[La spada magica - Alla ricerca di Camelot ]
"«Kayley?» mormorò.
Panico. Garrett stava andando nel panico.
Perfetto, anche lei."

Anni dopo aver stipulato il contratto con Calcifer, Howl è ormai allo stremo delle sue forze; si inganna conducendo una vita sregolata, ma il suo cuore, custodito tra le baci, anela ancora a ritrovare la fanciulla dai capelli argentati che comparve quella notte…
Scritta per la 10disneyfic con il prompt “Cuore”; fic legata alla saga nata dalla mia storia "Flowers Wall".

Ogni notte, era così ogni notte.
Chiuse gli occhi e un brivido le corse lungo la schiena. Tutto quello era pericoloso, pericoloso e sbagliato.
L’artiglio che le accarezzò la guancia non era umano. Le scostò i capelli dagli occhi, con delicatezza, per non ferirla –Sophie sapeva che lui non le avrebbe mai fatto male di proposito, eppure…
“Perché anche questa notte?” sapeva che le sue dita erano lisce e la pelle era tornata giovane.
[Scritta per il P0rnfest#5, prompt: piume nere] [Dub-con, movieverse, OOC]

"Oddio" disse Hermione aggrappandosi al tavolo.
"Miseriaccia" balbettò Ron guardando la figura davanti a loro.
Anche il piccolo Harry- poteva avere al massimo due anni- guardò i due ragazzi sconvolti. Fasciato dalla divisa afflosciata sulla sedia, fece un gran sorriso sdentato prima di tendere le manine verso i due.

[Storia partecipante al "Rivivi la tua favola Disney!" contest, classificandosi... credo ultima.]
Sulle prime, la razionale miss Jane Porter aveva avuto qualche problema a credere che Tarzan, l’uomo scimmia, si fosse inginocchiato davanti a lei – e a suo padre, e a un elefante, e a un numero imprecisato di gorilla – e l’avesse chiesta davvero in moglie.
Ora, qualche settimana più tardi, le cose iniziavano a farsi più chiare: suo padre, il razionalissimo professor Archimede Q. Porter, aveva davvero allestito una specie di cappella e si era davvero messo nei panni di un funzionario religioso. Quindi, al momento attuale, Jane poteva ufficialmente considerarsi la signora Tarzan, anche se qualcosa le diceva che, secondo la legge della giungla, aveva sposato Tarzan nel momento esatto in cui si era gettata dalla scialuppa dritta tra le braccia dell’uomo.

Il rampollo della famiglia Malfoy, l'erede di Draco, e la figlia del suo acerrimo nemico, Lily Luna Potter. E se i due si scoprissero? Se si innamorassero, perfino? Cosa accadrebbe in quel caso?
Una one-shot che mi è uscita di getto, su una coppia che - mio malgrado - non ho mai esplorato fino in fondo, ma che mi ha affascinato.
Lily/Scorpius

L'ultimo anno di Lily Evans a Hogwarts.
L'ultimo anno per la scuola, per le amiche,
per la spensieratezza dei diciassette anni..
per James Potter.

”Non cambierai mai vero? Beh peccato, solo allora avresti avuto la possibilità di umiliarmi visto che è quello che vuoi”
“Mi credi così superficiale Evans”Le disse lui avvicinandosi con la camicia bianca in mano
“Si ti credo così superficiale Potter”
“Non dovresti giudicarmi”
“Altrimenti?”
Lui rise fermando il suo sguardo negli occhi della ragazza
“Altrimenti mi obblighi a cercare di dissuaderti”
“Non ne saresti in grado”
“Tu dici?”
“Ne sono certo” rispose lui sicuro di se.
“Non ci contare troppo Potter, io non sono facile”
“E' per questo che ti voglio”
“Tu non vuoi me, tu vuoi solo vedermi affondare, e se io affondo tu lo farai con me” Rispose questa volta lei sicura di se.
Lui le si avvicinò ed era a poco più di una falange dalle labbra di Lily.
“Io potrei essere la tua ancora di salvataggio” disse schiudendo le labbra in un sorriso.
Lily cercò di ribattere, ma Potter la bloccò prima, le chiuse nuovamente la bocca nell'ultimo modo che lei avrebbe mai voluto venisse fatto.

Lily Evans era una ragazza modello: affabile, diligente, ordinata, Caposcuola. Diceva di odiare solo due cose: togliere punti alla sua casa, Grifondoro, e la sua nemesi, James Potter.Presto le due cose erano combaciate, dato che il nome "Potter" pronunciato da Lily voleva dire minimo venti punti in meno per Grifondoro, senza contare il caro Sirius Black.Aveva visto Potter tagliuzzato, bruciacchiato, schiantato, ricoperto di puzzalinfa, , travestito da Silente, con i rasta alle sopracciglia, mezzonudo... era quasi un hobby, ormai.
*Dal capitolo 3:*
-Tu dovresti
essere a riposo,
non a narrare le tue epiche
gesta a povere
menti innocenti! Che poi, epiche
gesta... idiozie!-, lo
rimbrottò acida.
Quasi sovrappensiero, aggiunse poi:- E così becchi freddo...-, ed
iniziò a riabbotonargli la camicia.
James la guardò intensamente, prima di passarle un pollice sullo
zigomo, e guardare la striscia di sangue della ragazza, interrogativo.

“Ti cercherò, piano, lentamente.
Ti bacerò, una volta sola.
Ti toccherò, dolce, delicatamente.
Mi perderò in te, mentre la mia anima vola.
Ti sfiorerò, gentile, come un fiore.
Cullerò il tuo sguardo, come il mare.
Bacerò i tuoi occhi, e tu il mio cuore,
Vivrò nei tuoi sogni, per sognare…