"Com'è possibile?" Mi chiesi,distrutta.
Ero vuota,persa,come se mi avessero prosciugato tutte le emozioni positive.
Scagliai quell'orribile oggetto che tenevo tra le mani,mi diressi al bagno,non ero del tutto consapevole del gesto che stavo per compiere,ma non trovavo un'altra via d'uscita.
Sapevo che non stavo facendo male solamente a me,ma in quel momento,non mi interessava. Lo feci,e basta.
Volevo urlare,gridare al mondo la mia sofferenza ma,sapevo che nessuno avrebbe capito.
Sentii la porta aprirsi. Era lui. Merda

Quando afferrai il telefono, la scritta ‘sconosciuto’ apparve sulla schermata, dopo di che cliccai il tasto verde ed infine portai il cellulare all'orecchio.
«Pronto?»
“Ehi, Mia che cosa fai?” una voce metallica rispose dall'altro capo del telefono.
«Chi sei?» chiesi titubante.
“Questo non è importante, sappi solo che io conosco ogni minima cosa di te, tutto”
«Chiunque tu sia, smettila. Non sei divertente»
“Ma io non volevo esserlo.. sei da sola in casa, vero?”
«N-o, ci sono i mie amici»
“Come ‘no’? Ho giurato di averli visti uscire”
«Smettila!» urlai con le lacrime agli occhi chiudendo di scatto il telefono.
Poi, solo il rumore del bip di fine chiamata riecheggiò in quel silenzio tetro nel quale la casa era avvolta.
Non passarono neanche cinque secondi che il telefono risuonò.
Uno, due, tre, quattro, cinque… sei squilli, poi si spense.
Non volevo rispondere, sapevo chi era. Non volevo.
Ma neanche farlo apposta gli squilli ricominciarono a colmare quel silenzio – ancora più pauroso, ancora più inquietante –, mentre io continuavo a non rispondere.
Fino a quando – spazientita e terrorizzata – non mi decisi ad afferrare il cellulare e pigiare il tasto verde.

Nuova città. Nuova scuola. Nuovo tutto. Per Alice sarà difficile ambientarsi e, soprattutto, sopravvivere.

Tratto dall'ultimo capitolo:
«Perchè ti ostini a volermi come più di un'amica, sapendo benissimo che tra qualche settimana me ne andrò?»
«Perchè ti amo.»
 
Due sconosciuti. Due nemici. Due amici. Due amanti. Due nemici, di nuovo. Tre innamorati.
Harry Styles, Megan Malik e Louis Tomlinson.

«Te lo prometto.»
«Cosa?» dissi prima di avvicinare il bicchiere alla mia bocca.
«Te lo prometto. Mi prenderò cura di te e, no, non sarò come tuo padre. El, tu mi hai colpito, sul serio. Avevi paura di me, addirittura, il primo giorno. Le altre no, niente di tutto questo. Nessuno sguardo rubato. Nessun mezzo sorriso. I primi giorni mi sono chiesto come avvicinarti, in tutti i modi. Con le altre, secondo te, avrei scoperto un lato così bello? Come il tuo? Tu sei la ragazza da salvare, quella che io voglio salvare. Voglio prendermi cura di te, davvero.»
«Nessuno si era mai accorto che faccio mezzi sorrisi.» constatai.
Mi aveva guardata. Lo aveva fatto davvero. Studiando bene le mie espressioni.
Ne ero quasi onorata.
«Sei speciale, El.» [...]
Chiusi gli occhi.
Ci avvicinammo ulteriormente, fino ad unire le nostre bocche.
Fu un bacio leggero, dolce.

'Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li..'
Una storia drammatica che vi dimostrerà come l'amore,
possa vincere anche su un destino tragico.
-''Tutto quello che ho, sono le scelte che faccio e io scelgo lei.''

Era lì che la guardava con il suo sguardo carico di odio,voleva prenderla a schiaffi,ma non poteva.
Non poteva, ma non perché quella persona fosse una ragazza,ma perché erano in un corridoio pieno.
Lei non era una ragazza, a suo parere, ma un essere disgustoso che meritava di patire le pene dell’inferno.
“Perché non sono come le altre ragazze? Perché la mia autostima non esiste? Perché quando mi guardo allo specchio provo disgusto? Perché non posso essere alta e magra? Perché non posso piacermi? Perché non ho una famiglia felice? Perché non riesco a stare bene con me stessa? Perché quando arrivo sul punto di commettere.. quello, mi fermo pensando a mia madre che lavora tutti i giorni dalla mattina alla sera per farmi studiare,nonostante mi odi,perché? Perché non posso essere felice?-Perché ci sei tu, è tutta colpa tua.-
**
“Sei orribile” le sussurrò all’orecchio,tenendola stretta contro la parete.
“Ti prego,smettila.. mi fai male” supplicò Nicole.
“Vuoi che la smetta di tenerti così stretto o di dire queste parole?”
“Entrambi”
“Quale preferisci?”
“Smettila di dirmi che sono orribile, ti prego.” Supplicò ancora.

Quante volte avrei voluto girare l'angolo all'incrocio con la Evenue Street, prendere un autobus e andare lontano, dove non mi avrebbero mai trovato. Non avevo mai avuto il coraggio di farlo, non avevo avuto il coraggio di abbandonare mio padre, di lasciare questo posto per optare per qualcosa di migliore. Perché infondo la strada per la scuola era davvero poca, troppo poca per avere la scusa per uscire prima da quell'inferno in cui vivevo. Esatto, inferno. E perché inferno? In quella casa vivevamo io, mio padre e quella creatura che sembrava appena uscita da un girone di dante, con affetto chiamata matrigna.
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“Scommetto che non riusciresti a fartela!” Disse Zayn, pronto per una sfida. Voleva la sfida? Harry Styles non rifiutava mai le sfide. “Scommettiamo?” Sorrisi compiaciuto, guardandolo negli occhi. Non te l'aspettavi, eh Malik?

'Devo essere completamente sincero?' disse con un po di incertezza e una punta di...non riuscii a capire bene cosa fosse, forse solo divertimento.
'Sei qui per questo no?' dissi mettendo le mani sui fianchi. Altro vizio che lo fece sogghignare.
'Ti sta da Dio, e in tutta onestà, ne approfitto per dirti che hai proprio un bel culetto amore' disse ridendo ormai.
Io mi coprii il viso con le mani, non sò se per la vergogna o perchè ero esasperata.
'Harry, sul serio..'
'Sono serio, ti sta benissimo' disse tornando serio ma tenendo un leggero sorriso sulle labbra

Una situazione nuova per Kate. Il nuovo compagno di mamma Savannah si trasferisce a casa loro con suo figlio,che è un anno più grande di lei.
Dal primo capitolo: ..Vidi Tom girarsi ed assumere un’aria scocciata,come se stesse ripetendo la stessa cosa per la millesima volta. Forse per via dello sgorbio.
“Entra,Zayn!” lo sentii dire e subito dopo entrare un ragazzo.
La saliva che stavo per ingoiare mi andò di traverso facendomi tossire.
Alla faccia dello sgorbio!
[..] Mi feci avanti con il mio miglior sorriso e gli tesi la mano.
“Ciao,io sono Kate”
Lui mi guardò con aria di sufficienza,per poi scansarmi e passare,guardando la casa dal salotto e dicendo: “Bella casa”.
Mi girai guardandolo incredula. Con che razza di animale maleducato avrei dovuto vivere?!

Dimmi, come va?
Va che tutto è una merda nella mia vita. Non c'è nulla di buono in me, nelle persone che conosco, nel mondo. Va che non ho un futuro in questo posto, e il diploma è l'ultimo traguardo da raggiungere per poter andare via. Lontano da Brooklyn, lontano dall'alcol e dai continui arresti.
[...]
«Ti ho già detto di abbassare la cresta quando parli con me», disse in un sussurro.
Sapevo di cosa era capace Harry Styles. Non si sarebbe fatto problemi ad uccidermi con un solo colpo di pistola. Vent'anni ed era rispettato e temuto da tutto il quartiere.
[...]
«Allora, mettiamola in questo modo», bevve un sorso dalla bottiglia di birra che aveva tenuto nella mano sinistra fino a quel momento. «Io ho voglia di scopare». Iniziò a scaldarsi e lanciò la bottiglia per terra che si ruppe in tanti pezzi. «Quindi, visto che non posso farlo con tua madre, lo farò con te». Ghignò divertito.

Di solito non odio nessuno e sono gentile con chi merita. Ma c'è sempre l'eccezione alla regola;
Harry Styles

Una maledizione, un mistero, un'anima dannata, dietro i quali si cela un uomo bello, misterioso, affascinante, pericoloso e dannatamente sexy. Lei è l'unica che potrà sciogliere questa maledizione, ecco perché l'ha scelta. Bella, timida, impacciata, insicura. Riuscirà a farlo innamorare?.

ATTENZIONE: La storia è SOSPESA per mancanza di ispirazione.
Effy è una semplicissima diciottenne inglese.
Harry è un diciannovenne ribelle.
Effy è socievole, simpatica e molto dolce.
Harry è scorbutico, stronzo ed egoista.
Effy è cresciuta in un contesto familiare abbastanza tranquillo, Harry non sa cosa significhi avere una famiglia.
Hanno qualcosa in comune, però.
Entrambi sono terrorizzati dall'amore.