Bakugou non è ottuso, la nota perfettamente la differenza tra il respiro trattenuto degli altri e il suo. Specialmente quando Deku si passa il dorso della mano sul labbro sottile spaccato - per togliere velocemente il sangue - e quello sfrega esattamente sulla cicatrice del polso spesso.
Deglutisce.
A Bakugou non dispiacciono - per nulla - le cicatrici di Deku.
[BakuDeku][p0rnFest#12]

[Storia ad OC scritta a quattro mani con Elsira: iscrizioni chiuse]
Una nuova generazione di sirene.
Nuovi nemici crudeli e spietati, nuovi poteri straordinari e viaggi per il mondo alla ricerca di oggetti magici, strani segreti e misteri da svelare.
Un’antica e minacciosa profezia che incombe e rischia di avverarsi con terribili conseguenze per gli Oceani e per il Mondo.
Tutto questo e molto altro ancora aspetta le nostre ragazze, come andrà a finire?
{ATTENZIONE: Questa non è una storia stile Mermaid Melody. Vi sono tematiche delicate, violenze fisiche e mentali al suo interno.}

Hogwarts!AU - Victuuri. Muggle-born!Yuuri e Pure-blood!Victor.
Yuuri inizia il suo ultimo anno e Victor è il suo nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.
Dal testo:
Se si spinge abbastanza verso il limite, malamente in equilibrio sul bordo del baratro, può quasi convincersi che non sia il vapore a fare pressione sulla sua pelle, può quasi illudersi che si tratti di un altro contatto, che sia invece il palmo della mano di Victor a circondargli la guancia. [...] Nella sua mente, due braccia lo avvolgono, perché superando i confini di ogni logica Victor ora invece è immerso nell'acqua bollente insieme a lui.
Also known as: la HP!AU che nessuno ha chiesto, ma che avevo bisogno di scrivere.

Nell’ampia stanza d’ospedale -ariosa, riservata, asettica- c’erano solo lui e All Might.
E Midoriya, sdraiato in un letto troppo grande, ricoperto di bende su ogni porzione di pelle visibile, avvolto in un lenzuolo bianco che però era niente in confronto al pallore del suo volto, così smunto e sofferente da risultare irriconoscibile. Katsuki proprio non voleva guardarlo, eppure non poteva farne a meno: i suoi occhi erano attratti da quell’immagine in maniera schifosamente masochistica, e la morsa che sentiva all’altezza dello stomaco si faceva più stringente ogni volta in cui indugiavano sul suo profilo. Fuori era brutto tempo, pioveva a tratti. Anche con le finestre aperte l’odore del disinfettante copriva quello della pioggia.
(Prima di "Tonight we honor the hero" e molto prima di "Warm foothills". In teoria, un prequel. In pratica, l'inizio della fine.)

Izuku impiegò due minuti e cinquantasei secondi a materializzarsi davanti alla porta di Katsuki: aveva battuto il proprio record di ben quattro secondi. Bussò una volta, due, tre, e ad ogni bussata sentiva il proprio corpo farsi più teso e impaziente. Quando Kacchan aprì la porta, Izuku percepì nettamente i propri muscoli rilassarsi di botto, ma durò solo un secondo.
Indossava gli occhiali, Kacchan.
Izuku lo aveva sempre sospettato, ma finché erano stati al liceo si era trattato di un puro presentimento. Poi, qualche anno prima, l’innegabile conferma: Katsuki era leggermente miope da entrambi gli occhi, e per tutta l’adolescenza aveva ovviato al problema indossando perennemente le lenti a contatto.
Non gli piaceva portare gli occhiali; a Deku, invece, piaceva un sacco quell’aria seria che gli conferivano. Quel fare quasi intellettuale, o per meglio dire maturo. Gli piaceva un sacco.
- Deku, smettila di fissarmi come un imbecille. – grugnì il diretto interessato - Che sei venuto a fare? -
("Tonight we honor the hero" shameless sequel)

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

Avrebbero potuto incontrarsi in questa o in qualsiasi altra sequenza temporale, sulla London Eye, per strada, in un taxi, in una taverna lugubre ai tempi dei corsari, ad un ballo di gala ottocentesco o in un'ospedale. In ogni modo, in qualsiasi universo alternativo, Blackstar l'avrebbe riconosciuta.
***
Raccolta di primi incontri tra Blackstar e Tsubaki, in diverse timeline. AU!
1. Metropolitana: "Sai correre? È la terza metropolitana che rompo e sono troppo un grande per farmi beccare!"
2. Ospedale: È strana Tsubaki, perché pensa troppo ad un ragazzo con cui non ha neanche mai parlato, di cui non conosce neanche il colore degli occhi.
3. Ballo di gala a Death City (storico): “Signor Blackstar, ma voi non dovevate invitare a ballare la signorina Maka-chan?”

"Le ciglia lunghe di lei scivolano lungo la schiena di Soul Eater, accarezzano il pavimento e si sollevano ad osservare chi abbia distrutto il suo piano, una buona volta che la Albarn non era presente. Quando nota il secondo ragazzo, però, arrossisce terribilmente.
Da quel giorno, ai bordi del suo quaderno, con una mano sotto al mento e occhi persi, scrive sempre "Blackstar" con tanto di cuoricini."
***
Tsubaki non avrebbe mai pensato di ritrovarsi a fare i conti con una ragazzetta intenta a catturare l'attenzione del sul partner. Blackstar, d'altro canto, ha ben altri problemi per la testa, che non lo fanno dormire tranquillo.

“Basta... ho chiuso con questa storia. D’ora in avanti, cavatela da solo Yuri” proruppe Victor gelidamente come se fosse stato un estraneo.
“Eh?” sibilò Yuri sconvolto, non credendo alle sue orecchie.
Victor guardò Yuri senza dire una parola; rimase impassibile come statua di marmo.
“E’… è uno scherzo vero?” domandò il moro sperando con tutto il cuore che lo fosse.
“No, non lo è. Anzi, ti consiglio di prepararti”.
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Il momento tanto atteso è arrivato. Yuri a momenti dovrà esibire il suo libero per l'ultima volta, ma le dure parole di Victor, cambieranno totalmente il suo modo di pensare.
Chi vincerà il Gran Prix Final?
{VictorxYuri}

Dopotutto, nessuno si accorge di Tsubaki, neanche mentre piange.
"Forse anche tu non sei umana"

Era da un po' che Tsubaki si chiedeva come mai Blackstar indossasse sempre pantaloni particolarmente larghi.
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Raccolta di flashfic - rigorosamente TsuStar - sul dubbio outfit di Blackstar
#senza maniche
#pantaloni larghi
#guanti

1 - Più la guardava, più Nick si stupiva di quanto Judy Hopps fosse piccola.
5 - Nick tirò indietro le orecchie, leggermente offeso. «Le tue insinuazioni mi feriscono, Judy. Quale agente di polizia darebbe la colpa agli altri per la propria malasorte?»
11 - Nel buio, una voce a lei terribilmente nota sussurrò parole divertite ad un soffio dal suo orecchio. Judy si voltò di scatto e tentò di acciuffare le tenebre, ma ottenne solo di sbilanciarsi e finire col muso per terra.
«Nick!» gridò, al colmo della misura. «Vuoi darci un taglio, sì o no?»
13 - «Tu mi farai morire» le disse, sorridendo appena. «Sei una minaccia per la mia sanità mentale, Carotina.»
16 - Ma intanto le sue zampe erano già corse al telefono con l’urgenza di chi, annegando nell’oscurità, cerca disperatamente l’interruttore della luce.
20 - «È proprio questo il punto» le disse. «Che tu non capisci. Fino all’ultimo secondo, fino all’ultimo istante, tu non capisci.»
[Post-film] [I'm nothing but furry trash]

Ciao a tutti!
Mi chiamo Benjamin Clawhauser, ma suppongo che già mi conosciate: il grasso ghepardo patito di ciambelle che fa brutte figure… ce l’avete presente, no?
Sicuramente vi starete chiedendo cosa ci faccio qui. Beh, è molto semplice in realtà: faccio l’unica cosa che mi riesce bene – a parte mangiare, s’intende. Giratevi e guardate chi c’è: sono certo che vi sarà tutto più chiaro.
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Poiché Clawhauser è solo un poliziotto in sovrappeso, nessuno fa caso a lui.
Poiché nessuno fa caso a lui, Clawhauser può essere testimone di strani ed improbabili approcci romantici - di cui gli stessi fautori sembrano essere del tutto inconsapevoli.

“Triste, è la natura dell'uomo”.
“Non è triste. Non per noi. E' disgustosa”.
“Non sono io quello che il Sabato va a lodare Dio”.

[Contiene spoilers sulla 2x13]
Sul blocco di appunti, Hannibal cancella “Sindrome di Asperger” e lascia il punto di domanda.
L'anamnesi clinica della patologia di Will Graham, in parte trascritta, in parte mai scritta.