Scendo rapidamente i tre scalini, lo sguardo puntato a terra per non inciampare e risollevo gli occhi solo una volta sul viottolo che collega la casa alla strada.
Mi blocco di colpo, trattenendo il fiato.
Non credo ai miei occhi.
I miei occhi che tornano a riempirsi in un attimo di lacrime mentre io vengo catapultata all’indietro, un viaggio nel passato, ricordi di sei anni fa.
L’ultimo anno di liceo, il corso di scrittura creativa.

Soledad è terra in cui immergerti sino alle cosce, è pelle scottata dal sole e riccioli biondi. È terra di tutti, proprietà di nessuno. Si lascia andare alle risate, agli uomini, senza pudori. È bella di una bellezza grezza, semplice, che ti colpisce con uno sguardo profondo, vispo e attento.
Marin non è come Soledad.

“A-aspettate, Maestro!” balbettò Cancer, afferrando l'orlo della tunica del vecchio per richiamare la sua attenzione. “Non starete davvero pensando di...?”
Sage lo prese per il collare dell'armatura e lo alzò in piedi senza alcuna remora, così da poterlo guardare direttamente negli occhi in un modo che avrebbe potuto sciogliere la pietra.
“Ti avevo avvertito, Manigoldo. Adesso assumiti le responsabilità delle tue azioni. È ora di crescere, maledizione! Non posso rischiare che vada tutto a monte ogni volta che ti porto con me! La tua indisciplina, avventatezza e infantilità finiscono per portare solo guai a chi ti sta intorno!”
Lì vicino Thanatos sogghignò, evidentemente compiaciuto.
“Non preoccuparti, Gran Sacerdote, non gli farò del male. Non troppo, almeno"
E Manigoldo impallidì.

[Maleficent]
Aurora, Malefica e Fosco sono appena tornati entro i confini delle mura di rovi, dopo essersi lasciati alle spalle il castello in fiamme.
Su un albero solitario, Fosco osserva la scena, ma verrà distratto da un bizzarro scambio di battute con Malefica...
*Questa è una storia scritta a quattro mani da Always_Potter e Bableba (sta cercando un nome migliore XD)*
**Sarà pubblicata da entrambe le autrici**

"-Giovanotto, vuole provare il mio profumo?!-
-Uh?!?-
...
-È un profumo speciale che viene dalla mia isola… Rende irresistibili nei confronti dell’altro sesso… Un'annusata di questo e avrà qualunque donna ai suoi piedi!-"
*Fan Fiction partecipante alla Zonami Week indetta dal Midori Mikan*

" «Umm...Vegeta?»
La voce di Goku lo richiamò con una certa urgenza. Vegeta sospirò: conosceva quel tono.
«Ti prego, Kakarot, dimmi non è quello che penso.»
Il giovane guerriero apparve indeciso.
«Dipende... Cosa ti aspetti esattamente?»
Il principe Saiyan strinse i denti e voltò il capo verso il compagno che, sdraiato accanto a lui, lo fissava con aria colpevole: i suoi capelli da super saiyan erano spariti, così come la sua aura dorata.
«Dannazione, Kakarot, un'altra volta?!» "
Goku e Vegeta, da soli nel deserto a combattere. Due guerrieri e una singolare abitudine. Potrebbe essere un allenamento perfetto, se non fosse per una piccola distrazione...

Un approfondimento di come, nelle ultime pagine de "Il canto della rivolta", Peeta e Katniss siano giunti dal - Sei tornato - Al fatidico - Tu mi ami. Vero o falso? -
Perchè in fondo in fondo ce lo siamo chiesti un po' tutti, romanticamente incuriositi (o romanticamente impazziti).

« Ne Natsu...non pensi sarebbe divertente se Lucy si svegliasse proprio adesso? » esordì l'exceed portando le zampette al muso per sopprimere l'ennesima risata. Il Dragon Slayer si irrigidì al pensiero, mentre il rossore, dalle guance, si espandeva fino alla punta delle orecchie.
« No, Happy, no davvero » rispose stranito, pregando affinché l'amica aprisse gli occhi il più tardi possibile. Avrebbe preferito scavarsi la fossa con le proprie mani, piuttosto che spiegare a Lucy il perché di quello.
Tanto, sarebbe comunque morto. Di imbarazzo.

Una ragazzina povera, una famiglia ricca, un patto per non finire in pringione.
"- Ti offro un patto, ragazzina .. tu passerai un anno in questa casa, seguendo le mie regole e cercando di migliorare il tuo intelletto e i tuoi modi di fare ed io, allo scadere del tempo, ti ridarò la tua libertà
- Tu sei pazzo!
- Ma che ti prende Saga
- Ma perchè?
I tre fratelli guardano Saga basiti, mentre io rimango impassibile.
- Accetto"

Prima regola: non parlare. Il buio a celare i volti e il silenzio a nascondere l’identità.
Una villa di campagna e una strana festa sullo sfondo. Allo scoccare della mezzanotte inizia il gioco e la buia stanza numero 6 ospita complice la passione travolgente di due sconosciuti.
Riusciranno a seguire le regole e a non desiderare di togliersi la maschera?

Piccolo esperimento di ff sui Saints, con particolare riguardo per Camus il mio Gold Saint preferito. Il cuore di Camus si libererà della prigione di ghiaccio che lo ha tenuto prigioniero, restandone ferito come il più fragile degli amanti innamorati. Spero che vi piaccia.

[Parfait Tic]
A Daiya piacevano due cose.
Le donne.
E le girandole.