Luhan nemmeno si rende conto di essersi incantato. E’ bellissimo, sembra arte pura. Il suo respiro si fa pesante, e non può affermare che sia per la paura.
Il ragazzo ha un’espressione tra il divertito e il sadico, e Luhan si risveglia dai suoi pensieri solo quando gli soffia sulle labbra. Il suo alito sa di arnica montana.
“Mettila così…” mormora, la voce suadente, roca ma dolce.
Un centimetro li divide.
“Tu sei il bello…” il suo respiro gli solletica il labbro superiore, facendogli socchiudere gli occhi come se fosse perso in un luogo che non esiste, dove ci sono solo lui e il ragazzo che ha di fronte, “e io sono la bestia.”
[In revisione. Primi 4 capitoli modificati]

HUNHAN --- (side KAILU)
< “Luhan, perché stai piangendo? ”
“Non farci caso, stavo solo riflettendo…”
“Su Jongin? Lascia stare, ora non pensare a nulla, ascolta il vento. Il vento ti protegge cerbiatto, ti culla come una madre. Quando sono triste o pensieroso aspetto che il vento mi accarezzi il viso, mi fa sentire bene. Porta via tutti i pensieri negativi e mi da la forza per andare avanti, giorno dopo giorno”
“È bellissimo Sehun. Tu sei il mio vento” >
CHANBAEK
< Raggiungo strisciando l’uscita controllando che nessuno mi abbia seguito.
“Si può sapere perché sei lì a terra?”
“Sto cercando di uccidere una persona”
“Ovvero?”
“Chanyeol. Per caso lo conosci?”
“Perché mai dovresti volermi morto?” >
KAISOO
< Mi volto e mi ritrovo il petto di Jongin a pochi centimetri di distanza dal mio viso. Senza fatica prende il disinfettante sul ripiano più alto che io non sono riuscito a raggiungere. Alzo lo sguardo per guardarlo e noto che anche lui mi sta osservando.
“T-tieni il disinfettante”
Si gira di scatto. Era rossore quello che ho visto sulle sue guance? >

Luhan vive ormai da troppi anni in un ambiente degradato, uno dei quartieri più malfamati di Busan, La Colina. Entrando in contatto con piccole gang microcriminali sin da piccolo non può che diventare membro e capo di una delle bande più pericolose e mal viste di tutte: i Tora, le Tigri.
Ma se la tigre incontra l'acqua, impara a nuotare o affoga?
[HunHan] accenni Baekyeol e KaiSoo.

La luce lampeggia e due occhi grandi appaiono dalla penombra, il mio cuore perde un battito.
-dovresti essere più prudente- mille brividi mi attraversano la schiena.
Sento il suo caldo respiro sul mio collo e i suoi occhi su di me.
Deglutisco e riprendo fiato.
Lui é la mia rovina, la mia distruzione,lui é il diavolo la tentazione...no! É Park Chanyeol .
Pairing-Baekyeol, Kaisoo,Hunhan,...(altri)
Questa è la mia prima fanfiction quindi recensionate e aiutatemi a migliorare... accetto qualsiasi commento...grazie!!!!

Essere nel posto sbagliato al momento giusto aveva fatto sì che ora il ragazzino fosse vivo.
Questo, Bang Yongguk, non poteva di certo ignorarlo e, seppur questo lo avesse riempito di sollievo, ora qualcosa iniziava a modificare il suo iniziale senso di vittoria. Perché ora vi era un piccolo putto biondo addormentato nel suo letto, nella sua stanza, avvolto nei suoi vestiti c'era quel ragazzino di cui non sapeva nulla, quel Junhong, il piccoletto con gli occhi che avevano implorato il suo aiuto.
Aveva scelto di raccoglierlo da quel vicolo e così facendo aveva tracciato - seppur inconsciamente - il suo avvenire. Ma non era di certo uno sciocco; sapeva di essersi tirato addosso un sacco di problemi che di certo non avrebbero tardato a bussare alla sua porta.
E neppure questo poteva ignorare.

"L'amore fa schifo.
Talvolta ti fa sentire bene.
Talvolta è solo un altro modo per sanguinare."
Laurell K. Hamilton
Così la pensava Kai il giorno in cui scoprì che suo fratello si era innamorato. Erano sempre stati loro due, Luhan e Kai, opposti eppure così simili. Kai amava suo fratello e suo fratello amava lui. Ma il moro credeva di amare il fratello più di quello che i fratelli dovrebbero. Luhan era più prezioso della sua stessa vita, eppure nonostante lo vedesse felice, avrebbe tanto voluto portarlo via dalle braccia di quel pesce lesso con cui si era fidanzato.

"Non ti rendi conto di che tipo di reputazione ti sei fatto in questa scuola? Tutti sanno che finisci a letto con qualsiasi cosa che si muove."
"Quindi? E' ciò che sono. Perché dovrei vergognarmene? Mi piace il sesso. Anche a tutti gli altri piace, ma cercano soltanto di nasconderlo. Io sono semplicemente più onesto."
-
[TRADUZIONE by Enthusiasmos] Storia originale by Brandedbutterfly

La storia di Oh Sehun e di Lu Han ha inizio durante una normalissima giornata di sole. Il loro primo incontro avviene con sottofondo la canzone dei Big Bang, Blue. Entrambi non si conoscono, eppure sembrano uniti da una strana forza a loro sconosciuta.
Da una parte abbiamo Lu Han, ragazzo dolce, timido ed estremamente sensibile; dall'altra invece abbiamo Oh Sehun, un bulletto dal pessimo carattere e dalla strana mania per il buble tea. Totalmente diversi l’uno dall'altro, eppure così uguali.
[Prima la storia si chiama "E se...", ma ho deciso di cambiare il nome, grazie di tutto]

Stavo per servire al tavolo quando, un picchiettare insistente sulla mia spalla mi fece girare, e alzando la testa vidi il volto più bello che avessi mai visto.
I capelli biondo platino, spettinati ad arte, contornavano un volto degno di un modello da cui spiccavano gli occhi scuri.
Occhi che mi guardavano lussuriosi e, immediatamente sentii un calore costante salirmi per tutto il corpo.
"Sei tu Luhan?" chiese lo sconosciuto.
Aveva una voce bassa, roca e così sensuale che mi fece salire un profondo calore che si fermò all'inguine.
"Si, sono io. E tu devi essere Sehun."
Ero a corto di parole e senza fiato, pronto per avere un'erezione al lavoro.
"Il capo ha detto che d'ora in avanti sarò il tuo coinquilino come saprai già. Quindi puoi mollare qui e accompagnarmi a casa, grazie."
Un ghigno malizioso si aprì sul suo volto appena guardo verso il mio inguine e disse "Puoi stare qui al lavoro con quell'erezione tutto il giorno, o puoi venire con me e faremo qualcosa per fartela passare."
E in quel momento capii che tutto il mio modo era crollato, appena avevo accettato Oh Sehun nella mia vita.

{KaiSoo} + side HunHan
"Ti ho trovato," mosse le labbra ma non uscì nessun suono. Lui era la persona che stava cercando. Quella che lo avrebbe fatto sentire vivo di nuovo.
Gli sorrise e Kyungsoo si passò il dorso della mano sul volto lasciandosi dietro una scia rossa di sangue. Il suo nuovo colore preferito.

Luhan è un normalissimo studente con sogni e obiettivi da realizzare, mentre Sehun è ricco e annoiato, conduce una vita dissoluta. Il loro incontro li cambierà per sempre, scopriranno l'amore, l'amicizia, la sofferenza.

{KaiSoo}
“Sei il nuovo aiutante di cui Sehun ci ha parlato,” lo interruppe Kris continuandolo a guardare dall’alto al basso con quelle sopracciglia spesse.
“S-sì,” rispose Jongin deglutendo rumorosamente, “Mi chiamo Jongin. Signore,” aggiunse quell’ultima parola di fretta e Kris accennò un mezzo sorriso. In quel momento qualcuno sbucò dalla finestra dietro il bancone – che dava probabilmente sulla cucina – e Jongin venne distratto da un paio di occhi enormi che lo fissavano.

‘Te lo dirò una sola volta, quindi apri bene le orecchie e ascolta’, ed io lo fissai come se avessi visto un fantasma.
‘Tu sei un licantropo’ disse indicandomi, poi rivolse l’indice verso di sé, ‘Io sono un licantropo’, lasciò scivolare il braccio lungo il fianco tenendo l’altro ancora appoggiato al muro vicino al mio viso ‘Il destino ci ha uniti. Così è scritto e così sarà.’
La mia mente non arrivò neanche lontanamente a processare la parola uniti, figuriamoci destino.
Si fermò a licantropo.
[HUNHAN] accenni Baekyeol.

-Toglimi la benda.-sussurrò impercettibilmente.
Non ricevette nessuna risposta.
-Ti prego,non mi piace l'oscurità.-
-Lo farò,un giorno,non preoccuparti,non rimarrai per sempre con quella benda,nemmeno a me piace,copre i tuoi occhi e a me i tuoi occhi piacciono così tanto,dopo tutto,mi piace tutto di te.-sorrise sedendosi sul letto poco distante.
-Ma adesso non posso,JongIn.-
°KaiSoo°
[Accenni SeKai&HunHan]

Due amici, due anime gemelle che si inseguono senza saperlo. Un giorno, un avvenimento inatteso li costringerà a confrontarsi ed essere onesti con sè stessi.