La mia libera interpretazione della tematica, OMEGAVERSE ( Alpha John/ Omega Sherlock) La storia si divide a capitoli nel corso dei quali verrà trattato l'evolversi della loro esistenza dall'infanzia all'età adulta.
Sarà quindi kid/Teen/Uni/Contemporanea.

[IN REVISIONE]
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Una raccolta di one-shot dedicate ad alcuni momenti della serie in cui secondo me sarebbe potuto accadere qualcosa, quelli mai raccontati.Le storie saranno incentrate prevalentemente sulla coppia Merlin/Arthur, ma ogni tanto vedremo anche qualche altro personaggio. Anche il genere e il tono del racconto potrebbero cambiare da una storia all'altra.
Ogni storia è ispirata ad una particolare puntata, che specificherò ad inizio capitolo, alcune saranno collegate tra loro mentre altre saranno completamente a sé.
Dal primo capitolo:
Il mago dal canto suo era ammutolito, sorpreso e spaventato dalla reazione del suo principe, che nel furore aveva finito per incastrarlo tra il proprio corpo e il bordo del tavolo, in una posizione scomoda che gli stava facendo dolere la schiena. Si divincolò per cercare di liberarsi, e per tutta risposta Arthur strinse ancora di più la presa su quei polsi sottili.

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Cos'hai intenzione di farmi, maledetto?!" riuscì a ringhiare Vegeta, fomentato dall'ira e dalla frustrazione per esser stato messo k.o. e pure preso in ostaggio come un Saiyan di bassa lega.
Black sorrise, perfido.
"Quello che ho detto. Farti un bel lavaggio del cervello e tenerti con me. Inizialmente pensavo di sfruttare la tua forza a mio vantaggio... ma le ultime scoperte che ho fatto mi stanno facendo cambiare idea"
"Non farmi ridere... non mi lascerò corrompere da una feccia come te. E quali scoperte avresti fatto, sentiamo!"
Contro ogni previsione, il sorriso di Black si allargò e le sue dita ingioiellate con l'anello del tempo gli presero il mento, sollevandolo leggermente.
"Beh... il fatto che tra questo corpo e il tuo c'è una certa chimica"

"Ma Merlin era l’altro, era l’altro da così tanto tempo che non sapeva nemmeno cosa volesse dire stare dalla parte opposta, da quella giusta: lui era quello che prendeva le briciole, [...] quello che accettava le mezzore chiusi in auto a fare l’amore e le manciate di secondi a parlare, [...] accettava tutto e lo faceva da troppo, eppure non riusciva a smettere di amarlo"
*
"Poteva chiamarsi amore il loro, o era solamente un puro atto d’egoismo con fine il sesso? Eppure lo sapeva, lo sapeva che in fondo lo amava, [...] li aveva sentiti quei ti amo sussurrati a mezza voce in quelle notti in cui pensava che dormisse."
*
Aveva un lato masochista, Merlin, un enorme lato masochista che vinceva sul bene per se stesso; sapeva bene di potersi rifiutare di prendere parte a questi incontri in cui figuravano i due fidanzatini, eppure aveva il bisogno –impellente e necessario- di tenerli d’occhio, di controllarli, di gioire se Arthur le rispondeva in maniera scocciata[...].
*
Merthur & Gwaine/Leon
Accenno Arthur/Gwen
Modern AU

Il Canisius College di Buffalo era già esausto di vederli assalirsi in ogni occasione che gli si presentasse, guardandosi torvi, rigettandosi tutto il disprezzo, l’odio apparente che emergeva in superficie e che non erano riusciti a trattenere fin dal loro primo scontro corporeo, accendendo la miccia e facendo scoppiare una bomba senza fine.
Erano passati solo quattro mesi del primo anno di Stiles, ma già si urlava a squarciagola e si pregava che quella convivenza forzata tra il figlio dello sceriffo e il playmaker volgesse al termine. Purtroppo, la fine di quella comunione di spazio vitale era ben lontana dal vedere una conclusione; l’unica speranza era radicata nel fatto che prima o poi Derek Hale e Stiles Stilinski firmassero un armistizio.
[…]
«Non toccarmi!» esclamò Stiles con un’ottava in aggiunta, con gli occhi a palla e sgomenti, le guance imporporate che spiccavano sull’incarnato niveo e il fiato che si rarefaceva ad ogni nuova emissione. «Non azzardarti a toccarmi. Vattene via di qui!».
[…]
«Voglio di più per te» dichiarò Derek univoco e tassativo, qualcosa che non sarebbe mai potuta essere messa in discussione. Stiles doveva arrendersi ancora prima di iniziare a combattere. «Vorrò sempre di più per te».

Si sa che Holmes rimane spesso sveglio di notte quando ha un caso per le mani, perso nei suoi pensieri. Anche questa è una notte insonne ma non per un'indagine, ciò che tiene sveglio il detective è la sua relazione con Watson, addormentato poco distante da lui.

|Theo!centric|Liam|Thiam obviously|questa volta è inequivocabilmente amore|post 6b|introspettiva|
Liam possiede la luce di chi ha avuto sempre il coraggio di scegliere la strada giusta.
Theo, il buio di chi ha coscientemente preso sempre quella sbagliata.
Possono, luce e buio, condividere un letto?
O anche, "di quando Theo cerca di capire come è finito a dormire in casa di Liam Dunbar e giunge così ad una verità palese a tutti gli spettatori della serie tv".
[Potrebbe anche essere una schifezza, ma oggi avevo proprio bisogno di pubblicare qualcosa. Perdonate questa mia debolezza]

"Peter era l'alpha perfetto per Stiles.
C'era un'unica cosa di Peter Hale che infastidiva Stiles Stilinski.
Derek Hale".
Sterek, Omega Verse, AU
Stiles ha sempre odiato il rapporto di subordinanza tra alpha e omega.
Fortunatamente Peter, soldato abile e divertente, è un'Alpha fuori dal comune, che fa sentire Stiles semplicemente se stesso e non un omega.
L'unico problema di Stiles è il nipote di Peter, Derek Hale, che sembra odiarlo incomprensibilmente.
Ma quando una disgrazia si abbatte su Stiles e l'unico in grado di poterlo aiutare sembra essere Derek, tutto cambierà.
E le cose si faranno drammaticamente complicate.

Victor trema, quella purezza lo spaventa, eppure lo attira come il fuoco per una falena.

-Io ho peccato, Athelstan. E con te posso confessarmi.-
Ragnar e i suoi dubbi sul Cristianesimo continuano.
(Ambientata durante la prima stagione)

Labbra contro labbra. Mani che cercano spasmodicamente qualcosa a cui reggersi. Il respiro di Remus era pesante e doloroso, dovuto alla mancanza di ossigeno, ma legato strettamente a quello del ragazzo che stava baciando.
Le loro lingue giovacano col fuoco, in un bacio pieno di passione, bisogno e al contempo immensa tenerezza.
"Apri gli occhi lunastorta". Remus non lo fece "Remus, apri gli occhi!". Il ragazzo li spalancò al pronunciare del suo nome, occhi nocciola persi in un mare grigio in tempesta...
"REMUS CAZZO TI VUOI SVEGLIARE?" Urlò Sirius mentre iniziava a scuotere con ben poco tatto il corpo ancora addormentato del ragazzino.

Dopo aver assistito al bacio tra Jace e Clary, i sentimenti di Alec emergono prepotentemente:
Rabbia, tristezza, gelosia, sconforto.
Amore, quell' amore così profondo da soffocarti e bruciarti.
Quando Jace lo sorprende a piangere, controllare le proprie emozioni diventa impossibile.
La verità, quella che ha sempre taciuto, sconvolgerà per sempre le loro intere esistenze.
Tuttavia, ad ogni azione corrisponde una conseguenza.
Saranno pronti ad accettarla?

Cosa accade, quando una semplice avventura per la riconquista di un tesoro si rivela in realtà costellata di sentimenti?
Cosa accade, quando uno hobbit inizia a guardare con occhi diversi un Re?
Un passato che torna sulla scena, due nipoti che non accettano, una malattia che vive all'interno di Erebor. Il cammino per la Montagna Solitaria è molto più lungo di quanto si creda.
Dal testo:
"E si interessò soltanto a lui, senza dare peso agli sguardi della compagnia la mattina seguente, al momento della colazione, prima di ripartire.
Ed amò quel contratto silenzioso stipulato con lui, quella notte.
Ed amò quella discussione che li aveva portati all’amore.
Ed amò Thorin."
[Bagginshield]

È il 1658, re Louis XIV ha appena vent'anni e la sua reggenza è ancora sotto il giogo del cardinal Mazzarino. Philippe, duca d'Angiò, vive nella loro ombra, vi viene costretto ma lo accetta, o quanto meno tenta. Ha solo diciott'anni ed ha paura che il suo futuro possa non essere né felice, né longevo. Diffida dell'amore che Louis sembra dimostrargli perché sa quanto possano essere volubili gli appetiti del re, suo fratello, senza riuscire a comprendere quanto profondo sia davvero quell'affetto.
L'unica speranza è un giovane appena giunto a corte che, come un cherubino, lo soccorre dall'apatia e da quell'ombra che lo sta consumando, logorando il suo spirito e il suo corpo.
Ma gli intrighi della corte sono crudeli e il 1658 renderà tutti loro diversi.
Il tempo dell'innocenza è al tramonto e l'alba sarà di fuoco.
[Monroi - Philippe/Louis] [Monchevy - Philippe/Chevalier de Lorraine]

ATTENZIONE! Questa storia presenta un'altissima percentuale di angst. Non si tratta di attirare la vostra attenzione, davvero: NON leggete se non ve la sentite di sopportarlo. È una STEREK.
Dalla prefazione:
"Il giovane emise un altro rantolo, il petto scosso da deboli e rapidi singhiozzi. «T… ti… ti prego…», sussurrò talmente flebile che persino le orecchie sovrannaturali dell’aguzzino faticarono a sentire.
«Mi preghi? Di fare cosa?».
«U… uccidimi… ti… prego…»".