Tutto è cominciato quando Sasuke si è reso orrendamente conto che Naruto non persevera d'ignoranza solo in quanto ninja -benché con gli anni, lo riconosce, sia migliorato considerevolmente-, ma anche per ciò che concerne il lessico. [...] Oh, ma ci avrebbe pensato lui, a correggere la condotta verbale di quell'impenitente.
#01. «Ti do una settimana a partire da ora per imparare tutte le parole cerchiate in rosso. Obiezioni?».
«Beh veramente-».
«Tienitele per te.»
#15. «Sasuke-kun?» lo richiama lei, incerta.
Che hai fatto tu di così speciale?
«Ti senti bene?»
Lo hai schiaffeggiato? Io gli ho fatto saltare un braccio.
«Vuoi un po' d'acqua?»
Lo hai tenuto per mano mentre ti accendeva come una fiaccola? Io l'ho baciato.
«Forse è meglio se ti stendi...»
In bocca.
«Sasuke-kun...?»
Due volte.
[Raccolta SasuNaru]
[Avvertimento OOC di precauzione in quanto su toni comici e non AU; il rating può cambiare di capitolo in capitolo]

Naruto lo sta guardando e gli dice tante di quelle cose, in un solo sguardo, che Sasuke non capisce concretamente come possa contenerle tutte.
I ninja d'élite, gli ha spiegato una volta, riescono a comprendersi col semplice contatto dei loro colpi.
[Rivers ♥]

Sasuke era la linea retta di un orizzonte piatto, sorgente di una calma senza pretese.
Naruto la mezzaluna coi vertici all'insù, ambiziosi del sole.
Insieme erano la catarifrangenza.
[SasuNaru]

«Ma se io sono la reincarnazione di Ashura e tu quella di Indra, quando facciamo sesso è incesto?»
«Io invece mi chiedo se la tua demenza sia un difetto ereditario o una malformazione congenita.»
[SasuNaru]

«Mi stai fissando» le fa notare col tono immancabilmente scocciato. «È una seccatura.»
La bionda boccheggia, presa alla sprovvista, scattando indietro all'inverosimile.
«M-ma come hai...» balbetta paonazza, chiedendosi mentalmente come abbia fatto ad accorgersene stando voltato dall'altra parte.
Shikamaru solleva finalmente il capo, inclinando di poco il viso in sua direzione, e le fa un sorriso pigro che Shiho sente scivolarle addosso fin sotto il camice bianco, al centro del petto, dove qualcosa, per un attimo, si ferma.
«Sai com'è» continua annoiato, con una punta sottilissima di sarcasmo nella voce. «Il tuo sguardo si sente.»
[Shika/Shiho]

15:35 Messaggio da: Sakura-chan
Testo: Quindi?
Naruto voltò il capo il più discretamente possibile, assicurandosi che l'altro non leggesse cosa stava scrivendo.
Rosso in volto, inviò la risposta.
15:37 Messaggio da: Bakaruto
Testo: Quindi Sasuke rimane uno stronzo che sa baciare bene. Non etero, gay. Ma stronzo.
[Sasuke/Naruto]

[SPOILER PER COLORO CHE NON SEGUONO LE SCAN]
"Ricordava perfettamente il momento in cui aveva visto Naruto abbandonarsi all’amore adorante della discendente degli Hyuuga, e di come la rabbia fosse divampata improvvisa e ardente nel suo petto, mentre sentiva la sua anima spezzarsi nello stesso modo in cui si era spezzata quando aveva riconosciuto nell’ombra senza volto dell’assassino del suo clan suo fratello Itachi, e il proprio cuore lacerato dalla gelida lama del tradimento. Come un animale ferito a morte, si era aggrappato ai sentimenti di Sakura nella speranza che potessero lenire il dolore delle sue ferite, pur sapendo di abbandonarsi alla più grande illusione mai creata da lui stesso."

[Spoiler ch. 692]
Abbiamo salvato il mondo, stavano pensando. Glielo leggevi su quei sorrisi ipocriti, mentre ancora dovevano lavarsi le mani del sangue di ieri. 
Sorridevano per la fine della guerra, illudendosi che i conflitti fossero solo quelli armati.
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Un tentativo d'introspezione su Sasuke, ispirato agli ultimi sviluppi del manga. Leggasi anche: "sul motivo per cui Sasuke Uchiha non è nè impazzito né incoerente".

Porta la mia vita a correre da qualche parte, stancala
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Gli Uchiha amavano troppo.
Così tanto, da sentire il bisogno di distruggere quell'amore per riuscire a sopravvivere. E io stavo minacciando il suo equilibrio interiore.
Sasuke mi amava, quindi. Mi amava davvero.
Nella penombra della piccola lampadina, accanto allo specchio sopra il lavandino, un piccolo sorriso di speranza e consapevolezza si stagliava timido e insicuro.
|Sasuke/Naruto|

Mi piacciono le sue mani. Credo mi siano sempre piaciute.
Hanno due nature, come lui.
Lunghe dita eleganti, dorsi baciati dal sole e palmi segnati, resi ruvidi dal lavoro.
Sfacciata bellezza fuori, cicatrici dentro.
{Crack!Pairing | Peeta♥Finnick | 350 parole ~ a Deb ♥}

Da un prompt di Doralice: John si paga gli studi in medicina facendo il cameriere in un bar, Sherlock è uno studente universitario bohemien e del tutto superficiale col denaro. Si detestano a distanza, finché un giorno Sherlock non ha soldi per pagare il caffè e quindi deve baciarlo. BOOM. Amore, arcobaleni, unicorni e marshmallows. Da quel momento Sherlock diventa assiduo frequentatore del bar. Entrambi sono cotti come pere, ma nessuno dei due pensa di avere una possibilità. La cosa va avanti fino a sfiorare il ridicolo: tutti sanno che sono innamorati, tranne loro due. Bonus se il giorno che John si assenta dal lavoro per malattia Sherlock va a stalkerarlo a casa.

Ed il sonno era ciò di cui tutti lì avevano maggiormente bisogno. Sonno pesante e sogni sereni, per quanto i secondi fossero un desiderio pretenzioso.
Piegò le ginocchia, facendo sì che anche esse toccassero il muro.
“ Non allontanarti.”
Il suono di quella voce fece sì che un brivido gli percorresse la schiena, costringendolo a rannicchiarsi ancor di più contro la parete, suscitando l’irritazione di colui che gli aveva appena intimato di non farlo.
Udì uno sbuffo, e poi una mano che con pacata lentezza iniziava ad insinuarsi sotto la sua maglietta.

[ One Shot lemon RiRen ]
Dedicata a Rota

Perché proprio lui?
Perché non io?
Perché sei un pezzo di riserva, Aiichirou. Duri il tempo di riparare l’originale, poi non servi più.
[NitoRin onesided] [accenni RinHaru]

"Gli rivolse uno sguardo vuoto, ansioso di levarsi di torno quello scocciatore. «Poco saggio, Naruto, confidare il proprio nome ad un estraneo. E' una cosa che fai spesso?».
Quello che si chiamava Naruto aggrottò la fronte, come se stesse cercando una scusante a quel suo stravagante atteggiamento. «No», borbottò, mentre la pioggia si faceva più fitta. «Ma tu sei sempre qui, quindi quasi non ti considero più un estraneo. Inoltre, penso tu abbia la mia stessa età e questo ti rende meno pericoloso».
Quel ragionamento aveva così tanti buchi neri che non si contavano nemmeno. «Ho una bottiglia di Whisky in mano e sono steso al centro esatto della strada: potrei essere un alcolizzato o un violento, un drogato o un serial killer».
«O forse solamente qualcuno che ha bisogno di essere salvato»."
[SasuNaru]