Harleen aveva letto su tutti i giornali dell’arresto del criminale per eccellenza, colui che aveva creato un parapiglia gigantesco istigando la vecchia Gotham alla caduta: come lui era caduto, così avrebbe dovuto seguirlo l’intera città.
Ma il Tenente James Gordon – attualmente promosso a Commissario – e le sue forze di polizia, l’avevano fermato consegnandolo nelle mani del Direttore dell’Asylum.
Harleen ricordava perfettamente quando la notizia giunse. Quando dopo il suo arresto aveva iniziato a studiarne la psicologia e le gesta. Aveva letto e riletto qualunque cosa potesse “avvicinarla” al clown, qualsiasi file o cartella le fosse stata messa a disposizione dalle autorità competenti e più rifletteva sulla veridicità di quelle righe, più si convinceva di quanto potesse essere indispensabile tentare un qualunque percorso riabilitativo volto all’unico scopo di farlo parlare: se esisteva una verità su Batman e su Dent, lei voleva saperla. E possibilmente scriverla.
AGGIUNTO capitolo 40 REVISIONATO!
[Questa storia nasce dal mio amore per la coppia Joker/Harley Quinn e si colloca tra gli eventi di The Dark Knight e The Dark Knight Rises]

Molti vorrebbero essere 'isole', persone autosufficienti, che non hanno bisogno di niente e nessuno, persone di cui nessuno si deve preoccupare.. Jess voleva questo e pensava di aver raggiunto tale obbiettivo ma..
..ma Francesca con un solo sguardo ha mostrato a Jess quanto si sbagliasse e quanto anche lei avesse bisogno di qualcuno... e, forse, sarà proprio Francesca questo qualcuno..
Entrate, Leggete e se vi va, Recensite..

[SUICIDE SQUAD]
“Harleen, lascia che ti confidi un segreto...Quando oltrepassi quella porta” E aveva indicato l’ingresso al manicomio “Devi diventare impermeabile”
“Impermeabile?” Avevo ripetuto, confusa.
“Arkham ti inghiotte e ti distrugge se non sei abbastanza forte, ricordatelo sempre. Il segreto è non farsi coinvolgere e soprattutto mai, mai abbassare la guardia. Un momento e ti ritrovi dall’altra parte del vetro”

SUICIDE SQUAD
Oramai è da più di 5 anni che lavoro all’Arkham Asylum ma tutte le dannate mattine mi sembra di andare incontro ad un mostro orribile che mi inghiottirà e non mi sputerà mai più. Ormai so di quella sottile linea d’ombra che divide i pazzi da tutto il resto del mondo, ma so e l’ho sempre saputo, che non è così netta come sembra. Forse è per questo che delle volte mi sento più vicina ai pazzi là dentro che ai “normali” qua fuori e mi sale un terrore cieco che un giorno anch’io rimarrò rinchiusa in quelle mura come loro, ma poi riavvio il mio cervello e ricompongo la maschera della ragazza pura e immacolata e tiro su il migliore dei miei sorrisi ingenui, con i miei tacchi a spillo e lo smalto sulle unghie inganno tutti, là dentro e fuori, di essere della parte di quelli sani.

In un macabro castello arroccato su un dirupo, vive una famiglia di nobili vampiri. Ginevra, la contessina, salva la vita a una ragazza mezz'elfa, ritrovandosi ad essere la sua padrona pur non volendolo.
Come se una serva indesiderata non bastasse a scocciarla, si aggiunge un altro problema: una guerra tra vampiri. E qual è il metodo migliore per tessere alleanze se non... un matrimonio?
Seguite le vicende di Ginevra ed Elena, vi accorgerete di quanto le mostruosità più grandi siano in realtà quelle tipicamente umane.

Odio le trame. Sono solo quattro righe messe in croce ed è come giudicare un libro dalla copertina.
Perché ti inducono a leggere il racconto o a scartarlo a priori.
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E' la solita storia, una ragazza buona e una 'cattiva', la prima è attratta da quest'ultima e quindi prova a far parte di quel mondo spericolato che l'avvolge, prova a starle al passo inciampando su se stessa.
La mano che ti salva spesso è quella che ti ammazza e viceversa ma non importa quando due anime sono intrecciate, quelle perfino tra mille ombre, al buio saprebbero riconoscersi.
Serate sfrenate all'insegna del divertimento, alcol, droga, sesso. Genitori incazzati, ritorni inaspettati, baci rubati. E poi i sentimenti contrastanti, la rabbia, l'insicurezza, l'amore. Giri in moto e la passione per la musica faranno da sfondo a questa storia d'amore, "la più incredibile che conosco".

-Sei il mio ponte tra questi due mondi!-
Martina si fermò e un brivido la scosse. Eleonora non si lasciava mai andare a parole troppo dolci, quello che era riuscita a dire era già troppo per lei. Si voltò verso la diciottenne.
-Allora perché ti comporti così?- domandò con le lacrime agli occhi.
La bionda chinò il capo con aria colpevole.
-Non posso...- mormorò semplicemente.
Già, non poteva. Sarebbe stato troppo difficile per lei ammettere di tenere tantissimo a quella ragazza che le stava di fronte.

Alex è una ragazza di 17 anni con un segreto, è omosessuale. Gli unici a conoscere questo segreto sono i suoi genitori, che l'hanno cacciata di casa e i suoi due migliori amici Eric e Thomas. Ma c'è anche un'altro segreto, che la ragazza custodisce e che non sa nessuno, neanche i suoi amici, è innamorata di una ragazza della sua scuola più grande di lei, Michelle.
Per il rating lo metto rosso, ma potrebbe essere anche arrangione, dipende da come mi viene mentre la scrivo

Io ero Eva Kant. E lo sarei stata sempre.

Il suo nome pare una maledizione così come la sua vita piena di sofferenza .É cresciuta cercando di sfuggire al passato che la perseguita ma i ricordi così come gli incubi non le ldavano tregua . E per quanto si sforzi di costruirsi una nuova vita sa che comunque bisognerà scontrarsi con quel passato fatto di dolore e di rimorsi così da poter tornare a vivere.
Deciderà di affrontare le sue paure e i suoi ricordi per ripercorrere passo passo la sua vita riscoprendola e riscoprendosi .
Questa è la storia di una giovane ragazza,questa è la storia di Kassandra .

Ogni canzone ha la sua storia. Amore, odio, sesso, disperazione, droga, amicizia, gioia.
''Certe volte, quando siamo a casa, con la testa sul libro (tra l'altro fusa perché sono due ore che studiamo latino ininterrottamente in vista del compito del giorno dopo) ci viene voglia di qualcosa.
Non ci rendiamo bene conto di ciò che possa essere, ma poi alziamo la testa, diamo un'occhiata allo stereo e capiamo che quello che cerchiamo si può riassumere in una parola: la musica.
Allora posiamo il libro, ci alziamo dalla sedia, premiamo il tasto "power" e ce la facciamo entrare dentro, questa musica.
Si sente che passa prima dalle orecchie, si diffonde nel petto e arriva finalmente al cuore: ora siamo davvero sicuri che ciò che cercavamo era lei. ''

Un viaggio nell'universo femminile.
Nel primo capitolo del diario affronto in maniera molto ironica le 10 buone ragioni per cui è bello essere lesbica.
Perchè essere donna venga prima di essere etero, bisex o lesbica :)

Questa fiction è il seguito di "Leggende del Mondo Emerso: La Strada di Dubhe"
Mano nella mano nelle tenebre
Il prezzo per una vita assieme
Una missione in cui non credono
Dubhe e Aster
Riusciranno nel loro obiettivo?
Se giochi secondo le regole, non ti sogneresti mai di infrangerle. Ma io non ho voglia di giocare secondo le regole. E quando queste si fanno troppo pressanti, e t’ingabbiano, e t’incasellano, e t’infilano a forza in un’esistenza che detesti con tutta te stessa, l’unico modo per sfuggirle è mettere fine al gioco. Mettere fine a tutti i giochi. Perché quando i giochi finiscono, nessuna regola vale più
[DubhexAster]

Questa fiction è il seguito di "Leggende del Mondo Emerso: Il Sigillo della Morte"
Un dannato che si rivela un salvatore.
Una ragazza tormantata dalle incertezze.
Una nuova minaccia che incombe inesorabile.
Una possibilità di vivere di nuovo pienamente.
Ho trovato una strada per l’inferno così nitida e diretta che non potrò mai tornare indietro da essa...
Io porto i semi della morte con me, e li pianto ovunque osi fermarmi in cerca d’amore...
Mi avevano condannata a morire perché gli altri potessero vivere; ora io vivo perché gli altri possano morire.. 
[DubhexSorpresa]

-Che vuole da me …?- domandai tremante. Fece un passo avanti e si rivolse a tutti nonostante solo io la capissi.
-Lo tiene lui. È suo prigioniero da quasi sempre. Ha portato il suo corpo nella propria dimora dopo aver bruciato il vostro palazzo. Vuole parlarti Erika, si tratta proprio di questo!-