Ne va della sua sanità mentale... e fisica, certo. Quella stupida merda non è mica il Boss per sentito dire.
[XS - drabble (3)]

Philosophi, Custodes: guerrieri e sapienti, condottieri cresciuti ed istruiti, usati, stressati, tirati oltre ogni limite. Bambini sottratti ai genitori per divenire macchine da guerra: Utopia o Distopia?
E se il tutto, che a stento si regge in piedi, crollasse a dispetto dell'uno?
E se l'uno fosse dalla parte del tutto?
Dove trovi la ragione, dal sempre fu o dal nuovo che porta terrore come solo questo sa fare?
E se la routine della guerra divenisse l'isto di una catastrofe?
Siamo in un altro mondo, signori, e qui non v'è magia alcuna: soltanto geni...
Geni e Demoni.
[Storia in revisione] [Revisionata sino al capitolo 10]

-Buona sera, gattina…-
Ichigo sospirò, mossa da un sentimento che andava ben oltre la rassegnazione.
Posò con delicatezza la matita sulla propria scrivania, volgendo lo sguardo di traverso – e trovando un lui sorridente e beffardo, seduto sulla finestra.
Girando la propria sedia in modo tale che si ritrovassero l’una di fronte all’altro, si offrì completamente alla sua vista.
-Kisshu, come mai sei qui?-

Siamo uomini, non pesci. [Itachi Uchiha, capitolo 508 pagina 8]
Attenzione: SPOILER!Capitolo 508

Il gioco che mi perseguita, il gioco che mi affligge, il gioco che non mi fa crescere.
Il gioco che mi permette di escludere il mondo e rimanere solo con mio fratello.
Chi è Hikaru e chi Kaoru?

Attenzione, Spoiler! "L'idea di appropriarsi degli occhi del fratello defunto, a Sasuke, non è che lo esaltasse. Lo stuzzicava, sì, ma certamente non saltava di gioia all'idea di staccare gli occhi al cadavere già martoriato del povero Itachi. E, a dire il vero, gli faceva anche un po' senso. Avrebbe decisamente preferito evitarlo, sì."

Mitsukuni non stava mangiando dolci.
Si limitava a leggere uno dei libricini che Renge aveva lasciato sul tavolo.
Il piccolo sbadigliò e posò ciò che stava sfogliando per afferrare un secondo libro ed iniziare a leggerlo ad alta voce.
«“In qualche luogo ci fu un sogno, chi lo sognò era ignoto. Era un sogno davvero piccolino. Esso pensò: -Non voglio svanire nel nulla in questo modo, come posso convincere la gente a guardarmi?-”»

Ha chiesto a Itachi del suo interessamento. [...] Quello è un uomo ormai, fatto e finito. [...] Qualcuno gli si siede accanto. Silenzioso. Non lo ha neanche sentito arrivare, e non sa di patatine.
Non ho scuse, mi odio più di quanto voi odiate me. Sappiatelo.
Sono riuscita a essere in ritardo anche per l'ItaShika day. Sono irrecuperabile.
Io li adoro, e spero di riuscire a trasmettere quel che voglio. Spero di riuscire a mostrarveli come li vedo io.

Piccola fiction per il compleanno di Sasuke! Sasuke pensò che fosse davvero fortunato ad avere amici come Naruto e Sakura. Bip…Flash! I suoi amici non l’avrebbero mai lasciato da solo. - Happy Birthday Sasuke! -

I will be the one that's gonna find you,
I will be the one that's gonna guide you:
my love is a burning, consuming fire.
[Per Aliki çwç Mi ami ancora adesso? *heart*]

5) E se c’è una cosa che ha imparato è che sono due le cose che non vorrebbe mai più vedere: Tamaki nudo – gli scherzi dei gemelli a volte sono davvero di cattivo gusto- e Honey che piange.
[Haruhi/Honey]
6) Ogni tanto anche lui può sbagliarsi, però. Forse Kyoya-senpai ha ragione. Forse Haruhi è quanto di meglio sia capitato loro in quei sedici anni.
Forse grazie a lei potrebbe anche smettere di pensarsi come un appendice di Hikaru. Ed iniziare a essere solo Kaoru.
[Haruhi/Kaoru]
7) Eppure Nekozawa-senpai le ha fatto tenerezza. Non è da tutti gettarsi da una finestra per salvare la sorella dalle grinfie di un gatto randagio in panciolle.
Ma sappiamo tutti che i pensieri di Haruhi non sono mai molto normali, forse perché il suo senso del pericolo è un tantino sfasato.
[Haruhi/Nekozawa]
8) A volte ci spera proprio, chiedendosi se non fosse una liberazione non essere più al centro dei loro pensieri.
Però poi si volta a guardarli ridere e scherzare, e sente una morsa al cuore al pensiero di non averli più fra i piedi.
Sarà anche strano pensarlo, ma si ci è affezionata.
[Hikaru/Haruhi/Kaoru]
9) In realtà Kyoya non capisce dove sia il problema : fin quando quello pagherà come tutte le clienti per stare con la giovane Host, non c’è nulla di male.
Honey che, malgrado si comporti infantilmente e ami le cose kawaii, ha capito tutto quello che per i suoi compagni è ancora un mistero, sospira, scuotendo il capino biondo, abbarbicato sul cugino.
[Haruhi/Bossanova-chi]
10) Se ci pensa bene è da tanto che non parla col suo Otou-san.
Non gli ha mai detto di quella fitta al cuore che le prende quando, non avendo niente a tenerle occupata la mente, rimane immobile a fissare la foto della donna che le ha dato la vita, nell’altarino costruito dal marito.
Non ha mai chiesto a Ranka di raccontarle come si fossero conosciuti, ad esempio.
[Haruhi/Ranka]

I suoi sogni erano sfumati nel momento stesso in cui Sasuke l'aveva afferrata per il polso, mormorandole un brevissimo: «Scusa, ma non ho la fama di principe azzurro.»

La vedi? È lì, che ti guarda, ostentando colpe e rancori.
Ti guarda e mostra parole inespresse, stralci di vita possibili ma improbabili.
E fa paura, perché è più forte del desiderio ma più folle del vizio.
La vedi? È lì, proprio lì.
E ti distrugge, anche se non puoi morire così facilmente e perfino provar dolore ti è difficile.
Ti distrugge e lo fa osservandoti con apparente distacco, burlandosi del tuo tempo pressoché infinito e prendendosi tutto il tempo possibile, per ucciderti piano.
[#1: Sole nero - Shiki/Ichijou onesided; #2: Luna di ferro - Ichijou/Shiki onesided]
{Il primo capitolo di questa storia, 'Sole nero', si è classificato settimo al contest "Trough the window", indetto da DarkRose86 sul forum di Efp. }

Questa è una storia che parla di amicizie che hanno superato qualunque ostacolo ma che forse non potranno comunque avere una lunga vita; parla di amori, un amore rassegnato che sa di non essere ricambiato, un amore sbocciato lentamente e un altro che è sempre stato quasi impossibile e ora forse lo è del tutto; parla di tragedie, perché nel momento in cui la guerra è finita tutti hanno creduto che finalmente avrebbero respirato un po' di serenità, ma non hanno pensato alle conseguenze di ciò che era accaduto, e questa storia parla di pazzia, dello stare su un filo sopra un baratro, di addii sfiorati, di persone il cui mondo è cambiato. In questa storia si parla di sorrisi, di pianti, di sangue, di un team che sta per andare in pezzi un'altra volta e di tutti gli altri che orbitano attorno a esso tentando di tenere insieme i cocci prima che anche l'eroe di tutti crolli. In questa storia di parla della vita.
Se chiederete a loro, comunque, vi diranno che va tutto bene, di non badare alle grida nella notte o al sangue. Va tutto benissimo.