-3° classificata al Palahniuk Red Contest  di WodkaEiffel
Storia Natalizia.
ATTENZIONE: la storia contiene linguaggio volgare, violenza gratuita, descrizioni non adatte ai deboli di stomaco.
E' una storia su un gruppo di ragazzacci, una banda. Io vi ho avvertito.
Stile cinematografico-Pulp
L’inquadratura è dall’alto, perché, per Dio, quello è il posto migliore per vedere; tanto ormai si è abituato a fare da spettatore alle pazzie dei suoi figli, ci gode a vederli uccidersi a vicenda, c’è meno lavoro di ufficio per lui.

[Storia di Halloween, un po' in anticipo]
Il coniglio continuò a cibarsi dei ragazzi nelle notti di Halloween;
durante il resto dell'anno continuava a ballare intorno al palo in un localaccio di quartiere.
Leggenda metropolitana, o fantasia dei Boys?

Vi avverto, quindi poi non andatelo a dire a papà.
[La storia è una pulp, stile cinematografico, con frasi random, parolacce, violenza gratuita, splatter, canzoni ormai vecchie e chi più ne ha più ne metta]
*Episodio leggibile separatamente, ma collegato alle storie "Fuck you Bang Boy", "Finché non sarà cenere"*
Se non riesci ad uccidere un uomo e
subito dopo a mangiarti un pezzo di carne
al sangue, sei solo una femminuccia.
[Le perle di saggezza di Boss Boy]

[Prima classificata -a parimerito- al contest "Lo Yaoi Trasgressivo" di WokdaEiffel]
[E' amore, ma è malato e perverso]
Il cadavere di Joe era lì.
C’era prova più sicura della sua morte?

L’inquadratura è dall’alto, come se fosse Dio in persona a guardare quello che si sta consumando nella stanza di un albergo.
In sottofondo c’è Money dei Pink Floyd, l’assolo di tromba in crescendo.
L’entrata in scena dei personaggi è come quella di Tarantino in “Le Iene”, uno per volta, una vera presentazione dei personaggi.

Loki, un giorno fosti lupo, e trovasti una donna intenta a lavare lungo il fiume.

Ma questa storia mi ronza in testa da troppo tempo, e io ho bisogno di raccontarla.
C'è un tizio nella sala di lettura. Legge lo stesso libro da tre giorni, assorto e silenzioso.
Quello che la giovane libraia Cathy non sa è che quello strano individuo è Loki, il Dio degli Inganni, in fuga, in cerca di un nascondiglio...
[Post The Avengers] [One-Shot]

Sono trascorsi più di venti anni dalla notte di San Bartolomeo, teatro di un massacro che pose fine alla vita di numerosi ugonotti giunti a Parigi al seguito del loro re. Un uomo si è salvato ed è scappato dalla Francia, giungendo a Milano. Sicario. Mercenario. Cronaca dell'ennesimo assassinio, mentre i ricordi prendono il sopravvento.
"Parigi val bene una messa, dice lui. Dice ora. Ha ottenuto ciò che vuole, due corone posate sul suo capo, il trono più ambito dell'Europa intera. Parigi val bene una messa, sì, ma non valeva il costo delle vite spezzate che lui stesso ha condotto al massacro. La mia mente non si libererà mai di quel ricordo, dell’odore del sangue che imbrattava le mura e colava sul pavimento come faceva l’acqua che tua madre versava nelle giornate d’estate per ripulire la casa dalla polvere. Vorrei poter dimenticare, vorrei ricordarti scosso dai brividi di piacere, con gli occhi spalancati e le labbra incastrate tra i denti. E invece ti ricordo supino, con le membra piegate in posizioni innaturali e la gola squarciata da luride mani che non avrebbero neppure dovuto sfiorarti."

Loki/Thor - leggerissimo OOC

- Non diciamo stupidate,Thor! -
Un leggero sorriso nasce sulle labbra spontanee di Loki che, con un cipiglio concentrato, cerca di imparare a memoria una complicata formula di magia.
- Ti dico di sì, ti dico di sì- insiste Thor, portando i capelli all’indietro, in un gesto tipicamente nervoso, e sedendosi davanti allo scocciato fratello.

Manque ou Passe.
Il 28 nero si contorcerà sul posto, accecata dal faro.
Ma anche lei si salverà: troppo rossetto.
Fuori il 9 rosso: troppo grassa, probabilmente lo schiaccerebbe.
Fuori il 33 nero: troppo alta.
Il suo orgoglio ne rimarrebbe intaccato dal profondo del suo metro e sessantacinque.
Fuori il 27 rosso: troppo bassa, non arriverebbe neanche a succhiarglielo, penserà lui.

"Un altro sussurro, nel silenzio del mattino, mentre le prime macchine cominciano a viaggiare lungo la strada, interrompendo quell’atmosfera, fatta solo di versi e cinguettii."

Russia, anno 1991.
Una scia scarlatta spicca sul suolo innevato dei bassifondi della suggestiva città di Mosca.
Una scia che conduce alla vita di Iya Fonewo, sedicenne dall'esistenza travagliata e con le mani lorde del sangue della propria madre.
Perché qual'è la sottile linea che divide "giustizia" da "vendetta"?
Dedicata ad Alessandro, mio compagno di notti insonni.

Mio padre morì il 28 gennaio 2010. Era un poliziotto. Mia madre il 14 febbraio 2011. Lei era un'ex attrice e modella. Entrambi erano seppelliti nel cimitero a due passi da casa. Questo era tutto ciò che sapevo dei miei genitori all'età di cinque anni. Anzi, questo era tutto quello che volevano farmi sapere.

“E così sei venuta” soffiò il Serpeverde, muovendo su di lei il suo sguardo ghiacciato, deciso e vacuo. “Tu torni, e torni e torni. Io ti caccio con indifferenza studiata, ma tu continui a tormentare il mio essere con la tua bianca anima. Io ti macchio, ma tu riesci sempre a mondare la tua interiorità. Io ti odio, Mezzosangue. E ti amo.”
Hermione socchiuse gli occhi.
“Entra” aggiunse perentorio Draco, dopo un attimo di doloroso silenzio.
Le parole che si erano librate dalle nobili e malvagie labbra del re delle Serpi vibravano ancora nell'aria fumosa, densa di peccati, e sussurri e segreti, e misteri non ancora svelati, ma che avrebbero corrotto ogni orecchio che fosse stato disposto a prestare attenzione.

Il mio nome è Lyanne Stoinich e questa è la mia storia.
A sedici anni sono stata rinchiusa in un istituto, con altri pazienti, molto...speciali.
Già, perchè il Wammy's Hospital è un luogo molto particolare, decisamente non adatto a voi se non sapete sopportarne la tensione.
Il Wammy's Hospital è un Ospedale psichiatrico.