Recensioni per
L’amore porta forse a una lenta e triste agonia o alla felicità più completa
di mareggiata

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 229
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
25/02/20, ore 12:18

Cara Mareggiata, hai scritto un capitolo bellissimo, dove abbiamo potuto sentire tutto il dolore represso di Alain al quale hai dato voce. Abbiamo percepito la rabbia che lo ha pervaso e che tuttora lo pervade e che ha sicuramente bisogno di avere una via di uscita. Tra i tanti che al suo rientro gli si sono fatti vicini, più di tutti ha valutato la presenza discreta di André che ora come nei momenti del lutto gli è stato vicino senza mai interferire ma solo cercando di essere quel sostegno per un amico che in un frangente particolare e luttuoso della sua vita aveva bisogno di un supporto. Discretamente come solo lui sa essere André, perché è nella sua indole, il suo animo è sempre stato votato molto verso quello che lui considera il suo prossimo, ha dato il suo silenzioso appoggio semplicemente essendoci, con la sua presenza muta e discreta, sia che Alain avesse avuto o meno voglia di parlare. L’importanza era fare sentire la sua vicinanza e la comprensione del dolore che lo aveva colto e che poteva essere condiviso. Alain è rimasto oltre modo stupito di sapere che anche Michelle, la giovane che era andata in soccorso di André e della quale apprendeva qualche cenno della sua vita, gli è stata di supporto permettendo così ad André di pagarla per il lavoro che faceva per lui non facendole sentire il ricevimento dei soldi come se fosse una carità. E questo fa parte della sensibilità di cui è dotato André. Intenso anche il colloquio che Alain ha avuto con Oscar nel suo ufficio quando lei lo ha fatto chiamare per cercare di capire come potesse stare dopo gli eventi che lo avevano travolto. Ma Alain accecato dalla sua furia ha in Oscar un baluardo su cui potersi prendere una rivincita, in quanto nobile, per i comportamenti che l’aristocrazia in genere tiene nei confronti del popolo, non ritenendolo in grado di avere sentimenti proprio come accade con Andrè di cui si fa difensore di fronte a lei, parlandole a cuore aperto dell’immenso amore che nutre per lei e che lei non comprende e tanto meno contraccambia. Ma la ciliegina sulla torta è stata la chiusa finale di Oscar che infuriata all’ennesima potenza rivela ad Alain il comportamento tenuto dall’uomo che dice di amarla e che si è recato da suo padre per pregarlo di fare in modo che lei sposi Girodelle, lasciando basito, penso, Alain al sentire queste affermazioni. Il dolore di Oscar è comunque palpabile, altrimenti sarebbe rimasta rinchiusa nella sua torre d’avorio e non si sarebbe mostrata così vulnerabile di fronte a un suo sottoposto il quale ne ha notato anche l’aspetto sofferente e affaticato. E da qui comincia a dipanarsi una trama diversa da quella canonica, dovuta al fatto che André pensa che a lei di lui non importi più nulla e in particolare per il fatto che lui si consideri inutile per la protezione della donna che ama. Veramente un passaggio coinvolgente che leggendolo un po’ ci ha distolto dai gravi problemi che affliggono il nostro paese. Sperando di risentirti presto ti mando un caro saluto.

Recensore Veterano
25/02/20, ore 12:05

Andrè conosce bene Girodelle, sa che ama Oscar intensamente, sa che è un uomo per bene. Sa perfettamente che è persona capace di garantire ad Oscar tutto quello che può servirle: amore, protezione, benessere e tranquillità.
A malincuore è la scelta migliore. Lui ormai si ritiene un uomo inutile, un pericolo per lei e vuole allontanarsene ma il suo istinto protettivo si preoccupa di lasciarla nella migliore situazione possibile. Oscar non comprende questo atteggiamento, lo ritiene un'intromissione inaccettabile nella sua vita, alla sua libertà. Nonché la conferma definitiva che lui l' ha dimenticata, che ormai lo ha perso. Proprio ora che aveva capito di non poterne fare a meno. Tremo all' idea che questa Oscar abbandonata nel suo amore possa veramente prendere in considerazione Girodelle. Dopotutto sembra che tutti vogliano solo questo.
(Recensione modificata il 25/02/2020 - 12:06 pm)

Recensore Veterano
22/02/20, ore 18:14

Se questi due testoni fossero un’opera teatrale sarebbero una tragedia di Shakespeare, anzi sarebbero tutte le sue tragedie.
Sono due cuori e due anime in balìa di una forte tempesta che agita soprattutto venti di paura.
Entrambi sembrano essere preda del potere di vecchi e nuovi timori e davanti a questa forza si ritrovano in completa soggezione, quasi inebetiti e impossibilitati al dialogo.
È tremendamente vero che Oscar non ha mai veduto André realmente, anzi è vero forse il contrario, cioè che lo ha dato sempre per scontato perché lui semplicemente c’è sempre stato.
Presenza ovvia ed immutabile come il sole che sorge immancabilmente ogni giorno, come un Dio sulla cui presenza non ci si interroga mai.
Adesso però Oscar per la prima volta lo guarda con consapevolezza e se André non fosse così in balìa di mille paure, di non essere abbastanza per lei, si accorgerebbe di avere il suo sguardo addosso; perché appunto “non t’ama chi amor ti dice ma t’ama chi ti guarda e tace”, perché lui stesso le ha taciuto il suo amore per anni, perché ci sono persone che amano per tutta la vita anche in silenzio.
Adesso è Oscar che lo ama in quel modo, solo che lui paradossalmente non la vede.
È un capitolo triste perché loro sono tristi e distanti, Oscar sembra sentire e patire questa sorta di allontanamento di André, il sole estivo è forse diventato quello freddo invernale, noi sappiamo che non è così, che non può essere così perché 

“Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento,
o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.
Se questo è errore e mi sarà provato,
Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato” -sonetto 116, Shakespeare -

e noi sappiamo che il loro è Amore vero, di quella specie superiore e sublime che dovrebbe sempre trionfare!

So che mi farai penare, lo spunto di questa storia è originale, ora sono curiosa di leggere gli sviluppi.

Ti abbraccio,
Minaoscarandre. 
 
(Recensione modificata il 22/02/2020 - 06:28 pm)

Recensore Master
21/02/20, ore 11:25

Ora ti dirò... recentemente, anch'io sono giunta a credere e a riflettere sulla possibilità che André tendesse ad allontanarsi da Oscar... non solo il caso della cioccolata, ma anche in un'altra circostanza André rifiuta l'invito di Oscar, (preferisco restare con i miei compagni) salvo poi cedere su insistenza di lei. Oddio, non l'avrebbe mai lasciata, ma stava cercando di prendere le distanze da un sentimento che non vedeva sbocchi, forse sì. Forse è quello che il tuo André sta cercando di fare qui.
Bel capitolo e bello lo scontro amichevole tra Alain e André. Storia interessantissima...

Recensore Master
21/02/20, ore 06:23

Ciao!
Ciò che colpisce di questi due capitoli (prendo in considerazione anche il primo che non avevo commentato proprio perché attendevo un ulteriore riscontro) è la profonda tristezza che pervade ogni attimo della storia. Sia Oscar che André, e soprattutto lui, sembrano senza speranza. Oscar è tradizionalmente in ritardo quando si tratta di capire ciò che riguarda i sentimenti e questo è forse il suo tratto caratteristico, che qui la fa apparire “troppo in ritardo” proprio perché André, al contrario, sembra aver tratto conclusioni che nel racconto originale forse non ha mai accettato di trarre.
È un André disilluso che sprofonda nella tristezza, così sfinito dalla perenne attesa che lei apra gli occhi, che rischia di perdersi d’animo prima di poter capire che lei gli occhi li sta aprendo, se pure con i suoi tempi biblici.
Insomma, tutto questo mi fa temere che si stiano davvero rovinando l’ultima possibilità di incrociare i loro destini, sprecando tempo per questione di “disillusione”....
Speriamo in meglio! Mi auguro (per entrambi) che tu abbia in serbo qualcosa che faccia loro aprire gli occhi in tempo.
A presto

Recensore Master
21/02/20, ore 00:36

Cara Mareggiata, è quantomeno particolare e oltremodo interessante il voler vedere da due punti di vista differenti uno stesso avvenimento. E in questa occasione i fatti di Saint Antoine hanno dato il là ai pensieri di entrambi, sia sull’accaduto che su ciò che è successo dopo a casa fra di loro. Trovo che i pensieri che sono scaturiti dalle menti di ambedue siano coerenti con i personaggi, forse questo ripensare agli eventi è più nelle corde di André ma anche Oscar ho sempre pensato che dopo aver vissuto quegli attimi terribili ed aver chiamato André utilizzando un pronome possessivo abbia ripensato a quegli attimi cercando di scavare in profondità dentro se stessa per comprendere in pieno il significato delle parole che aveva pronunciato. E mentre faceva questa sua disamina si sarà chiesta se l’atteggiamento tenuto con André in quella lontana sera sia stato del tutto sconsiderato alla luce del fatto che lei sente il bisogno di averlo vicino mentre sta assistendo ad un lento ma costante e progressivo allontanamento da parte di André che, come lei gli aveva intimato volendo vivere come un uomo, le sta lasciando campo libero in modo che possa trovare i suoi spazi. Peccato che però in questa occasione abbia capito che lei quegli spazi vorrebbe accorciarli, avrebbe la necessità della sua presenza che le dona un senso di serenità e di sicurezza impareggiabili, e forse si sta accorgendo che, malgrado lei voglia tentare di penetrare la corazza che Andrè si sta costruendo intorno per cercare di soffrire un po’ di meno, lui non sia più disponibile a concederle di entrare ancora nella sua vita. Il punto di vista di André è invece diverso poiché, nonostante il suo amore per Oscar sia una cosa inscindibile da lui, comprende che non potrà mai anelare a riavere il rapporto che avevano prima dello strappo per cui tanto vale tentare almeno per quello che può di mimetizzarsi fra i suoi compagni, facendo in modo di non essere quel qualcosa di ostativo che Oscar non vuole. Inoltre nella sua mente imperversano anche altri pensieri circa il fatto che la sua vista lo stia progressivamente abbandonando e pertanto non potrebbe più essere quella protezione che è sempre stato per Oscar l’averlo al fianco, anzi potrebbe addirittura diventare un pericolo egli stesso per lei nel malaugurato caso non riuscisse a proteggerla. Comincia a sentirsi un peso per lei, un uomo inutile. Di André si possono dire molte cose ma l’aggettivo inutile riferito a lui non calza in questa situazione e non calzerà mai, anche se in questo preciso frangente questa è la sua percezione. Alain che ha la mente acuta cerca di sondare il terreno per comprendere come siano i suoi rapporti con il comandante, in virtù del fatto che conosce quanto profondo sia il sentimento che lo lega a lei, e intanto chiede notizie circa la bella ragazza che è venuta a trovarlo in caserma e che è rimasta peraltro dispiaciuta di non averlo trovato. Ma André che lo conosce bene non dà lenza al suo amo e la conversazione termina lì, lasciandolo a macerarsi nella sua tristezza e nel suo dolore. E’ un vero peccato che questi due ragazzi siano rimasti per tanti anni vicini a condividere la vita e non siano mai riusciti a parlarsi veramente. Forse grazie al tuo racconto potremo assistere ad una lenta comprensione del loro io più nascosto. Mi scuso se mi sono dilungata a dismisura con le mie considerazioni ma non sono riuscita a fermare le dita sulla tastiera. In attesa di ulteriori sviluppi messi in campo dalla tua trama coinvolgente, poiché fa una profonda introspezione che apprezzo sempre moltissimo, ti mando un caro saluto sperando di leggerti quanto prima. Elena

Recensore Junior
20/02/20, ore 12:42

E' triste vedere le considerazioni di Oscar e di Andrè dopo l'aggresioe subita a S. Antoine.
Una Oscar che non fa nulla e non muove un dito lasciando che Andrè fosse ucciso dalla folla scatenata, quasi sperasse nella morte di lui per potersene liberare finalmente una voltea per tutte (e forse lo pensava davvero) ed un Andrè che comincia ad interrogarsi su quanto siano stati sprecati i suoi sentimenti verso questa Oscar che lo ha lasciato alla folla crudele del tutto indifferente alla sua incolumità.
Sono tristi le considerazioni di Oscar  per la quale Andrè ora appare solamente come un essere del tutto inutile alla sua esistenza.Un giocattolo rotto che non serve più.
Speculari  anche le considerazioni di Andrèche ha compreso di essere inutile per Oscar , di essere ormai un peso per la sua vita. Lui ha compreso, seppure con dolore, che sarebbe meglio per entrambi che lui sparisse dalla vita di lei, dalla vita di questa donna a cui ha dedicato la vita  e che ormai lo considera solo un peso, non lo vede più, rinnegando di fatto tutti gli anni vissuti indieme lasciando che lui fosse impiccato. Ma questa è Oscar e Andrè se ne sta rendendo conto. Pesino Alani ha preso in casua di salvarlo da questa ossessione.
Andrè sa che nemmno il suo amore potrebbe salvare Oscar dal progetto di autodistruzione che lei sta meticolosamente perpetuando verso sè stssa, ormai totalente disperata per l'amore non corrisposto di Frsen.
E forse è giusto dare un taglio reciso a tutto questo.
Sembre crudele da parte di Oscar , ma lei non può nemmeno fingere di accettare qualcosa che non vuolee che considere non importante nella sua vita.
Oscar ha nel cuore Fersen per accorgersi di Andrè, per accorgersi di Andrè e che lui ha rischiato seriaente di morire.
Forse non le importa davvero che lui viva o muoia, presa solo dal desisderio che lui si tolga dai piedi.
Lui come telepaticamente ha compreso i pensieri di lei esi sta allontanado, fose vuole abbandonarla? Sa che se lo facesse lei non si accorgerebe minimamente della sua assenza?
Ormai seguire Oscar è diventata solo abitudine e se questa abitudine si spezzazzasse e cominciass a vedere Oscar solo come il suo comandante e  oppure solo come un arstocratic come tanti con cui ha vissuto una parte della sua vita?
La soluzione giusta per Andrè sarebbe quella di cancellare del tutto i sentimenti per Oscar e rivolgerli verso qualcun'altro a cui interesserebbe della sua vita?
Potrebbe farlo e Oscar non si accorgerebbe neppure della sua assenza.
Michele è venuta a trovarlo in caserma e lui sebra felice di questo.



 

Recensore Master
20/02/20, ore 12:42

Oscar avverte la distanza con André, ma ne confonde le vere ragioni, cioè il fatto che André si senta inadeguato a proteggerla!

Recensore Master
20/02/20, ore 11:46

Ciao! Da un certo punto di vista stai percorrendo il filone consueto della storia, dall'altro vedo che qualcosa comincia a muoversi... e in una direzione pericolosa! Sono curiosa di vedere dove andrai a parare. Brava. Ci sentiamo con il prossimo capitolo. Un abbraccio.

Recensore Master
20/02/20, ore 11:14

Ciao! Bentornata! Scusa il ritardo vergognoso con cui ti recensisco. Questa storia mi attira, il primo capitolo è molto interessante e sembra riprendere in maniera completamente diversa un tema già trattato molte volte. Sono quindi curiosa di vedere dove andrai a parare, considerando il fatto che le tue storie escono sempre dal solco del consueto. Brava.
Vado a leggermi il secondo capitolo
A presto ; un abbraccio

Recensore Veterano
19/02/20, ore 22:20

"Avere un uomo inutile come me al suo fianco può essere una condanna" questa l'amaro pensiero di Andrè che chiude questo secondo capitolo. Ormai percepisce questo suo ostinarsi a stare al fianco di lei, nelle sue condizioni, come un pericolo proprio per Oscar. Che prenda in considerazione di lasciarla, di farsi da parte, come lei aveva chiesto ? Oscar, invece, sente la responsabilità di averlo forse irrimediabilmente allontanato e che probabilmente i sentimenti di Andrè sono cambiati. Tutto risulta terribilmente ingarbugliato e lo scenario di una Rivoluzione alle porte non aiuta. Spero di leggere al più presto il seguito.

Recensore Veterano
19/02/20, ore 06:18

Andrè sente tradito il suo sconfinato amore. Ma i fatti sono diversi, lei anche se terrorizzata voleva salvarlo, viene frenata dall'arrivo di Fersen che si preoccupa di occuparsene lui e lei si abbandona, sfinita e tormentata. Andrè tutto questo non lo sa, nemmeno lo immagina, comincia a dubitare su tutto, il suo amore comincia ad essere scalfito e il mondo intorno si manifesta al suo animo tormentato. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli.

Recensore Master
13/02/20, ore 14:42

Bentornata Lucia! Che dire, l' inizio di questa nuova avventura pare intrigante... innanzitutto per lo spunto, Saint Antoine: uno spartiacque per Oscar nella storia originale, ma effettivamente poco ci è stato fatto sapere su cosa abbia rappresentato per André, salvato proprio da colui che considera suo involontario rivale. Trovo il suo pov molto credibile e ben inserito nel contesto originale: come non ricordare la sua cortese freddezza all' indomani dell'aggressione? Spero soltanto che la tipa che lo ha soccorso non sia foriera di guai e incomprensioni!
Un saluto e a presto... alla prossima
(Recensione modificata il 13/02/2020 - 02:42 pm)

Recensore Veterano
05/02/20, ore 15:04




Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? 
Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni!
(Luigi Pirandello)

André logicamente vede che Fersen gli ha salvato, e per per la seconda volta, la vita e chi salva una vita salva il mondo, ecco la grandezza di Fersen, incarnazione di ideali eroici! 
André sente d’altra parte anche i silenzi di Oscar e così somma i due addenti.
Il risultato a rigor di logica è scontato, preciso ed inconfutabile, due più due fa quattro anche se si vorrebbe con tutta l’anima che il risultato fosse cinque.
Se solo riuscisse a pensare con quell’anima e ad usare un po’ di immaginazione, cioè ad essere un po’ più pazzo, ascolterebbe il vero rumore, non più silenzio, non più frastuono, del cuore di lei.
Se solo si sovvenisse di quella parte “pazza” di sé che gliela ha fatta amare incondizionatamente per vent’anni si dimenticherebbe della logica e con essa di tutte le “impalcature” della ragione.

L’amore è folle, non segue nessun filo logico e André dovrebbe saperlo bene.
La felicità è lì ad un passo dietro quel muro che di solido non ha più nulla. Basterebbe un soffio per buttarlo giù, solo che non so immaginare chi dei due, fra Oscar ed André qui nella tua storia, sarà pronto a soffiare per primo.

L’inizio della storia è interessante ed originale, in questo capitolo d’apertura ci offri esclusivamente il punto di vista di André, ci mostri i suoi tormenti e non quelli di Oscar. Sarà bello leggere anche quelli di lei.

Ti seguirò certamente anche in questa avventura, è stato bello affacciarsi sul fandom e ritrovarti.
 
Un abbraccio,

Minaoscarandre

Recensore Master
05/02/20, ore 13:49

Ciao. Col nuovo nick, non ti avevo riconosciuta... sei tu Lucy, vero?
Ho riconosciuto subito gli elementi della storia... e Michelle, che giustamente è una tua creatura.
Però mi sto chiedendo se da questo incipit intendi andare in un'altra direzione, e costruire qualcosa di differente. Ti seguirò con gran interesse. A presto.