-Buonanotte- sussurrò per poi stendersi accanto al camino.
Io non riuscii a rispondere. Ancora ansimavo per l'eccitazione e tutto il mio corpo fremeva in preda agli ormoni. Sapevo cosa mi aveva fatto. Sapevo che da quella sera sarei stata sua, qualsiasi cosa avesse voluto fare di me.

Seguito di Personal Trainer..
Malcom e Greta sono finalmente a Londra per cominciare una vita tutta loro, a partire dai corsi alla Royal Ballet..
I due sono innamorati più che mai, ma un malinteso farà crollare tutto..in più, qualcosa di tremendo accadrà a Greta..Malcom riuscirà ad aiutarla? e Greta riuscirà a comprendere quanto è forte ciò che Malcom prova per lei?
[...] Insieme a lui, c’era una ragazza alta poco più di me, carnagione chiara ed enormi occhi azzurri. Una frangetta composta le ricadeva sul viso, mentre il resto della chioma era legato in uno chignon ordinato che lasciava scoperto un collo lungo ed elegante.
Malcom chiacchierava con lei in modo coinvolto e divertito; pareva che si conoscessero bene [...]
[..] Presi il cellulare in mano e guardai chi mi aveva scritto. Avevo due messaggi.
Uno era di Erica che mi chiedeva se potevamo vederci pomeriggio ed uno era dello stesso numero sconosciuto di qualche settimane prima. Aprii il secondo.
“Ciao, cara. Allora, quando andiamo a prendere qualcosa insieme?”
Possibile che non si fosse accorto di aver sbagliato numero dopo tutto quel tempo..
Forse era meglio avvisarlo.
“credo che tu abbia sbagliato numero. Mi dispiace, ciao” [...]

Una storia d'amore ambientata nel '800.
Un conte dal passato offuscato e che nasconde quale sia la sua vera identità e una serva che farà di tutto per scoprire il suo tremendo segreto.
Tutto accompagnato da una percentuale di romanticismo mixata al romanzo giallo e erotico!
VI AVVERTO: non è la solita storia serva- padrone da bimbette di dieci anni. Attraverso tutti i vari personaggi voglio analizzare con dettagliata cura i problemi dell'uomo.
Direttamente dal testo:
- Un tempo facevo paura a tutti ... persino a me stesso - disse Derek coprendosi il volto con le sole mani.
- E adesso? Volete incutere paura o no? - chiese Earlier nel tentativo di comprenderlo a fondo.
- Non lo so ... so solo che ti voglio ... - concluse Derek quasi sul punto di piangere.

"Sono stata molte cose nella mia vita. Figlia e assassina, sposa e puttana, sorella e traditrice, amante e spergiura; a volte saggia, a volte folle, a volte sciocca e inerme. Ho creduto e ho dubitato, ho osato e ho fallito. Tante, troppe volte, ho avuto paura, tranne quando avrei dovuto averne per davvero.
Mi chiamo Bianca Auditore, sono figlia di un assassino e di una ladra. Cesare Borgia è stato il mio primo amante: diceva che era la mia purezza a istigarlo al peccato, come una macchia nera sulla mia pelle. Ma sbagliava; perché il peccato non è una macchia. Il peccato è di un bianco accecante. Come la neve e il vuoto, la morte e l’assenza. Come il lutto, la gioia, e la veste degli Assassini."

[Dal capitolo 11..]
«Stai ammettendo che qualcosa ti spinge a non distanziarti da me?» Sorrise assottigliando lo sguardo. « Il tuo cuore gioca brutti scherzi, Emily..»
«Il mio cuore sa benissimo dove andare, il tuo non lo sa..» distolsi lo sguardo, cercando di ragionare.
«Il mio è fermo.» Rimase impassibile. Nessuna emozione. Nessun atteggiamento. C’erano solo i suoi occhi immensi e le sue labbra socchiuse.
«Bè, fallo ripartire allora.» Scrollai le spalle.
Scoppiò a ridere, ma poi tornò serio, «ci vorrebbe una spinta forte.» Accennò una smorfia con il naso.
Così approfittai della situazione e lo spinsi facendolo indietreggiare di poco.
Lui mostrò un sorriso divertito, ma allo stesso tempo dolce.
«Così va bene?» Chiesi poggiando le mani sui fianchi.
«Non ci provare. E' duro come un martello.»

Martina Stoessel è una ragazza che sta sempre sulle sue e ha molta difficoltà a fare amicizia…questo suo carattere chiuso la spinge a comportarsi in maniera fredda e distaccata con tutti e aggressiva con chiunque la tratti male…per lei è una forma di difesa ma nessuno riesce a capirla neanche i suoi genitori…dopo l’ennesima presa a capelli con una compagna di classe i genitori di Martina decidono di spedirla in un collegio...Tini la trova un’ingiustizia e si convince sempre di più del fatto che nessuno potrà mai capirla…ma in questo collegio c’è un gruppo di ragazzi…un gruppo di ragazzi che sono davvero indisciplinati e sembrano “diversi” da tutti gli altri…una persona in particolare attirerà la sua attenzione…il loro capo clan…Jorge Blanco.
Questa ff la volevo dedicare a syontai che è sempre così disponibile e pronto a recensire le mie ff...sinceramente questa ff non mi convince molto e tempo che non piacerà a nessun ma se non piace la cancello almeno ci ho provato xD e va bhe...emm...niente basta zaoooo a tutte le Leonette/Jortini

Elisabeth Smith ha sedici anni. E' la figlia del governatore di Boston. La sua banale vita trascorre tranquilla. Il suo destino è già segnato. Il padre le sceglierà un marito ricco e di buona famiglia e lei dovrà diventare una brava moglie e, ben presto, una brava madre. Ma sta per succedere qualcosa che cambierà tutto. La ragazza viene rapita dai pirati. Ma quello che per lei dovrebbe essere un incubo finirà per trasformarsi in qualcos'altro. Forse anche per merito di Matt, l'affascinante corsaro dagli occhi verdi...

«Mi sposo.»
Per un solo, folle momento, il cuore di Blanche ha accelerato il suo battito. Per un unico illusorio attimo ha pensato che lui volesse rendere loro tre una famiglia.
Poi la sua mente lucida ha preso il sopravvento. Ha detto “mi sposo”, non “ti sposo”.
Che vuol dire?
«Non intendo, con questo che la casa sia un regalo d’addio, anzi. Per noi non cambierà nulla. In un certo senso siete voi la mia vera famiglia.»
«Se siamo noi la tua famiglia perché sposi un’altra?»
«Devo. È necessario un erede per la casata, è un matrimonio combinato, le solite “porcate sangueblù”, come le chiami tu.»
«Ma tu hai Celeste, lei è tua figlia …»
«Ma non può essere la mia erede. Lo capisci, è illegittima. Non ha nemmeno sangue inglese, non del tutto. Anche femmina, per colmo di sfortuna. Come credi che possa essere accettata dalla mia famiglia e dal mio mondo? Non ti devi preoccupare per lei, non le mancherà mai nulla.»
«Tranne suo padre.»

[Dal capitolo 6]
In quel momento il rombo di un motore spezzò il silenzio e d’istinto Stefano si ritrasse nell’androne buio di un palazzo.
Una moto si fermò accanto al marciapiede opposto, e le due persone in sella scesero agilmente. Lo stomaco di Stefano ebbe un sussulto quando riconobbe la figura più bassa.
Marco intanto si era tolto il casco e si era appoggiato alla moto; Stefano non ne vedeva che le spalle coperte dalla giacca di pelle. [...]
« Sono pronto a fare tutto il necessario perché tu sia felice, Clelia » disse Marco con grande serietà. « Però c’è una cosa che devo fare, e devo farla subito perché questa potrebbe essere la mia unica occasione. Spero che mi perdonerai »
« Che cosa devi… » iniziò Clelia, ma il resto della sua domanda fu soffocata dalle labbra di Marco, che si poggiarono delicatamente sulle sue.