Piccolo lavoro fuori tempo metereologico dedicato a Kankuro e il suo primo contatto con la neve!
Kankuro guardava la neve cadere.
Non l’aveva mai vista, nel deserto in cui abitava un simile sfoggio di bellezza era un privilegio impossibile. Già la pioggia era un miracolo, immaginarsi la neve.
[...]
Presto a riempire quel silenzioso vuoto, per nulla fastidioso, che era calato tra loro arrivarono i suoni secchi e improvvisi dei fuochi d’artificio.
Entrambi alzarono lo sguardo a osservare qui giochi di luci e colori che annunciavano l’arrivo della mezzanotte.

[Zoro/Sanji]
«"Che diavolo pensi di fare, sacrificandoti? Che ne sarà della tua ambizione?"»
Sanji morde la sigaretta fin quasi al punto di spezzarla, mentre le sue stesse parole gli tornano indietro più dure di uno schiaffo, attraverso l'unica voce che mai sarebbe dovuta arrivare a rinfacciargliele. «E con ciò?» mormora, poco convinto, pregando che le sue corde vocali non decidano di tradirlo proprio in quell'istante, proprio lì davanti a quegli occhi scuri e profondi che sembra vogliano dilaniargli l'anima.
«Dovrei essere io a chiedertelo. Che diavolo pensavi di fare?»
Zoro confronta Sanji dopo ciò che è accaduto a Thriller Bark.

Il giorno della promessa fra Shanks e Rufy tutti noi lo conosciamo e ricordiamo bene.
Ma Oda non ci ha mai mostrato com'è stato per Shanks e la sua ciurma quando il Rosso ha perso il braccio...
"E nonostante una parte di sé, quella che li conosceva meglio e più si fidava probabilmente, gli diceva che non doveva temere, che prima che i suoi compagni d'avventura erano amici e fratelli e che non l'avrebbero mai abbandonato solo perché aveva perso un braccio, c'erano momenti in cui l'altra parte, quella minuscola e pessimista, aveva la meglio."

Ci sono i numeri che ricorda senza l'ausilio di mani, che lasciano un retrogusto dolce sulle labbra quando vengono pronunciati.
{ Flashfic - ShikaTema }

Flashfic spin-off di "Narnia's Spirits", con protagonisti Caspian e Susan. Un breve missing moment della storia stessa riguardante il loro primo incontro nel bosco.
-Non siete come mi aspettavo- mugugnò, realmente sorpreso e scrutando i cinque ragazzi davanti a lui.
La sua attenzione poi venne totalmente catturata da una cerbiatta dagli occhi di ghiaccio.
[Dedicata alla mia Sister, per mille e più motivi]

Un'avventura fantarcheologica con nuovi amici, vecchi nemici, maledizioni, tesori nascosti, duelli, sbronze. E ancora, qualcuno ci lascerà le penne, molti ci andranno vicino, un'amicizia sarà messa in discussione...E poi sesso, droga e rock 'n roll, ma senza droga né rock 'n roll :P

C'era chi diceva che un "no, grazie", potevi rivolgerlo solo a richieste superficiali.
In realtà, potevi rifiutare qualsiasi cosa con un'espressione di falsa cortesia come quella: promesse, parole, e persino la gentilezza.
Potevi rifiutare anche di essere salvato.
[Raccolta di tre oneshot: G/Giotto, Cavallone Primo/Alaude, MukuroTsuna]

Farò in modo che il suo mondo sia come lo desidera, Bel-sempai.
Per questo motivo... per favore, non muoia.
[BelxFran]

"Dino afferrò le caviglie del moro, posizionando le gambe del partner sulle sue spalle. Così avrebbe avuto più spazio, nonché una splendida visuale.
- Eccitato? - lo schernì il giapponese, stringendo le sue gambe attorno al collo dell'uomo, facendogli avvicinare il volto.
Quello gli sorrise. Era inutile dargli ulteriore conferma."

Hibari non odia molte cose. Odia le persone irritanti, infantili, inutili, stupide e, in generale, qualsiasi erbivoro. E, purtroppo per lui, il suo maestro rientra in tutte queste categorie.

Kyoya odiava averlo fra i piedi.
Dino era troppo incomprensibile, e lui di impegnarsi a capire gli altri non aveva mai avuto voglia.
[Flashfic per il D18 day]

Il suo compagno non era decisamente un uomo loquace.
In realtà non era nemmeno sicuro che fosse veramente un uomo...

AGGIORNATO IL SESSANTOTTESIMO CAPITOLO
Infiltrato nel clan di Fenrir Greyback, Remus Lupin finirà per scontrarsi con quella realtà dalla quale ha sempre tentato di sfuggire. Nel frattempo, a Londra, Tonks non può far altro che cercare di sopravvivere alla guerra che imperversa per la città. Una storia fra umani e licantropi, fra amicizie improbabili e segreti dimenticati, per decidere se sia più forte il richiamo del sangue o quello del cuore.

La ciurma di Shanks il Rosso era tutta riunita a festeggiare, anche se nessuno ricordava a cosa si stesse brindando.
Ogni scusa e ogni momento erano buoni per fare baldoria, questo era il pensiero comune, che regnava da sempre in quell’equipaggio tanto temuto in tutti i mari. [...]
Occhi di falco se ne stava seduto al bancone, in disparte, con un bicchiere di whisky liscio e fissava con sguardo freddo, distaccato ed anche alquanto disgustato, la ciurma scalcinata del suo amante.