Nata come oneshot ispirata al fanbook "Wreck" di Reapersun, ho deciso di trasformarla in una raccolta di racconti a rating rosso, dedicate quasi esclusivamente alla coppia Sherlock e John, smut e PWP principalmente. Non il luogo ideale se cercate di pensieri approfonditi e filosofeggiamenti sfrenati, insomma.
Aggiunta la storia n. 29, Il licantropo e il detective: dopo aver scoperto che John è un licantropo, la vita torna a scorrere come prima, ma quando ottobre si avvicina di nuovo, Sherlock e John hanno un aspro diverbio su come gestire la licantropia di quest'ultimo.

"Le ginocchia cedono, gli occhi si chiudono. Sa che può abbandonarsi."

"Hannibal che sussurra teorie sull’amore. Will che morirebbe con lui cento volte ancora."

Uno stupido, fastidioso malanno.
Una padella fumante.
E Hannibal Lecter lascia che Will Graham scopra il suo segreto. No, non quello. L'altro.
Questa breve ff risponde a una domanda che già in molti nel fandom si sono posti. Cosa accadrebbe se nella stagione 01 Hannibal non si comportasse con Will da diabolico manipolatore?

"Nella misticità del suo delirio è bellissimo, con gli occhi lucidi e le labbra arrossate, la pelle bollente e i limiti della realtà superati"

Sherlock si ritrova inesplicabilmente costretto a rivere lo stesso orribile e noioso giorno di Natale all'infinito, e nonostante i suoi tentativi, non trova una via d'uscita da quella situazione grottesca.
Scritta per il Secret Santa del TCaTH, su prompt di Cracked Actress

[WARNING: HOLMES BROTHERS]
Sherlock si trova in Russia da mesi per continuare la sua lotta contro Moriarty e la sua immensa rete criminale. Sente la mancanza di Londra, delle persone che ha imparato a leggere, ad apprezzare fino ad amarle, ma per fortuna qualcuno arriva a riportare in lui una speranza che pareva essere perduta per sempre: suo fratello.
Dal testo:
-Quindi hai deciso di portare qui qualcosa che mi ricordasse casa?
-Esattamente.
-E cosa sarebbe? Ho già un posacenere della famiglia reale, nel caso tu lo abbia dimenticato.
Si guardarono in silenzio, il vento che fischiava imperterrito alle loro spalle. Mycroft non disse nulla, ma entrambi gli uomini sapevano che le parole erano superflue. Si erano già compresi, nel momento in cui si erano ritrovati nella stessa stanza, inconsapevolmente bisognosi l’uno della vista dell’altro.
-Stai diventando troppo sentimentale, Mycroft.- annunciò improvvisamente Sherlock, distogliendo lo sguardo con fare capriccioso.

“Non devi più preoccuparti di sopravvivere, Will. Non c’è nulla qui che possa minacciarti.”
“Tranne te.”
Hannibal sorrise.
“Tranne me.”
.
Post finale. Momenti di intimità tra Hannibal e Will, conditi di rasoi a serramanico, metafore mitologiche e velate dichiarazioni d'amore che non hanno alcun diritto di essere. Sequel di Inescapable e Up In Our Bedroom, After The War, ma può essere letta anche da sola.

-Vedere Doctor Who alla sera è impossibile quanto cercare di avere un appuntamento decente con la cameriera del bistrot all'angolo.
Sherlock vuole monopolizzare la tv solo per insultare film gialli, spoilerarmi i finali delle serie tv e guardare maledetti documentari sui ricci (poi, perché i ricci ancora non l'ho capito). Ah, e occupa tutto il divano.- borbottò John sulla tazza di tè appena offerta dalla signora Hudson.
...
-OH, MIO DIO, SIGNORA HUDSON!!-

L'apocalisse è passata e Crowley e Azraphel, amici da un'eternità, si ritrovano ancora una volta insieme a festeggiare... l'attrazione sarà inevitabile...

[ Aziraphale/Crowley ]
Aziraphale si accorse di quanto avesse iniziato a contare sulla compagnia di Crowley intorno alla metà del Quattordicesimo Secolo. Per quanto ne sapeva Aziraphale, il demone doveva essersi acciambellato in qualche angolo oscuro ed essere entrato in letargo o qualche altra nozione similmente sciocca, dato che non aveva bisogno di dormire. Era il suo modo per ignorare i periodi che non gli piacevano, e questo l'angelo poteva capirlo, davvero, ma sicuramente oltre settant'anni senza occuparsi degli affari degli esseri umani, senza compiere neppure qualche piccolo misfatto, era davvero poco professionale. Non era da lui.

“Cosa si fa in queste occasioni?”
Crowley ci pensa un attimo. I termini di paragone sono un po’ carenti, non capita così spesso di sopravvivere ad un’Apocalisse. Cosa fanno gli umani in queste occasioni? Si sbronzano, e questo punto è stato accuratamente eseguito. Fuochi d’artificio? Svengono, si abbracciano, piangono…
[Aziraphale/Crowley @ p0rn fest]