[Fluuuuuff | AU!Futurverse (dieci anni dopo) | Fluff | Delena | L'ho già detto Fluff?]
«Sta già dormendo?» il suo è solo un sussurro interrogativo, atto a non disturbare il motivo della sua domanda, e la donna non può che sorridere ancora, intenerita, e rispondergli altrettanto piano.
«Si è addormentata un'oretta fa. Avrebbe voluto aspettarti, ma non è riuscita a resistere.» è divertita al ricordo di qualcosa, forse un'espressione, o una frase. Lui scuote la testa davanti a quella precoce dimostrazione di testardaggine – Elena gliel'aveva detto, che secondo lei è un carattere ereditario.
Le dà un ultimo bacio, breve e familiare, prima di raccogliere le rose – quel che ne rimane, perlomeno –, appoggiarle sul mobile dell'anticamera e avviarsi verso il piano superiore.
Ambientata in un ipotetico “dieci anni dopo”, dove Elena e Damon, in qualche modo, hanno preso la cura insieme e vivono felicemente in una casa piena di gatti e giocattoli ammassati negli angoli delle stanze.
[Partecipante al contest "Sua Maestà: Re Fluff" indetto da FairLady sul forum di EFP]

[Avvertenze: in questa storia la Camaro di Damon (il cofano, se proprio vogliamo puntualizzare) viene utilizzata per scopi non esattamente ortodossi, sappiatelo | Fluff, tanto Fluff Delena]
È qualcosa che assomiglia a un bacio senza esserlo davvero, un gesto familiare che lui non ha bisogno di implorare. Lei capisce che ha intenzione di chiedere un po' di più quando aggiunge, sempre sottovoce, un calmo «... o magari due.»
Non che sia restia ad accontentarlo, del resto. Così sta al gioco, baciandolo di nuovo.
Damon sorride sulle sue labbra, trattenendo una risata e sussurrandole all'orecchio un altro invito, l'ultimo.
«O anche tre, certamente, vanno bene lo stesso.» la vampira si volta fra le sue braccia, allacciando le gambe dietro la sua schiena, e si avventa su di lui, rischiando di farlo cadere all'indietro per l'irruenza che ci mette.
La notte di San Lorenzo è quella delle stelle cadenti, dei desideri espressi sottovoce mentre si guardano le comete cadere, distesi in un prato ai confini del mondo.
{TNE, questa è per voi! :*}

[Riscrittura (3x22) | DamonCentred | Sì, sono depressa]
Immagini [...] quello da cui non sei riuscito a proteggerla,
aveva paura e tu non eri lì stava morendo e tu non la stavi salvando stava dicendo addio e tu non stavi impedendoglielo
quello che non riuscirai a reggere a lungo
non è mai stato così non puoi sopportarlo come fai a non essere già morto
anche tu?

Il sole sorse lento nel cielo, trascinandosi dietro luce e calore. I suoi raggi si dispersero sulla città, illuminando le finestre, trafiggendo i vetri ed inondando le stanze.
Brooklyn cominciava piano piano a risvegliarsi.
I lampioni che di notte illuminavano i marciapiedi, con la loro luce fredda e forte, si spensero e le strade si riempirono a poco a poco di persone.
Era sempre bello poter vedere l'alba. Osservare dalla finestra di casa come il mattino lasciava scivolare via il torpore della notte, rivestendo la città di eccitazione e frenesia.
Ma da un paio di mesi ormai, Magnus aveva qualcosa di più bello da guardare.

Elena ritorna a casa dal College e trova suo fratello e Damon intenti a litigare a causa di un videogioco...
Situazione abbastanza comica e utopica. Non credo vedremo mai una cosa del genere xD
Ma spero che vi farà divertire almeno un pò =)

Prima Classificata a parimerito al Contest "Il Giro dei Fandom in PG"
Un viaggio nella mente di Damon e, semplicemente, un ricordo.
{110 parole}

Piccola Os Delena ambientata nella 5 stagione
"Non vedeva l’ora di buttarla su quel letto e non lasciarla andare più ma lei continuava a fare la testarda, così decise di uscire da quella stanza lasciandola là perché tanto sapeva che non ci avrebbe impiegato molto a smetterla di fare l’orgogliosa e corrergli dietro"

Nonostante ormai sia passato tanto tempo, hai ancora una paura folle di Elena.
Paura di ciò che può farti senza nemmeno parlare. Paura di quella dipendenza di lei, del bisogno pressante della sua cute bollente sotto i polpastrelli, dei suoi occhi scuri a portata di sguardo. Delle sue labbra sulle tue.
Paura di vederla andarsene all'improvviso, senza una ragione, lasciandoti di nuovo solo.
Se lo facesse, non ti rialzeresti più. Non dopo aver assaggiato la vita che avresti potuto vivere.
Perché -finalmente- è una vera possibilità.

Ecco cosa vorrei accadesse tra Damon e Elena nel finale di stagione...senza morsi di licantropo o cure e quant altro.
Spero che vi piaccia. :D

- È questo che vuoi? Rinunciare a me, a noi? Bè, io no, non posso farlo! Non adesso che ho finalmente capito quello che provo.
Cerca di sfiorarlo con le dita, ma la sua espressione è improvvisamente così ostile che la sua mano rimane sospesa a mezz’aria, come in un tacito invito a farlo avvicinare, a stringerla. Ma lui non osa farlo, e a Elena non resta che arrendersi a quelle fastidiose lacrime che già da un po’ le pungono le palpebre, pretendendo impudicamente di rigarle il viso.
- Quello che credi di provare – risponde lui – è tutto nella tua testa, non c’è niente di reale!

'Futurverse alternativa' rispetto alla 4x13.
Elena è sicura che il sirebound non stia davvero influenzando i suoi sentimenti per Damon e vorrebbe che lui le credesse, ma il vampiro ha troppa paura di illudersi, di perderla in seguito perché scoprirà di voler tornare insieme a Stefan. Comprenderanno cosa pensano, e vogliono veramente? Dal testo:
“Tu come definiresti il nostro rapporto, Elena? Il sirebound, il… ”
La ragazza scattò con veemenza imprigionando il viso del bruno tra entrambe le mani, girandolo verso di lei in modo brusco, interrompendo le sue parole pronunciate con la solita ironia pungente che usava per mascherare il dolore.
“Ti proibisco di continuare a nasconderti dietro questa storia! Probabilmente c’è ma non sappiamo bene come funziona e in cosa consiste; tu stai scappando, perché hai paura. Del motivo per cui siamo qui, di non farcela ad andare avanti se scoprissimo che è la verità, di aver ferito Stefan, di essere rifiutato da me, eppure… me lo hai insegnato tu. Se non corriamo qualche pericolo non stiamo davvero vivendo, non ti lascerò rovinare tutto, anche se dovessi prenderti a schiaffi per fartelo accettare”.
Un bacio romantico, la vostra Setsuna