[SPOILER decima stagione]
È la voce di Castiel (e di tuo padre e di Bobby e di tutte le persone a te care, sovrapposte in un unico sermone di morte) a rimbombare nei tuoi incubi, tormentandoti con quel passo, letto e riletto e riletto fino ad averne la nauesa, nel tentativo di trovare un significato che non esiste.
È la voce che fa eco a quella di Caino mentre per l'ennesima volta metti piede in quel fienile; mentre cali la lama e non è più lui, ma Cas e poi Sam, sempre Sam, a tingerti le mani, bagnandoti la camicia di sangue caldo, rendendo scivolosa l'impugnatura mentre cali e cali e cali di nuovo e il Marchio beve della gioia perversa che ti pervade mentre fai a pezzi la tua famiglia, l'ultima (unica) parte di te a renderti ancora un essere umano.

Ricordava dei pettegolezzi su un ‘mostro bianco’ che si aggirava per gli ospedali del North Blue.
Avrebbe scartato l’avviso di taglia come quello degli altri novellini, se non fosse stato per quelle tre parole. [Spoiler!]

"Quando Zoro si era svegliato quella mattina e non aveva trovato Rufy che dormiva scompostamente nella sua cuccetta, si era stupito.
Era raro, rarissimo che il capitano si svegliasse così presto, quindi si era leggermente preoccupato e, invece di andare in palestra ad allenarsi, lo spadaccino si era messo a cercarlo.
Fortunatamente lo aveva trovato subito."

Il ragazzo che era lì dentro da prima di me, il mio compagno di cella, è scattato in piedi e, velocemente e con espressione terrorizzata, si è rifugiato in un angolino della cella.
Si è seduto per terra, ha portato le gambe contro il petto e le mani alle tempie, cominciando a dondolare avanti e indietro.
«Cazzo, ci mancava solo lo psicopatico.» ho detto poggiando il didietro su quella specie di letto che c'era nella cella. Non l'avessi mai fatto, era talmente duro che sembrava di pietra.
«Lo diventerai anche tu, lo diventerai anche tu.» ha sussurrato il ragazzo nell'angolino, mentre mi accarezzavo il fondoschiena.
«Puoi smetterla di dondolare ed uscire da quell'angolino. Sono un tipo a posto.»
«Come faccio a saperlo?» ha detto alzando lo sguardo e guardandomi in faccia, finalmente.
Il mio cuore ha mancato un battito. Aveva gli occhi più verdi, più grandi, più luminosi e più dolci che avessi mai visto. Come potevano brillare in quel modo, quando gli era stata tolta ogni libertà?
JUST ZARRY.

Un salto indietro alla seconda stagione e tutto il draaaaaaaaaammaH che si porta appresso. Dean, Sam e una pira infuocata che brucia ricordi.
Buona lettura ;)
[...] Da piccolo, Sam si sentiva invisibile.
Se fossi un fantasma, papà saprebbe che esisto.
Pensava.
E piangeva di nascosto. [...]
Sam di anni arriva a compierne ventitre e si sente un veterano di guerra.
Di mestiere fa il cacciatore e sa riconoscere un'arma dal suono del suo sparo, perché ci è cresciuto da prima di capire a cosa servisse davvero, mentre adesso lo sa, lo sa bene. E inizia a porsi qualche domanda.
Che genere di padre permette ai figli di crescere in questo modo?
Dean lo chiama eroe, Sam storce il naso e si ricorda di essere sempre stato solo; il solo a chiamarlo pazzo. [...]

«Sei matto?! Qualcuno potrebbe scoprirci!» sibila il cuoco, dopo un iniziale momento di estrema contentezza.
«É il tuo compleanno oggi, no?» domanda l'altro invece, fissandolo.
«Sì e allora? Ti avevo detto che di giorno non possiamo–».
«Allora sta' zitto».
[...]
Non c'è mai stato niente come ora, nessuno come Zoro, un rivale, un compagno, la sua metà.
È la perfezione da raggiungere e lo scudo che lo difende.
È come tornare a respirare a pieni polmoni dopo un'apnea subacquea.
| お誕生日おめでとう、サンジ！| Dedicata a Zampe~♥ |
[SanZo]

Samifer, accenni alla Sabriel, Rockband!AU
Si trovavano sdraiati nel vecchio furgoncino della band di Lucifero: aveva finito da poco il concerto e Sam davvero non ce la faceva più!
(...)
“Seguitemi all’Inferno!” Aveva gridato alla folla scatenata.
Volentieri.

La sanguinosa lotta è terminata. Accanto al cadavere del suo avversario, Dean è ancora in piedi. Ma il trionfo sa di sconfitta, di condanna, di discesa verso un inesorabile baratro. Le mani che afferrano il maggiore dei Winchester e vogliono testardamente impedirgli di cadere non potranno resistere a lungo, eppure lasciarsi stringere da esse è ancora un balsamo, ancora una consolazione, ancora per un po'.
Spoiler sull'episodio 10x14.

[SAMIFER!][contenuti forti]
Giorno dopo giorno il piccolo Sammy sopportava tutte le torture a cui il Diavolo in persona lo sottoponeva, finché quel giorno, Lucifer, non se ne uscì con qualcosa di assolutamente e oltremodo troppo per essere una semplice tortura.

«...Dovevo diventare più forte, l’ho fatto per voi».
Per la ciurma, per te.
[ZoRobin]

Sabriel One Shot. Gabriele gli appariva in sogno da mesi ormai: era veramente Gabriele? Era solo il frutto della sua immaginazione? Sam non lo sapeva; aveva provato a chiederglielo più volte ma senza ottenere una risposta, così aveva deciso di lasciar perdere la ragione per abbandonarsi a quella follia, a quel dolce sogno.

Sabriel Zombie AU: Dean inciampò durante la corsa, finendo a faccia a terra; l'odore del terriccio misto al sangue che gli ricopriva il volto gli riempì le narici, fu nauseante.
Quel fottutissimo sangue non era suo.

Tutti hanno bisogno di una seconda opportunità: chi ama, chi viene amato, chi sbaglia , chi soffre di quell'errore. Quando poi è l'amore che chiede un'altra possibilità, beh!......

La bocca schiusa sul graffio, la lingua che ne percorreva gentilmente i contorni, Michael sentì una lacrima scivolargli lungo la guancia e si strinse più forte a Lucifer.

E' proprio in tarda sera che Sanji adora ritirarsi nella sua cucina, mentre Zoro ama dedicarsi ai suoi allenamenti notturni. Ma il troppo movimento mette fame, e chi meglio di Sanji è in grado di preparare uno spuntino notturno?
«Ho fame, cuoco» lo informò a un tratto, avvertendo lo stomaco borbottare a causa del pesante allenamento che gli aveva prosciugato ogni energia «Preparami uno spuntino». [...]
Quella cucina non gli era mai sembrata così calda, prima d'ora.
«… e pietanze più consistenti, dal sapore forte e intenso» aggiunse «Tutto dipende dalla fame che hai, spadaccino» concluse, mentre la sua voce divenne maledettamente calda e profonda, quasi a diventare un sussurro.