La forte alchimia tra il famoso duo, Lennon/McCartney, veniva fatta passare per un'"intensa amicizia. In realtà la natura del loro rapporto era differente, ma dovevano cercare di mascherarla a causa di una società che considerava illegale quel genere di relazione tra due uomini

Una modern AU sui nostri John e Paul adolescenti.
Dal primo capitolo:
"È buffo quando bastano uno sguardo diverso e una piccola insignificante frazione di secondo a cambiare tutto ciò in cui si è sempre creduto. Eppure non è proprio in questo modo che gli eventi destinati a cambiare per sempre la nostra vita prendono forma?"

All'ombra di un muro potete trovarci qualcuno che chiede l'elemosina, qualche artista di strada, o magari un ragazzo su un panchetto che grida alla rivoluzione. Potete trovarci dei bambini che giocano a palla, un cane addormentato, o la simpatica vecchina che si lamenta sempre del tempo e dei dolori.
Ma all'ombra di un murale, invece, potete trovarci l'amore, di tanto in tanto.

«Perché l’hai fatto?» Gridò Paul, varcando come una furia la soglia della camera di John, ancora con il fiato corto per essere arrivato fino a Mendips di corsa.
«Fatto cosa?»
«Lo sai benissimo.»
***
Questa piccola os è dedicata alla pagina fb Two of us per il suo quarto compleanno:) Tantissimi auguri e un grazie alle admin per avere creato questo spazio meraviglioso nel quale ho conosciuto persone davvero speciali!

"Devo essere davvero molto ubriaco" sibilò John, sorridendo, "Se non mi fermi ora, Paul McCartney, potrei persino baciarti".
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Buon 58 anniversario, John e Paul.

Tanti auguri, Macca!
(Dal testo)
“John, il tuo amico è incapace di suonare il basso. Non può più andare avanti così.” Disse un Paul in preda all’ira, contro John.
I due giovani erano adesso nei loro alloggi nel retro del Bambi Kino, un cinema a luci rosse che si trovava vicino al locale dove suonavano, il Kaiserkeller ad Amburgo. I tre vani annessi al cinema e destinati al gruppo erano spogli e tetri: le pareti erano di cemento, senza traccia di tappezzeria né di pittura, e mancavano anche i bagni e il riscaldamento. In una stanza c'erano due brande e un divano, e i due stanzini ciechi erano così angusti da contenere a malapena il letto. In questi ultimi ci stavano Paul e Pete Best; nella stanza più grande si erano sistemati John e Stu, e George si era accaparrato il divano. Lo squallore, la ristrettezza e il freddo erano attutiti dalla compagnia notturna delle numerose ammiratrici.
I Beatles, avevano da poco finito una delle loro estenuanti esibizioni al Kaiserkeller. Stu e Pete avevano deciso però di restare fuori. Così erano solo tre all’interno di quel tugurio, ma George era subito crollato sfinito appena aveva toccato il divano.

Mary glielo diceva sempre: “Ricordati Paul, non è buona educazione fissare le persone. Soprattutto se sono dei senzatetto o delle prostitute.”
E Paul, Paul McCartney, il protagonista della nostra storia, da bravo bambino diligente qual era, aveva sempre obbedito a sua madre.
E dire che ne erano successe di cose da quando era solo un bambino di otto anni. Per esempio ora di anni ne aveva ventiquattro. E non viveva nemmeno più a Liverpool, se era per quello. E sapete quanto impegno ci voleva per evitare lo sguardo di un barbone in una città come Londra? Ciononostante, c’era sempre riuscito.
Fino a quel giorno.

Una breve storia dedicata alla solitudine, alla sofferenza e alla disperazione causate da una perdita, alla quale ognuno può fornire una propria interpretazione.

"Esci dalla mia testa, ti prego, smettila"
Era inutile, più chiudeva gli occhi, più il volto dell'altro rimaneva impresso nella sua mente. Era inutile pregare, lo sapeva, glielo aveva detto tante volte. John Lennon non era uno che faceva quel che gli altri gli dicevano. Neanche il ricordo di lui sfuggiva a questa regola.
[McLennon]

"È quello che voglio, raccogliere i nostri cocci. Sempre."
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Buon compleanno, Richie.

« Ah, la Spagna. Tutti vogliono sapere della Spagna. E io dico loro: “Compratevi una cazzo di cartina. Sta là, tra il Portogallo e la Francia” ». Un altro sorso gli rotolò lungo la gola. « Mi sono preso una piccola pausa. Avevo bisogno di riposo, tutto qui ».
Fanfiction ispirata a due eventi realmente accaduti: la /luna di miele/ di John Lennon con Brian Epstein e tutto quello che ne seguì al 21° compleanno di Paul McCartney.

“Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.”
(Nazim Hikmet)
Le parole di questa poesia mi hanno fatto subito pensare a Erik e Charles, ed ecco che è nata questa piccola storia.

"Odio il sole.
Odio il mattino.
Odio quei raggi che raggiungono i miei occhi e mi costringono a svegliarmi.
Odio qualsiasi cosa possa portarmi di nuovo lontano da lui."
[Raccolta di OS sulla base delle citazioni del contest organizzato da Two of us, "Tell me what you write"]