Quando quello che provi è troppo forte. Quando vorresti dirle tutto ma non trovi le parole. Quando corri da lei per cercare di parlare. Piccola shot, senza pretese.

“Sei mai stato con un uomo?”
“Ma ti ha dato di volta il cervello??! Non riesco a credere che tu mi abbia chiesto una cosa del genere!!! Devi essere completamente – ”
“… allora dovresti provare.”
Quella notte scoprii esattamente quali vantaggi potesse dare avere per ospite uno come Shinici Okazaki.

Pubblicato Epilogo,Parte 2.
PUBBLICATO CAPITOLO 25
TRATTO DALL'ULTIMO CAPITOLO:
Sono quasi giunta al corridoio che porta alle segrete dei serpeverde quando praticamente gli finisco tra le braccia.
Il suo profumo mi inebria,le sue mani che mi sfiorano mi fanno tremare,i suoi occhi mi paralizzano.
“Hey stai attenta piccola.” – dice lui.
Mi chiama ancora piccola,sento un colpo al cuore.
“Scusa”.
E non sono scuse solo per la mia caduta,sono scuse per tutto,ogni cosa e anche lui lo capisce.
Sono le scuse più sincere che qualcuno potesse ricevere.
Vere.
Semplici.
Genuine.
Sentite.
Dovute.
Mai così dovute.
“Ti perdono.”
E non mi sta perdonando solo la caduta.
Mi sta perdonando tutto,mi coglie alla sprovvista.
Lui non può perdonarmi,non dovrebbe nemmeno farlo,dovrebbe farmi soffrire,farmi soffrire come l’ho fatto soffrire io,come lo sto per far soffrire io.
Devo farlo.
Chiudo gli occhi e trovo la forza per farlo,per dirlo,è il passato,la sicurezza che mi da questa forza.
Voglio che tutto torni come prima.
Ora posso farlo.

[ …] “Pensi di poter resistere allo choc se ti chiedo di accompagnarmi a fare due passi? Niente di troppo impegnativo, appena un isolato e sono arrivato.”
Morivo dalla voglia che me lo domandasse.
Parlavamo camminando e l’inverno attorno a noi agitava ogni cosa con il suo vento.
Mi sentivo così bene e così leggera che quando arrivammo alla sua auto mi prese un vuoto allo stomaco.
“Arrivati” Commentò. “Salta su, ti accompagno a casa.”
Nessuno pronunciò una parola durante il tragitto.
“Beh, grazie.” Dissi quando finalmente giungemmo davanti casa mia.
“Weasley.” Draco mi fissò. “Devi proprio scendere?”
Nonostante mi aspettassi una sua mossa, quello che disse ebbe il potere di scioccarmi.
Mai quanto quello che risposi io. […]

Anche nei tempi più bui, tra i pensieri ricoperti di brina, nell’attesa del disgelo. Quando le città cambiavano nome, gli ideali scaldavano gli animi e si viveva in tanti negli appartamenti per pochi. Persino allora c’erano le belle storie. Storie comuni, che ciascuno teneva per sé, soffrendo in solitudine e in silenzio, godendo di quel retrogusto zuccherino che il dolore fa pagare a caro prezzo.

[Wuthering Heights - Cime Tempestose]
"Che cosa faresti se mi buttassi, Heathcliff?"
[Heathcliff/Catherine]

Il Fatal Sin.
Luogo di incontro in cui maghi e streghe saziavano la propria fame di lussuria e dissetavano la voglia di peccato.
Posto che puzzava così deliziosamente di carezze corrotte e tenerezze pagate.

Un mattino a casa Malfoy, di qualche anno dopo Hogwarts. Un risveglio ordinario ma non troppo, raccontato dal punto di vista del nostro biondissimo ex-Serpeverde... "Sono sveglio. La giornata sembra partire con il piede giusto stamattina...e questa è decisamente un'occasione più unica che rara!"

L’ aveva presa tra le braccia, sbarre d’ acciaio temprato e bollente che la circondavano, coinvolgendola in un bacio tanto profondo da farle incavare le guance e girare la testa. Le sue mani vagavano frenetiche sul suo corpo, come se avessero potuto toccarlo per l’ ultima volta. Era stato allora che lei aveva capito. Aveva capito che il loro tempo lì stava per finire, che la parte superiore della clessidra stava per terminare la sabbia. Immergendo le mani nei suoi capelli e accarezzandogli la nuca lo baciò, lo baciò come non aveva mai fatto prima. One-shot scritta per il concorso "Rules of seduction" di Leather and Libraries indetto da Claheaven e Anfimissi.

A volte la semplice richiesta di fare delle fotografie può servire a capire molte cose. Questo è quello che è successo a Ginny.

Vi è mai successo di sbagliare numero di telefono? Almeno una volta nella vita, di sicuro. E se quella fosse stata la volta giusta...?

In un tempo dopo la fine della guerra contro Voldemort.
Un sabato mattina il mondo magico si sveglia, prende la Gazzetta del Profeta e trova una notizia inaspettata a ricoprire la prima pagina del giornale. Una notizia che vedrà alcune persone catturate in una ragnatela di mezze bugie e mezze verità e che le costringerà ad affrontare il loro presente e il loro passato per dimostrare di essere innocenti. O far credere di esserlo.

-Avere dipendenza da una persona e non riuscire a…a…non riuscirci. – Non mi viene, quella parola. Quella parola che non so nemmeno se esista davvero, perché quel qualcosa che Akito ed io siamo non ho mai capito come si possa chiamare. Perché certo, io amo Akito. E Akito ama me. Ma non termina qui, la cosa. Non è semplice “amore”. Sarebbe troppo facile. No, non si risolve con un “amo” e “ama”. POV SANA

Quando sei un fantasma e puoi girare indisturbato per le mura di Hogwarts, non sai mai cosa ti potrebbe capitare di scoprire.

E’ inutile. non ci posso fare niente.
O la amo o l’ammazzo, uno di questi giorni.
Ma va bene così.
[POV Akito]