Mi spingi via.
Ma non tolgo le mani dalla tua vita ancora.
Non mi guardi.
Non sai che dirmi.
Sei imbarazzata.
Aspetto un tuo cenno.
“Beh…devo dire che ora l’emicrania mi è passata…”.
La prima cosa che ti viene in mente.
Impossibile.
Ragazziiiiii una fic a capitoli un pò porno!!
Triangolo tra Zoro Nami Law!!
che succederà?
L'ultimo capitolo vi riserverà anche una fanart bellissima!!
Leggete e commentate!!

-Sai…- mosse le dolci labbra rosse sul petto del ragazzo Nami, spostando il capo contro la sua calda gola, sfiorandogli la pelle con la bocca -… è mezzanotte…-
Zoro alzò un sopracciglio scrutandola in viso con la coda dell’occhio.
-Ah si?!?- fece vago, posando il mento sulla chioma ramata che faceva le fusa contro di lui, godendosi il contatto delle sue labbra sul collo.
-Si… per cui, tecnicamente, adesso è Natale…- si alzò improvvisamente dal collo, tornando a posare le mani sulle sue spalle e reggendo il suo sguardo indagatore.
Lo spadaccino la fissò in viso, studiandone gli occhi brillare malandrini e furbi.
-Uhm… e quindi?- domandò scettico.
-Quindi, possiamo aprire i nostri regali…-

-Almeno dimmi il perché ce l’hai tanto con me…- assottiglia lo sguardo ancor di più, penetrandomi nel fondo dell’anima e rivoltandola come un calzino.
Non riesco più a reggere il confronto con il suo sguardo, e torno a dargli le spalle, sbuffando spazientita e tremante d'ira.
Armeggio velocemente con alcune carte nautiche, sparse a casaccio sulla scrivania, in modo da tener occupate le mani sussultano, mentre cerco di reprimere la mia rabbiosa gelosia.
Si, perchè sono gelosa.
Gelosa marcia.
Ed è tutta colpa di questo cretino cavernicolo, ominide, idiota, rincretinito di uno spadaccino dallo stupidissimo nome di Roronoa Zoro...

Aveva appena mosso un passo al di fuori della porta, quando sentì un tonfo secco provenire dalla porta d’ingresso del sotto coperta Si affacciò sul corridoio davanti alla cucina, fissando Zoro incamminarsi su per la rampa di scale che collegava la zona notte alle altre stanze comuni del sotto coperta.
In braccio, teneramente addormentata tra i suoi muscolosi arti, il capo posato sulla spalla destra dello spadaccino e il busto addossato al suo torace, dormiva Nami.
Il biondo sgranò gli occhi, fissando i due avanzare sugli scalini, sentendo la rabbia ribollirgli nelle vene. Un fuoco fatuo s’impossessò del corpo del cuoco, che con un balzo si lanciò verso il Marimo, bloccandogli la strada sulla cima delle scale.
-CHE CAVOLO STAI FACENDO?!?-

Nella costrizione, lo facemmo ancora, consumando quel nostro piacevole peccato in un contesto che andava ben oltre la semplice necessità: Nami era sulla mia pelle, io ero dentro il suo corpo, e non ci sarebbe stato ormone a giustificare quella pazza voglia di saziarci l'uno delle perversioni dell'altra.
(Con la caramellosa partecipazione di Emporio Ivankov)

-Oddio, oddio, oddio!!!- si portò le mani tra i capelli la ramata, orami arresosi all’evidenza che al posto delle sue gambe, stava apparendo una coda di sirena. I corti short neri che indossava si stapparono, rotti dall’unione delle cosce, e una serie umida e liscia di squame rosse scarlatte illuminarono il buoi del cunicolo...

L’artiglio si scagliò con forza nel buio, spezzandolo violentemente.
Si voltò nel nero più profondo, notando quel bagliore dorato tagliare le tenebre che lo circondavano, fissando la scia luminosa che, per pochi e brevi secondi, aveva brillato nell’oscurità.
Stinse i pugni combattivo, riconoscendolo.
Era lì. Lui era lì...

"Il triangolo no.... non l'avevo considerato."
Questo è un po' il succo di questa fanfic ;-) Non ho altro da aggiungere.
Buona lettura!

Esercizio n.1: Prendete un evidenziatore, preferibilmente in un colore caldo, rileggete New Moon ed Eclipse e segnate tutti i punti dove Bella parla di Jacob. Poi ditemi che non è amore. Esercizio n.2: Prendete un altro evidenziatore, preferibilmente in un colore freddo, rileggete tutta la saga e segnate i punti dove Bella parla del suo amore per Edward. Poi ditemi che non è una dipendenza malsana.
Vale di più un lupo di legno intagliato a mano o un diamante grosso come un uovo di quaglia?
Bella e Jacob gridano vendetta. Per mesi hanno infestato la mia scrivania e i miei pensieri chiedendo un'altra occasione, lui con la sua voce roca e sensuale, lei in silenzio con lo sguardo dolce e lucido che ha sempre quando sta con Jacob. Potevo ignorarli? Direi proprio di no... Spero di riuscire ad arrivare fino in fondo.
Del resto la vita è romanzo e i due mondi si confondono. Un altro percorso ci può stare. Perciò i due avranno la loro occasione, almeno per quanto mi riguarda.
Se la storia vi piace, lasciate due parole. Mi danno la forza di continuare, mi svegliano di notte per prendere in mano il PC e scrivere.
Però la faccenda della crepa invisibile che un giorno, presto o tardi, è destinata a distruggere il cristallo mi aveva stranamente colpito. Me ne ero creata una sorta di fotografia mentale molto vivida e reale. Vedevo e rivedevo con gli occhi della mente la ferita sotterranea corrompere l'essenza del vetro fino a provocarne la deflagrazione in un miliardo di gocce di luce. I frammenti luminosi scintillavano di un fulgore molto simile a quello che avvolgeva la visione della pelle di Edward, un lontano giorno nella nostra radura.
Tutti i personaggi sono cresciuti, e si troveranno in situazioni difficili ed impensabili al tempo di Eclipse.