Atsushi nasconde un piccolo sorriso. Si sistema i paraorecchie pelosi contro il capo, e continua a seguirlo verso la misteriosa meta verso cui si stanno dirigendo.
Dazai non ha voluto dirgli assolutamente dove voleva portarlo, quella sera. Anche a fronte delle sue insistenze e dei suoi tentativi di corruzione – tutti quei sorrisi e quei complimenti che di solito lo facevano capitolare – ha eretto una strenua difesa, quindi è più che logico che ora sia così vivace e vispo.
In verità, Atsushi ha un po’ di timore circa il proprio destino. Deve però proseguire, ormai, e sperare che la sua Vigilia di Natale non sia disastrata come quella dell’anno precedente.
Osamu si volta di scatto verso di lui e alza il braccio al fianco, a indicare una piccola porta incastrata nella facciata di un enorme palazzo. «Ecco! Ci siamo! Siamo arrivati, Atsushi-kun!» E lo abbraccia per le spalle, per trascinarlo e non lasciargli via di fuga.
Storia partecipante a Il calendario dell'Avvento di Quelli di Fanwriter.it

Questa storia partecipa alla Challenge indetta dal gruppo facebook "Non solo Sherlock Italia"
#behindthecurtain
e si basa sul Prompt:
Nello spogliatoio della squadra X viene trovata un felpa della squadra Y e la squadra Y non è mai stata ospite della squadra X. Di chi è la felpa?
La storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 del Forum Ferisce la penna

Domani. A Tokyo.
Domani è il compleanno di Kuroo.
Combinazione perfetta.
Il racconto parla di Tsukishima e Kuroo e del loro rapporto.
Si svolge principalmente in un unico giorno, il giorno del compleanno di Kuroo, ma grazie a una serie di flashback e a qualche sbirciatina al futuro, mette in luce il carattere dei protagonisti e l'evoluzione del loro rapporto.
Non mancano il dolore, le sorprese, i piccoli e grandi segreti, e gli amici. Proprio come in tutte le storie d'amore.
Buona lettura.

Il ragazzo, come lo chiamano, ha talmente tanta paura che Jean può quasi sentire i battiti del suo cuore accelerare.
[Prostituzione forzata, Fuck or die, Non con. Scritta per il Writeptember, sul gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia]

“Non aver paura… qui c’è la tua solida terra e se la terra non crolla, il mondo rimane in piedi”.
[Fanfic partecipante alla challenge “You raised me up” del gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction - GRUPPO NUOVO]

Questa one shot è ambientata un anno e mezzo dopo la fine della guerra, sono presenti spoiler per chi non ha terminato il manga.
Jean e Reiner si confrontano, si avvicinano in un modo che forse un tempo sarebbe stato impensabile, all'alba di una nuova vita, ma senza dimenticare i loro passati.
[JeanRei]

“Quella ferita ha bisogno di punti di sutura,” decreta la voce del Comandante Erwin. “Non riuscirai a farlo da solo.”
[Eruri, scritta per la Spring Break Bingo Challenge, gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia]

“Entri in acqua anche tu?” gli chiede Jean, abbandonando le braccia sui bordi della vasca.
Marco scuote la testa e gli posa la mano sulla schiena.
JeanxMarco

“Non è il momento di fare il pudico, Kirshtein” decreta, avanzando di qualche passo, le braccia cariche di scorte mediche. “Non ne abbiamo il tempo."
[JeanxMarco, Warning:situazioni imbarazzanti]

-Dazai-san, asp-
Dazai non aspettò affatto, e lo schiacciò contro la porta d’ingresso del piccolo appartamento solo per dargli un bacio bagnato, atto a rubargli il fiato nei polmoni.
Atsushi non era neanche riuscito ad accendere la luce con l’interruttore, perché le mani erano salite alle spalle dell’uomo in un vano tentativo di rallentarlo. Sapeva che non gli sarebbe sfuggito facilmente, ma almeno voleva evitare di essere preso contro quella porta dura.

Shirotani, da quando ha conosciuto Kurose, si sente un'altra persona; sente di essere rinato. La sua misofobia lo ha costretto a vivere come un prigioniero; prigioniero di un carnefice invisibile, sempre pronto a ucciderlo.
Shirotani troverà in Kurose il suo unico salvatore, contro di lui la misofobia non riesce a vincere.
Precisazioni:
La Oneshot trae ispirazione dalla canzone "not strong enough" degli apocalyptica, da cui deriva il titolo.

Fanfic ambientata in seguito agli eventi raccontati nell'oav "Message". Ryo e i nakama si sono ritrovati e capiscono che non possono più separarsi e che il senso della loro esistenza lo troveranno solo nello stare insieme. Ma Realizzare tale sogno potrebbe non rivelarsi così semplice.
Dinamiche polyamorose. Non si trova tra la opzioni così lo diciamo nell'introduzione: possiamo definirla una fivesome più che threesome :P
Questa fanfic andrebbe letta dopo la nostra "Owari no mae ni owari".

31 prompt per 31 giorni, lista PumpKINK VM18 del Writober2019.
Una long prettamente smut, dalle tinte drammatiche alternate a situazioni surreali. I contenuti forti trattati con chiarezza e senza mezzi termini potrebbero infastidire chi è sensibile a certi argomenti.
Il sesso come legante, sette ragazzi coinvolti in giochi pericolosi.
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Questa storia partecipa al Writober2019 di Fanwriters.it

[VictorxYuurixYuri] [voyerism]
Questa os è stata scritta per il WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
Victor trascinava le gambe pesanti come macigni su per le scale dell’appartamento che condivideva con Yuuri da quasi tre anni e con Yuri da soli pochi mesi.
Avevano iniziato quella relazione a tre quasi per caso. Yuuri e Victor stavano bene insieme, non cercavano qualcosa di più, ma Yuri era capitato nella loro relazione come un micino bisognoso di coccole e ben presto si era insinuato nel loro letto con la serenità e la tranquillità di chi ci è sempre stato.
Un po’ come fanno i veri gatti insomma.
Il sesso a tre era qualcosa di talmente divertente e eccitante che Victor stesso amava definirsene dipendente. Anche con Yuuri, suo marito, era sempre stato fantastico, ma con l’aggiunta del piccolo russo si era creata una sorta di gusto del proibito al quale i consorti non riuscivano proprio a resistere.
E quel giorno invece, Victor sentì sulla sua pelle la sgradevole sensazione del sentirsi messo da parte.

Questa os è stata scritta utilizzando i prompt del WritOber indetto da Fanwriter.it
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Tratto dalla storia:
Era un paradosso divertente e inaspettato, l’uomo che aveva conosciuto su quel sito di incontri e con il quale aveva chattato per mesi interi, altri non era che il suo professore di ingegneria.
Il più severo e austero fra i professori per di più. Gli studenti mormoravano spesso di come fosse crudele e inflessibile o di come non lo avessero mai visto amichevole o sorridente, nemmeno con i suoi colleghi.
E Eren aveva creduto a quelle voci per un numero incalcolabile di mesi, giorni e ore che poi aveva prontamente classificato come “tempo perso” dopo che lo aveva conosciuto.