Nella storia della Lituania e della Russia ci sono state tante guerre, fra loro, contro altri, per conquistare qualcosa che desideravano. Dal primo sguardo che si sono scambiati, alla guerra fra Ivan e il suo piccolo Toris. Tutti gli avvenimenti che, nel bene e nel male, hanno vissuto insieme...

-Dopo che questa inutile ma dilettevole sfida giungerà al termine, diventerai una cosa sola con la Madre Russia, Prussija- sibilò il biondo cinereo dopo l’ennesima parata di Gilbert.
-MAI!- gridò quest’ultimo, stoccando con la spada un fendente che non andò a segno, verso il viso di Ivan, ma che graffiò comunque la sua guancia destra.
Tra presente e passato, due nazioni si ritroveranno a condividere un impensabile e profondo tormento sull’ affilata lama del destino.

"Come un angelo, volteggiava nel buio della notte, con soltanto una luce ad indicare il suo cammino."
Lunghetta one-shot AU, Dove troviamo Lovino che si guadagna il pane come Trapezista di un circo.
"(. . .)Anche se, sulla terra, Lovino non si sentiva al sicuro quanto lo era in cielo, aggrappato alle sue corde. Li si che stava bene, era il suo territorio... il suo habitat naturale. Sulla terra si sentiva come dentro una gabbia, prigioniero. Ogni tanto, pensava che avrebbe voluto nascere uccello, solo per avere due ali per poter volare."

Uno starnuto
L’aria calda e confortevole della villa di Russia era l’esatto opposto di quella che spirava sulle lande innevate del freddo stato fuori dalla finestra.
Un secondo starnuto
Lituania alzò il viso e un sopracciglio dal pranzo che stava tranquillamente preparando
Puntò il suo sguardo color nocciola sugli altri due baltici che se ne rimanevano tranquilli al tavolo a smistare alcune lettere arrivate proprio quella mattina, incuranti di quello che succedeva intorno.
Un terzo starnuto risuonò nella villa.
Testimone di piccoli dispetti quotidiani, il povero Lituania si ritroverà in mezzo ad una disputa fra due rumorose nazioni e un ospite inaspettato

I ragazzi della Wammy House partono per una gita di qualche giorno...ma Mello, Matt e Near(quest'ultimo coinvolto contro la sua volontà) fanno un cattivo scherzo a Roger e per punizione vengono lasciati all'orfanotrofio...in compagnia di un serial killer che noi conosciamo bene, e che ha qualche strana idea per la testa....chi avrà la meglio?

- Lituania…- mugolava con la testa reclinata sul cuscino e gli occhi semi chiusi – Lituania, sto per cadere.[...]
- Dove state cadendo, signor Russia?
[light lemon] [al diavolo i generi!Decidetelo voi cos'è, dannazione!]

Che Prussia fosse il desiderio sessuale di qualsiasi nazione era lampante e indiscutibile, così come il fatto che spesso e volentieri Prussia era pronto a rendere questo desiderio realtà. E Russia non è certo diverso dalle altre nazioni.

(...) Si rendeva perfettamente conto, il moro, di quanto a volte il suo modo di fare scontroso, irascibile, possessivo e frettoloso potesse mettere Ayase in imbarazzo. Ma era più forte di lui e non riusciva a cambiarsi. Quello era il suo modo d’amare

La mia prima drabble e prima fic su Hetalia, orrenda e nonsense. Ma io amo il nonsense. Germania è alle prese con un bimbo fin troppo stupendo...

Saaaaaaave,sono tornata con una nuova storia! Aya-chan aishiteru!!!!!!!!!! Kanou-san..sbava*o* Storia ricca di introspezione psicologica e di amore allo stato puro! Avete capito di cosa si tratta quindi...al lavoro! é__é
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)

Lituania aveva visto i propri polsi restare intrappolati in una morsa ferrea. Indissolubilmente controllati dalle mani di qualcun altro.

[Prussia/Germania] “ È il nostro anniversario. Vent’anni di matrimonio.”

Se vi devo essere sincero non so come tutto questo accadde. L’unica cosa che ricordo sono le sue labbra sulle mie e le braccia attorno al collo. Era il mio migliore amico. Ma da un po’ di tempo a questa parte non credo di poter dire con certezza che quello fosse il termine giusto.

Ricordava la storia di ogni ferita, una per una. Le vittorie, le sconfitte, le “tecnicamente vittorie” e le “abbiamo perso troppi uomini per considerarla una vittoria”.
Sorrise poi, passando le dita sulla cicatrice che spiccava più di tutte. Era un segno irregolare e profondo, ad uncino.
“ Un segno a P.”
Si corresse, seguendo la curva della lettera. Non aveva mai capito se aveva vinto o perso quella battaglia, ma il fatto che non avesse tutto il nome di quello stronzo scritto sul pube gli faceva pensare di aver vinto.
O, almeno, di non aver perso.
Nella sua stanza non c’erano cadaveri né odore di sangue, né polvere da sparo e nuvole biancastre di pulviscolo.
Sorrise al suo stesso volto, scivolando in ginocchio sul tappeto. Slacciò e abbassò leggermente i pantaloni per poter vedere meglio la cicatrice.
Sentì le dita inguantate stringersi al suo collo e il fiato caldo ed acido andare a sbattere sul suo viso. Vide i denti serrati in un ghigno soddisfatto.

[Russia x Prussia] " Sono troppo bello per prestare le mie attenzioni a te, Russia."
Ivan ricambiò con un'espressione pacifica e, chinandosi su di lui, gli carezzò il petto lasciato scoperto dalla camicia nera, sensualmente lasciata aperta.
" Non sei poi così carino se ti lasci scopare dentro un bagno, Prussia."