L'albino si volta nella sua direzione e sorride sensuale: non ha mai scorto in lui un'espressione così lussuriosa da che lo conosce, ha le guance rosse come le mele dell'Eden, le labbra socchiuse leggermente gonfie per i loro troppi baci, il corpo pallido e magro fa mostra timidamente di sè sotto i raggi timidi della luna. Nate entra nelle acque scure e misteriose del lago senza cessare di guardarlo e di offrirgli una visione integra del suo corpo puro che scompare ad ogni tratto, quando l'acqua gli lambisce le cosce trattiene a stento un brivido continuando a scivolare nell'acqua. Il suo sesso gonfio ed eccitato gli viene celato alla vista dalla spuma delle onde, adesso la corrente lambisce ed agita i pali candidi sulla sua base, presto sarà celato anche quello. Mihael continua ad osservare il ragazzo sparire come consumato dalle onde, adesso l'acqua ha sommerso la sua pancia piatta e così dannatamente bella da mordere e leccare, che così tante volte ha viziato con la lingua ed i denti.
L'acqua giunge infine a coprire i capezzoli inturgiditi, circondati dai segni dei suoi morsi come una collana di scogli " Prendimi! "

Prosieguo dell'omonima fanfiction "Niente si sposa meglio col freddo dell'oscurità", scritta sempre da me. Pubblicato a parte per il cambio di rating e incapacità personale, come vedrete sarà un po' più spinta ;) sensuale come e più dell'altra, se avete gradito il primo capitolo non potrete non gradire questi nuovi!
"Fu per questo che Jack poggiò il bastone contro la parete di fronte al letto, e avanzò, accantonando ogni dubbio, fino ad arrivare di fronte all'uomo; con estrema delicatezza prese il suo volto affilato tra le mani, quasi temesse di ferirlo, e lo indusse ad alzare le sue iridi dorate e nere, sgranate in un'espressione stupita e sospettosa. Non appena le vide si lasciò affogare nella loro bellezza sublime, sprofondando in quel tripudio di sfumature cangianti, iniziando quasi senza pensarci ad accarezzargli il viso con dita leggere come piume. E infine gli rispose: «No Pitch, sono venuto perché avevi ragione: non dobbiamo essere soli...»."

In quel preciso istante rimpianse di aver disobbedito alle disposizioni di suo fratello, non avrebbe dovuto uscire nella notte pur sapendo che i loro nemici avrebbero attaccato, eppure la sua sete di curiosità aveva prevalso sulla ragione: aveva desiderato così intensamente e per così tanto tempo di vedere un vampiro che quando ne aveva avuto l’occasione l’aveva colta al volo. Ed ora ha davanti agli occhi l’oggetto di tutte le sue supposizioni, ha appena levato il volto dal corpo esanime di una donna e sta volgendo lo sguardo scarlatto nella sua direzione, quando i loro occhi si incontrano Nate sa di essere spacciato. Il sangue scivola lungo gli angoli della bocca del vampiro, l’albino percepisce la sua Sete come se gli appartenesse, si sarebbe presto saziato con la sua essenza e la sua esistenza avrebbe avuto una fine.

Il mondo è diviso in due fazioni in lotta costante tra loro.
Quella dello Yin, capitanata dalla principessa Nichen e quella dello Yang, capitanata dalla principessa Nemesi.
Ognuna, cerca disperatamente di conquistare più territori possibili, per prevalere sull'altra.
Ma cosa accadrebbe se, durante la battaglia per il "villaggio dell'est", lo stratega biondo di Nemesi di nome Mello, trovasse e rapisse lo stratega albino di Nichen di nome Near e lo tenesse in ostaggio?
 
 
"Una grande e grassa mano lo sollevò di scatto, facendolo gemere dal dolore, e puntandogli un pugnale alla gola.
Near non ragionava lucidamente, continuava solo a guardare un punto fisso, distante da tutto e da tutti.
-Eheh!! Guarda cos’ho trovato Mello!! Ahahahahah!! Guarda com’è bianco! Ahahah!!
Near era completamente immobilizzato dall’uomo, non riusciva a muoversi, non aveva voglia di muoversi. Perso in quella specie di stato semi-catatonico, vide avvicinarsi a lui un ragazzo biondo probabilmente di qualche anno più grande di lui.
-Vediamo che abbiamo qui..."

*SOSPESA*
Joele è un ragazzo gay, con una vita e una famiglia problematica.
Quando si rende conto di provare qualcosa per il suo fratellastro, la sua esistenza viene scossa fin nel profondo.
Purtroppo per Jo, i guai sono appena iniziati...
Pochi minuti dopo era scoppiato un acquazzone ed io ero rimasto ancorato a quel pavimento, lasciando che la pioggia mi scorresse su tutto il corpo, penetrasse i vestiti, mi lavasse l’anima.
Perché in realtà ci speravo un po’, che sarebbe bastato questo a farmi sentire di nuovo libero.

Due clan rivali...
Due assassini infallibili...
Cosa accade quando il destino permette a due anime complementari di incontrarsi?
Uno si finge prigioniero...
L'altro lo diventa...
Un amore che imprigiona rendendo la libertà...
Un amore a cui anche la guerra dovrà soccombere!!
Dal prologo:
" Non ho paura della perversione! Non temo di macchiarmi! Perchè in fondo io... sono irrimediabilmente sporco di sangue!! "
...
" Nessuno può sopravvivere nel momento in cui scelgo di uccidere, perché una volta entrato nella mia ombra non c'è speranza di uscirne vivo! "

Se potessi descrivere questa situazione, la definirei assurda, invivibile, ingestibile e non aspetterei nemmeno un secondo a fare le valigie per andarmene a gambe levate, eppure mi ritrovo ancora qui, a chattare con L come se non avessimo mai cercato d'ucciderci a vicenda, a scambiarci battute di cattivo gusto, talmente deprimenti da farmi annoiare ogni giorno di più.
Posso scrivere sul death note quanto mi pare e piace, ma, chissà come, il sistema giuridico di questo posto è perfetto, e non mi resta altro che lamentarmi con Misa di come piatta e priva di emozioni sia diventata la mia vita... già vita, perché qualcuno, non si sa chi, si è preso il disturbo di riportarci indietro, a mio parere divertendosi molto, anche se credo che indietro non sia il termine esatto, perché non ci troviamo più nel nostro mondo, ma in una dimensione alternativa, possiamo vedere ogni avvenimento di quello che succede al di la, ma mai interferire...
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Brevi apparizioni di personaggi non facenti parte di Death Note.

Salve tizi che siete entrati in questo fandom/pagina dell'autore e state leggendo questa introduzione ^o^ Questa storia è ambientata prima di Death Note.Vedremo L in un nuovo caso ed ad aiutarlo ci sarà un nuovo personaggio che ha frequentato la Wammy's House incontrando anche Near, Mello e Matt. Se vi abbiamo incuriositi aprite e leggete.
Storia scritta a quattro mani Da Ele e Giuly. Buona Lettura ^o^

Credo conosciate entrambi il significato della parola “complementare”.  Per esempio, due luci colorate complementari...
… se sommate formano una luce acromatica, cioè grigia o bianca.
Molto bene.
Una convivenza forzata, e tutto ciò che consegue.

“Ho provato a trovare la felicità, ho provato a sopportare tutto questo in silenzio, ho provato a non sentire più il dolore intorno a me, ho provato a sperare in qualcosa che non avverrà mai.
Ho provato ma nonostante questo tutto rimane immutato, e allora ho provato a non provare più…”
"L’amore non esiste. L’amore esiste solo nelle favole, perché l’amore è una Favola."
Heath è un ragazzo stanco della gente intorno a sè che nasconde un segreto che nessuno potrebbe immaginare.
Luke invece è il figlio del nuovo patrigno.
Riusciranno mai queste due anime a trovare un punto d'incontro?

- dovresti fare più attenzione. So che le ragazze hanno molto a cuore il proprio viso - aveva detto in risposta quel moccioso con una voce ancora da bambino ma i pensieri di una persona più matura.
Il biondo sembrò diventare rosso di rabbia. Con un calcio fece volare via i pezzi dei puzzle lontano dell'albino, il quale non si era mosso neanche di una virgola. Le tessere erano andate ad infrangersi contro il rosso, finendogli addirittura sullo schermo della console. Il bambino aveva storto il viso in una smorfia ed aveva gettato via il videogioco per osservare la scena che si presentava di fronte a lui.

«Sai qual è la verità, Near? Che tu sei il pidocchio più orripilante che abbia mai visto e che se soltanto non avessi questa fottuta febbre ti avrei già preso a schiaffi come faccio sempre! Il tuo comportamento mi dà ai nervi!», gli urlo in faccia, sperando di ricevere da lui una reazione sincera.
Lui mi scruta, stranamente attento.
Abbasso lo sguardo, troppo codardo per guardarlo in quei suoi occhi vuoti ed ammettere che ogni volta che vi scorgo dentro anche la più piccola emozione il mio stomaco si contrae in una morsa dolorosa.
Rafforzo la stretta sulle sue spalle e lo spingo con più forza contro il muro.
«Tu mi... mi fai letteralmente impazzire.»

(Nel cap. 1 scheda in stile "Death Note 13 How to read")
Un lento crescere di strani ed apparentemente trascurabili eventi. Una ragazza comune, preda di una situazione incomprensibile. L’apparente iniziale assenza di tutto ciò che riguarda il mondo di Death Note, così come voi lo conoscete. Ma tutto quell’incredibile mondo c’è! Kira, Tokyo, il quaderno. Ed Elle arriverà… Perché volevo continuare a vederlo parlare, muoversi, ragionare.
Elle era in piedi sul marciapiede e con gli occhi spenti la osservava, mentre strusciava svogliatamente il dorso del piede su un polpaccio...
«Ciao, Ryuzaki…» tentennò Emma «Allora…sai dove vivo… Ed io non te l’ho mai detto! Quindi…»
«Quindi?» le chiese lui vagamente irriverente.
«Quindi immagino tu sappia altro... Il punto è da quanto tempo sai!»
Elle smise di grattarsi il polpaccio e portò il piede a terra «No. Il punto è che da ora la smetterai di giocare da sola a questa partita.» la gelò.
La voce le arrivò dritta alla testa, come una tagliola affilata.
Il suo sguardo impassibile e freddo la trapassò.

ATTENZIONE: Questa fan fic è stata riscritta, eliminando più errori possibili! Ringrazio in anticipo gli eventuali lettori....
Los Angeles, era una città misteriosa e piena di persone insolite. Una città grande, piena di posti dove potersi nascondere dalla polizia. Questo
Beyond lo sapeva bene, per questo aveva scelto quella città, per mettere in atto il suo piano. Con tutti quei posti abbandonati, nascondersi da eventuali minacce non sarebbe stato affatto un problema. Sorrise malevolo, affilando il coltello, pronto per entrare in azione.....

4 Regni.
Una Guerra tra Nazioni.
Il Figlio del Sole e il Figlio della Luna segneranno le sorti del conflitto.
Mi chiamo Kaleb, e sono un cacciatore di taglie. A dimostrarlo, è la spada che porto alla vita, che ormai considero un prolungamento del braccio. Quella è la parte più dignitosa di me. Ma ho anche altri aspetti, e sono molto meno piacevoli.
Tranne quando devo andare in missione, sono ubriaco dalla mattina alla sera, amo il sesso e il gioco d'azzardo, tanto da spenderci tutto il guadagno delle missioni. Per raccattare qualche moneta in più, non mi faccio scrupoli a rapinare la gente.
Non sono tipo da giurare fedeltà, e non credo lo farò mai per nessuno, benché abbia appena vent'anni, e la mia vita non sia che all'inizio.
Sono uno spirito libero. Mi piace paragonarmi al Vento.
Imprevedibile, ed imprendibile. Così sono io.
Dal capitolo 1:
"Eppure, la parte più remota della mia mente lo capì subito, e me lo urlava, tanto forte da farmi dolere le orecchie, e accelerare il battito del mio cuore.
Sebbene non me ne rendessi ancora conto, dopo averlo incontrato, la mia vita non sarebbe più stata quella di prima"