Pensavo fosse bello e semplice amare una persona, ma non avevo preso in considerazione la possibilità che quella persona non ricambiasse il sentimento...

Durante le riprese di un episodio di Supernatural, Jared deve realizzare una scena in cui Sam è a letto con una ragazza. La situazione si fa molto imbarazzante perché Jensen, oltre ad essere il suo compagno in una relazione ancora segreta, è anche il regista dell'episodio.
Jared ha parecchi problemi ad affrontare la situazione, perché Jensen sarà presente e soprattutto perché quest'ultimo, non si lascerà scappare l'occasione di stuzzicarlo un po'.
Lo farà sudare durante quelle riprese e Jared cercherà di vendicarsi a modo suo.
(Decisamente molto hot e molto esplicita :D )

Improvvisamente sentì qualcuno bussare alla porta ed entrare nella stanza.
La sua vista ci mise qualche secondo a mettere a fuoco la sagoma della persona appena comparsa.
«Zoro-kun...?» lo chiamò una voce stanca. «Sei ancora sveglio?»
Perona si avvicinò al letto e la fioca luce della luna che passava attraverso la finestra la illuminò. Ora la vedeva meglio: era scalza e indossava un pigiama rosa a pois, tenendo stretto tra le sue braccia il pupazzo che si era fatta da sola pochi giorni prima, quello che, a detta sua, doveva rappresentare un certo “Kumacy”.
Zoro/Perona

Piccola one-shot ambientata subito dopo il capitolo 225 del manga (o episodio 147 dell’anime se preferite), esattamente dopo il “non-scontro” tra Bellamy e Rufy e Zoro.
Nessun pairing. Solo tanta ma tanta “nakamaship” tra Rufy e Zoro.

Schizzi di malinconia proiettati sul mio personaggio preferito, Zoro. E lui, dove troverà il suo posto nel mondo, una volta realizzato il suo sogno?
Il rapporto tra lui e Rufy, ovviamente, è di pura e semplice amicizia.
Vi prego di recensire, anche solo con una frase, ci tengo parecchio.
Grazie.
CaptainJollyRoger.

Essere tutto uno per l'altro, perdersi e cercare di ritrovarsi.
Jensen e Jared vivono assieme e dopo tutte le esperienze vissute fuori e dentro il set, si rendono conto di provare più di un’amicizia l’uno per l’altro. Sono all’inizio della loro relazione, felici di stare assieme, presi dalla scoperta l’uno dell’altro e della reciproca fisicità, in un rapporto per loro non usuale.
Ma tanta felicità è fin troppo bella per essere vera, non credete?

ZIAM.
Introduzione:
Salve a tutti mi chiamo Zayn Malik e sono uno dei  5 ragazzi amati da molte ragazzine: i One Direction.
Probabilmente se state leggendo questo diario vuol dire che la band è fallita o peggio ancora che uno di noi è passato a miglior vita.
Furono queste le prime parole che scrissi sulla prima pagina immacolata del mio nuovo diario completamente blu e con una Z color argento impressa sulla copertina.
Il nostro manager chiese a me e agli altri di tenere un piccolo diario; per lui scrivere su un diario faceva bene, anche perché sfogarsi con lui è la miglior cosa. Il diario non può dire nulla in giro, non può deriderti né tantomeno consolarti. Insomma, il diario riesce a farti sfogare ma riesce anche a darti un enorme senso di vuoto alla fine. Lui non riuscirà mai a consolarti o a dirti che va tutto bene, non riuscirà mai a darti qualche consiglio come invece fanno gli amici.
Ma questa è un’altra storia. Stavo dicendo che quelle furono le prime di una lunga serie di parole che scrissi li sopra. Non potevo immaginare che cosa sarebbe successo da lì a poco.
[NOTA: Nella fanfiction saranno presenti alcune scene Larry].

Sam aveva smesso di dormire, si imponeva di rimanere con gli occhi aperti, per non cadere preda degli incubi. Quelli li viveva già da sveglio, ma durante il sonno, quando diventava prigioniero del proprio subconscio e delle proprie colpe, non c'era modo di sfuggir loro.

Dean, assumendo dei medicinali piuttosto forti contro dei dolori alla spalla e parte della schiena (in seguito ad un trauma fisico subito durante una caccia), sfocia nella dipendenza che diventa quasi conseguenza inevitabile.

Una AU che è partita da sola per la tangente e se ne sta andando dove vuole lei, per cui non vorrei svelarvi troppe cose nell’intro. In breve: John Winchester e Mary Campbell, vivono da qualche tempo insieme nella grande casa di lui, a Lawrence (Kansas) e stanno per sposarsi. Lui è un meccanico, vedovo, con un figlio di 20 anni, Sam, che dopo i primi due anni di college, torna in città in pianta stabile per non si sa bene quale motivo. Lei è un’infermiera, single, con un un figlio di 24 anni, Dean, poliziotto, appena uscito da una relazione disastrosa e tornato da poco sotto il tetto dei genitori. I figli di John e Mary, dopo un inizio abbastanza privo di contatti o altro, finiscono con il diventare importantissimi l’uno per l’altro e per dare inizio ad un profondo rapporto di co-dipendenza e di forte amicizia, ma destinato a diventare di più. Inoltre Sam nasconde qualcosa e suo padre John sembra essere l’unico a sapere di che si tratta. Buona lettura!
Wincest...ma non incest! Don't like, don't read! ;D

Sam….guardami..”
Erano seduti per terra, in corridoio, con la schiena appoggiata alla parete. Dean cercava inutilmente di farsi guardare da suo fratello, rannicchiato con le gambe al petto e scosso da brividi.
“Sam…”
Il suo tono era quasi una supplica, una preghiera. Voleva vederlo negli occhi, voleva poterlo consolare e scacciare via tutte le sofferenze che aveva subito. “Perché non me l’hai mai detto?”
ehilà..ritorno con questa one-shot..non èuna wincest stavolta ma solo tanto tanto amore fraterno. spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate!!:)

Sam si siede accanto a me, lo so che mi sta guardando ma non voglio voltarmi, vedere il mio stesso dolore riflesso nei suoi occhi è ancora peggio che soffrire da soli.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.

Si sveglia di soprassalto completamente sudato e con il respiro affannato, si controlla le mani, atterrito che possano essere realmente sporche di sangue, deglutisce. Si guarda attorno e si ritrova nel silenzio e nel tepore accogliente della sua camera da letto.
La cicatrice che ha al centro del torace, proprio sotto l’incavatura delle costole, è poco più di 4 cm, ma a lui sembra una voragine.