-sei innamorata Hope?
-no, non mi innamoro mai io Harry, ricordi?
-quindi cosa c'è tra di noi?
-attrazione fisica, sesso chiamalo come vuoi tu ma non è amore.

5 nomi, 5 mostri che mi rovineranno la vita! Ma cercheranno in tutti i modi di rimediarla.. Ma come?
Io sono Miki ho 16 e vivo a londra da 3 anni. Da quando mi sono trasferita la mia vita è diventata un inferno! Come? Per colpa di 5 bulli.. Loro chi sono? Harold Edward Style, Niall James Horan, Zayn Jawaad Malik, Liam James Payne,Louis William Tomlinson.

sono Annabella Avery Thorne,ho 17 anni,cambio spesso scuola,ma qualcosa mi farà restare qui,a Londra,qualcosa o qualcuno che tornerà dalla mia infanzia,e sconvolgerà di nuovo la mia vita.Quello che molti non sanno è che sono un autolesionista,e sono stata anche bulimica,e questo per colpa di quel ragazzo,che ha rovinato e aggiustato la mia vita,ma nascondo tutta la mia tristezza,e delusione dietro un sorriso.
Questa è la mia prima ff spero vi piaccia,lo so è un tema ripetuto ma ho preso spunto da tutte le ff lette e ho fatto una macedonia(?). spero vi piaccia,baci

«E se ti dicessi che preferisco stare da sola?»
«Ti farei cambiare idea»

Ora come ora,Alison non poteva immaginare una vita senza di lui,non riusciva ad immaginare lei che stringeva altre mani,che baciava altre labbra,che accarezzava capelli che non fossero quelli di lui.
Alison non riusciva a vedersi in un mondo che non 'sapeva' di lui.
Alison non riusciva ad immaginarsi senza il suo odore,senza i suoi pensieri,senza le sue parole,senza le sue mani ruvide.
Per la prima volta nella sua vita,la ragazza,si sentiva dentro qualcosa di stabile,di incredibilmente vero.
Quando lui non era con lei,lei riusciva ugualmente a vedere gli occhi del ragazzo mentre la amavano,riusciva a vedere tutte le carezze,le notti passate nello stesso letto.
Alison riusciva a sentire le urla delle loro litigate,le loro risate.
Alison riusciva a sentirlo anche quando lui non aveva parole da dire,sentiva che con lui aveva un posto nel mondo.

''La mia infanzia è caratterizzata da quell'unica piccola persona..Non ricordo molto, ricordo solo che lui era sempre lì al mio fianco. Sono passati anni ormai ma mi sembra di essere ancora col vestito da fata a giocare con Niall a nascondino.''

"Come ti chiami?"
"Anne" sorrise lei.
* ero piccolo,tre anni appena e mia sorella mi stringeva.
la mamma era morta,ed era tutta colpa sua *
"Harry" risposi io.
Ed intanto,pensavo solo a lei, mia mamma Anne ormai morta,per colpa sua: Jefferson.

“Non sai quanto ti desidero Amy” disse facendo scivolare la sua mano destra sul mio seno.
“Harry, no!” protestai con le parole, ma il mio copro voleva lui e non si oppose minimamente alla sua mano che indugiava famelica nel mio reggiseno.
“Mi fai eccitare ancora di più quando mi dici di no” disse spingendo il suo bacino verso il mio per farmi sentire meglio la sua erezione.

Una vita complicata e un viaggio che la cambierà per sempre

-Sei squallida, Fitch, non mi stupisco che tutti i weekend torni a casa all'alba sola barcollando su quei trampoli dopo essere stata con non so quanti sconosciuti.
- E lasciala, Zayn.
- Harry, guardala, è la cosa più penosa che abbia mai visto.
- Falla andare a casa, non incasinarti per una troietta.
- Non è finita qui, Fitch.-
“Chi ti vorrebbe se tu non facessi la fame per avere quel corpo perfetto, non ti imbottissi il reggiseno per avere quelle due belle bocce e non ti tingessi i capelli tornando ad averli di quell’anonimo biondo slavato da ragazza della porta accanto?” Si tormentava con questi interrogativi che non avevano una risposta semplice.
Fanfiction in revisione.

'Solo il ritmico pulsante del sesso unito a quello del cuore puo' creare l'estasi.'
Premetto che la parte mlmlml vera e propria inizia dal capitolo 5 ma se non leggete rima non capite un bel niente. :)

“Due settimane che starò con te il pomeriggio intero. Ho due settimane per sedurti e vedrai che ci riuscirò.”, replicò facendomi un sorriso enorme e mostrando le sue fossette perfette. Avrei voluto infilarci un dito in quelle fossette.
“Povero illuso.”, dichiarai io sbuffando e riprendendo a spazzare per terra. Non me la diede vinta stavolta, mi prese la scopa dalle mani e la gettò a terra, prendendomi per le spalle e sbattendomi letteralmente al muro.

'Beh... lei lavora nella rivista?' chiese spezzando il silenzio, che effettivamente mi metteva a disagio.
'Si..' risposi tristemente.
'Si trova bene?'
'Anche se la direttrice è una specie di barbie malefica, con 4 kg di silicone nelle tette, e le persone sono più false delle tette della redattrice, mi trovo bene..' dissi ironicamente, e lui rise.
'Come è andata oggi?' boom, domanda cruciale.
'Male, diciamo che non mi apprezzano per quello che sono.'
'In che senso?'
'Che vogliono mettere una pornostar come immagine per le pubbliche relazioni, invece che me. Nella società è ovvio che non ammettono le ragazze come me, non esteticamente perfette. Ma che ci vuoi fare? Ci stai male, ma devi andare avanti.' dissi con voce tremante e con il volto abbassato e gli occhi che mi pizzicavano.
'Oh, ma secondo me è una bella donna.'
***
'Facciamo un patto, se entro giugno non saremo in forma, non seguiremo più la dieta.' dissi propononendo il patto alle ragazze, le quali sorriso e urlarono un 'SI'