Si chiese come fosse il mondo visto dall’alto. Se magari avesse un altro aspetto sotto un nuovo punto di vista.
Miseri passeri che guardano il mondo dalla prospettiva di Dio. Quasi li invidiò.
La loro grazia, la loro foga, la loro libertà, la possibilità di fuggire, partire. E ritornare.

[Pokémon Oro/Argento]
Cinque momenti della vita dell’omino nel Gameboy.

E alla svelta, anche. Capirete presto perché. Riuscirà il nostro popolo a svegliare il Re prima che sia troppo tardi?
NB: Contenuti volgari.
NB: Non è una storia seria, ma fa finta di esserlo. Adoro come le mie storie si mimetizzano.

L'ultima esperienza di un mercenario, di un assassino, cui è stato commissionato di uccidere un bambino di soli otto anni.
Le ultime riflessioni, gli ultimi ricordi, l'ultimo sorriso prima dell'ineluttabile fine.
"E per la prima volta nella sua longeva e brillante carriera, desiderò non aver mai aperto quella maledetta busta sigillata."

Lui vive in un mondo a otto bit.
Ed è il primo.

[SPOILER]
Faresti meglio, caro amico, ad affrettarti. Temo che all'alba cesserai di esistere. E quello che sarà dopo... be', solo a te è dato sapere.

[SPOILER]
Tra la vita e la morte, la differenza è il moto. È per questo che, la prima volta che accade, Sissel non capisce.

"Metal Gear Solid: leopardus pardalis" è una One-shot sulla vita di Revolver Ocelot, uno dei personaggi più importanti della serie. Qui narro (o quanto meno cerco di immaginare) come si è sviluppata la sua personalità e come ha ottenuto un così elevato ruolo nel panorama spionisti mondiale nel corso degli anni, dal momento in cui è stato separato dalla madre per mani dei Patriots fino agli albori del piano mostrato in MGS4.
NOTA: la fic contiene riferimenti a tutti i giochi giù usciti. Non ci sono veri e propri grossi spoiler, ma se non avete ancora finito MGS4 o l'ultimo gioco per PSP "Peace Walker" e volete goderveli appieno, vi consiglio di non leggere ^^

Aveva rotolato per una scalinata lunga. Se ne era accorto ora che si era fermato, tutto ammaccato, ai piedi di una scala. Era disteso per terra, incapace di alzarsi per il dolore che gli era stato provocato da quella caduta. Non voleva aprire gli occhi. Aveva paura. O forse l’avrebbe avuta se avesse posseduto un cuore. Non sapeva con esattezza cosa fosse successo. Provò a ricordare cosa fosse accaduto prima di essersi ritrovato lì. Il buio. Non ricordava o non voleva ricordare?

Sul lungo tragitto da Nibelheim a Rocket Town, Aeris, Tifa e Yuffie ammazzano il tempo discutendo dell’ultimo arrivato e degli altri uomini tanto carini che continuano ad attraversare la loro strada.

Pensieri e riflessioni di un assassino alla scoperta di se stesso e di chi gli sta attorno. Analisi dei comportamenti umani da parte di chi di umano non ha più nulla...