Harry ha un sogno che si è ripromesso di non realizzare.
Louis gioca a calcio e per uno strano scherzo del destino si ritrova ad essere il fratellastro di Harry Styles.
Zayn è il capitano della squadra di calcio e conosce Louis dai tempi delle elementari. Ha una relazione segreta che di certo non aveva previsto.
Liam per i segreti non ci è proprio tagliato, ma prima che possa rendersene conto si ritrova a farne parte.
Niall ha una relazione stabile con il cibo e due migliori amici che si ritrova spesso a dover togliere dai casini.
[Dal testo]
Louis avvicinò il suo volto al mio, col chiaro intento di intrappolare le nostre labbra in un bacio. Ma una volta comprese le sue intenzioni mi ritrassi, tirando indietro il capo e poggiando una mano sul suo petto per impedirgli di avvicinarsi ulteriormente. “Non ci pensare Tomlinson. Ho accettato di diventare la tua puttana, non il tuo amante” dissi con tono severo e deciso. Se era il mio corpo che Louis bramava glielo avrei concesso, ma le mie labbra non gli sarebbero mai appartenute.
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|Louis/Harry, Zayn/Liam, accenni Louis/Zayn.
Harry&Louis!Stepbrothers ; Louis!Footballer ; Harry!Writer|

Tante cose sono cambiate nella vita di Harry e Louis e proprio quando pensavo di aver visto tutto, accadde la cosa più inaspettata di tutte: pur aver vissuto in due continenti diversi, in due città lontane, con due progetti di vita indipendenti, si sono ritrovati. Ma, in fondo, Louis lo aveva detto ad Harry: "fin quando siamo sotto lo stesso cielo, tutto può succedere". E fu così che accadde l'impossibile.
Le cose però non saranno semplici: torneranno i dubbi, le difficoltà e le insicurezze. Soltanto una cosa continuerà a renderli forti: il loro amore, un sentimento per cui non si stancheranno mai di lottare.
Saranno costretti a non guardarsi, a non toccarsi, a non amarsi. E di certo non avrebbero mai pensato di dare inizio ad una guerra per raggiungere l'amore.
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Questa ff è il sequel di Detention || Larry Stylinson con accenni Ziam - Tematiche delicate.

Questa è la storia di due persone che non sono libere di amarsi, è la storia di un amore che lotta.
Questa è la storia di Harry e Louis.
Dal testo: Si completavano l’un l’altro, erano davvero inseparabili e Louis, quando qualche volta pensava a cosa sarebbe successo se qualcosa li avesse divisi, si sentiva irrimediabilmente perso.
(La storia è liberamente ispirata a fatti realmente accaduti)
Storia momentaneamente in pausa

Zayn studia lingue perché vuole tradurre libri, il suo migliore amico è Louis, studia per hobby perché della sua vita, in tutta sincerità, non sa ancora cosa farsene.
Liam è un ragazzo un po' particolare.
Harry invece ha un quadro chiaro di quel che sarà il suo futuro.
Dalla storia:
Fu interrotto subito dalla parlantina acuta del ragazzo dagli occhi azzurri."A proposito della tua situazione da semi-barbone, indovina cosa ti ha trovato il tuo migliore amico?"
"Prima devo capire chi è il mio migliore amico."
"...Tu non mi meriti. Scordati di me e del coinquilino che ti ho trovato." Si mosse subito, scomponendosi sulla sedia e voltandosi verso il castano, con gli occhi spalancati e un sorriso a trentadue denti che incorniciava perfettamente il suo viso."Davvero? L'hai trovato davvero?!" Aspettò una sua risposta, che arrivò solo qualche secondo più tardi quando gli espirò un tiro direttamente in faccia, poi si alzò in piedi e lo guardò malizioso."Si, ma di grazia, cancella il mio numero."
SLASH// Larry // Ziam // Nosh

Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.

Louis Tomlinson era un ragazzo timido con due bellissimi occhi color del cielo che vestiva spesso con righe orizzontali e non usciva mai di casa, se non per frequentare l'ultimo anno del liceo del suo paese.
La solitudine era la sua unica amica e la sua stanza piena zeppa di poster era l'unico luogo in cui lui si sentiva sereno. Lui faceva tutto in quella camera, ascoltava la musica, disegnava, addirittura ci mangiava. Poi naturalmente ci scriveva. Lui adorava scrivere, era il suo modo per esprimersi con il mondo. Nessuno leggeva mai le sue cose perchè lui le custodiva come se fossero il suo segreto più prezioso.
C'erano delle volte in cui avrebbe voluto dedicare a qualcuno le sue poesie, ma nonostante tutto lui si sentiva felice in quel bozzolo di solitudine che si era creato. O almeno così pensava.

"Styles... Harry Styles" Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva.
"Styles, Styles, Styles... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Louis Tomlinson!"
Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei sorrisi, che ero sicuro l'avrebbero sciolta. Probabilmente quella segretaria quarantenne era la donna più giovane in questo posto. Perchè i miei mi avevano costretto ad un college maschile? Beh in realtà lo sapevo, ma non era comunque giusto.
Attenzione, questa storia è una Larry!

Footballer!Louis/Nerd!Harry
Tratto dal testo:
«- Boo! -
Sobbalzai, preso alla sprovvista dal riccio.
- Boo? -
- Cosa cazzo vuoi anche tu, eh?! - sbraitai.
Non avrei voluto gridare a quel modo, ma il discorso di prima mi aveva innervosito parecchio. Con Harry avrei fatto l'amore subito, però lui aveva i suoi tempi. Non potevo costringerlo a fare qualcosa che non voleva fare, giusto? A volte, ancora tremava al mio tocco e ci rimanevo di merda. Eppure sapevo che non fosse nè colpa mia, nè sua: quello stronzo di Grimshaw l'aveva traumatizzato.»
[...]
«Mi svegliai di soprassalto, senza alcun motivo apparente. Dopo aver calmato il respiro frenetico, mi accorsi che accanto a me mancava la figura di Louis.
''Sarà già suonata la sveglia?''
Chiusi gli occhi, inspirando profondamente. Impiegando più forza del dovuto, feci leva sui gomiti e mi misi a sedere al centro del letto. Mi sentivo stranamente pesante e spossato. Con una veloce occhiata all'enorme finestra posta sulla parete alla mia destra, constatai che, contrariamente alle mie precedenti supposizioni, non era affatto giorno, ma bensì ancora notte fonda.»