'' Caporale, in fondo, lei mi mancherà. ''

È notte quando Hermione Granger si aggira nel castello da sola, forse senza una meta precisa... Non sa che in serbo per lei c’è qualcosa di inaspettato. Qualcuno la sta aspettando nell’ombra…
"Non è il caso di farmi arrabbiare, lo sai bene".
"Peccato, è la cosa che mi riesce meglio...".
FF seconda classificata al contest “Il rosso del mio sangue è l'unico colore, non è della mia anima che parlo, è del mio corpo che non ha pudore..." indetto da WhiteOphelia e MegMarlon.

Levi non riesce a chiudere occhio.
Troppi pensieri si fanno strada nella sua mente, costringendolo a rimanere sveglio.
Anche oggi potrebbe essere il suo ultimo giorno.
Dovrà essere il più bello della sua vita.

Buonsalve.
Mokona è di nuovo qui, questa volta con una flash riflessiva riguardo le figure di Petra e Rivaille dal punto di vista professionale e umano, seguendo il prompt del giorno di oggi per la rivetra week.
Dal testo:
"Petra era un buon soldato, e avrebbe seguito il suo Capitano ovunque, cercando di sostenerlo e, per quanto possibile, aiutarlo.
Ma c’era qualcuno che Petra amava molto di più del suo Caporale.
Quella persona era “Rivaille”."

Il più forte dell’umanità, a detta di tutti, rimaneva comunque uno solo e non poteva sentirsi responsabile della fine di ogni vita.
Non poteva farlo perché obbiettivamente non era colpa sua, ma anche perché se solo avesse osato lasciarsi sopraffare dal senso di colpa, sarebbe stato lui a non vivere più.
Quella volta però, gli fu impossibile fermare quel sentimento.
{Rivetra}

Un pomeriggio nella vita di Draco e Hermione, un pomeriggio per conoscersi meglio e per sapere fino a che punto l'amore può essere sperimentato.
"...Hermione Granger chiudeva gli occhi e si lasciava cullare dalla voce di Draco Malfoy. Era lì, era con lui, tra le sue braccia. E lui le parlava, le diceva esattamente le parole giuste al momento giusto.
- Siete bellissima, mia Signora. Siete la cosa più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita.
Ed era allora che la ragazza chiudeva gli occhi e annusava, respirava, mangiava quasi il suo uomo, stringendolo tra le braccia come se le potesse sfuggire in ogni momento.
Ma erano lì, erano loro, in quegli attimi rubati, morsicati alla vita come se non ci fosse un domani".
One shot vincitrice del contest " Il rosso del mio sangue é l'unico colore,non é della mia anima che parlo, é del mio corpo che non ha pudore"organizzato da WhiteOphelia e Meg Marlon

Rivetra, sette lettere, sette flashfic, una a settimana, per ripercorrere il rapporto di Rivaille e Petra e per affrontare insieme questi lunedì autunnali.
1# Rispetto
2# Istinto
3# Valzer
4# Empatia
5# Tramonto
6# Rimpianto
7# Addio

"And it reminds me when she brings me coffee" ('Call my name' - Attack on Titan OST)
[Dal testo] "Poggiò la tazza vuota sul tavolo, perso nei suoi pensieri, per poi riportarla alle labbra..."

La storia del matrimonio combinato tra Astoria e Drago, in un finale (spero) inaspettato. Spero di non essere stata in certe scene troppo cruda e volgare, e di essermi almeno vagamente attinta alla reale psicologia dei personaggi.

Lacie, vuoi che io viva? Come puoi chiedermi questo, se la mia vita è andata via con te? Vuoi che io sia felice, Lacie? Ormai, senza di te, non c’è più spazio per un sorriso sul mio volto. Quei tuoi occhi che consideravi la tua maledizione, li amavo, Lacie. Eri pura, senza macchia, avevi tutto davanti a te, perché è dovuto finire tutto così? Proprio ora, che potevamo essere felici…
Song-fic su Ghost Of You di Selena Gomez.
Jack x Lacie.

Quel giorno, non fu solo il desiderio di Menma a realizzarsi.

Si stava stancando di lei.
Questa era la paura che attanagliava Hermione, mentre si lavava di dosso la spossatezza della giornata di lezioni per prepararsi al suo incontro con Draco. [...]
Si stava stancando di lui.
Questa era la paura – no, il dubbio – che attanagliava Draco, mentre si dirigeva al suo appuntamento con la Mezzosangue. Oh, e va bene, la paura, una fottuta ed insopportabile paura. E non gli piaceva avere paura.

Ogni volta che Hermione Granger passava per un corridoio, qualche imbecille a cui aveva rifatto una schifezza di compito sempre pronto a portarle i libri e raccoglierle gli appunti, ogni volta che si affacciava alla Sala Grande, quei due cagnolini che aveva più volte salvato da invocabile morte per abbandono e stupidità sempre pronti a scodinzolare al suo fianco e ringhiare in sua difesa, ogni volta che entrava in una classe, i professori che aveva infinocchiato con qualche parolona e un po’ di mnemotecnica sempre pronti a tessere le sue nauseabonde lodi e dedicarle la lezione.
Ogni volta lui si sentiva invisibile.

Arrabbiata come non mai, Hermione Granger ringhiava all'indirizzo del biondo davanti a lei...