Ma non importa se subito, quella sera, non accadde nulla, perché da quella notte, quel verde mare e l’azzurro etere si scontrarono senza sapere che, da lì in poi, non avrebbero più potuto dividersi (Chapter 2)
 
"Non capisco perchè il destino ha fatto incontrare alcune persone,
quando non c'è un modoper farle stare insieme" (cit.)
"Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che ne valga la pena" (cit.) 

Già da tempo ormai, Harry aveva fatto capire chi era agli studenti della Holmes Chapel High School.
Al primo anno era lo sfigatello preso di mira dai ragazzi più grandi.
Al secondo era un ragazzino che iniziava a ribellarsi.
Al terzo era il brutto anatroccolo diventato un bellissimo cigno.
Al quarto era il puttaniere, venerato da qualunque essere di sesso femminile in quella scuola.
E adesso, adesso che si parlava dell’ultimo anno, Harry Styles stava a significare solo pericolo.
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-Cos’hai intenzione di fare con lei?- chiese Louis, alludendo alla bionda che Harry aveva preso di mira.
Il ragazzo, come risposta, scrollò le spalle con indifferenza.
-Riformulo meglio la domanda- continuò Louis. –Hai intenzione di farle del male?-
Il riccio si voltò verso l’amico, notando quanto fosse preoccupato.
-Per ora non ha fatto nulla che possa scaturire la mia rabbia-

Trovarsi in un bivio tra la vita che hai sempre desiderato vivere,e la vita che non hai mai immaginato.Jess,ragazza sedicenne,con le sue amiche Elly e Stè vivrà avventure adolescienziali che la porteranno a vivere una vita instabile, ricca di sorprese.Ad alimentare tutto ciò vi è l'arrivo di un ragazzo che all'apparenza sembra il normale ragazzo di città,ma il suo passato e i suoi atteggiamenti lo rendono un ragazzo 'sbagliato'.
Jess-"Ho sempre pensato che la mia vita fosse inutile,ricca di problemi,di incertezze,di occasioni perse,di parole non dette,di stupidi giochi,di falsità e amore,di luci e ombre.E ora sono qui in bilico tra l'essere la ragazza che tutti immaginano che io sia e la ragazza che sono veramente.Devo cercare la mia vera identità"

Alzai gli occhi, la luna era piena e le stelle luminose. Il mio rapitore mi strattonò per il parcheggio verso una grande Range Rover nera. Aspettai fin quando aprì la portiera e fece un cenno con la testa, ordinandomi di entrare. Feci come mi disse e lo osservai mentre camminava intorno alla parte anteriore della macchina per raggiungere il posto di guida. Prima che lui salisse controllai la mia portiera: non mi sorprese che fosse chiusa a chiave. La lucina che si accese sopra di noi illuminò i sedili anteriori permettendomi di vedere meglio il ragazzo. Alcuni dei suoi ricci scuri caddero sulla sua fronte, facendolo apparire più giovane della sua età. Lo osservai quando afferrò il volante, le maniche della sua giacca erano tirate leggermente su mettendo in mostra i suoi avambracci muscolosi. Si voltò verso di me, i suoi occhi verdi fissarono le mie iridi blu.
***
Storia tradotta dalla pagina di H28, autrice di Dark, sul sito di One Direction FanFiction.

Mi hanno detto di non averci mai a che fare con la morte.
Io invece me ne sono innamorata
LEI:ASSISTE A UN OMICIDIO
LUI:IL KILLER
LEI:LA PROSSIMA VITTIMA
LUI:IL SUO ASSASSINO.

-Chi sei?
-Sono la tua morte, sono qui per te.

Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=I-TBSLp5Bwg&feature=youtu.be

-Ehi!- gridai verso di lui, facendo mezzo passo avanti. Anziché correre via, il ragazzo si girò di scatto verso di me e mi guardò negli occhi, pietrificandomi. Le sue iridi erano rosse come il sangue, vivide e reali davanti a me. Sbarrai gli occhi e schiusi la bocca, in un’espressione di stupore, mista a terrore puro. Mi guardò per un lungo istante negli occhi, come per avvertimento, poi si voltò nuovamente e continuò per la sua strada. Rimasi a guardarlo andare via, mentre l’unica domanda che riuscivo a percepire nella mia testa era ‘Ma cosa diavolo…?’ Mi guardai intorno, sperando che qualcuno avesse visto la scena per assicurarmi di non essere pazza, ma non c’era nessuno.

Mi bloccai un attimo, osservando per la prima volta gli occhi color giada del ragazzo con cui stavo ballando. Era davvero un bel ragazzo.
Continuai a ballare e strinsi i ricci del ragazzo, ricevendo come risposta un mugolio di piacere.
Avvicinò il suo viso al mio orecchio, tenendomi ferma la testa con una mano dietro la nuca.
"L’hai voluto tu." Soffiò con voce roca sul mio orecchio, per poi mordicchiarmi il lobo.

Grace Dowson,a soli diciannove anni,fa' parte di un team della mafia.
Harry Styles,lavora in banca per conto del padre.
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Grace avrà un lavoro da svolgere,avvicinarsi a Harry e scoprire le cattive intenzioni del padre verso il suo capo,Luke Honson.
Tutto andrà per il dovuto,ma cosa succederà quando Grace noterà che Harry è in serio pericolo stando accanto a lei, e Harry scoprirà tutta la verità?
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"Voglio proteggerti."
"Non capirai mai che stando vicino a me corri molti pericoli."

*STORIA SOSPESA.*
Aveva il sorriso contagioso di chi aveva sofferto tanto. Era dannatamente bella, vestita dei suoi sbagli.

Chi è Harry? Un ragazzo nato nel 1929, ma che ancora vive. Non vuole amare per paura di perdere, è sempre rimasto da solo, isolato da tutto e tutti, ma credo che qualcosa, o qualcuno, gli farà cambiare idea.
Chi è Beth? Una semplicissima ragazza londinese ,che come le sue coetanee, ama la musica, la pittura e leggere.
Storia altamente romantica.

Era una ragazza normale, una di quelle sempre allegre e positive. Aveva una vita felice.
Ma predisposta verso i BadBoy e questa volta aveva proprio esagerato. Si era rovinata con le sue stesse mani.
Anche se tutto era passato, lei aveva paura, lei tremava ancora quando un ragazzo la sfiorava anche per sbaglio. Cercava di non darlo a vedere e sorrideva.
Lei sorride e aspetta il suo supereroe, perché ha bisogno di essere salvata.

«Sei carina per essere strana...» dice il riccio,alzando la testa dai libri.
«Un'equazione è un'uguaglianza fra due espressioni... Avanti,ripeti.» commento,facendo finta di non aver sentito.
«Non ti piacciono i complimenti?» ride.
«Ne faccio a meno da uno come te.» rispondo a tono,iniziando a pasticciare il mio povero quaderno di matematica.
«Avanti: siamo a casa tua,da soli,senza nessuno che ci disturbi. Non vuoi fare niente pur avendo uno come me davanti ai tuoi occhi?» si indica,alzandosi e avvicinandosi alla mia sedia.
«Lo so che mi stai pensando...» mi sussurra all'orecchio.
Una scarica di brividi invase il mio corpo e fui costretta a chiudere gli occhi per non cedere.

Dopo tre giorni dal brutto accaduto, Hope decide di andare a trasferirsi da suo zio a Londra, non sapendo se il destino le aveva riservato cose positive o ancora negative.
Vuole a tutti i costi rifarsi una vita e dimenticare il suo doloroso passato. Per quanto lei ci provi, non riesce a superare tutto ciò che le è successo, ma quando stava per cedere, ecco che incontra un gruppo di amici e una ragazza, la quale ha come fratello Harry. Insieme, superano le loro difficoltà, finchè non si innamorano perdutamente l'uno dell'altro, facendo nascere tra loro un tenero e grande amore.
Completa.

Dal prologo:
"Chi sei?" Ringhiò il tipo nel suo orecchio. Fagli credere di avere il controllo.
" Mi chiamo Crystal." Rispose con voce piatta, senza far trasparire alcuna emozione. Doveva ammettere di avere un po’ di paura, e brividi freddi le scendevano lungo la schiena quando il metallo della lama premeva contro la pelle rovente della sua gola.
" Non voglio sapere il nome, puttanella! Come diavolo hai fatto a fare questo!?" Ed indicò con un cenno della testa i ragazzi stesi per terra.
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Dal secondo capitolo:
Lui era Harold Edward Styles; l’Angelo della Morte, il Tenente di Ghiaccio, il Killer… I suoi soprannomi erano innumerevoli, così come la somma di denaro che c’era sulla sua testa.
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" Attenta, Crystal. Sto arrivando."
" Attento, Harry. Ti aspetterò."
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STORIA A RATING ROSSO, CONTENENTE SCENE DI SESSO E VIOLENZA ESPLICITE. NON LEGGETE SE NON VI PIACE IL GENERE.

Aria Stewart era esattamente il tipo di ragazza che pensava fosse meglio non creare delle aspettative su nulla e poi sorprendersi, invece che crearne per poi rimanere delusa.
Aveva anche una sorellina minore alla quale era molto legata, Emma Stewart, una bambina solare ed iperattiva, il cui sorriso sarebbe stato capace di far cessare una guerra.
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“C'era stato un tempo, in cui gli Stewart erano considerati la famiglia perfetta.
La tipica famiglia che si vedeva nelle pubblicità della mulino bianco: felice, armoniosa ed unita.
E da un giorno all'altro, quella felicità e quell'armonia erano scomparse, lasciando spazio ad un dolore immenso e ad una paura ancora più grande.
Quando quel pomeriggio, Amanda Stewart aveva deciso di portare Emma all'ospedale, non sapeva a cosa sarebbe andata incontro. Non immaginava nemmeno che il risultato della diagnosi sarebbe stato quello. La loro vita era troppo perfetta e la loro famiglia troppo felice perché succedesse proprio a loro. Non riusciva a capacitarsene, eppure era così: Emma aveva la leucemia."
* Alcuni dialoghi della storia, sono stati ispirati al film di Nick Cassavetes "La custode di mia sorella" *