Cosa Abi potesse vedere.
Cosa Gu-En potesse toccare.
Dove Shu-Ten potesse arrivare.
Zeno si è sempre posto questi quesiti, inizialmente incuriosito da un potere che non è riuscito a comprendere se non nel momento peggiore – quando non c'era che lui ad ascoltare delle timide risposte donate a una memoria ormai non più tangibile.
[Zeno x Abi - SPOILER PER CHI NON HA LETTO IL MANGA]

1] Che Sawamura sia rumoroso, chiassoso, ingenuo e globalmente stupido non è una novità per nessuno; [Miyuki, Sawamura]
2] Il sudore si raccoglie tra le spalle, dove le scapole tendono la pelle e sporgono, e poi rotola lungo la linea delineata dalla colonna vertebrale [Kawakami, Miyauchi]
3] Nel corso degli anni Eijun è cresciuto, sotto i suoi occhi, diventando una mappa di carne calda e profili acuti che Chris può dire di conoscere alla perfezione. [Chris, Sawamura]
4] Mani affondate nei capelli neri, nerissimi di Furuya, Eijun lo spintona fino a farlo collidere con il muro piastrellato dei bagni [Furuya, Sawamura, Miyuki]
[Raccolta erotica. Sì, un'altra. Di che vi lagnate? Porno, gente]

In cui Kagami ha a che fare con la propria frustrazione sessuale, Aomine non riesce a liberarsi dai ricordi del passato, Takao non sa gestire la gelosia e Himuro ha una crisi di nervi, mentre Akashi cerca di combattere il suo disturbo mentale (senza troppo successo).
[KagaKuro, AoMomo, KasaKise, TakaMido, MuraMuro, NijiAka]
[I. Kagakuro
II. Aomomo
III. Takamido
IV. KasaKise]

[Kiseki no Iro]
« Non fare lo stronzo. » E' un sussurro quello che gli rivolge, perché si tratta di momenti in cui non è davvero necessario utilizzare un tono di voce più alto del dovuto. Non gli risponde subito però, limitandosi ad avvicinare di nuovo il volto al suo e baciarlo a lungo – perché non è di baci casti che in quell'istante ha bisogno, ma di sentire la sua presenza, pienamente e completamente.
« Non lo sto facendo, Izumicchi. »
~[Rei/Izumi] [PWP]

Sugawara è abituato a sentirsi un passo indietro rispetto agli altri. Ha imparato, nel corso degli anni, che non c’è niente di male nell’essere ordinari - poco importa che quell’insegnamento se lo sia impartito da solo, sbattendosi con forza le mani sulle guance umide e rosse ogni volta per un motivo diverso, vuoi per la frustrazione, vuoi per la vergogna, vuoi per il nodo alla gola che non è mai stato capace di sciogliere se non attraverso il pianto.
[Daisuga]

A volte pensa che dovrebbe andare a dedicare una preghiera alle divinità, perché vedere Akaashi piegare le gambe per risedersi sul letto, in quel momento, a lui appare come un miracolo.

Noya ha un modo assurdo di dormire.
Ma guardarlo mentre riposa è la cosa più bella del mondo, dopo di lui.
[Asahi/Noya, molto stucchevole XD]

“Midorima-kun, sono Kurok-”
“Ehi, mettiti qualcosa e usciamo, hikikomori!”
“Dai-chan, piantala.”
“Idiota.”
Rimane imbambolato a fissare il vuoto per qualcosa come dieci secondi. Probabilmente si è addormentato sul divano e adesso sta sognando, non c’è altra spiegazione.
“Midorima-kun?”
“... che cosa ci fate qui?”
“Takao-kun ci ha chiesto di portarti fuori.”
In cui Takao sta facendo un tirocinio all'estero, Midorima non accetta che gli manchi, e la Kiseki+Kagami lo porta a bere perché altrimenti farà la muffa.

[SPOILER seconda stagione]
Non erano altro che strumenti nelle mani di una Dea crudele. Moira non avrebbe risparmiato nessuno di loro, lo sapevano – o quantomeno ci si augurava che lo sapessero.
Eppure, insistevano con una certa qual frenesia a volersi sottrarre alla loro stessa natura. A voler essere umani.

[KagaKuro (L)]
Mai il silenzio sulle labbra di Kuroko fu così pesante. Non era difficile trovarlo silenzioso o discreto, distante o indifferente, ma arrivare a essere la causa di un tale distaccamento dalla realtà fu per Kagami ben più che una facile sfida.
La poca maturazione che aveva raggiunto, negli ultimi tempi, l'aveva spinto verso l'altro ragazzo alla ricerca di una riappacificazione, di un incontro che gli desse l'opportunità di mettere a posto le cose e far tornare tutto come prima. Aveva scoperto in un frangente simile che la sfida sportiva era una cosa, il litigio era un altro: non andare d'accordo con una persona diventava più preoccupante tanto maggiore era l'importanza di quella, e più importante di Kuroko Kagami non aveva proprio niente.
Aveva provato durante gli allenamenti di basket, quando per forza di cose l'altro ragazzo avrebbe dovuto avvicinarsi a lui. Sulle prime Kuroko non rifiutò d'andargli vicino, si comportò come suo solito durante le partite d'esercitazione all'interno del Seirin; fu dopo, quando, Kagami gli si mise esplicitamente accanto, che si bloccò.

Strano: mangiare gelato al cioccolato sulla panchina di un parco assieme a Imayoshi non poteva definirsi altrimenti, per Hanamiya.
Sul finire della stagione, la temperatura era ancora alta come il desiderio di refrigero – ma quello era solo un dettaglio, come la calma e la tranquillità dei gesti.
Ultima estate da liceale significava non avere più tempo per molestarlo o incontrarlo per qualche partita a poker, questo Makoto lo immaginava. Mangiando in silenzio il suo gelato senza fare commenti, guardava insistentemente il suolo.
[ImayoshiHanamiya - Raccolta di drabble]
Prima classificata al "Contest Réédition" indetto sul forum di EFP da Aethelflaed

Un gesto anonimo, solo perché chi lo compie è pressoché invisibile. Lui ha imparato a vederlo quel qualcuno, ad apprezzarlo, a cercarlo… Allora come ha potuto non prevedere cosa sarebbe accaduto?
[Kurogami ♥]

[KagamiKuroko, for Shichan (L)]
Provò un brivido, lungo e intenso, quando il getto dell'acqua gli colpì il corpo a livello del torace. Il giovane viso si contorse in una smorfia di disappunto, una di quelle che gli alterava l'espressione qualora si presentava un elemento di biasimo sufficiente a sradicarlo dalla sua solita apatica indifferenza – cosa che accadeva, in realtà, assai di frequente e con facilità. Era sul punto di dire un paio di frasi estremamente mordaci, capaci di arrivare a piantarsi ben dritte nell'orgoglio altrui e rimanere impiantate lì in eterno senza il minimo problema, quando però l'altro ragazzo entrò nel piccolo box e occupò il resto dello spazio disponibile, andando a schiacciarlo tra il muro e il proprio corpo.
No, neppure in quei momenti Taiga possedere la grazia necessaria a comprendere come doversi muovere e con quali elementi della propria persona poterlo fare, risultando come sempre il disarmonico elefante massiccio che era.

Non c'è nessuno, nei forum dedicati alla scrittura creativa, che non conosca Sakurai.
La sua fama è pari solo al suo talento, al numero dei suoi fan dispersi per il mondo e, probabilmente, al mistero che circonda quel misero nickname.
Perchè sì, di Sakurai non si sa nulla. Tanto che alcuni pensano che non ci sia nessuno, dietro quel nome fittizio.
Come Andrew. Nella sua perfetta vita da bello e impossibile, lui non riesce a credere che una persona del genere possa realmente esistere. E' lui il primo a sostenere che "Sakurai" sia soltanto una colossale bufala.
Finchè non riuscirà, per uno strano scherzo del fato, a carpire il segreto di Sakurai... e, automaticamente, della persona che vi si nasconde dietro. Finchè non si caccerà nei guai, come diceva sua madre appena le era possibile, perchè i misteri di Sakurai non si limitano al mondo in lettere e prosa, ma sconfinano in una corsa disperata contro il tempo e quasi distaccata dalla realtà.
Andrew si troverà, suo malgrado, a prendere parte ad un gioco on-line che ha risvolti sulla vita reale. E quando gli influssi di quel gioco si faranno sentire anche sulla sua vita, cominciando a distuggerla, l'unica persona su cui potrà contare... sarà proprio Sakurai.
[Linguaggio colorito in alcuni punti]