Hermione dalla porta della stanza si voltò verso il grande letto matrimoniale. Stava tremando sotto shock, pallidissima gettò un ultimo sguardo a quel incredibile spettacolo e poi fuggì via semivestita ed in lacrime.
Harry Potter nudo ed assonnato tentò di richiamarla, Blaise svegliato dal trambusto si sollevò a sedere confuso, Draco stava già scendendo dal letto. Petto tonico, glutei sodi, attrasse, splendido nella sua nudità, l’attenzione degli altri due uomini, che non poterono fare a meno di pensare che Draco fosse un bel bocconcino. Ma lui con sguardo disgustato disse – non pensateci nemmeno…-
Poi si rivestì ed in fretta e furia uscì.
Blaise confuso fissò il suo ragazzo dall’aria sconvolta – ma cosa è successo? –
- Non lo so, davvero non lo so…- Rispose Harry pallidissimo – ma mi viene da vomitare….-

Con uno sguardo riuscivo a leggergli l'anima, capivo se mentiva o se, invece, era sincero. Il più delle volte non parlavo e lui sembrava l'unico a saper esternare i miei silenzi.
Da come mi aveva parlato la prima volta sentivo che di me si fidava e continua a farlo tutt’ora.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

“Te lo volevo dire di persona anche se lei voleva solo mandarti un gufo” “Vattene” “Come scusa?” “Ti prego va via” “Scorp…” “Non tornare più. Non provare a metterti in contatto con me. Ti prego, lasciami” “M-mi dispiace Scorp”

( Seguito di Mi Nena )
Nonostante fossero passati ben sei anni , tra le sue braccia continuavo a sentirmi la stessa ragazza di quella pista di pattinaggio , di quel giorno magico in cui c’eravamo baciati per la prima volta .
Ora tutto era diverso , adesso ero una donna , ma ogni volta che incontravo il suo sguardo solo nel quale riuscivo a perdermi , tornavo ad essere la sua bambina , perché fondamentalmente , era questo che ero .

Aveva 50 anni, troppi per quello che aveva in mente, ma se l'età era quello che era, il suo cuore era “giovane”. Lei era divenuta il suo frutto proibito, Hermione Jane Granger, 24 anni, giovane, bella, brillante dipendente del Ministero della Magia, che tutti i giorni incontrava per pranzo nel parco vicino al suo luogo di lavoro. Tuttavia aveva preso la sua decisione, lei doveva essere sua. Avrebbe fatto qualsiasi sforzo, usato qualsiasi tattica, lecita o meno, per averla, volente o nolente, sua per sempre..Sempre una parola dal sapore amaro
Hermione correva ogni mezzodì col batticuore all'incontro giornaliero con il suo misterioso uomo del parco, Darius Flamoy era il suo sogno proibito. La parola “troppo” lo definiva: troppo vecchio, troppo affascinante, troppo esperto, troppo ricco, troppo intrigante, troppo misterioso, semplicemente troppo per lei.

“……..Sul tavolo avete ognuno una copia della profezia, ma per farvela breve, il 21 dic del 2012 ci sarà la fine del mondo, come predetto in base al calendario Maya. Noi dobbiamo impedirlo.-
Il silenzio tombale della stanza fu interrotto da un singhiozzo di Ron – Sigh! Tutto qui?! Pensavo peggio! – “
Il professor Jack West, noto archeologo del mondo magico,famoso per le sue controverse teorie, a costo della vita attraverso la foresta amazzonica reca con se un antico papiro con una misteriosa profezia: l’ultima profezia di Nabucodonosor.
Cosa ha a che fare Babilonia con i Maya? E questi ultimi come mai sono scomparsi misteriosamente dalla faccia della terra senza lasciare traccia?
E poi, che cosa stava studiando il professor West e cosa ci faceva nella giungla dell’America del sud?
Da Babilonia, attraverso l’antico Egitto fino ai Maya, riuscirà L’ordine di Merlino a dipanare la matassa e a portare a compimento la sua più difficile missione?
E cosa ne sarà dell’amore appena nato tra Draco ed Hermione? E della piccola Thempest? Sopravvivranno i nostri eroi alla fine del mondo?

Tante volte mi è capitato di sognare il principe azzurro , ho interpellato tante persone perché trovassero quello giusto per me , ma tutti mi hanno sempre risposto la stessa cosa .
Mi hanno sempre detto che per una ragazza come me non esisteva il principe azzurro , che io mi meritavo solo di andare all’inferno e mi ero auto convinta di questo .
È per questo che quando lo incontrai lo odiai dal principio : lui , tanto diverso da me , che riusciva a catturarmi con uno sguardo .
Lui non era un principe azzurro , non era quello che volevo , non era quello che speravo .

Scritta esattamente un anno fa, questa storia è una drammatica Dramione. Reduce dalla mia storia bellina sulla coppia avevo affrontato quì temi più adulti e forti. Si parla di ossessione, tradimento e amore nella cornice post guerra dove i protagonisti sono ormai uomini e donne. Hermione e Draco appaiono molto reali ma al contempo assorbiti dalla loro passione sbagliata e peccaminosa. La domanda è: L'amore fa dimenticare davvero tutto? Oppure è il "resto" ad avere la meglio su di noi? All'ispirazione hanno contribuito i meravigliosi Muse.

Aveva quella strana capacità : ogni volta che mi si avvicinava riusciva a farmi battere in cuore a velocità raddoppiata e a farmi mancare il respiro , a farmi sentire unica e fuori luogo allo stesso tempo , a rendermi felice e arrabbiata nera … riusciva a muovermi a suo piacimento , come se fossi stata una bambola nelle sue enormi mani , come se fossi stata una bambina : la sua bambina .

Lui: Francis 'Frank Fagotto' Hudson.
Lei: Ashley Foster
Lui: Capitano de 'I Matematicici', Capitano de 'Gli elettroni spaiati' e suonatore di Fagotto nella banda del liceo.
Lei: Capitana indiscussa delle Cheer-leader, Capo volontaria del progetto 'Le infermiere della scuola'.
Lui: Innamorato di lei fin dall'asilo.
Lei: Non sa nemmeno che lui esiste.
Ma se, improvvisamente le loro strade si incrociassero? Potrebbe Francis, con molte difficoltà, compiere la vendetta di tutti i nerd facendo capire che l'aspetto non è tutto?

Non so perché la gente si innamora , lo fa e basta .
L’amore arriva nel momento più inaspettato della vita , arriva a portarti la gioia che non hai mai avuto , arriva per renderti migliore .
Ma , una volta innamorato , devi avere il coraggio di dichiararti , devi riuscire a portare avanti questo amore e riuscire a dire … ti amo proprio così come sei .

Draco e Hermione si sposano lo stesso giorno, alla stessa ora, ma non tra loro, naturalmente. Coincidenza? Entrambi ne sono convinti. Questo finché una strana mattina non vengono ricoverati assieme nella stessa stanza del San Mungo, per poi scoprire di essere stati vittima di un incantesimo. Il viaggio che dovranno compiere a ritroso per scoprire il colpevole li porterà a ben altre rivelazioni e la sottile linea tra coincidenza e fato li costringerà a trovare, loro malgrado, un equilibrio. Incastrati in una fitta ragnatela di ricordi fantasma e di sensazioni familiari, torneranno ad Hogwarts, dove tutto è iniziato, per trovare un bandolo ad una matassa talmente intricata da sembrare irreale. E cercando di sopravvivere agli eventi; insieme.
Questa fan fiction si è classificata prima al contest 'Togliere la polvere' indetto da Andrea S. sul forum di EFP

In questa "piccola storia" Draco, racconta la sua turbolenta storia, il suo amore/odio per hermione, e il tradimento con la bella Dhapne.
-Che cosa dici Draco, non potrei mai tradirti. Io ti amo, l’ hai forse scordato? Come puoi chiedermi questo? Non ti fidi di me? Draco rispondi non ti fidi più di me?- Ed io rimanevo inerme a quelle domande non ti guardavo nemmeno in faccia, per me avevi tradito.
C’era solo quello nella mia mente. Il “Tuo” tradimento.
Spero vi piaccia!!

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.