STORIA SOSPESA NON CONTINUABILE. TERMINATA.
Non voglio iniziare a raccontarvi questa storia dicendo che parla d’ amore e che vissero tutti felici e contenti, ma piuttosto narrarvi una storia, la mia storia, avvenuta tra le rive di un fiume e al tenue chiarore del sole al tramonto, quando il sole è ormai scomparso e spunta la romantica luna. Una storia che parla d’ amore, oscuro,focoso e complicato, ma anche piena di passione e sentimento. Un amore nato grazie all' oscurità, ma anche grazie al manga di una famosa scrittrice giapponese: Rumiko Takashi e il suo manga artefice della mia felicità: Inuyasha.E se questo personaggio è l' artefice del amore tra me e una creatura molto simile al lui e facente parte delle creature demoniache e delle tenebre, se fosse lui la mia metà, l' amore che deve vivere nell' oscurità?
CHIEDO PROFONDAMENTE VENIA MA PER IL MOMENTO QUESTA STORIA E' SOSPESA . CHIEDO SCUSA

«non seguirmi…» la voce di Yugi che apriva quell’antica porta si spezzò in singhiozzi. Fuggì via, si chiuse nella sua stanza lasciando finalmente scivolare le lacrime lungo quel viso contorto da smorfie di dolore.
Una porta, una sola porta a separarli, loro che erano sempre stati insieme, uniti, senza mai segreti, si ritrovavano divisi. La tentazione di aprirla fu forte per il faraone che finalmente aveva capito cosa turbava il suo Aibo.
«non farlo» lo pregò Yugi
«Aibo, ti ho fatto così male? »
«tu non hai fatto nulla» singhiozzò Yugi «sei il mio desiderio, l’amico che aspettavo e che il puzzle mi ha fatto conoscere. Un amico con cui ho stretto un legame talmente forte da legare i nostri cuori» gli ricordò «e proprio perché sei così importante io… io non posso farti entrare. Per favore. Mo Hitori no Boku…no, Atem. Se provi lo stesso, non seguirmi»

Che cos'è Yugioh? Morte. Dolore. Pazzia. Violenza. Oro. Sabbia. Deserto. Oscurità. I mostri che giacciono sopiti nel ventre della terra, e soprattutto nell'animo umano. Magia. Ombra. Dubbi, ansie, paure. Vera amicizia. Coraggio. Forza e debolezza. Essere se stessi. I cambiamenti che ognuno può fare. Ricerca. Legami trascendenti il tempo. Fede. Antichi miti. Dèi. Giochi.
In una sola parola, Yugioh è Incanto allo stato puro. Una drabble o flashfic spetterà a ciascuna di questa definizioni, per raccontare che cos'è Yugioh...
New: remake della piece Coraggio, con Malik. E' diventata una flash e decisamente più carina sì-
[Il primo capitolo è un indice; accenni di Mizu/Blue in due delle piece; in una è presente un mio OC. Un paio si ricollegano all'universo di Ceneri di un dio.]

L'anima del faraone Atemu nuota nei meandri della materia onirica: ma quel tormentato viaggio, alla ricerca dei suoi ricordi più nascosti, sarà disposto a compierlo da solo?
Lo spirito vagante si destò e, questa volta, si girò con più cautela temendo che, qualunque cosa fosse apparsa in quel luogo, svanisse ancora.
«Mou hitori no boku? Puoi aprire gli occhi, sai, sono qui.»
Yuugi guardò la sua controparte con un sorriso bambinesco, incrociando le braccia dietro la schiena, i capelli spettinati sulla fronte.
«No, non stai sognando, cioè insomma… Ad essere più precisi, siamo immersi nel Sogno, ecco, ma è come se fossimo svegli anche se, beh, tecnicamente non lo siamo.»

Non è un mistero che Yugi non sia mai in casa di notte, non importa quanto possa essere tardi. Il mistero è dove vada. E il ragazzo sembra risoluto a mantenerlo tale. Yami però ha deciso che questa sera non accetterà un altro silenzio stampa. Cos’è quella dipinta nelle sue iridi rosse? Gelosia…?

Lo volevo di nuovo indietro, desideravo intensamente di poter avere nuovamente quel piccolo corpo tra le mie braccia, per punirlo, proteggerlo e farlo mio, mentre lo stuzzicavo un po', coccolandolo appena alla mia maniera, ma in quel momento Ciel sembrava un piccolo coniglio spaurito, nascosto nella sua tana e che annusava l'aria di pericolo che vedeva ovunque, in ogni più piccola cosa.
--> Attenzione: potrebbe contenere spoiler se non avete letto i capitoli del diciottesimo volume del manga

La mia primissima ff su Atemu e Yugi, non ho mai mai scritto su loro, ho solo letto.
Spero venga bene.
Atemu parla al suo Aibou.
Si ambienta poco dopo la fine della storia. Atemu ha finalmente trovato la pace, ma decide di vegliare su Yugi come un "angelo", diciamo così.
L'ispirazione la devo a un disegno di Masayachan su facebook. Grazie ^^
E Grazie mille a chi leggerà ^^

Era domenica e Yuugi Mouto non poteva di certo starsene in casa a studiare strategia o, tantomeno, studiare. Aveva deciso di fare un giro in città, ma se ne pentì amaramente. Yami infatti, piantava i piedi a terra (si fa per dire) davanti ogni negozio, costringendo anche il suo partner a farmarsi.
"Hey Aibou," lo chiamò lo spirito "Guarda!" disse, indicando qualcosa nella vetrina di un negozio dall' allegra insegna colorata...
Questa e' la mia seconda fic e... non ho la ben che più minima idea di come abbia fatto la mia mente malata a farsela venire...
A voi i commenti!

Un nome.
Un nome per un demone.
Un nome per un servitore completamente fedele a lui.
Un nome per un servitore disposto a morire per lui.
Un nome per un servitore pronto a proteggerlo … Per sempre.
(...)
Quell’essere non sapeva nemmeno che regalo gli avesse fatto nel donargli un tale nome.
–Cerca di esserne degno.
–Yes, my Lord.

La luna risplendeva, quella sera.
E c'erano le stelle, quella sera.
«Hai mai visto una stella cadente?»
E con essa, un desiderio.
Una stella cadente ed un desiderio...
...Sarebbero stati abbastanza?

Yuugi si grattò una guancia, imbarazzato, ciondolando amabilmente in mezzo al salotto.
"Qualcosa non va?", l'anima del faraone fece scivolare lo sguardo sul ragazzino, il quale - all'improvviso - aveva assunto un colore vagamente simile al rosso porpora. Una gocciolina di sudore fece capolino dalla sua fronte: "Ecco, io...", seguì una nuova pausa, spezzata da un sorriso incoraggiante di Atemu.
Qualche volta il suo partner era così adorabile.

Quando è la vigilia di Natale e non si ha nulla da regalare al proprio Aibou cosa fa un bravo Mou Hitori no Yuugi? Unisce l'utile al dilettevole e sfrutta la passione per i giochi dell'altro sè stesso!

Grell, Ronald e William si ritrovano per cancellare le prove della loro disubbidienza: venti pratiche lasciate aperte e quattordici provvedimenti disciplinari redatti da William (ma mai consegnati).

Quelle volgari calzature, così luride nel loro significato, donavano sulle tue piccole gambe.
Lasciavo scorrere le dita lungo la tessitura, pensando al modo più lento di sfilartele, facendoti salire la voglia.
(prideshipping) (seto/atem)

"Lui non era morto per malattia, incidente, suicidio o omicidio. Soprattutto non era morto per omicidio.
Un uomo che toglie la vita ad un altro essere umano, nulla sarebbe stato più lontano dalla realtà.
Da quel dannato giorno, da quando aveva stipulato il contratto, non un solo uomo aveva potuto seriamente alzare le mani su di Lui, figuriamoci togliergli la vita."
Dimenticatevi dell'anime, di angeli assessuati, demoni che ballano il tip tap e di ragazzini sociopatici.
Questa fic si svolge dopo 10 anni dall'incontro tra Sebastian e Ciel e narra ciò che potrebbe succedere alla fine del contratto.
La traccia base è stata scritta inizialmente dalla mia amica Hitomi, io l'ho messa nero su bianco.
Ho reputato di mettere l'avvertimento OOC per scrupolo. Faccio di tutto per restare IC, ma certe situazioni diventerebbero ingestibili... quindi qualcosa di OOC c'è.