Recensioni per
L’amore porta forse a una lenta e triste agonia o alla felicità più completa
di mareggiata
Cara Mareggiata, hai scritto un capitolo bellissimo, dove abbiamo potuto sentire tutto il dolore represso di Alain al quale hai dato voce. Abbiamo percepito la rabbia che lo ha pervaso e che tuttora lo pervade e che ha sicuramente bisogno di avere una via di uscita. Tra i tanti che al suo rientro gli si sono fatti vicini, più di tutti ha valutato la presenza discreta di André che ora come nei momenti del lutto gli è stato vicino senza mai interferire ma solo cercando di essere quel sostegno per un amico che in un frangente particolare e luttuoso della sua vita aveva bisogno di un supporto. Discretamente come solo lui sa essere André, perché è nella sua indole, il suo animo è sempre stato votato molto verso quello che lui considera il suo prossimo, ha dato il suo silenzioso appoggio semplicemente essendoci, con la sua presenza muta e discreta, sia che Alain avesse avuto o meno voglia di parlare. L’importanza era fare sentire la sua vicinanza e la comprensione del dolore che lo aveva colto e che poteva essere condiviso. Alain è rimasto oltre modo stupito di sapere che anche Michelle, la giovane che era andata in soccorso di André e della quale apprendeva qualche cenno della sua vita, gli è stata di supporto permettendo così ad André di pagarla per il lavoro che faceva per lui non facendole sentire il ricevimento dei soldi come se fosse una carità. E questo fa parte della sensibilità di cui è dotato André. Intenso anche il colloquio che Alain ha avuto con Oscar nel suo ufficio quando lei lo ha fatto chiamare per cercare di capire come potesse stare dopo gli eventi che lo avevano travolto. Ma Alain accecato dalla sua furia ha in Oscar un baluardo su cui potersi prendere una rivincita, in quanto nobile, per i comportamenti che l’aristocrazia in genere tiene nei confronti del popolo, non ritenendolo in grado di avere sentimenti proprio come accade con Andrè di cui si fa difensore di fronte a lei, parlandole a cuore aperto dell’immenso amore che nutre per lei e che lei non comprende e tanto meno contraccambia. Ma la ciliegina sulla torta è stata la chiusa finale di Oscar che infuriata all’ennesima potenza rivela ad Alain il comportamento tenuto dall’uomo che dice di amarla e che si è recato da suo padre per pregarlo di fare in modo che lei sposi Girodelle, lasciando basito, penso, Alain al sentire queste affermazioni. Il dolore di Oscar è comunque palpabile, altrimenti sarebbe rimasta rinchiusa nella sua torre d’avorio e non si sarebbe mostrata così vulnerabile di fronte a un suo sottoposto il quale ne ha notato anche l’aspetto sofferente e affaticato. E da qui comincia a dipanarsi una trama diversa da quella canonica, dovuta al fatto che André pensa che a lei di lui non importi più nulla e in particolare per il fatto che lui si consideri inutile per la protezione della donna che ama. Veramente un passaggio coinvolgente che leggendolo un po’ ci ha distolto dai gravi problemi che affliggono il nostro paese. Sperando di risentirti presto ti mando un caro saluto. |
Andrè conosce bene Girodelle, sa che ama Oscar intensamente, sa che è un uomo per bene. Sa perfettamente che è persona capace di garantire ad Oscar tutto quello che può servirle: amore, protezione, benessere e tranquillità. |
Se questi due testoni fossero un’opera teatrale sarebbero una tragedia di Shakespeare, anzi sarebbero tutte le sue tragedie. |
Ora ti dirò... recentemente, anch'io sono giunta a credere e a riflettere sulla possibilità che André tendesse ad allontanarsi da Oscar... non solo il caso della cioccolata, ma anche in un'altra circostanza André rifiuta l'invito di Oscar, (preferisco restare con i miei compagni) salvo poi cedere su insistenza di lei. Oddio, non l'avrebbe mai lasciata, ma stava cercando di prendere le distanze da un sentimento che non vedeva sbocchi, forse sì. Forse è quello che il tuo André sta cercando di fare qui. |
Ciao! |
Cara Mareggiata, è quantomeno particolare e oltremodo interessante il voler vedere da due punti di vista differenti uno stesso avvenimento. E in questa occasione i fatti di Saint Antoine hanno dato il là ai pensieri di entrambi, sia sull’accaduto che su ciò che è successo dopo a casa fra di loro. Trovo che i pensieri che sono scaturiti dalle menti di ambedue siano coerenti con i personaggi, forse questo ripensare agli eventi è più nelle corde di André ma anche Oscar ho sempre pensato che dopo aver vissuto quegli attimi terribili ed aver chiamato André utilizzando un pronome possessivo abbia ripensato a quegli attimi cercando di scavare in profondità dentro se stessa per comprendere in pieno il significato delle parole che aveva pronunciato. E mentre faceva questa sua disamina si sarà chiesta se l’atteggiamento tenuto con André in quella lontana sera sia stato del tutto sconsiderato alla luce del fatto che lei sente il bisogno di averlo vicino mentre sta assistendo ad un lento ma costante e progressivo allontanamento da parte di André che, come lei gli aveva intimato volendo vivere come un uomo, le sta lasciando campo libero in modo che possa trovare i suoi spazi. Peccato che però in questa occasione abbia capito che lei quegli spazi vorrebbe accorciarli, avrebbe la necessità della sua presenza che le dona un senso di serenità e di sicurezza impareggiabili, e forse si sta accorgendo che, malgrado lei voglia tentare di penetrare la corazza che Andrè si sta costruendo intorno per cercare di soffrire un po’ di meno, lui non sia più disponibile a concederle di entrare ancora nella sua vita. Il punto di vista di André è invece diverso poiché, nonostante il suo amore per Oscar sia una cosa inscindibile da lui, comprende che non potrà mai anelare a riavere il rapporto che avevano prima dello strappo per cui tanto vale tentare almeno per quello che può di mimetizzarsi fra i suoi compagni, facendo in modo di non essere quel qualcosa di ostativo che Oscar non vuole. Inoltre nella sua mente imperversano anche altri pensieri circa il fatto che la sua vista lo stia progressivamente abbandonando e pertanto non potrebbe più essere quella protezione che è sempre stato per Oscar l’averlo al fianco, anzi potrebbe addirittura diventare un pericolo egli stesso per lei nel malaugurato caso non riuscisse a proteggerla. Comincia a sentirsi un peso per lei, un uomo inutile. Di André si possono dire molte cose ma l’aggettivo inutile riferito a lui non calza in questa situazione e non calzerà mai, anche se in questo preciso frangente questa è la sua percezione. Alain che ha la mente acuta cerca di sondare il terreno per comprendere come siano i suoi rapporti con il comandante, in virtù del fatto che conosce quanto profondo sia il sentimento che lo lega a lei, e intanto chiede notizie circa la bella ragazza che è venuta a trovarlo in caserma e che è rimasta peraltro dispiaciuta di non averlo trovato. Ma André che lo conosce bene non dà lenza al suo amo e la conversazione termina lì, lasciandolo a macerarsi nella sua tristezza e nel suo dolore. E’ un vero peccato che questi due ragazzi siano rimasti per tanti anni vicini a condividere la vita e non siano mai riusciti a parlarsi veramente. Forse grazie al tuo racconto potremo assistere ad una lenta comprensione del loro io più nascosto. Mi scuso se mi sono dilungata a dismisura con le mie considerazioni ma non sono riuscita a fermare le dita sulla tastiera. In attesa di ulteriori sviluppi messi in campo dalla tua trama coinvolgente, poiché fa una profonda introspezione che apprezzo sempre moltissimo, ti mando un caro saluto sperando di leggerti quanto prima. Elena |
E' triste vedere le considerazioni di Oscar e di Andrè dopo l'aggresioe subita a S. Antoine. |
Oscar avverte la distanza con André, ma ne confonde le vere ragioni, cioè il fatto che André si senta inadeguato a proteggerla! |
Ciao! Da un certo punto di vista stai percorrendo il filone consueto della storia, dall'altro vedo che qualcosa comincia a muoversi... e in una direzione pericolosa! Sono curiosa di vedere dove andrai a parare. Brava. Ci sentiamo con il prossimo capitolo. Un abbraccio. |
Ciao! Bentornata! Scusa il ritardo vergognoso con cui ti recensisco. Questa storia mi attira, il primo capitolo è molto interessante e sembra riprendere in maniera completamente diversa un tema già trattato molte volte. Sono quindi curiosa di vedere dove andrai a parare, considerando il fatto che le tue storie escono sempre dal solco del consueto. Brava. |
"Avere un uomo inutile come me al suo fianco può essere una condanna" questa l'amaro pensiero di Andrè che chiude questo secondo capitolo. Ormai percepisce questo suo ostinarsi a stare al fianco di lei, nelle sue condizioni, come un pericolo proprio per Oscar. Che prenda in considerazione di lasciarla, di farsi da parte, come lei aveva chiesto ? Oscar, invece, sente la responsabilità di averlo forse irrimediabilmente allontanato e che probabilmente i sentimenti di Andrè sono cambiati. Tutto risulta terribilmente ingarbugliato e lo scenario di una Rivoluzione alle porte non aiuta. Spero di leggere al più presto il seguito. |
Andrè sente tradito il suo sconfinato amore. Ma i fatti sono diversi, lei anche se terrorizzata voleva salvarlo, viene frenata dall'arrivo di Fersen che si preoccupa di occuparsene lui e lei si abbandona, sfinita e tormentata. Andrè tutto questo non lo sa, nemmeno lo immagina, comincia a dubitare su tutto, il suo amore comincia ad essere scalfito e il mondo intorno si manifesta al suo animo tormentato. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli. |
Bentornata Lucia! Che dire, l' inizio di questa nuova avventura pare intrigante... innanzitutto per lo spunto, Saint Antoine: uno spartiacque per Oscar nella storia originale, ma effettivamente poco ci è stato fatto sapere su cosa abbia rappresentato per André, salvato proprio da colui che considera suo involontario rivale. Trovo il suo pov molto credibile e ben inserito nel contesto originale: come non ricordare la sua cortese freddezza all' indomani dell'aggressione? Spero soltanto che la tipa che lo ha soccorso non sia foriera di guai e incomprensioni! |
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Ciao. Col nuovo nick, non ti avevo riconosciuta... sei tu Lucy, vero? |