Si allungò verso di me e si inumidì il pollice tra le labbra rosee. Capì cosa stesse facendo solo quando mi ritrovai quelle dita sul mento, intente a strofinare la pelle.
-Hai un po' di rossetto - sussurrò con voce roca;
Due grandi occhi verdi mi scrutavano curiosi, un lieve sorriso si fece spazio sul suo viso, lasciando intravedere i denti. Notai un accenno di adorabili fossette sulle guance, mentre il suo pollice era intento a cancellare delicatamente quella macchia boudeaux. Rimasi immobile e senza parole. Ero così imbarazzata! Ehi, uno sconosciuto mi stava pulendo il mento con la sua saliva!
Quando riuscì a riprendere il controllo del mio corpo, lo allontanai da me, allungando le braccia contro sue spalle.
-Tu saresti? - chiesi irritata, corrugando la fronte.
[...]
-Harry Styles - disse con aria di superiorità, dopo qualche secondo, sollevando il mento.
https://www.youtube.com/watch?v=5K9ee8Kvg4U (trailer)

“La amo così tanto che a volte inizio ad odiarla. Proprio come me stesso, credo. Le persone mi dicono che amo troppo me stesso. Ma a volte, credo di odiare chi sono… In realtà no. Non posso odiare o amare chi sono se non so nemmeno chi io sia”
Attenzione: la storia non è mia ma una traduzione.

«No! No, ti prego. Harry, no.» Cominciai a piangere disperatamente, mentre lo trattenevo con le mie braccia.
«Dianna, voglio solo controllare. Non lascerò che ti facciano del male, hai visto cosa hanno detto di te? Rimani qui, tornerò. Voglio solo essere sicuro che se ne siano andati. Ma ho bisogno di sapere che starai qui, Dan. Promettimelo» disse guardandomi intensamente negli occhi. Continuavo a tremare e a piangere, mentre lui continuava a stringermi.
«N-non voglio che ti succeda qualcosa» sussurrai.
«Non mi succederà niente. Promettimi che mi aspetterai qui. Per favore» Mi accarezzò la guancia e mi baciò sulla fronte.
«Promettimelo» sussurrò per la terza volta. Annuii leggermente con la testa, non essendo sicura della mia voce.
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"Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa." - Emily Brontë
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Storia mia!

I suoi occhi ardevano, ancora di un colore indefinito, mentre mi fissava con astio.[...] Il mio sguardo rimase intrappolato dal suo, mentre tentavo di identificarlo alla luce fioca della stradina male illuminata. Era giovane, poteva avere pochi anni più di me, ed era inspiegabilmente minaccioso[...]
“Adesso vai a casa. E corri, se non vuoi che qualche altro ubriacone ti violenti” allungò una mano, sfiorando con le dita una ciocca dei miei capelli e sistemandola dietro l'orecchio.[...]“Stavolta non vengo a salvarti, principessina” rise prendendo fra le mani i lembi del mio vestito di jeans per poi sollevarlo fino al ginocchio. Tremai a quel contatto, congelandomi. Sentivo le morse del panico attanagliarmi le viscere, e i muscoli diventare improvvisamente spugnosi. Poi le sue dita mi lasciarono e le sue labbra premettero sulla mia mascella. Le gambe risposero e allora mi voltai e corsi via, incespicando sulle pietre sconnesse della strada.
***
"Posso?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra. [...]
"Harry..."cercai di richiamarlo. [...] Non volevo che mi baciasse, non ero pronta. Ma lui si avvicinava sempre più, chiudendo gli occhi...
"Ti prego" implorai.
NUOVO TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=0KJdI3SHd7o&feature=youtu.be

Mi sono subito trovata bene in confronto ai rapporti ostili che avevo con gli orfanelli dell'istituto Simons. Ma le cose peggiorarono dopo poco. Iniziò ad avvicinarsi a me sempre di più e io glielo lasciai fare, ammirando il suo aspetto e la sua gentilezza disarmante. Io me ne ero invaghita fin da quando la prima volta -mentre era in visita all'istituto- lui mi trovò.
Lo ricordo benissimo. Posò i suoi occhi su di me e giuro di averlo visto sussultare. Sgranò gli occhi ma subito dopo li assottiglio facendo un lieve cenno del capo nella mia direzione. Ne rimasi sorpresa.
Venne ripetutamente, ogni mercoledì iniziando a dare un copioso aiuto economico alla struttura. Ben presto si fece un nome anche li, rendendosi affidabile e disponibile verso di tutti. Iniziò a parlarmi, a portarmi del cioccolato e a volte mi faceva ascoltare qualche canzone dal suo mp3. Mi piacque all'istante e ne rimasi rapita, ma lui sviluppò un'ossessione nei miei confronti.
Una storia d'amore per un uomo possessivo e pieno di desiderio. L'unico modo che conosce per amare una ragazza. Possederla, reclamarla sua. Ne sente il bisogno o rischia di impazzire.
[Het]

"Stai lontano da lui; è pericoloso"
*****
La storia NON è mia, la sto traducendo con il consenso dell'autrice @1DLover121, quindi i crediti vanno tutti a lei. Se vi interessa potete trovare il suo profilo su Wattpad.

..Harry per me rappresentava una scommessa,perchè lui non era come gli altri ragazzi lui era semplicemente diverso,non parlava quasi mai si limitava a restare in silenzio quando gli chiedevano qualcosa oppure a fare spallucce..e in un modo o nell’altro mi chiedeva aiuto,aveva bisogno di essere salvato..Perchè molto spesso i muri non servono a niente quando è da noi stessi che dobbiamo difenderci..
Io sono Dakota Morris e questa è la mia storia

"Ho reso la tua vita un inferno, ti ho dato la caccia quando tu non avevi alcuna colpa. Ti ho tolto l'unica cosa che ti era rimasta, la persona che più contava nella tua vita. Mi dispiace per tutto il male che ti ho fatto, non me ne pentirò mai abbastanza. Tu sei troppo bella, troppo gentile, troppo buona per me. L'unico modo per farti essere di nuovo felice è lasciarti continuare la tua vita senza un mostro al tuo fianco. Innamorarti di me è stato come fare un patto col diavolo e ora io devo rimediare. L'unico modo per farlo è dirti addio. Tu sei la cosa migliore della mia vita.
Ti amo e ti amerò per sempre.
Tuo
Harry."

Dipendenti dall'amore, terribilmente drogati e non ne possiamo fare a meno. Roviniamo noi stessi, la nostra anima. La sporchiamo, la stracciamo pur di ricevere un frammento di cuore, di sentimento, di passione, o semplicemente di bene. Il bene di un figlio, il bene di un genitore, il bene di qualsiasi cosa che sembri ci consoli. L'amore è solo un enorme circolo vizioso, che vortica, vortica all'infinito, ti risucchia le energie vitali e ti calpesta, ti uccide.
Ma è vita.
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- Cosa sei disposta a fare? -
- Tutto il possibile. -
- Anche questo? -
- Se è necessario si. -

"Non sono tuo amico." Mi sussurra all'orecchio, poi sento il suo corpo staccarsi dal mio.
Sono vulnerabile. Continuo a tenere gli occhi chiusi, ma sento lo stesso le lacrime bagnarmi il viso.
***
Continuo a tenere le mie dita premute sopra le sue fossette.
"Cosa stai facendo?" Mi chiede.
"Ti sto obbligando a sorridere per sempre." Rispondo sussurrando.
Per una volta i suoi occhi non mi sembrano cattivi, mi sta guardando con dolcezza e intanto un meraviglioso sorriso compare sul suo volto.
“Eisblume” è una parola tedesca che significa fiore di ghiaccio.

Mi svegliai in una camera non mia. E solo allora mi ricordai: la freccetta, la corsa, la porta e le sue mani con lo straccio di cloroformo. Lui. Harry.
Che diamine stava accadendo?

Si morde il labbro inferiore, volta la testa da un lato e mi vede.
Arrossisco, abbassando lo sguardo e prendendo con troppa foga un bicchiere a caso sul balcone. Una brocca piena di liquido fluorescente e ghiaccio viene urtata dai miei movimenti e si rovescia.
- Fa un po’ di attenzione.- mi riprende il ragazzo del bar, sbuffando, pulendo il disastro con uno straccio.
- Scusami.- esclamo imbarazzata, andando di corsa via da lì.
Mi ritrovo a fissare, di nuovo, Harry e le sue labbra perfette che stanno mimando qualcosa.
“Combina guai”.
~
Il ragazzo con gli occhi color cielo sorride divertito, aggiustandosi sulla testa l’aureola d’orata che gli sta per cadere e vola via, borbottando qualcosa che assomiglia a “come è difficile essere l’angelo custode di quella ragazza”.