“Dannazione” si ritrovò ad imprecare Levi Ackerman mentre sfrecciava con la sua Mustang nera, controllando di continuo l’orario sulla schermata della radio sul cruscotto.
Non era solito essere in ritardo, anzi, odiava chi lo fosse, in qualsiasi occasione. Ma quella situazione non era dovuta dalla sua volontà, e stava cercando di fare il possibile per evitarlo. […]
Uscì dall’auto sospirando, richiuse la portiera alle sue spalle e, schiacciando il pulsante dell’antifurto sulla chiave della stessa, si incamminò in quella strada pedonale per andare da lui con le mani in tasca. […]
Il giovane guardò velocemente l’adulto andando poi a recuperare la bicicletta che era caduta a terra poco prima, mettendo le mani salde sul manubrio. […]
{AU!EreRi}

«Sì. Tutto chiaro. Posso sapere il nome da cercare sul campanello?» - domandai con la massima pazienza di cui disponevo in quel momento.
«Avevo detto che l'indirizzo te lo avrei mandato per sms, quindi anche il nome. Sicuro di aver bisogno di ripetizioni solo di inglese? Mi sembra tu abbia ben altri problemi. Comunque... Rivaille. Rivaille Ackerman» - feci appena in tempo ad appuntarmi mentalmente quelle parole che la chiamata mi venne chiusa in faccia.

"Ma niente,tutto era tranquillo,scossi la testa iniziando davvero a pensare che fossi pazzo,buttai sulla sedia vicino all'armadio l'asciugamano e caddi a peso morto sul letto con il braccio sugli occhi.
“Sono divantato pazzo,è ufficiale” sussurrai a me stesso.
“No,non credo.” una voce seguita da una risata femminile impossessò la mia testa,spalancai gli occhi e.."
-Tratto dal Primo capitolo

Konoha è un paesino tranquillo. Sakura, Ino, Tenten e Hinata vivono insieme e frequentano il College. L'arrivo di quattro nuovi studenti sconvolgerà le loro vite.
Dalla storia:
..."Visto da così vicino era ancora più bello. I suoi lineamenti, i suoi occhi. Poggiò la testa sul suo petto. L’aria si era raffreddata e aveva iniziato a tremare, non solo per il dolore, ma anche per il freddo. Sasuke invece era così caldo"....
..."Sei proprio ingenua, Sakura” Le accarezzò la guancia. Il suo tocco bruciava sulla sua pelle “Fatti un favore e stammi alla larga”

Non si trattava più di vivere, era arrivato il momento di sopravvivere.
Quel mondo non aveva nome e a quel destino non c'era fine.
Il cerchio si stava chiudendo ed io ne facevo inevitabilmente parte, ero come il sole che illumina i pianeti, che permette la vita, ero indispensabile.
Ma che vita era quella? Avrei voluto scappare, tornare indietro nel tempo.
Per me le lancette dell'orologio si erano fermate, lasciandomi bloccata lì, in trappola.
DALLA STORIA:
-Non dovevo fidarmi di te- gli dissi in tono deluso, ma freddo.
-Io non mento- pronunciò fermo cercando di sostenere il mio sguardo.
-Allora mostrami chi sei veramente-
NIENTE È COME SEMBRA!
© Tutti i diritti riservati.

"Justin perché mi guardi in quel modo?! Sembra che tu mi stia spogliando con gli occhi!"
"In effetti lo sto facendo e... Non mi limiterò a quello!"

Ciao belle, questa è la mia prima ff, quindi vi invito a leggerla, per sapere se il genere va bene o no. Grazie in anticipo!
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-Mi fai paura-
-Lo so- dice sorridendo maliziosamente, e sfiorandosi i capelli.
-Perché sei così? -
-Perché questo, è Justin Drew Bieber.-
HO DECISO DI CONTINUARE LA FAN FICTION, RISCRIVENDO MEGLIO I CAPITOLI PRECEDENTI.

JUSTIN&CLARY,SI SONO INCONTRATI PER SBAGLIO,E' STATO AMORE A PRIMA VISTA. MA COSA SUDDERA' SE LUI..NON E' CHI DICE DI ESSERE, E SE...LA DISTANZA DIVIDERA' IL LORO AMORE?
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'Hey Piccola dobbiamo smetterla di incontrarci in questo modo' Disse lui afferrandomi ancora per i fianchi per non farmi cadere, mi staccai da lui per prendere lo skate quando mi bloccò e si chinò prendendolo al posto mio 'Grazie' dissi io arrossendo ' Hai ragione dovremmo smetterla' dissi io ridendo 'Ora devo andare in classe' gli dissi staccandomi definitivamente da lui 'Ok Piccola alla prossima scontrata!' mi disse lui ammiccando.
Dopo le 4 ore di lezione finalmente arrivò l'ora di pranzo, mi diressi verso la mensa per prendere da mangiare e una volta fatto cercai un posto per sedermi quando dei ragazzi mi buttarono il vassoio a terra dandomi uno spintone talmente forte da farmi cadere, quando sentii una voce familiare provenire da dietro di me, ' Lasciate stare la mia ragazza'...mi voltai per poi vedere Justin con la masciella serrata e i pugni chiusi.

Non avevo mai creduto all'esistenza dei vampiri... O almeno prima di incontrare lui....

“Ti ho fatto male,Madaline?”- rise lui,chinandosi alla mia stessa altezza.
Lui chi?
Justin,Justin Bieber.
Il più ‘cool’ della scuola.
Quello biondo.
Quello dagli occhi ambrati.
Quello dal sorriso che mozza il fiato.
Quello ricoperto da tatuaggi estremamente sexy.
Ma soprattutto..quello che a sol udire il nome ti senti scariche elettriche nel corpo che ti portano all’estrema eccitazione.
Mi sentivo sporca solo nel vederlo.
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Ci scambiammo un'occhiata d'intesa- "Oh no,non mi scoperò la sfigata."
"Prendere o lasciare,Bieber."
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"Mi sono innamorata di te!"
"E' troppo tardi."
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"Maddie,io ti amo!"-urlò.
Ma era troppo tardi.
Il mio cuore si era già frantumato in mille pezzi.
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Una scommessa e un amore infranto.
Jariana fanfiction.❤

Lei: Eileen Blackwood, 19 anni, vive in Canada, a Stratford.
Lui: Justin Bieber, 21 anni, pop star mondiale.
Cosa succederà tra un cuore distrutto e un cuore colmo d’amore?

PROLOGO
2 ANNI PRIMA…
Lei, una ragazza dura, la più conosciuta e temuta della scuola. Andava a letto con i ragazzi per divertimento, ma non per questo la chiamavano troia.
Lui, un ragazza sfigato, senza amici, completamente solo, e innamorato, follemente innamorato di lei.
2 ANNI DOPO…
Tutto è cambiato. Lui è cambiato. È diventato il più pericoloso. Fuma beve e si fa ragazze diverse ogni sera. Ha creato una corazza dura, e non si farà di certo spaventare dal ritorno di lei, che era partita per due anni di vacanza. La stessa ragazza che aveva amato con tanta intensità, che aveva voluto immensamente, di cui aveva voluto completare la vita, e non essere uno come gli altri.
Ci sarà ancora amore? O solo rivalità tra i due?

Avrei voluto anch'io chiamarlo amore, avrei voluto anche io dirgli che lo amo, ma è un privilegio che spetta ad un'altra.

Seguito della OS 'Lei'.

«Ma che ti dice il cervello?! Potevo ammazzarti!» mi avvicino ancora tremolante, e noto subito i suoi occhi dal colore del caramello, rimango stupefatta.
«Ma non l'hai fatto, grazie per avermi risparmiato.» il suo sorriso mi infonde fiducia, non ne avevo mai visto uno così prima d'ora.

-Mi chiamo Justin-
-Io Jenny-
-Ci rivedremo?-
-Salvami, ti prego-
-Ce la faremo-
-Sei il mio eroe, non diventare un mostro anche tu-
-Ti amo Jenny-
-Ho paura che possa tornare-
-Ce la faremo, insieme-
-Ti amo Justin!-
Jenny&Justin