
Poi viene coinvolto in uno scontro violento e, paradossalmente, riesce ad annullarsi ancora di più: la reificazione degli umani sentimenti lo attende al varco.
Ma ecco che il "ragazzo del rancio" diventa "Finn": un essere umano con un nome, che colora la vita dell'ufficiale che gli ha salvato la vita.
La premura e la gratitudine iniziali diventano dichiarazione silenziosa. Ma in tali circostanze le parole non occorrono.
Ho trovato molto particolareggiate le descrizioni dei momenti più mozzafiato. Sei stata bravissima.
Seguirò la storia con curiosità! ^^

Recensore Master
03/06/20, ore 09:18

Ciao carissima^^
Green è sempre un punto di riferimento per i suoi uomini. È una persona di cuore, profondamente umana, capace di anteporre i bisogni dei soldati che gli sono stati affidati ai propri.
È molto commovente vederlo finalmente riunirsi con Finn. Anche in poche parole, con gli atteggiamenti di intimità che si potevano permettere all'epoca, riesce a comunicare tutto il suo affetto e la sua preoccupazione per il ragazzo.
Molto belli anche tutti gli episodi "di contorno" alla vicenda, quei piccoli momenti di umanità al di là dei regolamenti e delle disposizioni che hanno punteggiato da entrambe le parti la Grande Guerra.
Come sempre bravissima, alla prossima!

Recensore Master
02/06/20, ore 07:11

Buongiorno.
Salvare quel prigioniero tedesco pare sempre più difficile. Nessuno può far nulla, se ci provi rischi di finire nei guai. Stress, ansie, paure, tutto convoglia verso il nemico che a questo punto anche se solo una persona arresa per sopravvivere diventa comunque un capro espiatorio perfetto.
Nel frattempo, la vita prosegue. Per chi resta, tra morte, battaglie, scontri pressoché continui di vario genere.

Recensore Master
01/06/20, ore 14:09

Ciao, mia carissima Star^^

La grandissima dose di angst che hai lasciato nello scorso capitolo si avverte anche qui, ma ha un sapore decisamente diverso, è carica di speranza; la stessa speranza che infonde la foto che accompagna questa parte attraverso i raggi che spuntano oltre l'oscurità del cielo. È estremamente suggestiva quell'istantanea ed infonde le stesse emozioni dei tuoi scritti, quindi ciò significa che stai dipingendo un quadro di guerra verosimile in tutta la sua drammaticità.

Le vicende che vedono coinvolto Hugh entrano sempre più nel cuore. Il giovane infonde sicurezza al prigioniero solo con la presenza, non ha perso dimestichezza nei rapporti umani, nonostante l'orrore che ogni giorno lo circonda. Il tedesco si affida al rivale, è la sua ultima spiaggia per provare a tornare dalla sua famiglia. Con Friedhelm hai toccato la forma più elevata della clemenza in questa storia, come se Gran Bretagna e Impero tedesco continuassero a contendere, ma poi alla fine ciò che avviene al fronte ha un altro sapore ed è proprio l'odore di morte che i soldati avvertono in quelle terre a mutare il loro desidero di rivalsa, come se si facessero compagnia verso un unico destino, come se fossero un gruppo di uomini che lottano per la sopravvivenza, andando persino contro chi ha deciso quella guerra indifferente a ciò che realmente sta succedendo al fronte. In molti casi nella tua storia i soldati se possono evitare non si accaniscono sul nemico, anzi provano empatia, toccano il fondo fisico ed emotivo ed è proprio così che riscoprono la pietà. Hanno tutti un destino che li accomuna, hanno in fondo qualcosa in comune nel loro essere umani. Non posso fare altro che sperare che quel soldato tedesco si salvi grazie a Hugh, una motivazione profonda lo ha spinto ad arrendersi, più importante della guerra e dell'astio quasi ingiustificato tra uomini che parlano in fondo solo lingue diverse. Sono sicura che tu non sia così sadica da farlo morire ^^. Il tono dell'inglese calma il tedesco e questi sono segnali dell'umanità più profonda di cui queste righe sono impregnate.
È profondo e suggestivo il modo in cui stai affrontando il tema del tradimento in campo bellico. In questo caso specifico menzioni un possibile tradimento di Hugh nei confronti del nemico in caso non riuscisse ad aiutarlo; allo stesso tempo anche un tradimento verso i commilitoni in nome dell'umanità. Ha ragione, solo l'animo nobile del superiore Green potrebbe aiutarlo e portare la vera giustizia.

Finn si sveglia confuso, si sente estraniato dal contesto temporale che sta vivendo, non sa quanto tempo abbia dormito. Hai descritto molto bene la realtà che i suoi sensi gli riportano. Ritorna del tutto al presente grazie al pensiero di Richard e alla preoccupazione che nutre nei suoi confronti. È preoccupato per il suo amato prima ancora che per la sua stessa salute. Finn lo chiama ancora superiore nonostante il coinvolgimento emotivo per sottolineare quanto lo stimi come soldato, è stata un'ottima scelta da parte tua.
I ricordi più dolci di quell'indelebile esperienza e i rari momenti spensierati vissuti con Richard (in cui riuscivano a tenere la guerra lontana dal loro amore benché fosse sempre un passo da loro) tengono compagnia a Finn e gli infondono forza.

Ho apprezzato tanto la scelta di alternare nel capitolo le vicende che implicano i tre soldati (Hugh, Richard e Finn); è più facile però trovare una simbiosi tra i pensieri di Richard e Finn, fosse solo per la connessione costante delle loro menti; il freddo, la sofferenza fisica e la malinconia accomunano i due innamorati.
Richard riscopre una grandissima forza d'animo per sé e per i suoi commilitoni, è costretto a riscoprirla in quelle condizioni; antepone come di consueto la vita dei suoi uomini alla sua, Finn lo sa e questo lo spaventa.
I tuoi capitoli terminano spesso con una nota di speranza, infondi una sensazione gradevole e stavolta ci viene infusa grazie alle sensazioni di pace provate dai due innamorati l'uno a fianco all'altro.

È sempre bellissima questa storia, sono sempre felicissima di trovare un tuo aggiornamento 💜.

Alla prossima!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)
(Recensione modificata il 01/06/2020 - 02:10 pm)

Recensore Master
29/05/20, ore 09:25

Ciao^^
il tuo affresco dela Grande Guerra si arricchisce di tinte sempre più fosche, di visioni sempre più infernali e raccapriccianti. I movimenti del fronte riportano gli scontri dove anni prima erano state scavate fosse comuni. Resti dei caduti sepolti saltano in aria assieme ai vivi. Direi che questa è l'essenza della prima guerra mondiale, che fu combattuta in trincea, costantemente gomito a gomito con la morte, la decomposizione, il fango e la corruzione. Davvero un'immagine d'impatto.
In questo sfondo cupo si inseriscono gli innumerevoli episodi umani, alcuni commoventi, altri raccapriccianti, ma tutti in grado di proiettare il lettore nella storia, facendogli vivere quello che racconti.
Come sempre bravissima, alla prossima!

Recensore Master
26/05/20, ore 07:19

Buongiorno.
Tra prigionieri, morti, devastazione... la guerra avanza... i sentimenti restano nonostante tutto, sinonimo che l'umanità non si può sradicare dal profondo del cuore...

Recensore Master
25/05/20, ore 14:16

Ciao, mia carissima Star^^

Ero super emozionata di leggere questo capitolo fresco di pubblicazione!
Come supponevo, hai dato spessore al prigioniero tedesco. Se non erro è il primo prigioniero su cui ti soffermi, ma d'altronde è anche il primo che nell'arco di questa storia si sia consegnato volontariamente al nemico. Lo spirito di solidarietà che ha animato Hugh mi è piaciuto tantissimo, ispira una sensazione positiva che nel mezzo di una guerra sanguinosa è rara. Sono ancora più sicura che l'incontro tra Hugh e il prigioniero tedesco acquisterà sempre più rilievo nella trama; con questo evento hai modo di trasmettere significati profondi e nuovi temi su cui, nell'ambito storico nel quale siamo, valga davvero la pena soffermarsi.
Dopo la prima parte, il resto del capitolo è stato estremamente concitato al ritmo delle operazioni militari, ma, come di consueto, non sono mancati degli intermezzi più riflessivi; sono questi i dettagli che rendono originale ed emozionante questa storia.
A tal proposito mi sono appuntata i passaggi che mi hanno colpita di più, è così articolata la tua storia che rischierei di dimenticare qualcosa ^^".
Sei stata molto brava a sottolineare lo stato d'animo dei soldati; le condizioni di vita rigide influiscono inevitabilmente, ma hai reso anche l'oscillazione dell'umore dei militari che è fortemente connesso con le conquiste e le sconfitte. All'inizio di questa parte hai sottolineato la delusione insorta all'improvviso dopo la conquista del villaggio, dopo aver buttato letteralmente sangue e lacrime per conquistare quella postazione, come se i loro sforzi non vengano adeguatamente ripagati.
Mi è rimasta tanto impressa inoltre la scena del cielo sereno e degli occhi di Richard non abituati alla luce; ho avvertito in questa occasione un forte senso metaforico, come se per troppo tempo la positività avesse abbandonato il cuore del tenente, a causa delle condizioni militari e personali.
Il cameratismo tra commilitoni e alleati è il filo rosso che lega ogni azione militare, è ciò che non li rende semplice carne da macello (scusa per la metafora un po' forte), ma persone con la propria dignità. Non manchi nemmeno mai di sottolineare un profondo senso di umanità da parte delle file nemiche; a questo proposito è stata suggestiva l'immagine dei tedeschi che non osano attaccare i soccorritori, ma lasciano riunire i feriti per metterli in salvo.
Credo che in questa occasione tu abbia descritto Richard con le spalle al muro, pover'uomo sta esaurendo le risorse fisiche, psicologiche e materiali :(. I soldati del tenente sono sfiniti nel corpo e nell'anima, sono intrappolati, non a caso, secondo me, hai fatto un riferimento epico ad una efferata guerra, desideravi proprio sottolineare la drammaticità fatale della situazione. Per giunta fai riferimento a nuove armi a disposizione dei tedeschi ... inizio ad avere un po' paura a leggere il capitolo successivo ^^".
Ogni volta le sensazioni prima della battaglia sono assolutamente consone e comprensibili, un ulteriore dettaglio che favorisce un senso di empatia con i soldati.
Il riferimento alle condizioni mediche di Finn è stato intriso di angst e dolcezza. Io sono ottimista, sono certa che i due non si perderanno, il ragazzo migliorerà fisicamente e il pensiero dall'amato gli offrirà la giusta forza morale per resistere e non mollare.

È stato un altro capitolo meraviglioso, sai come far entrare i tuoi personaggi nel cuore del lettore💜

Spero a presto con un tuo aggiornamento!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
23/05/20, ore 20:07

Eccomi, mia cara ^^

Sono felicissima di essere finalmente riuscita a leggere questo ultimo capitolo publicato che fin qui mi sembra quasi un sunto e una "conclusione" di argomenti che hai affrontato in precedenza.

La mia mente ha scisso questo capitolo in due parti, una più commovente dell'altra.
L'incipit è impregnato di una forte malinconia da parte dei soldati al pensiero dei ricordi e dei momenti spensierati appartenenti ad un passato lontano, ma allo stesso tempo ciò che si sono lasciati alle spalle nel momento della partenza per il fronte offre a loro un grande conforto; pensare alla fine della guerra e alla speranza di tornare alla normalità concede di sperare (una speranza che sembra, attraverso il diario, aver perso il figlio di Redmond), di non cedere alla disperazione. Nell'arco dei capitoli hai percorso la vita di questi soldati al fronte, soldati che nella tua storia hanno un nome e un cognome, esplicitando l'esperienza che hanno accumulato, ciò che hanno vissuto sulla loro pelle, perciò le parole forti di Speller acquistano un significato ancora più profondo e sono estremamente vere: non si può pensare di rivivere una normalità come se nulla fosse successo.
È stato un capitolo ricco di stupore. Sono sicura che la storia che circonda il tedesco che ha dichiarato sconfitta non si riduca alla sua resa. Chissà cos'hai in serbo per i tuoi lettori.
L'apice dell'emozione è arrivato con la lettura del diario di guerra di un giovane, cronaca che diventa ancora più commovente quando viene rivelata l'identità dell'autore. È stata un'intensa carrellata di emozioni che accomunano tutti i soldati in guerra, nonostante i luoghi sparsi per il mondo in cui prestano il loro servizio. Richard legge nero su bianco ciò che lui per primo ha vissuto e vive perennemente sulla propria pelle, non può quindi rimanere indifferente. Ho ritrovato nella raccolta dei punti salienti in riferimento a singoli eventi le stesse sensazioni della tua ultima poesia sul tema della guerra (in fondo il periodo è il medesimo). Per la prima volta tratti il dolore di un padre per il figlio in guerra, padre che vive la stessa esperienza di morte; è sorprendente e profondo il fatto che Redmond non abbia perso insieme alla moglie la speranza che quel ragazzo sia vivo, questo è sinonimo di un grande amore verso il figlio; povera quella donna, oltre al dolore per il figlio, palpita anche per le sorti del marito.

Hai lasciato tantissimo angst in questo capitolo. Posso finalmente affermare che aspetto con ansia il tuo aggiornamento 💜💜.
Volo a rispondere alla tua bellissima recensione ^^ 💜.

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
23/05/20, ore 20:06

Ciao, carissima Star^^

Mi sono ripromessa di mettermi in pari con questa storia in questo weekend, così ho già letto entrambi gli ultimi due capitoli pubblicati, devo solo invitarti le recensioni ^^.
Ti faccio solo una considerazione generale e poi mi concentro sui singoli capitoli. È opinione comune pensare che gli autori si impegnino di più nei primi capitoli, opinione che non condivido, specie quando trovo autrici come te. Sono arrivata al capitolo 12, eppure tu stai mantenendo altissimo il livello, anzi se possibile è sempre più alto passo dopo passo, mano a mano che la trama evolve.
La cronaca della guerra e delle azioni militari è sempre impeccabile e mai scontata. Non deve essere semplice seguire una linea logica che leghi le numerose missioni dell'esercito inglese e degli alleati; so che la tua abilità è frutto di un buono studio sul periodo, ma secondo me c'è anche una notevole dose di spontaneità a trattare con verosimiglianza temi così drammatici.
Hai dedicato questo capitolo all'anima di Richard; ho trovato un giusto bilanciamento tra il suo cuore e la sua razionalità. È sempre stato ciò che ha caratterizzato la personalità del tenente Green, è ciò che lo fa entrare nel cuore dei lettori. Nei capitoli precedenti hai reso sempre più forte la presenza degli alleati australiani e questo ti è stato utile per sottolieare ancora una volta il senso di lealtà che anima Richard. Ho interpretato il dettaglio della propaganda come la volontà di arricchire con riferimenti storici; oltre all'alleanza tra eserciti ci dimostri quanto lo spirito patriottico tra gli stessi eserciti sia molto forte, anche a scapito della vita dei soldati che dovranno conquistare i territori.
Non mi ha stupita troppo il momento di sfogo di Richard; per come ce lo hai presentato fin qui la sua personalità ha sempre giocato tra forza e debolezza, dovere e sentimento; in questo frangente in particolare credo che il suo pianto porti il nome di Finn che per Richard ha sempre rappresentato una spalla su cui contare per continuare quella battaglia. Era inevitabile che in mezzo alle condizioni di vita che tu ci hai accuratamente descritto insorgessero malattie gravi.
Per quanto riguarda il sergente Redmond, approfondisco nella prossima recensione, visto che quel frangente mi ha emozionata tantissimo; in questa occasione desidero considerare il buon animo dell'uomo, è molto toccante la delicatezza con cui conforta Richard.
In ogni circostanza in cui citi un attacco e subito dopo sottolinei il soccorso ai sopravvissuti, si avverte una fortissima nota di speranza.

È stato davvero un capitolo stupendo, ci dai sempre modo di scavare in ogni meandro del cuore di Richard ^^.

Il tempo di fare copia/incolla della recensione al capitolo successivo e ci risentiamo💜

-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
20/05/20, ore 18:05

Ciao, mia splendida Star^^

Questo capitolo è stato un susseguirsi di emozioni contrastanti, mi hai tritolato il cuore e subito dopo gli hai dato una boccata di ossigeno.
Nel grande tafferuglio che può essere una guerra, la tua narrazione risulta sempre molto ordinata nei dettagli, nel susseguirsi di eventi e "forze in campo" (sfrutto una tua espressione); ci offri una cronaca precisa delle operazioni militari, ciò coinvolge e immerge notevolmente il lettore in quel mondo.
Mi sono piaciute tantissimo le poche righe iniziali che hai dedicato al rapporto tra Finn e Richard, è come se ci avessi annunciato l'andamento del capitolo; nell'arco delle circostanze che ci hai raccontato in questa parte, Richard rappresenta un angolo di respiro per Finn in mezzo all'oscurità che stanno attraversando e contro cui stanno lottando con le unghie e con i denti per uscirne vivi e poter godere di un futuro felice (meglio se insieme). La certezza della presenza dell'uno per l'altro in questo frangente è fatta prevalentemente di gesti e silenzi carichi di sentimento, è questa l'essenza stessa dell'amore a mio parere ed è stato un ottimo modo per sottolineare la profondità del loro legame.
Ci sono stati tantissimi attimi di palpitazione per le truppe inglesi e ovviamente anche per i lettori, ci trasformi in loro naturali tifosi. Però, anche mentre il cielo veniva coperto dal fuoco e dalla battaglia aerea, hai donato qualche spiraglio di luce; non so se sia dovuto all'adrenalina dei soldati (di cui ci parli in conclusione del capitolo anche se in altri termini) oppure alla speranza per un esito positivo che non muore nel loro cuore, ma mi ha colpito tanto il paragone ai fuochi d'artificio delle scie di proiettili e il fascino delle manovre in volo dell'aviazione.
Sei bravissima anche a descrivere le avversità climatiche che incidono sulla battaglia e sulle operazioni militari, non è la prima volta che lo noto in questa storia. Di contro sul finale ci riveli una natura rigogliosa, non avversa all'uomo, ma che offre a lui qualche raro momento di spensieratezza. In entrambi i casi descrivi una natura che non si lascia dominare dalla guerra, anzi è l'esatto contrario, nella forza del temporale è come se volesse placare l'astio tra i due schieramenti e la sua rinascita dimostra che non si arrende alla morte e alla distruzione.
Un altro aspetto che noto spesso e che è sintomo di umanità riguarda la sofferenza che colpisce indistintamente ogni grado dell'esercito, è come se mettesse tutti sullo stesso piano, sono tutti inermi davanti alla morte indipentemente dalla loro esperienza in campo; motivo in più se l'uffuciale in questione è valoroso, come molti in questa storia.
Estremamente verosimile è stata la riunione tra gli ufficiali, è proprio in questi casi che si concretizza a pieno la tua abilità di trattare il grande e complessa tema bellico.
È altrettanto realistico il racconto della vita e dei passatempi in trincea. La descrizione degli svaghi, degli allenamenti e della loro sussistenza donano un frangente molto bello ed intenso di spensieratezza. Non faccio fatica a credere che l'adrenalina nonostante tutto prenda il posto della paura, però è altrettanto umana la preoccupazione di Richard per i suoi soldati.

È sempre bellissimo per me tornare ad immergermi tra le tue righe. Il tema della guerra dalla tua penna esce in modo fluido, senza esagerazioni sulla cruenza, anzi ogni passaggio viene giustificato nella grande trama di cui ci narri, per cui non risulta mai e poi mai un semplice tiro al massacro 💜

A presto, cara!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)

Recensore Master
18/05/20, ore 19:03

Ciao, mia carissima Star^^

Innanzitutto colgo l'occasione per dirti che adoro i flashbacks, trovo siano escamotages molto utili e offrano ancora più spessore ai personaggi. Fino ad ora ci hai dato modo di conoscere Richard attraverso il presente, ma anche attraverso i suoi racconti di guerra, sia in forma diretta che indiretta, ora ci fai fare un suggestivo tuffo nel passato che evidenzia molto bene lo stato psicologico dell'ufficiale (e più in generale dei soldati) e l'evoluzione della sua mentalità con l'accumulo di esperienze al fronte. Inoltre, per quanto riguarda il paragone con gli altri personaggi, ci dimostri come Green comprenda bene lo spirito con cui Finn aveva iniziato ad intraprendere il suo arruolamento; già dai primi passi di questo capitoli hai fatto un buonissimo confronto tra l'esperienza dei due, forse inconsciamente o forse consciamente, non ci è dato saperlo per ovvie ragioni nel corso di questo flashback, ma sono sicura fosse nelle tue intenzioni, dopo nove capitoli credo di poter affermare con una certa sicurezza che nulla è lasciato al caso in questa storia e ogni spaccato che ci narri raccoglie in sé un significato profondo attinente alla trama generale.
A differenza di Finn però Richard ha dovuto imparare da solo, non aveva al proprio fianco un ufficiale che lo proteggesse e lo guidasse con la stessa attenzione, nonostante al momento del reclutamento fossero coetanei. Credo sia uno dei motivi per cui Richard si sia legato a Finn, ha rivisto in un certo se stesso agli albori della sua carriera militare e l'amore per quel ragazzo ha fatto il resto spingendolo a difendere l'amato da tutte quelle sofferenze fisiche e psichiche contro cui si può imbattere in un conflitto armato.
È stato commovente leggere i pensieri di Richard durante il suo battesimo di fuoco, credo che ribadirò sempre la purezza della sua anima, ma l'apice della commozione è arrivato con il dialogo tra Richard e Albert; sicuramente per l'aura del ricordo e per il destino che ormai sappiamo spetti al fratello è stato un confronto molto sentito. Albert ha mostrato davvero tanta saggezza e fermezza davanti al fratello, non faccio fatica a credere che lo stimasse e che Richard fosse rimasto così sconvolto per la sua morte, probabilmente ha ereditato da Albert la sua sensibilità.
Seriamente non so come faccia a non piangere anche io leggendo questa bellissima storia :'(. La lettera di Davis mi ha stesa nella sua profondità e mi ha fatto sorgere un nuovo pensiero su Richard, sono QUASI convinta che un altro motivo per il quale l'ufficiale tenti di salvare Finn impiegando anima e corpo sia quel rimorso del passato per non essere riuscito a fare abbastanza per un compagno di battaglia con cui aveva stretto un legame di amicizia speciale.
Ritornando al presente dimostri molto bene ciò che ci avevi accennato alla fine del capitolo precedente e stavolta lo fai con abbondanti argomentazioni. Richard non è riuscito a rielaborare importanti lutti ed ora ritornare in quei luoghi gli provoca un dolore immenso; sono sicura però che stavolta sia diverso, ha iniziato ad aprirsi con Finn affrontando inconsapevolmente una sorta di terapia rudimentale.
So che Finn non compare in questo capitolo, ma credo che tu volessi che il lettore fosse spinto ad un collegamento con il presente e a ciò che giustifica le sue azioni dal momento del primo incontro con Finn. Almeno credo, ma a me ha dato quell'impressione e questi sono i pensieri che il capitolo mi ha fatto sorgere.
È un capitolo particolarmente introspettivo, il più introspettivo letto finora, benché la narrazione delle azioni belliche sia estremamente viva tra queste righe. Sono lieta di constatare che a differenza del fratello Richard non sia intenzionato a cedere allo sconforto, ma trovi il ricordo dei propri cari caduti in battaglia come una buona motivazione per non arrendersi. Apprezzatissima da me è stata la nota positiva finale sull'insolita quiete serale e sulla speranza che gli infonde il suo cuore innamorato.

Ora però inizio quasi a dispiacermi di aver quasi terminato i capitoli che hai pubblicato, visto che poi dovrò attendere la tua pubblicazione. Come sempre sei una narratrice splendida 💜

A presto, mia cara, corro a rispondere alle incoraggianti parole che mi hai lasciato!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n° 1)

Ps. giusto per tediarti un altro po', adoro l'inserimento dei versi dedicati alla guerra, infondono un'aura di realtà e storicità. Per quanto riguarda i papaveri, sono suggestivi ed infondono un'incredibile atmosfera malinconica.

Recensore Master
16/05/20, ore 16:41

Ciao carissima^^
Sempre complimenti per questo grandioso affresco sulla guerra. Ti sei sicuramente documentata molto, perché nulla di ciò che scrivi ha la pedanteria della lezioncina imparata a memoria: sembra piuttosto di ascoltare un veterano che racconta le sue esperienze del fronte.
Il sergente Redmond si rivela una persona ancora più solida e massiccia di quello che immaginavo: non dev'essere facile portarsi dietro il diario del figlio disperso (e come giustamente dici, sappiamo tutti cosa vuol dire disperso) e riuscire a rimanere un punto di riferimento per la truppa.
Ci lasci con un grande interrogativo: cosa succederà a Finn?
Come sempre bravissima, alla prossima!

Recensore Master
16/05/20, ore 13:18

Ciao, mia carissima Star^^

Mi dispiace tanto di essere arrivata tardi a leggere questa storia e di conseguenza di essere rimasta indietro con la lettura. Io ti ringrazio come sempre di avermi dato modo di conoscerti come autrice 💜

Mi sono come sempre segnata durante la lettura qualche punto e tema che hai affrontato per non dimenticarmi nulla di ciò che desidero sottolineare.
In ogni capitolo non posso fare a meno di spendere qualche parola sul rapporto tra Finn e Richard. Insieme li adoro, ma questo tu lo sai già; ciò che mi piace tanto del tuo racconto è che ogni volta ci presenti un lato nuovo del rapporto tra i due amanti, questo rende la storia sempre viva, mai ripetitiva o banale; resta sempre acceso quindi l'interesse tra il progredire delle azioni militari e gli aspetti che contraddistinguono un amore unico come quello tra Finn e Richard, fortemente condizionato dall'epoca e dal conflitto.
A tal proposito, ti stai muovendo egregiamente non solo sul piano militare, ma anche sul piano storico. È estremamente verosimile che un ragazzo emotivo (uso le parole di Richard) rifletta sulle differenze sociali che intercorrono tra lui e l'amato; Finn ci dice che nel "qui ed ora" almeno quel problema non sussiste essendo in guerra, però se mai un giorno dovessero rientrare in patria sarebbe sicuramente uno dei temi da affrontare. La guerra nella sofferenza e nella sopravvivenza li ha resi sullo stesso piano sociale e culturale (l'unica differenza è il ruolo formale); io spero che una volta entrambi in congedo (sono sicura che entrambi sopravviveranno) sia il loro amore sbocciato come un fiore tra la morte ad appianare ogni differenza. Non voglio dire che Finn sia cinico, perché non è così assolutamente, ma ho avvertito in lui il timore per una situazione di pace, come se la guerra fosse la condizione favorevole per vivere in tranquillità (tra mille virgolette) il loro amore.
Sei sempre bravissima in ogni occasione a creare questo gioco di contrasti tra gli effetti devastanti della guerra e la dolcezza dei sentimenti che legano i due uomini. A questo proposito è stata molto suggestiva l'immagine del treno che corre tra campi devastati e Finn che si posa sulla spalla del tenente. Adoro allo stesso modo anche la dolce e amara sensazione che infondi tra ricordi dolorosi e speranza (sensazione molto forte durante la lettura della scena del cimitero di guerra).
Adoro poi come esprimi, anche attraverso l'opinione di Finn, la personalità del valoroso Richard; è un uomo e un comandante degno di ammirazione, modesto e umano, non mi viene affatto difficile credere che Finn si sia innamorato anche della sua anima e non sia solo mera attrazione fisica (quel ti amo che suggella il loro amore ne è la prova).
In questo capitolo hai messo ben in evidenza, ancor più che altrove, la consapevolezza di Richard e Finn sull'umanità dei tedeschi. Per quanto riguarda il tenente è stata funzionale la sua nuova postazione di guardia, ciò gli ha permesso di avere una prospettiva sulla guerra e permesso a te di creare un intermezzo riflessivo in cui i colpi della battaglia facessero solo da sottofondo.
La mia parte preferita è stata quella finale. Mi ha provocato un senso di commozione la reazione di Finn; Richard ha imparato a conoscere molto bene l'innocenza e la purezza del suo assistente, le quali si notano proprio nelle ultime battute del capitolo, quando desidera soccorre quel nemico e si dispiace con il cuore per non essere stato in grado di salvarlo. È un significato davvero molto bello, credo il più nobile, un valore che fa sorgere nel cuore di Finn un desiderio di pace e di cessazione delle inimicizie.

Adoro davvero tutto questo, lentamente la tua storia mi sta entrando nel cuore e sta prendendo un posto tra le mie storie preferite 💜

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (la tua fan n°1)