Destiel AU: Castiel è uno scrittore "eremita" con un'infanzia tragica che lo terrorizza tutt'ora. Dean è uno spogliarellista in uno Strip Club.

Il vampiro che credeva di non meritare l'amore.
La ragazza che si era rassegnata a stare da sola.
Il destino li ha fatti scontrare.
L'amore li ha legati insieme per sempre.
La storia è ambientata dopo che Elena ha scelto Stefan e Damon ha deciso di andarsene. Dopo 20 anni il suo mondo viene travolto e forse anche lui avrà un lieto fine.
Ho iniziato a scrivere questa storia poiché spronata da una ragazza meravigliosa, di Facebook, qui si chiama sweet fairy (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=169352) eccola =D
Spero vi piaccia..
Un Bacio

Cosa sarà successo dopo che Ian ha ricevuto il Visionaries award?
Come sarà stato il suo rientro ad Atlanta.
Con un tweet ringrazia Nina per avergli scattato una foto.
Ecco, cosa può essere successo.
Da quella notte in poi.
Seguendo, per quanto ci è possibile, le vicende della vita reale di Ian e Nina.
[dal capitolo 9]
"Ian... portami a ballare. Voglio ballare"
"Neens.." - mi alzo dai gradini e mi avvicino a lui, passando le mie mani sul suo petto.
"Fammi ridere come ridevamo una volta. Non voglio più aspettare il venerdì per volare a Los Angeles, fammi amare di nuovo casa nostra, sono stanca di scappare"
"Non è più casa nostra, è casa tua adesso"
"Così mi fai male Ian"
"Non posso proteggerti per sempre"
"È così difficile per te amarmi ancora?"
"È difficile perdonarti Nina" - e a quelle parole mi allontano da lui, lentamente, cerco il modo più dignitoso per scappare lontano, ancora una volta.
Ma Ian mi trattiene, mi prende una mano e intreccia le sue dita alle mie, avvicinandomi di nuovo a sé.

Sorrido falsamente e credo se ne sia reso conto.
Lo seguo lungo un corridoio semibuio, poi mi indica una stanza.
“Fossi in te limerei un po’ questo carattere, Jules.”
“Fossi in lei la smetterei di essere così sicuro di se, Ian.” dico per poi voltargli le spalle ed entrare nella stanza ben illuminata.

«La prima volta che l'ho visto, è stato sul set di Supernatural.»
E da allora si erano chiesti come avessero fatto a non notarlo prima, a non interessarsi a lui prima; ma, col senno di poi era stato meglio così.
C'era il set di Supernatural, una season dopo l'altra, con le sue fan, i panel e le convention.
C'era Jensen Ackles.
Era arrivato Misha Collins.
Ma nessuno dei due avrebbe mai immaginato che il loro comune denominatore sarebbe stato Jared Padalecki.
Da qualche parte, però, doveva essere cominciata. Quindi, perché non da qui?
[...] Capitolo 13: Gennaio. Febbraio. Marzo. E ancora tre mesi all'inizio di un'estate che cambierà tutto...
{j2 + mishalecki}

Una giovane donna, di venticinque anni, ha dovuto affrontare un vero e proprio provino per essere eletta la nuova babisitter della piccola JJ. Ma cosa accade davvero in casa Ackles?

Sequel di "A Look from You and I would Fall from Grace": L’Apocalisse è finita, Sam è salvo, Gabriel ha di nuovo tutte le sue ali e Castiel è vivo. Ma umano. E Dean – be’, Dean è quello che deve occuparsene, no?

Dean si lasciò cadere a pancia in giù sul materasso in un modo decisamente privo di grazia, rimbalzando un paio di volte. Dio, se era stanco.
Garth si era preso una settimana di ferie, fartufgliando qualcosa sulla fine del mondo e sul fatto che non poteva morire senza aver visto il Gran Canyon, per cui all'officina erano rimasti solo lui e Bobby.
Dean storse leggermente il naso, notando che il suo coprimaterasso aveva un odore strano. Aprì gli occhi, e vide le sue lenzuola sparse un po' ai piedi del letto, e un po' sul pavimento.
«Cas..?» Chiamò il suo coinquilino, leggermente titubante. «Ti sei fatto qualcuno nel mio letto?»

Quando lo sguardo intenso di Castiel si puntò fisso su di lui, senza sbattere le palpebre per svariati secondi in un modo tale che sembrava che gli stesse sondando l’anima, Dean quasi si pentì di avere parlato. Ma poi si stampò sul volto il suo sorriso da sbruffone ed allungò una mano verso di lui “Dean Winchester.- si presentò, la mano a mezz’aria e destinata ad essere ignorata- Specializzando.”

Passò così un anno. Un anno in cui cambiarono molte cose.
L'epoca del soprannaturale finì e iniziò la vita normale per tutti.
Successe però qualcosa di inaspettato, che persino lui stesso quando si ritrovò in quel prato, steso a terra, come se avesse passato una notte brava, aprì gli occhi.
Dean non si seppe spiegare né il come né il perché ma si ritrovò nel punto esatto dove Michele lo aveva trascinato giù con lui. Provò a toccare con i polpastrelli delle dita il terreno sul quale si trovava e qualche filo d'erba. Successivamente, iniziò a toccarsi il suo corpo. Si passò le mani dalla testa, per poi passare al torace, il suo sesso e i piedi per accettarsi che fosse in carne ed ossa. Eh si, effettivamente era vivo e vegeto.
La testa gli girava e si alzò lentamente da terra con i panni che aveva indosso quel giorno.
-Dove posso trovarti adesso, Sam?-Parlò mentre si alzava da terra.
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-Voglio concludere quel discorso che abbiamo lasciato in sospeso l'ultima volta. Te lo ricordi?-Chiese Dean insistendo a baciarlo.
-Io no Dean... Non ho creduto a quello che ha detto a Lucifero e sono cambiate molte

30 days OTP challenge (destiel) 
1- Holding hands
2- Cuddling somewhere
3- Gaming/watching a movie
4- On a date
5- Kissing
6- Wearing eachothers’ clothes
7- Cosplaying
8- Shopping
9- Hanging out with friends
10- With animal ears
11- Wearing kigurumis
12- Making out
13- Eating icecream
14- Genderswapped
15- In a different clothing style 
16- During their morning ritual(s)
17- Spooning
18- Doing something together
19- In formal wear
20- Dancing
21- Cooking/baking
22- In battle, side-by-side
23- Arguing
24- Making up afterwards
25- Gazing into eachothers’ eyes
26- Getting married
27- On one of their birthdays
28- Doing something ridiculous
29- Doing something sweet
30- Doing something hot

Dean è incazzato nero quando entra nel bar con l'unico scopo di annegare in fiumi d'alcol il suo fegato e quei pensieri, perchè sul serio, no.

E' nato tutto da una scommessa.
Per il prompt! “Immagina Misha che per non strombazzare con la moglie finge un mal di testa e si rifugia in bagno con un telefono e, per sbarazzarsi dell’erezione, chiama Jensen.”
-«Mi hai chiamato per del discutibile sesso telefonico?» il tono spiritoso, tremante.
«Ovvio che no» chiarii, leggermente offeso. «Non dopo l’ultimo incontro».
Jensen sospirò forte, a pieni polmoni. Scostò la sedia sul quale era seduto facendola stridere contro il pavimento e si alzò. Oppure la scostò e vi ci si sedette sopra, non avrei saputo dirlo con certezza. «Ti avevo detto di non pensarci più, Mish. Ero stanco, avevo litigato con Danneel e me la sono presa con te».

Dean ha visto Sam saltare in quel buco, risucchiato nella gabbia assieme a Lucifer e Michael. Il suo dolore è stato talmente grande, da portarlo in una spirale di autodistruzione in cui ad ogni passo in più, perde la sua umanità e la sua capacità di provare emozioni. Pur di non soffrire, finisce per smettere di provare dei sentimenti verso chiunque.
Castiel riportato in vita da Dio, dopo che Lucifer lo aveva ucciso, torna in forma umana ed è pronto a rimanere vicino al cacciatore per cui ha sacrificato tutto e per cui prova sentimenti che non è in grado di affrontare fino in fondo.
Il baratro in cui Dean si sta lasciando cadere lo rende scostante e a tratti violento, vuole solo cacciare, insensibile alla sua stessa sicurezza, pronto a morire. Per quanto Castiel cerchi di stargli vicino, non sembra in grado di fermare la sua caduta e finirà per diventare egli stesso vittima di quella violenza.

Uccidetemi. Non me ne frega un cazzo dell'esistenza di un Dio, di angeli o di demoni. Castiel non è che uno stupido ruolo ed io non cerco redenzione o salvezza. Voglio solo che tutto questo abbia una fine. Voglio solo... dimenticare...
E quando, una mattina qualsiasi di Novembre, si svegliò in un letto non suo, guardandosi intorno non riconobbe le pareti della stanza, i mobili e neppure gli occhi verdi del giovane che lo fissava dalla porta.
«Ehi, come va la sbornia, Misha?»
«...chi?»
{jensha}