Kurt è in un momento cruciale della sua vita: dai suoi libri sta per essere tratto un importante show televisivo e presto dovrà scegliere se rimanere ancorato al suo passato o aprirsi verso quello che il futuro può ancora offrirgli.
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-Sei proprio sicuro di volere quel particolare attore nel cast?- domandò Artie corrucciato.
Kurt sollevò lo sguardo verso Seb. Sei proprio sicuro che è quello che vuoi? sembravano chiedere i suoi occhi. Sebastian annuì senza esitazioni, serissimo e Kurt di conseguenza rispose alla domanda.
-Sì. Voglio Blaine Anderson nel cast.
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Rating rosso più che altro per le tematiche delicate (droga, violenza, morte di un personaggio)

Dal VII capitolo:
"In un primo momento il cervello, l’istinto e l’orgoglio gridarono a Draco di andarsene e lasciarlo lì, magari gridargli dietro qualcosa per quel gesto, ma dopo un attimo in cui sussultò e ritrasse appena la mano da quella di Potter, e lui gliela strinse più fermamente per non lasciarsela sfuggire, cedette."
Se siete così clementi da leggere e eventualmente recensire, vi avviso che non sono in grado di aggiornare con regolarità, mio malgrado.

Klaine; Blaine/Sebastian friendship; Kurt/Puck friendship; Kurt/Elliot friendship.
Vampire!Kurt; Vampireshunter!Blaine
Dal testo:
-Blaine inarcò un sopracciglio con aria scettica. “Il fatto che non ci odiamo fa automaticamente di noi due amici?” Chiese, sia perché gli interessava sinceramente la risposta, sia perché stuzzicarlo lo divertiva.
“Assolutamente no.” Ribatté pacatamente il Vampiro, senza scomporsi. “Ma fa di noi due cordiali nemici. E devi ammettere che c’è qualcosa di profondamente ironico nella nostra incapacità di essere naturali persino nella nostra soprannaturalità.”
Blaine non poté trattenere il sorriso che gli curvò le labbra. “Sì.” Annuì. “Effettivamente c’è.”
Kurt gli lanciò un’occhiata di sbieco, mordicchiandosi delicatamente il labbro inferiore. “Allora … Cordiali nemici?”
Blaine apprezzò il fatto che non avesse scelto di stringergli la mano per sigillare quel loro nuovo status, perché non credeva che sarebbe stato in grado di farlo senza che un brivido gli corresse lungo tutta la spina dorsale; si limitò a voltare il capo e inclinarlo leggermente sulla propria spalla in un quieto cenno d’assenso. “Cordiali nemici.” Assicurò, con un piccolo sorriso.

“Sono trascorsi ottantaquattro anni, e ancora sento l'odore della vernice fresca. I servizi di porcellana non erano mai stati usati, nessuno aveva mai dormito su quelle lenzuola. Il Titanic veniva chiamato “La nave dei sogni”. E lo era, lo era davvero.”
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Kurt è un giovane aristocratico, la cui vita sembra essere già stata scritta a caratteri dorati da qualcuno che non è lui. Blaine non ha niente in tasca, a parte un album da disegno, una matita e tanta voglia di vivere. Cosa succede quando due realtà così diverse riescono a fondersi tra i corridoi della nave più lussuosa e più tragica di tutti i tempi?
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[titanic!klaine]

TRADUZIONE DA Mmerainbows.
Anderberry!Siblings Skank!Kurt Prostitute!Kurt Drug Use
Blaine passa accanto a Kurt ogni giorno quando torna a casa, ignorando il ragazzo con i capelli rosa per evitare i guai da cui sembra essere circondato. Un giorno però, Blaine non riesce ad ignorare Kurt, e un semplice atto di umanità crea tanto dramma che perfino Rachel ne rimane sopraffatta.

Persone familiari. Troppo. Un abbraccio diverso, impacciato. Sapeva di casa. E quel profumo, quel dopobarba. Kurt non voleva andare a casa. Ovunque, ma non a casa. Non con due persone che chiamava famiglia, ma che erano estranee. Ormai erano estranee.
Mani, troppe mani. Kurt Non era più responsabile delle sue azioni, e se ne rendeva conto solo in quel momento. Tentando di bloccare quelle mani disperatamente, si stava affannando in cerca del verde. E poi lo afferrò, il verde. Disperatamente.
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Non sembrava cattivo. Non sembrava vuoto.
Sembrava solo fuori luogo, nonostante il suo modo di vestire e tutti quei piercing non sembrassero strani, su di lui.
Si chiese da quanto li aveva. Si chiese che musica ascoltava, quali fossero le sue materie preferite.
E, improvvisamente, l’ora di storia non sembrava così noiosa.
Quella scuola non sembrava tanto spaventosa, nonostante le sue paure. Le paure a cui non voleva dar voce, ma che lo tormentavano nel sonno, senza tregua, ogni notte. Quelle che lo segnavano profondamente, la causa delle sue occhiaie pronunciate.
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BadBoy!Kurt, Klaine, Kurt/Puck friendship, Quinn/Puck friendship, Faberry, Blaine/Santana friendship, Blaine/Rachel friendship.

Kurt si è da poco diplomato, e si trasferisce a New York, anche dopo l'insuccesso alla NYADA, pronto a ricominciare, senza etichette, e senza omofobia. Ma si sente solo, il suo appartamento è troppo grande, così come il suo letto. Decide di trovarsi un lavoro in una delle più grandi case di moda, e quando due occhi color miele entrano nella sua vita senza avvertire, sarà difficile per il ragazzo non innamorarsene.

Dicono che serve coraggio, per uccidersi.

"Credo che la peggiore forma di addio sia quella non detta, quando l'altro ha già deciso, mentre tu sei lì che aspetti."
Elena_Tucci_
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-Obliviate…-
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–Blaise… ti ricordi quello che è successo alla fine dell’anno scorso?- si stese al mio fianco e mi imitò –Si, come dimenticare, ti ho preso per pazzo per più di una settimana- sorrisi malinconico
-Si può dimenticare, c’è un modo, lo sai- annuì, ascoltandomi attentamente nonostante non mi guardasse –Gliel’ho fatto dimenticare- sussurrai.

“Siediti!” Disse il demone prendendo qualcosa dal frigo. Jake, lo guardò di sottecchi. Era grosso, enorme. Aveva i capelli biondissimi, quasi bianchi. Sul viso una cicatrice che partiva dal mento. Però, nonostante tutto, aveva qualcosa che attirava.

TRADUZIONE: Blaine è il principe erede di Dalton, regno giusto e liberale. Quando i suoi genitori gli dicono che deve trovare un consorte per avere dei figli, Blaine è costretto a organizzare un ballo dove tutti i portatori, uomoni capaci di concepire e poortare a termine gravidanze,sono invitati. É qui che incontra Kurt, portatore giovane e di bell'aspetto.
Prince!Blaine BoyPussy!Kurt
Mpreg!Kurt negli ultimi capitoli

Dal testo:
"Le sue labbra, gonfie e rosse dopo il bacio e i morsi appassionati ricevuti, non erano ancora del tutto sazie.
Sirius Black, immobile nel mezzo di un corridoio qualsiasi nel castello di Hogwarts, era spaesato: aveva perso l’orientamento dopo quella confessione e quel bacio; non sapeva se ritirarsi e andare nella sua camera, o seguire il fuoco che gli ardeva dentro e andare in cerca della figura causa delle fiamme per chiarire il tutto
La storia partecipa al contest " One-Shot a ore" di Mary Black

Tu ti ripeti che gli dirai di no, che andrai via, che vuoi scappare. Ma poi, lui ti guarda e tu capisci che non puoi tirarti indietro.
Huntbastian

Seduto sul letto, con la testa tra le mani, non riusciva più a trattenere la stanchezza e i pensieri che in quel periodo gli vorticavano in testa. Chi era lui? Quante cose aveva fatto? Quanto aveva vissuto? E quando sarebbe vissuto ancora? Avrebbe mai avuto una fine? Sarebbe mai invecchiato con qualcuno? Si sarebbe mai svegliato la mattina trovandosi diverso, più vecchio di un giorno, e non congelato a diciannove anni?

'La pioggia cadeva su New York come se non ci fosse un domani, Alec camminava a passo lento, prendendosi spallate e imprecazioni dalle persone che avevano fretta di rientrare. Il freddo e l'acqua gli penetravano fin dentro le ossa, ma non gli dava fastidio: era come se il tempo riflettesse il suo stato d'animo, e la cosa gli dava un po'di conforto.'
Ed ecco un'altra ff Malec! recensite in tanti!