[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Kiriwar osservò per un po' il compagno, continuando a mangiare.
Il fuoco che ardeva nel barile gettava ombre profonde e luci calde sul corpo scolpito dell'altro Esecutore, illuminando i suoi muscoli contratti mentre si divertiva. Gunji era magro all'osso ma tirato come un groviglio di nervi tesi al massimo, e non c'era niente di lui che suggerisse debolezza. Era una dannata belva, e Kiriwar era sicuro che non molti altri uomini oltre a lui sarebbero stati capaci di gestire una bestia psicopatica del genere. Eccitante e psicopatica.

[Black Clover]
[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Mi sono giunte all'orecchio alcune voci disturbanti sulle tue attività illegali, Yami" esordì Nozel.
L'uomo davanti a lui inarcò un sopracciglio ed espirò il fumo dalla sigaretta.
"Ah? Se ti riferisci al gioco d'azzardo, beh quello non è illegale. Credo"
"Non parlavo di quello"
"Uhm... non ho contrabbandato niente negli ultimi tempi" fece Yami, pensoso. "E non credo neanche di..."
"Le voci che ho sentito parlavano di un certo Stallone Nero" lo interruppe Nozel, andando direttamente al centro del discorso.
Yami si zittì, fissandolo in silenzio.
Conoscendolo, ciò che stava pensando era ‘Mi ha beccato!’.

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Come posso fidarmi di te?" lo apostrofò Trevor con astio. "Sei un vampiro! Tuo padre ha evocato un esercito che sta mettendo in ginocchio l'intera Valacchia!"
"Io non sono mio padre" replicò Adrian, calmo. "E tu hai bisogno di capirlo. Hai bisogno di rilassarti e cominciare a permettermi di guardarti le spalle. Sei così teso che nello stato attuale moriresti contro la prima orda"
Vide i muscoli del cacciatore contrarsi, le sue labbra stringersi in una linea sottile, ma senza fare commenti. Sapeva che aveva ragione.
Dopo un momento, Alucard si voltò con un sospiro e si avvicinò a lui, offrendogli le proprie spalle e la propria schiena.
"C-cosa vuoi...?" indagò Belmont, perplesso ed evidentemente imbarazzato da quella vicinanza.
"Un passo per volta. Comincio io a fidarmi di te. Ti sto offrendo la mia schiena, confidando che tu non abbia un pugnale nascosto per colpirmi alle spalle. Fammi un massaggio, Trevor Belmont, e io ti restituirò il favore"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Saga conosceva abbastanza bene suo fratello da rendersi conto immediatamente quando questo macinava qualcosa di non propriamente etico in quella sua testolina costruita a sua immagine a somiglianza.
"Saga?" esordì infatti il minore, stravaccato su un divano.
"Mh?" rispose dopo un momento, senza staccare gli occhi dal libro che stava leggendo.
Kanon si accomodò meglio tra i cuscini.
"Quanta gente ti sei fatto al Santuario?"

[Golden Kamui]
[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Sugimoto non aveva mai visto Ogata così.
Proprio lui, il gelido, cinico, acuto e silenzioso cecchino di cui tutti temevano di finire nel mirino era ora ridotto a un guscio vuoto che respirava a fatica, abbandonato con la schiena a terra e lo sguardo languido di chi è sotto l'effetto di una pesante droga. Tutta colpa degli effluvi che salivano dalla cottura di quella carne di lontra...

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Ucciderai anche me, allora?" indagò Aizawa con un leggero velo di esitazione. "Sono anch'io un Hero. E tu ci odi tutti"
"Non vi odio tutti" ribatté Stain. "Odio solo i falsi che si glorificano senza aver fatto niente. Conosco tutti gli Heroes che questa società offre, e conosco anche te, Eraser Head. Non sei sulla mia lista nera"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Saizooo...!" cinguettò Hattori con voce calda, abbassandosi fino ad avere la sua testa in mezzo alle ginocchia. "Vuoi che ti faccia compagnia?"
"Levati" sillabò il Valoroso della Luce a denti stretti, emanando una tale aura omicida che l'altro ninja avrebbe dovuto percepirla a un miglio di distanza.
"Ehi, ehi... non ti scaldare tanto!"
"Mi scaldo perché è da quando sei arrivato in questo castello che continui a darmi il tormento!" ribatté tirandosi a sedere e spingendolo via.
Hanzo gli fece l'occhiolino.
"Sì, lo vedo che sei caldo. Potresti condividere con me questo tuo corpo bollente" insinuò.
Saizo tirò un sospiro esasperato e alzò gli occhi al cielo.
Seriamente, cos'aveva fatto di male nella vita per meritarsi tutto questo?

[Juuni Taisen]
[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Non c'era via di fuga, né dalla violenza, né dal Juuni Taisen ormai imminente.
L'unico conforto, l'unica sicurezza che potevano permettersi, era condividere momenti di sfrenata passione come quello, quando non dovevano essere Dotsuku, il Guerriero del Cane, il Morso della Morte, e Ushii, il Guerriero del Bufalo, la Morte Metodica.

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Non so cosa tu stia pensando" ribatté Law, mentendo spudoratamente. "Ma sei fuori strada"
"Davvero?" obbiettò Katakuri. "Girare in questo tipo di locali a queste ore della notte e scoprirsi in questo modo..." commentò guardandolo dalla testa ai piedi. "Per come la vedo io è un chiaro invito ad avere dolce compagnia. Hai gettato l'esca sperando che qualcuno abboccasse"
"Anche se fosse, a te cosa importa?!" sibilò.
Katakuri inclinò la testa di lato, gli occhi puntati su di lui.
"Io ho abboccato"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Allora perché stai ancora cercando di raggiungere il Rakuen?" volle sapere Tsume.
Darcia sbuffò.
"Perché rifiuto di arrendermi. Sono stato maledetto per tutta la vita, ma ho promesso alla donna che amavo che avrei aperto il Rakuen per lei. Lo farò a qualsiasi costo"
"Sei un pazzo" ringhiò Tsume. "Per quanto valide possano essere le tue ragioni, non ti permetteremo di strapparci via il nostro futuro"
"Oh? Interessante..." commentò Darcia, alzandosi dalla poltrona e fronteggiandolo. "La mia parte di lupo percepisce il tuo testosterone nell'aria e sta reagendo di conseguenza. Se fossimo in natura si tratterebbe di uno scontro per la supremazia"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Cos'hai intenzione di farmi, maledetto?!" riuscì a ringhiare Vegeta, fomentato dall'ira e dalla frustrazione per esser stato messo k.o. e pure preso in ostaggio come un Saiyan di bassa lega.
Black sorrise, perfido.
"Quello che ho detto. Farti un bel lavaggio del cervello e tenerti con me. Inizialmente pensavo di sfruttare la tua forza a mio vantaggio... ma le ultime scoperte che ho fatto mi stanno facendo cambiare idea"
"Non farmi ridere... non mi lascerò corrompere da una feccia come te. E quali scoperte avresti fatto, sentiamo!"
Contro ogni previsione, il sorriso di Black si allargò e le sue dita ingioiellate con l'anello del tempo gli presero il mento, sollevandolo leggermente.
"Beh... il fatto che tra questo corpo e il tuo c'è una certa chimica"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Jecht sorrise leggermente, divertito da quell'inaspettato scambio di battute e più che intenzionato a portarlo avanti ancora per un po'.
"Devo anche spogliarmi?" buttò lì.
"Solo se pensi di avere qualcosa che valga la pena vedere" rispose Sephiroth, pacato in quel suo modo gelido.
A Jecht venne spontaneo sogghignare, mentre si voltava per guardarlo di nuovo in faccia.
"Può darsi che abbia qualcosa di sorprendente..." insinuò, arrochendo e abbassando la voce di un'ottava, usando lo stesso tono caldamente erotico con cui si sussurrava all'orecchio di un'amante.
"Sorprendente, eh? Stupiscimi, allora"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Scala reale" dichiarò senza mezzi termini Sanzo.
"D'accordo, venerabile monaco baro" ringhiò Gojyo, le vene che pulsavano a intermittenza sulla sua fronte dalla frustrazione di aver perso a carte. "Dimmi quello che devo fare e facciamola finita!"
"Tanto per cominciare andrai a comprare le sigarette" mise in chiaro il monaco biondo. "E poi... sono stufo di sentirti parlare di donne a tutte le ore, kappa pervertito. Perciò fa' una bella cosa: divertiti a sedurre il primo uomo che incontrerai per strada, chiunque sia"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Quando Mink accostò e spense la moto, Koujaku scese senza guardarlo e senza allontanarsi. Si limitò a sfilarsi il fodero con la spada e gettarlo da parte, poi far scivolare via dalle spalle l'ampio tessuto scarlatto del kimono, restando a petto nudo.
"Sono tutto tuo" decretò, fiero e per niente spaventato. "Quel che è giusto è giusto. Ho preso a calci i tuoi uomini e ti ho accusato ingiustamente... prenditi la tua vendetta nel modo che ritieni più opportuno"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Tyki Mikk non era abituato a scappare.
Certo, c'erano delle volte in cui usciva elegantemente di scena con una ritirata ad effetto tanto per far impazzire quegli stupidi esorcisti da strapazzo, ma tra questo e darsi a una folle corsa in mezzo agli alberi per salvarsi la pelle c'era parecchia differenza. Dannazione, odiava correre.
Lo avrebbe volentieri evitato, peccato che se non lo avesse fatto sarebbe morto.
Stavolta si era attirato addosso l'attenzione del più sanguinario dei demoni.

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Zabuza rimase sopra di lui, a guardarlo dritto negli occhi.
"Mi stai rendendo davvero difficile ucciderti. Non credevo potessero esistere uomini con la tua bellezza"
"Così mi offendi" ribatté Kakashi. "La fai sembrare come se un bel volto è tutto ciò che ho"
Zabuza tirò un mezzo ghigno, protendendosi verso di lui con una luce divertita nello sguardo.
"Se hai altro, mostramelo"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Mest si massaggiò la fronte, ancora istupidito dall'incantesimo che lo aveva messo a dormire a forza.
Cosa avevano intenzione di fargli? Perché invece di ucciderlo subito Zeref lo aveva legato e messo al guinzaglio come un cane? Aveva intenzione di usarlo contro Fairy Tail come ostaggio?
"Mi avete fatto chiamare, Maestà?" esordì con tono tronfio e vanesio l'uomo appena entrato nel salone, costringendo Mest a concentrare l'attenzione su di lui.
Lo riconobbe all'istante anche se lo aveva visto solo in foto, tra i vecchi documenti del Consiglio della Magia.
God Serena, l'ex numero uno dei Dieci Maghi Sacri.