Tratto dal prologo:
...Per questo quando si arriva ad incontrare un paio d’occhi che sono stati fatti per farti ingoiare il disgusto, pur di averli sempre incollati a te, si è disposti a spostare l’asta del proprio giudizio sul bene e il male.
Ci si sporca le mani ed il cuore.
Ma in quegli occhi, poi, potrai immergertici senza ritegno.
E sarà meraviglioso.
[Storia sospesa]

«Nessuna condizione. Puoi fare quello che vuoi, l’importante è arrivare all’obiettivo.»
«Baddock, idiota. Se proprio volessi, potrei concedere il beneficio del dubbio su Draco Malfoy, che è un idiota razzista forse raggirabile, il problema è la Granger. Non si rivolgono la parola, lei lo odia, è intelligente.» Tarik sorrise, portandosi la mano alla tempia, come se si fosse ricordato improvvisamente di qualcosa.« e lui fa il bullo con lei dal primo anno, oltre essere un figlio di un mangiamorte. Pentito.» aggiunse, con una smorfia.
[...]
«Ragazzi, finalmente il mio progetto è compiuto.» Theodore Nott allargò le braccia con aria trionfante, facendo scattare i suoi occhi da Draco a Blaise: il primo ridacchiava, il secondo era ancora troppo sconvolto per commentare.
«Il tuo progetto? Quindi è ufficiale?» mormorò alla fine Blaise, incapace di aggiungere altro.
«Certo che si! Pronto per il mercato!»
In effetti, Theodore Nott era quasi sempre spiazzante. Lui amava definirsi un genio incompreso e, per quanto a Draco dolesse ammetterlo, Theo era parecchio bravo e, sicuramente, anche incompreso.
Nonostante la sua bravura, era il classico “ragazzo intelligente che non si applica.”
O meglio, si applicava ma nelle cose sbagliate.

Hermione si avvicinò lentamente e tese la bacchetta, con l'adrenalina che le scorreva nelle vene facendole tremare le mani. Si abbassò piano, appoggiando le ginocchia fasciate dalle calze della divisa su un qualcosa di appiccicoso.
Sangue.
Spinse il corpo di lato per girarlo, fece luce con la bacchetta ed emise un rantolo.
Draco Malfoy la fissava con sguardo assente e la bocca socchiusa, il torace completamente coperto di sangue.
Hermione si sentì invadere dal panico e gli alzò la testa, passandogli freneticamente una mano sul collo alla ricerca di un battito, anche debole, che le permettesse di tornare a ragionare.
- Ti prego, fa che non sia morto - mormorò sconnessamente, in una preghiera rivolta a chiunque fosse in ascolto.

Il Signore Oscuro è stato sconfitto ma i nostri ragazzi, ormai al sesto anno, si ritrovano minacciati dagli ultimi seguaci di Voldemort, ancora latitanti.

[MelloxMatt AU]
1182, Saint-Gilles, Francia.
Un eretico condannato a morte.
Un crociato che deve condurlo al patibolo.
Una storia d'amore vissuta tra le tristi mura dell'Inquisizione Medievale.
Dal secondo capitolo:
[...] "Divenne consapevole in quell'istante di quanto Mihael fosse in grado di rapirlo, stupirlo e attrarlo con le sue parole, le sue labbra su cui spesso indugiava, la sua voce appena sussurrata e modulata.
Era un condannato a morte, il primo che non lo pregava urlando e piangendo di salvarlo dalla tortura e dalle fiamme. Il primo che osava restare a testa alta, perfino in una situazione degradante come quella.
Il primo, a non chiedere cibo nonostante la fame.
Il primo, semplicemente il primo."

Le storie segrete del passato di Near, Matt e Mello prima di arrivare alla Wammy's House, quando erano ancora solo Nate, Mail e Mihael.
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1. [Nate] Quando tornava a casa, non si sapeva da dove, puzzava di alcol e a Nate faceva schifo, e la mamma cambiava subito espressione e smetteva di parlare.
2. [Mail] Ma quel giorno non era normale perché era successa una cosa eccezionale: sua madre lo aveva guardato, gli aveva accarezzato i capelli e gli aveva parlato!
3. [Mihael] Non poteva immaginare che quella sua bellezza, di cui ancora non era neanche consapevole, potesse attirare una simile minaccia.
4. [Meet me at the Wammy's House] Il prato della Wammy's prese un colore bellissimo, un verde acceso e intenso, si riempì di piccoli fiori gialli e azzurri e di piccole margherite bianche, ma Mihael quella piccola grande magia non la notò finché su quel prato non vide Mail.
5. [Bonus: L] L restò il suo unico vero nome, quello con cui si identificava, quello che anche un dio della morte avrebbe visto fluttuare sopra la sua testa.

Viperion passa dal lato di Papillon ed inizia a lottare contro Ladybug e Chat Noir. Cosa accadrà se dovesse scoprire che dietro le maschere dei due eroi ci sono il suo migliore amico e la ragazza che ama?
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ATTENZIONE: Questa storia segue le vicende della serie "Miraculous - Les aventures de Ladybug et Chat Noir" fino alla terza stagione escluso il finale, ergo fino alla puntata numero 24 ("Ladybug") poiché è stata ideata molto tempo prima della messa in onda del finale.
Buona lettura ^^

Il loro compito era sempre stato quello di impedire a Papillon di mettere mano sui Miraculous della creazione e della distruzione.
Ma se fosse proprio Ladybug ad usarli ribaltando tutti gli ideali per cui ha sempre combattuto contro Papillon? Arrivando proprio a desiderare un mondo senza quest'ultimo.
Ma anche in un mondo senza Papillon, la premessa è che niente di buono incomincia su un'auto in corsa.
Dimenticando chi è sempre stata e ciò che di buono ha fatto per Parigi si ritroverà a fare i conti con se stessa e il fatto di essere proprio lei, la causa della sofferenza della persona che ha sempre amato.
Riuscirà a ritrovarsi? Ritornerà tutto come prima?

Olimpiadi invernali 2018.
Ogni atleta si appresta ad affrontare questa gara, la gara della vita per alcuni di loro, con uno spirito diverso. C'è chi ha già partecipato a molte Olimpiadi e a dire il vero è un po' stanco; c'è chi alle Olimpiadi pensava di non arrivarci mai e chi pensa di non meritarselo nemmeno, figurarsi vincerle; c'è chi vede in questa gara il possibile nuovo culmine di una brillante carriera. Ciò che è certo è che ognuno di loro darà il massimo e lotterà con le unghie e con i denti per aggiudicarsi il proprio posto al sole, anche a costo di pregiudicarsi la salute e di mettere a repentaglio la propria vita sentimentale. Perché in fondo si possono vincere decine di gare, ma l'oro alle Olimpiadi è per sempre.

Se è negli occhi di chi ci ama che troviamo una versione migliore di noi stessi, cosa succede se smettiamo di guardarci negli occhi?
Manca una settimana ai mondiali del 2022, l'ultima gara di Yuuri dopo il secondo oro olimpico. Tutto dovrebbe essere perfetto. Dovrebbe.
Di Victor che non sa più chi è.
Di Yuuri che non sa chi vuole essere.
Di Otabek che sa troppo bene chi dovrebbe essere.
Di Yurio che si è perso
Questa storia fa parte della serie "Stagioni"

"Una cicatrice non significa che sei stato ferito, ma che sei sopravvissuto"
Vancouver, Canada, Finale del Grand Prix 2018
Dopo le Olimpiadi, la vita di tutti è cambiata. Chris e Victor si sono definitivamente ritirati. Yurio si è trasferito in Giappone per allenarsi con Yuuri e intanto prova a mantenere una relazione a distanza con Otabek.
Per tutti quanti il 2018 è stato un anno duro, di ferite, dolori da superare, scelte da portare avanti. La Finale del Grand Prix è un modo per stabilire quali siano i nuovi rapporti di forza nel mondo del pattinaggio, ma anche per venire a patti col proprio vissuto, capire se ne sia valsa la pena.
Questa fic è il seguito di "Stagioni".

Mondiali di pattinaggio di Helsinki, anno 2017.
Sono passati tre mesi dalla Finale del Gran Prix di Marsiglia. Yuuri, Victor, Yurio, Otabek e gli altri sono arrivati nella capitale finlandese con molte aspettative e la speranza di portare a casa con sé la medaglia d'oro. Non tutto però è rose e fiori: a fine stagione, tra infortuni, litigi e problemi personali, la tensione è alle stelle e gli atleti si troveranno ad affrontare non soltanto la gara più importante dell'anno ma anche qualche demone personale. Riusciranno a provare il proprio valore e a ottenere ciò che più desiderano?
Seguito di "Marsiglia 2016".

Abbandonare Matt nel cuore della notte era stata la decisione più sofferta della sua breve vita. Vivere solo, per le strade, alla ricerca di un modo per rientrare nel caso Kira era stata la sua tortura. O almeno così credeva.
Convalescente dopo l'esplosione e ormai riunito con il suo rosso, Mello era sicuro che il peggio fosse passato. Messo davanti alle devastanti conseguenze delle sue azioni, però, capirà presto quanto si stesse sbagliando
ATTENZIONE! Questa storia tratta anche di violenza e tematiche delicate.
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Dal testo:
"Lo spettacolo era devastante, ma sapere di esserne la causa era abbastanza per portare chiunque alla follia. E messo davanti all'evidenza della devastazione che si era lasciato dietro, alla distruzione che aveva portato nella vita dell’uomo che amava, Mello voleva morire."

Corea 2018. Olimpiadi invernali.
Una leggenda alla propria ultima gara.
Un campione in cerca di conferme.
Un atleta di valore, di uno stato periferico.
Una giovane promessa alla propria prima olimpiade.
Il tutto complicato dai sentimenti, dallo scandalo doping, da un calendario gare studiato apposta per accanirsi sui pattinatori, dalle rivalità sportive e gli infortuni.