André Grandier visto dalla Sensei Ikeda, così come raccontava nel manga e altrove, anche se non ricordo dove

Si incontrano finalmente…
Dove e quando lo lascio alla fantasia dei lettori.
Tutte le parole che Maya avrebbe detto, trascorsi sette lunghi anni e l’effetto dirompente che esse avranno.
Spero di aver fatto bene i conti!
Buona lettura.

-L'amore è un lusso che non posso permettermi, amico mio. Inoltre non credo esista una donna capace di compiere un simile miracolo...penso di essere immune ad un simile sentimento.-
Ma Masumi Hayami non poteva sapere di come e quanto si sbagliasse e presto, molto presto il destino glielo avrebbe dimostrato, in modo brusco, inatteso e del tutto inimmaginabile...

Attorno al XVIII secolo, le esposizioni competitive di rose erano al loro apice tra i nobili europei. Tutti partecipavano alla competizione cercando di creare rose di nuovi colori, ma solo il colore blu rimaneva irrealizzabile. Le rose non hanno il pigmento necessario per diventare blu.
"Così, tutto ciò che riuscirono ad ottenere fu un viola che in realtà avrebbe dovuto essere completamente blu. Un tentativo fallito..."
Ma c'è chi sceglie una rosa scarlatta, invece di una blu.

E se Maya e Masumi non fossero mai saliti sull’Astoria? Come sarebbero riusciti a superare anni di fraintendimenti e segnali distorti, e a mostrarsi l’un l’altro per quello che sono, mettendo in gioco veramente loro stessi e il loro legame? Può forse Maya illudersi di conoscere Masumi avendone sempre visto due facce, quella nascosta del donatore di rose, protettiva e rassicurante, e quella irriverente e cinica dello spietato affarista della Daito? O può forse Masumi credere di conoscere Maya, o persino se stesso, abituato a portare una maschera dall’età di 10 anni e cresciuto in condizioni di deprivazione affettiva che bloccano i suoi passi e non gli consentono di riconoscere facilmente né i propri sentimenti né quelli degli altri? In questa fanfiction ho sviluppato una ipotesi, cui il titolo allude. Ne deriverà un percorso insolito che metterà i due a dura prova, rendendoli infine più consapevoli, che spero vi piacerà.

Maya ha vinto la sfida con Ayumi Himekawa, aggiudicandosi la Dea Scarlatta e i diritti dell'opera. Ma proprio come accade nel dramma originale, un fuoco arde sotto le ceneri...

Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi.
Questa FF prende spunto da questa leggenda e si articola liberamente partendo dalla fine del volume 49. Sono 17 capitoli.
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Una sera Masumi Hayami, al termine di una lunga giornata di lavoro, decide di fare una passeggiata per la città. Mentre si trova nel paro vede Maya che medita sotto un albero. Dopo pochi istanti la ragazza sviene e Masumi decide di portarla a casa sua... -- questa è la mia prima fanfiction, spero che possa interessare a qualcuno e che venga recensita. buona lettura.

Sono rimasta molto colpita dal numero 47 del manga. E ho deciso che mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa su quel che potrebbe succedere quando Maya si reca a Izu. Pericolo melassa, però un po' stemperato da un Masumi che riesce a venire a patti coi suoi sentimenti con un pizzico di autoironia e con una Maya che alla fine perde un po' della sua ingenuità.
Niente spoiler.

[...]Invece il suo cuore aveva scelto diversamente, la sua anima aveva riconosciuto la sua metà, ma tutto era stato perduto. [...]
ATTENZIONE: PARTE I rivista e reinserita!

Ayumi non ha più scelta: se non vuole perdere con Maya dovrà evolversi anche come persona e fare i conti con se stessa. I susini come contorno di questa storia e la Dea Scarlatta a far ripercorrere le sue vicende ad altre due anime gemelle. Ayumi capirà, crescerà grazie anche a coloro che incontrerà sul suo cammino. Ayumi Himekawa/Peter Hamil

questa ff inizia dalla fine del tankoubon n.42 e prende spunto dalle tavole pubblicate da Suzue Miuchi su Hana to Yume. Ovviamente l'interpretazione è tutta personale e il finale... sicuramente lieto! E' la mia prima fan fic e spero che vi piaccia
"Che vuoi dire Mizuki? Qual è il mio 1%? L’ho portata ad odiarmi con il mio comportamento e con i miei sotterfugi. Che speranza posso avere, ora che forse inizia a vedere Sakurakoji con occhi diversi? Eppure nella valle della dea scarlatta ho sentito il suo abbraccio … l’ho sentita chiamarmi amore mio, so che qualcosa è successo … non era pura fantasia. "

Il fumo della sigaretta si levò in ampie spirali che, salendo verso l’alto, offuscarono per un attimo la nitida vista dei grattacieli di Tokyo. Il rumore sordo di una tazza in frantumi interruppe il pesante silenzio calato dopo la telefonata del suo più fidato collaboratore. Lo squillo insistente del telefono lo distolse dai propri pensieri.....

Riuscirà Maya ad interpretare la dea scarlatta e a chiarire tutti gli equivoci con Masumi?

I diciannove anni di Maya, l'occasione per un bilancio ambiguo, malinconico, ma anche per una silenziosa decisione: perdonare, dire grazie, amare. (nota: formato migliorato)